caspita! le conosci tutte e 13!!

vengo in tuo soccorso postando un'alba dal Pizzini



e la bocca del ghiacciaio dei forni

beh italo...mi stupisce che tu ti stupisca....

certo che le conosco

che triste vedere il ghiacciaio ridotto in quel modo...

va beh...ora finalmente integro le foto...

un GRAZIE particolare a CESARE di Modena che le ha fatte e spedite.

ecco le prime fatiche in salita...il rifugio è già lontano...ma il sole inizia ad uscire...e la parete inizia a inclinarsi...



una piccola sosta...si sale da un pò...bisogna bere un goccio di the...di fronte a noi il gran zebrù...prima si nasconde....



...poi si mostra ogni tanto...



...ma dalla vetta della nostra parete ha ancora più fascino...



...già...la vetta...nel frattempo siamo arrivati...appesi su neve e ghiaccio, tempo di far foto non ce n'era...ma siamo sbucati da lì...due passi e poi...vuoto...il rifugio là in basso ora è proprio minuscolo...



...foto di vetta col cevedale dietro le spalle...



...panorami di vetta...



...discesa dalla normale...qui italo con gli sci scendevi ovunque...



...particolare della parete dal basso...qui si notano meglio le 4 tracce distinte sulla calotta finale...le due centrali che convergono sono quelle di me e il mio amico...

bello, bello!!

oggi ci dovrebbero essere su altri 2 metri di neve nuova...

eh già...e per l'ultimo week end di maggio altro giro altra corsa!!!!!

Ciao a tutti.

Riporto pari passo una notizia apparsa ieri in rete , ma anche data
di sfioro in qualche tg.

Everest, il giorno dei record: 77 persone sul tetto del mondo
Katmandu (Nepal), 22 mag. (Ap) - Doppio record per l'Everest. Nel giorno in cui lo sherpa Appa ha ritoccato il primato già in suo possesso, arrivato in cima per la diciottesima volta, il tetto del mondo è stato violato da un numero senza precedenti di scalatori: 77. Appa, che come gran parte delle guide nepalesi non ha cognome, ha completato l'ascensione agli 8.848 metri, che compie con cadenza quasi annuale dopo la 'prima volta' del 1989, in compagnia di un'altra guida e distanziato ancor più il suo rivale-amico, lo sherpa Chhewang Nima fermo a quota 15. Ma a far sensazione è l'altro record, quello dei 77 in cima all'Everest in un solo giorno (il Ministro del Turismo del Nepal ha dato notizia di settantacinque persone, nel novero non sono inclusi Appa e il compagno). Grazie anche al bel tempo, e alla fila creatasi per la chiusura della montagna - dopo la riapertura, è di ieri la notizia dei primi diciassette scalatori che hanno completato quella che una volta era un'impresa - imposta in modo da consentire alla fiaccola olimpica un passaggio senza inconvenienti. Un numero senza precedenti, che cancella il primato precedente di 63 toccato sei anni fa, il 16 maggio del 2002. Destinato a riaccendere le polemiche, in primo luogo ambientaliste, sull'Everest ormai luogo di turismo di massa. E forse di breve durata: potrebbe essere battuto già sabato o domenica, visto l'affollamento al campo-base.


Se tanta ammirazione provo per lo sherpa Appa, tanta amarezza mi assale dal constatare come ormai l'Everest sia diventato un luna park .... .

Per fortuna c'è sempre il K2 ed il Makalu.....loro non accettano clientela a pagamento.....

nessuna invidia per i 77 che hanno fatto la coda per salire e la coda per scendere.
Sicuramente si per ice che dietro e davanti ha solo neve.
Domani fai cima presena o cima lagoscuro?
fa mia el furbo!!

concordo con orso e con italo...

nessuna invidia per queste persone...ho già espresso il mio parere...

è un alpinismo che non mi interessa...leggi qua:
http://www.montagna.tv/?q=node/7639

...ormai molti pensano di andare li a fare una scampagnata (non parlo del povero alpinista morto...questo era uno con esperienza e che è salito senza ossigeno...ha tutto il mio rispetto...)...

e proprio non mi piace...

non ho mai aqmato trovarmi in coda per una salita neanche sulle nostre montagne...figurarsi su quelle...

viva davvero il k2 o il nanga parbat...li non son mica tanti ad andare a fare i furbi...

eh eh italo...domani non faccio ne una ne l'altra...sabato e domenica prossimi invece...

ho qualche progetto... con le recenti nevicate non è ancora periodo perfetto...

ma per il discorso di prima del traffico...calza a pennello

ho letto anche io ora sul sito della gazzetta dell'alpinista morto...
concordo con te ice quando dici che vuoi andare posti dove magari non c'è nessuno...
penso che la cosa bella dell'alpinismo sia proprio arrivare in cima e godersi da soli o magari con un amico lo spettacolo...

italo..ora te lo faccio io un giochino...

queste sono due delle mete papabili...

vediamo se le riconosci...

meta numero uno...



meta numero due...in questo caso devi indovinare anche l'itinerario di salita...

...purtroppo come vedete la quota e la montagna 'vera' spesso non danno scampo...altro che spedizioni commerciali...
http://www.montagna.tv/?q=node/7645

Che tristezza!!!! Almeno é morto tra le montagne che amava......
Nel male é bellissimo il notare la solidarietá che si é sviluppata tra tutti colore che potevano fare qualcosa, anche qualcosa di disperato. Riuscissimo a comportarci cosí anche nella vita normale........

vero...bello vedere gente che rinuncia alla cima o alla propria via per soccorrere qualcuno in difficoltà...questo, quando succede, è un aspetto che mi piace molto dell'alpinismo...ammiro queste persone...

Segnalo questo video, che vi prego di guardare:

http://www.rtsi.ch/Informazione/welcome.cfm?idChannel=2330&idModule=2736&idSection=0&idPage=0&idContext=0#m2563

"Verso il tetto del mondo" mostra la meticolosa preparazione di Gianni assieme all'equipe medica del Centro Medicina e Chirurgia dello Sport (CMCS di Locarno/Swiss Olympic, al quale faccio capo anch'io per i miei allenamenti), che aveva all'attivo ben 6 Ottomila: Gasherbrum II, Manaslu, Cho Oyu, Shisha Pagma, Broad Peak e Dhaulagiri.
Il suo nuovo obbiettivo era di raggiungere la cima più alta del mondo, l'Everest, senza ossigeno.
Il suo sogno si é avverato, ma non tornerà più a casa a sposarsi: si é accasciato sulla via del ritorno, 300m sotto la vetta.

Era tut'altro che uno sprovveduto, e ben cosciente che salire lassù non era assolutamente una scampagnata.