Oggi mi è arrivato un bolletino da pagare dall AIPA che dice che le bandiere che ho esposte sono una pubblicita e quindi devo pagare euro 175,00
non è per il valore che mi incazzo ma perche le bandiere ( head, atomic, rossignol ec ce) sono posizionate SULA MIA PROPIETA e non sul marciapiede comunale.. ripeto sul mio pavimento, che ho pagato io , di mia proprieta al limite con il marciapiede che so bene essere comunale e quindi per quel che ne so io sarebbe giusto pagare una tassa.....ma finche le bandiere sono nella mia proprieta non penso..
Qualcuno ne sa qualcosa??
ole
mark

vedrai che qualcuno sa qualcosa...

ma siamo arrivati veramente ad un livello incredibile...

Mark, non sono un esperto, ma in questo caso la proprietà non dovrebbe entrarci nulla.
Infatti quello che ti viene chiesto è un (con)tributo annuale sulle Affissioni e sulla Pubblicità.
Detto sinceramente, è una maniera che i comuni hanno di fare cassa (non grandi cifre, ma tant'é) sulla pubblicità di tipo commerciale (cioé finalizzata ad attrarre/indirizzare in qualche maniera i potenziali clienti) che commercianti e aziende si fanno.
Considera che si paga anche laddove hai una Insegna, ovvero metti una targa sul frontale di ingresso (sempreché riguardi attività di tipo commerciale).
Ora, quello che puoi verificare, è il discorso sulla temporaneità/definitività delle installazioni, dal momento che se non ricordo male le tue bandiere sono ampiamente mobili e non fisse.
In subordine (e con scarse possibilità a mio avviso) puoi voler verificare il discorso dei marchi: sempre se ricordo bene, le tue bandiere non sono Ornello, bensì Head piuttosto che Atomic o altri marchi...
Mi spiace non saperti aiutare di più...

No no Rik, se le bandiere fossero in vetrina ( che sono all interno ) non devo pagare nulla ( se non mi ci vuole un milione di euro con tutte le scritte cheho).... è che se le bandiere le tiro dentro dal cancello sono sul mio suolo e quindi non pago nulla..... ma anche dove sono adesso , cioè fuori dal cancello MA SUL MIO MARMO a filo marciapiede.................. mi dicono che devo pagare..
mi girano le balle...
mark

ti dirò di più...attenti che se entrando in negozio sentono la musica oppure c'è un monitor che proietta dei video...la SIAE manda il bollettino che anch'esso si aggira su quella cifra

Eh si, giusto, lo avevo sentito!

Ti incollo le modalità utilizzate da aipa per il calcolo del "balzello"
Verifica a che l'importo richiesto rilevi la temporalità del l'esposizione e verifica se ci sono margini per spostare le bandiere più all'interno del corridoio in modo che non possano più essere percepite come collocate in luoghi aperto.
Mi astengo da qualsiasi considerazione su queste imposizioni, credo che la l'utilizzo parola balzello chiarisca comunque il mio pensiero.
Ciao
Mario


Dal loro sito

L'Imposta Comunale sulla Pubblicità si distingue in Permanente e Temporanea in funzione della durata dell'esposizione del mezzo pubblicitario.
Presupposti e oggetti impositivi per la tipologia permanente sono qualsiasi diffusione di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di comunicazioni visive o acustiche in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che siano da tali luoghi percepibili. E' quindi necessaria una costante attività di monitoraggio, viste le continue nuove installazioni e/o variazioni delle insegne, cartelli e di qualsiasi altro materiale pubblicitario sul territorio comunale.

La corretta e funzionale gestione dell'imposta sulla Pubblicità Permanente è pianificabile nelle seguenti fasi:

Rilevazione del Territorio
Bonifica Dati Rilevati ed emissione Avvisi di Accertamento
Rapporto con gli Utenti (front-office)
Gestione a Regime dell'Imposta
Rientrano nella fattispecie impositiva Temporanea tutte quelle forme pubblicitarie che per caratteristica e durata abbiano una esposizione inferiore all'anno. La pubblicità temporanea vista la sua variabilità, brevità e mutevolezza è soggetta in modo particolare ad evasione. L'attività di controllo sul territorio deve essere perciò attenta e capillare verificandosi spesso esposizioni pubblicitarie di breve durata (solo poche ore al giorno).

Mark a un mio amico fruttivendolo è arrivata una multa per la scritta- vendita vino sfuso-
scritta in pennarello sù un pezzo di cartone appoggiato alle vetrine.

Non è la prima volta che succede dalle nostre parti,
ultimamente è diventata una moda nei comuni di Brescia e provincia.

Dopo gli agenti accertatori ,i controlli per insegne e altro.

Bah che robe strane. Il punto è che i comuni han bisogno di soldi e se li fan saltar fuori.
Io parlavo tempo fa con un amico di mettere sulla mia macchina un adesivo con indirizzò email sul vetro posteriore e logo sulle fiancate.
Mi fa: ma sei matta?! Sai che devi andare in comune e pagare per mettere il logo?!
È io gli dico: la macchina è mia e me la sto pagando, il logo lo sto disegnando io ed è quindi mio. Cosa dovrei pagare?!
Fatto sta che informandomi, l'email sul vetro posteriore potrei anche metterla, per i loghi sulle fiancate dovrei pagare.
Io non ci capisco nulla.

Cmq mark io starei attenta se fossi in te. Magari ti vedono il tatuaggio col tuo logo e ti fan pagare la pubblicità pure su quello!!!

Esatto, ahimè va pagata!.

Dal 2001 la tassa per le insegne è stata abolita solo se le scritte esposte nelle vetrine e sulle porte d'ingresso dei locali sono attinenti all’attività esercitata e non superano due metri quadri per ciascuna vetrina, compreso l'ingresso, con un limite complessivo per ciascun esercizio di cinque metri quadri.

La successiva circolare n. 3/2002, chiarisce che l'insegna, oltre all'indicazione del nome del soggetto o della denominazione dell'impresa che svolge l'attività, può evidenziare anche la tipologia e la descrizione dell'attività esercitata, nonché i marchi dei prodotti commercializzati o dei servizi offerti.
Di converso, non possono invece essere definite insegne di esercizio le scritte relative al marchio del prodotto venduto nel caso in cui siano contenute in un distinto mezzo pubblicitario, che viene, cioè, esposto in aggiunta ad un'insegna di esercizio, poiché questa circostanza manifesta chiaramente l'esclusivo intento di pubblicizzare i prodotti in vendita (unica deroga le piccole vetrofanie).

Tradotto: in un cassoncino sopra la vetrina se l'insegna pubblicitaria oltre al marchi venduti evidenzia prevalentemente la scritta Ornello sport non si paga nulla, diversamente per le bandiere che reclamizzano la sola marca, quindi essendo distinte, si paga.
Non importa se situate in area privata, importa solo che siano visibili da zone pubbliche (vie, piazze, etc...), possono anche essere all'interno di un cortile, a 50 mt. dalla via comunale, ma se si vedono si paga!

Altro aspetto: l'autorizzazione.
Visto che non ti sei "autodenunciato" c'è da capire se la cartella è sanzionatoria oppure solo di tardivo pagamento. Visto che si tratta di "bollettino" presumo la seconda e che, il prossimo anno, potrebbe divenire sanzionatoria con ben altre cifre (sino a 1000 neuri oltre alla tassa).
Personalmente andrei a fondo......

Essendo un "prelievo locale" dipende dai Comuni e dalle loro delibere (da verificare nel tuo caso, ma presumo che sia stata fatta), a caccia di denaro come sono in questi tempi è normale che s'attacchino a tutto.........
Il fatto che prima non pagavi dipende appunto dalla data della delibera dove viene stabilito il tributo e che una volta c'era l'annonaria che verificava costantemente, mentre ora spesso i Comuni si rivolgono ad aziende terze che "fotografano" la situazione solo al momento dell'incarico comunque a termine.

Resta il fatto che se rifai le bandiere mettendoci anche la scritta "Ornello sport", visto che non superi i 5 mq., penso (penso.....) che non dovresti più pagarla, perchè la tua dovrebbe essere solo una tassa pubblicitaria e non di occupazione di suolo pubblico (Tosap\Cosap).

Una piccola chiosa.

La definizione "luogo pubblico" - "luogo aperto al pubblico" è stabilito con sentenza della Cassazione nr. 22572/2008 che ha stabilito e precisato:

"in materia di imposta sulla pubblicità (applicabile quando la sollecitazione avviene in luoghi pubblici o aperti al pubblico), il presupposto dell'imponibilità è rappresentato dall'astratta possibilità del messaggio di arrivare a un numero indeterminato di destinatari."

quindi il tuo locale è "luogo aperto al pubblico" e le bandiere sono visibili da un numero indeterminato di persone che transitano in "luogo pubblico"