Terza e ultima puntata: Cosa e quanto mangiare.
Sull’argomento ci sono, lo sappiamo tutti, infinite teorie. Io mi limito a seguire alcune regolette, perchè ho verificato che su di me e su altre persone che mi sono vicine funzionano e hanno funzionato perfettamente. Ognuno poi, se vuole provare ad adottarle anche lui, benissimo, male non gliene deriverà di certo, semplicemente dovrà avere l’accortezza di adattarle un po’ alle proprie esigenze.
La prima cosa utile è seguire il più possibile le regole naturali. E per naturale non intendo “biologico” o cose del genere. Intendo di attenermi il più possibile a come Madre Natura ci ha “costruiti”. Una cosa ormai assodata è per esempio che l’uomo non è un animale carnivoro e nemmeno onnivoro, come si dice in genere. Non ha niente di un carnivoro, dalla dentatura all’apparato digerente o intestinale. Non ha niente nemmeno di un onnivoro. Una capra, che è onnivora è in grado di ingerire e, soprattutto digerire di tutto. Noi no. L’uomo è un animale vegetariano che per sopravvivere è stato costretto a mangiare carne. Ma non dimentichiamoci che l’uomo è una scimmia e nessuna scimmia basa la propria alimentazione sulla carne, seppure alcune specie siano ghiotte di formiche (scimpanzé) e si sia assistito a scene di caccia da parte di babbuini (anche se gli etologi ritengono che la caccia dei babbuini sia da intendersi come una sorta di rituale per cementare le gerarchie all’interno del branco e non sia finalizzata al mero procacciarsi il cibo). Quindi, se vogliamo stare bene e tenere sotto controllo il nostro peso, limitiamo il più possibile la carne.
Secondo aspetto: latte e latticini. Quale altro animale su questa terra assume latte in età adulta? Pensateci un po’. Nessuno. E allora perchè noi dobbiamo bere il latte e mangiare il formaggio? Siamo sicuri che se nessun altro essere su questa terra lo fa, sia così salutare per noi? Si potrebbe dire anche che quando ingeriamo latte e latticini mettiamo a dura prova il nostro sistema digestivo perchè non siamo in grado di digerire la caseina, e che moltissime persone sono intolleranti al latte ed ai suoi derivati, ma non è questa la sede giusta. Qui ci terrei solo a dire che la seconda cosa che ho imparato a fare è quella di limitare il più possibile latte e latticini.
E veniamo ai cibi “falsi”, tutti quei cibi cioè che di naturale non hanno assolutamente niente e che sono stati progettati a tavolino dalle industrie alimentari per innescare un processo di dipendenza simile a quello delle multinazionali del tabacco con il fumo di sigarette. E’ provato che certi cibi ci provocano un falso stimolo di appetito. E in particolare è l’accostamento “grasso – salato” che lo stimola. Per cui, tutti gli snack salati in commercio, a partire dalle patatine fritte per arrivare a noccioline, crostini di mais e schifezze varie sono stati progettati, testati e realizzati per fare in modo che, mangiato uno, se ne continui a mangiare fino a che ce ne sono. Regoletta tre, quindi, stiamo lontani da snack, patatine ecc.
Attenzione, che anche i prodotti dolciari hanno il compito di stimolare il nostro senso di appagamento, ma non ci saziano. Per cui è facilissimo abusarne. Vogliamo fare uno spuntino a metà mattina ? Meglio un'arancia o una mela o un grappolo d’uva o qualsiasi di qualsiasi merendina confezionata.
Lo stesso discorso si potrebbe fare anche per tutte le varie bevande che non hanno niente di naturale, a partire dalle bibite, al caffé al té e via dicendo. Meno se ne beve e meglio è. Abusiamo invece dell’acqua, gasata perchè no se piace, che calorie non ne dà certo e ci pulisce.
Cosa ci rimane da mangiare? Ma tantissime cose. Dalla pasta al riso, a tutta la verdura, dal pane alla frutta, privilegiando condimenti naturali (meglio non abusarne però se si vuole perdere peso) come l’olio extra vergine di oliva. Quando e quanto? Sul quando, è una cosa soggettiva. Credo però che venga più naturale e comodo iniziare la giornata con uno o due frutti e non con una fondina di minestrone o una piatto di pasta. Molti consigliano di mangiare la frutta lontana dagli altri alimenti e almeno mezzora prima degli altri pasti, personalmente non ne ho mai notato il beneficio 8devo dire che a me la frutta non piace molto, per cui non ne mangio troppa). Per il resto, se si sta sulla verdura e si limita al minimo indispensabile il condimento, se ne può mangiare tutta quella che si vuole e in qualunque pasto della giornata. Cento grammi di pasta o di riso al giorno, se conditi con moderazione, non fanno ingrassare nessuno, così come se si sostituisce la pasta e il riso con del buon pane. L’importante è saziarsi di quello che ha uno scarso apporto di calorie, e la verdura in particolare può e deve fare la parte del leone in questo. E il vino? Se si vuole dimagrire, sarebbe meglio evitarlo, ma un bicchiere a pasto non ammazza nessuno, basta essere coscienti che lo si è bevuto ed evitare qualcos’altro se possibile.
E tutto il resto è proibito? Assolutamente no. E’ il problema per cui le diete “standard” hanno così poco successo. Tutto è concesso, ma in modo saltuario e, se ci riusciamo, in modo intelligente. Perchè privarci di un bel gelato, se ne abbiamo voglia? Solo mangiamolo magari in sostituzione di un pasto (o del beverone di Morfy, bleah), o dopo una insalatona che ci abbia saziato a dovere. E un buon panino col salame o un fritto misto in compagnia? Beh se non si ha fretta di perdere peso, e la fretta non è mai una buona consigliera in questo caso, perchè mai dovremmo privarcene? Magari il giorno dopo eviteremo di mangiare carne o pesce e ci faremo della pasta al pomodoro o, che ne so, dell’ottimo radicchio alla piastra, o un bel risotto con i funghi (occhio a non esagerare con il condimento e il parmigiano, però). Molti consigliano di scegliere prevalentemente cibi integrali. Niente da dire, ma come ben sapete io non consiglio mai agli altri quello che non mi piace. A me il cibo integrale, che sia pane, pasta o riso o altro, non piace, per cui non lo consiglio certo agli altri. Così come è meglio evitare di abusare del fritto, si sa che non fa certo bene al fegato, ma questo centra poco.
Ultime cosa e poi la chiudo qui. Come si fa a stare lontano da quello che in molti chiamano “junk food” o cibo spazzatura? Semplicemente non comprandolo. Quindi il primo passo verso un regime alimentare sano comincia nei supermercati. Evitiamo di riempire il carrello di patatine, snack, dolciumi, bibite ipocaloriche ecc. Se non ce l’hai non lo mangi.
Tutte ca..te? Può darsi per carità. E’ chiaro che un discorso così complesso non si può certo sviscerare in poche righe. Come ho detto, però io non faccio il dietologo e non mi viene in tasca niente se qualcuno mi vuol dar retta o meno. Se però qualcuno che ha avuto la compiacenza di seguirmi fin qui, volesse fare una prova per qualche settimana...
[i]Ultimissima cosa: quello che ho riassunto brevemente è il regime alimentare che mia moglie ha adottato ormai da anni su indicazioni di un medico omeopata; da quando cioè si è trovata ad essere intossicata dal cibo ed intollerante verso una marea di alimenti, stando malissimo dopo ogni pasto. Una buona parte di questi concetti li ho ritrovati anche in un libretto di Allen Carr (quello del fumo): “È facile controllare il peso se sai come farlo”. E’ una lettura che, pur essendo l’autore un po’ troppo anglosassone e quindi indirizzata prevalentemente ai propri conterranei, può essere di spunto per alcune riflessioni.]
Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.
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