Ho seguito anch'io le 2 edizioni sul K2 e concordo con voi che probabilmente il fatto della morte di Stefano sia stato trattato con meno approfondimento di quello che tutti ci si aspettava.
Rendiamoci conto però che non era una trasmissione riservata solo agli addetti ai lavori che sapevano a priori della morte di stefano e che in fin dei conti ponevano maggior attenzione proprio sullo sviluppo di quel fatto che non nel fatto che la Rai volesse trasmettere le emozioni e le fatiche reali di una spedizione del genere ai telespettatori comuni.
Molto problematica infatti penso sia stata la scelta del tono da dare ai fatti successi in fase di montaggio per un lavoro che improvvisamente ha dovuto cambiare i temi e le tipologie di emozioni che si sarebbero voluti mettere in risalto .
In poche parole, secondo me era difficile ponderare bene il dare più o meno spazio alla tragedia sia per rispetto di Stefano e dei familiari sia per non spettacolarizzarla ed anche per non creare un processo in Tv evidenziando le responsabilità e le eventuali leggerezze o negligenze di qualcuno.
Anche a me piacerebbe avere da Nardi la risposta a molte domande, ma penso che ciò è meglio non sia stato fatto in quella trasmissione.
Comunque mi sento di apprezzare il Mazzocchi, molto più che un semplice giornalista.
Alla fine, forse il messaggio che inevitabilmente ne esce è sempre il solito in questi casi, ossia che per sport o discipline rischiose come appunto l'alpinismo , il fattore "morte" è un'ombra reale che aleggia anche e soprattutto nei pensieri di chi queste attività le svolge , e ne mette senz'altro in conto le reali possibilità di doverla affrontare.
Purtroppo, forse anche per questo che rende affascinanti e grandi le imprese di tali uomini.

concordo su molte cose orso...altre meno....dopotutto forse non è neanche giusto cercare spiegazioni razionali o da manuale nei comportamenti avuti dai singoli nelle concitate fasi di salita/discesa dalla vetta...dopotutto, leggendo tanti libri sul genere e conoscendo molte storie emerge che in situazioni disperate (bufera ecc..) ad alte quote, l'istinto di sopravvivenza dei singoli spesso prevale sulla razionalità...in certe condizioni è fondamentale uscirne in fretta...tenendo conto poi che in quelle situazioni la lucidità, le forze e le energie psico-fisiche sono minime, come minime sono le percezioni di tempo, pericolo e distanze, non mi sento di esprimere giudizi sul comportamento di tizio e di caio...perchè la teoria è una cosa, la pratica è un altra...poi chiaro che la morte di una persona fa sempre male...

bravo marco....hai detto cose molto sensate ed intelligenti....soprattutto l'ultima....

Si, io parlo da appassionato di alpinismo ma non da praticante e quindi io mi baso purtroppo solo da cio' che leggo e non ho esperienze dirette di alta montagna.
Ma da un capo spedizione di quel livello mi aspetterei almeno qualche risposta ai quesiti posti da giornalisti del settore esperti se non addirittura alpinisti anche loro, riguardo certe cose non chiare.
Poi logico, solo lui poteva ponderare e valutare le operazioni da fare e non fare, e probabilmente avrà fatto ciò che sarà stato giusto fare, ma almeno RISPONDI !!!!

http://www.montagna.tv/node/6017
http://www.montagna.tv/?q=node/6250

beh orso...qui direi che siamo tutti sullo stesso piano perchè esperienze d'alta montagna non le ha nessuno di noi...quindi qualsiasi opinione e qualsiasi pensiero sono validi e rispettabili allo stesso modo...

do una spolverata a questo topic un pò per nostalgia e un pò per fare un regalo ad orso...

nelle pagine precedenti avevamo parlato della bellezza delle foto in bianco/nero e io te ne avevo descritta una fatta alla presanella all'alba durante la salita con una funzione particolare della macchina fotografica...era una prova...non so se rende bene l'effetto...a me piace...magari per molti non vuol dire niente...se notate i riflessi del sole che sorge ed illumina le cime sono colorati!!!

Ciao mitico, grazie per la foto , mi piace molto l'atmosfera con quei riflessi colorati sulle cime assolate.
Sono sicuro che l'apprezzeranno in molti appassionati e non di alpinismo.
Beh. in realtà oggi anch'io mi sono fatto un regalo,.
Mi è appena arrivato a casa il libro di Tone Valeruz.
Eccolo appena scartato . ( tra l'altro il pacco me l'ha fatto proprio lui usando un poster raffigurante le discese in prima assoluta dal Gran Vernel.....).
Inoltre ha compilato il bollettino per la spedizione, così mi ritrovo anche il suo autografo !!
Un mito, almeno per me !!!
Ciao . [:)

[/URL]

un mito per chiunque.
e poi è del 51!!.

Bellissima la foto di iceclimber

Magister, non mi vorrai far credere che sei del ' 51 ?????
Azz !!!
Io pensavo che l'anno migliore fosse il ' 61......
Grande Magister, complimenti !!!

son contento che apprezzate la foto...bella la storia del libro, dell'incarto col poster e della firma sul bollettino...sa molto di romantico (non nel senso amoroso) e da la sfumatura di quanta passione tu ci metta...

l'adamello visto dalla vetta della presanella

ancora un bianco/nero...questa l'ho fatta al mio papi...

....e questa l'ha fatta lui a me...

Ciao ICE belle le foto ,posti stupendi.

Mi puoi spiegare come si inseriscono le foto.

Grazie.