lo scorso weekend finalmente il tempo è stato clemente e quindi sono riuscito a fare una gita che avevo in programma da tantissimo tempo.
partenza sabato nel primo pomeriggio con destinazione RIFUGIO DENZA nella splendida malga Stavel che domina la val di sole. il rifugio è molto accogliente ed è in una splendida posizione in cui da un lato domina l'intera valle e dall'altro è sovrastato dalle splendide pareti della Presanella e della cima vermiglio.
per raggiungerlo, se si proviene da Brescia, si arriva al passo del tonale, lo si supera e si inizia a scendere verso Vermiglio. dopo 5-6 km c'è una deviazione sulla destra con indicazione per la MALGA STAVEL. si segue la strada che scende per circa un km e poi sulla destra c'è un cartello che indica la deviazione per il rifugio DENZA. da qui parte una mulattiera abbastanza stretta e dissestata che porta fino al FORTE POZZI ALTI, un vecchio rudere che veniva usato nella prima guerra mondiale. per giungere fin qui in auto (si sale piano piano e garantisco che vi arriva qualsiasi auto visto che al parcheggio si vedevano auto dal pandino 4x4 al mercedes station wagon) la strada è abbastanza lunga e tortuosa...volendo si può parcheggiare anche in punti intermedi e proseguire con un sentiero ben segnalato in mezzo ai boschi...
se si arriva al forte, il sentiero per il rifugio è molto bello e caratteristico e soprattutto veloce )in meno di 1,30h si arriva comodi comodi...). quindi è una passeggiata che si può fare tranquillamente anche con famiglia al seguito...(
capito Orso???
) e ne verrete sicuramente ripagati...
il posto come detto è ottimo e anche i gestori sono eccezionali, bravi, simpatici, disponibili e con la giusta dose di pazzia (mi riferisco a Mirco, davvero simpatico prima della nanna vi allieterà con la sua fisarmonica...inoltre è un alpinista strepitoso e amante dello sci estremo...troverete infatti varie foto e riferimenti a toni valeruz sui muri del rifugio...)...
per ulteriori info
http://www.rifugiodenza.com/it/pages/italiano/home.php
come avevo ampiamente previsto il rifugio è pieno in ogni ordine di posti...dirò di più...qualcuno dormirà pure in terra e nei corridoi...
la voglia di montagna dopo settimane di brutto tempo e complice l'apertura ufficiale della stagione dei rifugi contagia tutti gli alpinisti...
dal rifugio ci si può sbizzarrire nella scelta degli itinerari perchè questo splendido scorcio di
alpi retiche offre più di una salita, nessuna banale, alcune estreme, una attaccata all'altra...c'è la classica e stupenda
parete nord della Presanella, la via
Faustinelli, la
via del seracco , la
goulottina, la
nord di cima Vermiglio, alcune salite di misto e drytooling molto impegnative dai nomi bizzarri come
'granatina Gully' e
'silhouette' o più semplicemente la via normale per la cima Presanella che a dispetto del nome (normale) non è da sottovalutare...insomma c'e n'è per tutti i gusti...
il mio obiettivo è la splendida parete nord della Presanella evidente sulla parte centro-sinistra (niente politica ne...) della foto, una bellissima via in ambiente mozzafiato, una salita classica e molto ambita con uno scivolo che parte da 3000 metri e arriva in vetta a 3558 metri con uno sviluppo che va dai 45° della prima parte ai 55°-60° della parte finale a seconda delle condizioni...
già, le condizioni...nell'alpinismo, come più volte detto, contano più le condizioni della pendenza...perchè questa parete per gran parte della stagione estiva si presenta con l'ultimo tratto (i 200m finali, i più ripidi) spoglio di neve e con ghiaccio affiorante...capite che in quelle condizioni le difficoltà aumentano esponenzialmente...
lo scorso weekend, complice la insolita primavera ricca di neve, le condizioni erano molto buone...ci si accorge guardandola già da lontano mentre ci si avvicina al rifugio...
come previsto molte delle persone presenti hanno come obiettivo la mia stessa parete...
come ben sa italo questo non mi fa impazzire perchè amo l'alpinismo un pò più solitario ma tant'è...
io onestamente sarei anche propenso e disposto a dirottare su un altra via ovvero la faustinelli che passa in fianco alla nord ed è un pò più tecnica e difficoltosa...ma non me la sento di proporlo ai due ragazzi venuti con me che già erano preoccupati della salita che dovevamo fare...
quindi niente cambi di programma...dopo una buona cena saliamo in camera per preparare la nottata...il rifugista per quelli che faranno la nord, fissa la colazione per le 2.45...anche qui io onestamente sarei disposto a partire prima...chi ha esperienza di queste salite sa che prima si parte meglio è...perchè salire di notte o al max alle prime luci dell'alba consente di trovare la neve dura (di notte quasi sempre rigela se c'è sereno), evitare scariche di sassi, evitare code ecc...
quindi io partirei anche all'1.30 max 2 dal rifugio...basterebbe chiedere al rifugista di lasciarci sul tavolo un thermos di tè caldo e qualcosa da mangiare e via...
provo ad accennarlo ai due soci ma nisba...
il loro scetticismo mi frena subito...va beh...intimo loro però di alzarsi prima della massa, prepararci già per bene in modo da far subito colazione e poi partire...
così sveglia alle 2..o meglio per quanto mi riguarda mi alzo alle 2 e non mi sveglio visto che praticamente come sempre non chiudo occhio...
stando attento a non calpestare quelli che dormon per terra scendo a prepararmi ed esco dal rifugio a controllare la situazione...
il cielo è stellato e buttando l'occhio alla parete noto, senza alcun stupore, che ci sono alcune lucine che già stanno salendo...sono le pile frontali di alcuni alpinisti che come avrei voluto fare io son partiti molto prima...2 sono addirittura già oltre la metà!!! tenete conto che dal rifugio all'attacco della parete abbiamo circa 2 ore e 700 metri di dislivello da compiere...
in fretta facciamo colazione e si parte alle 3 in punto...come noi quasi tutti fan così e quindi il sentiero al buio che conduce all'attacco si trasforma presto in una specie di processione dove sembriamo un branco di lucciole in fila...
la prima ora si sale su morena poi si raggiunge il ghiacciaio e lo si percorre stando vicini alla montagna...come avevo previsto la neve era dura perchè la notte serena aveva portato le temperature verso il basso...quindi si procede molto bene e non c'è l'ombra di un crepaccio...
ad un certo punto mi accorgo di aver seminato i miei due compagni di salita...ero così intento e concentrato sul mio ritmo, spinto dalla voglia di iniziare presto a salire e prima degli altri (non per egocentrismo o per arrivare primo...ma perchè non avere qualcuno sulla testa è sempre meglio...) complice il buio non mi sono accorto che chi mi seguiva non erano loro ma altri...quindi mi fermo ad aspettare...e intanto vengo superato da parecchie persone...pazienza...ci toccherà salire incolonnati...
intanto son già le 4.30 e il cielo stellato inizia a far posto ai colori dell'alba...fantastico...
quando mi ricongiungo con gli altri riprendiamo l'avvicinamento e alle 5 circa siamo all'attacco...dalla sella di fronte a noi fa capolino un gradito compagno di viaggio...
una cordata di 10 persone circa ci precede di pochi metri ed inizia a salire la parete pochi minuti prima di noi...mi rammarica pensar che bastava un attimo per riuscire ad essere davanti almeno a loro...pazienza...
ci accodiamo e iniziamo a salire...lascio prendere ai predecessori un pò di margine perchè salire in colonna proprio non mi va...ma come volevasi dimostrare spesso piovono pezzi di neve e ghiaccio e qualche sassolino sul casco mossi da quelli sopra...
va beh...lo sapevo e fa parte del gioco...quindi proprio appena sopra l'attacco lascio ancora un pò di margine a quelli sopra aspetando un pochino...intanto il sole si mostra sempre di più e sembra scalare la montagna insieme a noi...
riprendo a salire a buon ritmo...ora davanti ho parecchio spazio e salgo circa come piace a me senza vedere il sedere di altri appena sopra...la traccia seguita è un bel solco profondo che passa proprio in un bel canale di scolo della parete...qui sotto la neve c'è un pò di ghiaccio ma i ramponi mordono alla grande e si sale bene...
tanto bene che prendo un pò di margine da quelli dietro pur salendo senza correre...ad un certo punto dall'alto succede qualcosa...vengo investito in pieno da una abbondante slavina di neve che scende con vigore proprio lungo la traccia...una doccia in piena regola e fuori programma...tanto che mi devo chinare col casco in avanti contro la parete per evitare che qualcosa mi colpisca in faccia...
finita la slavina, che preso me ha poi proseguito e preso tutti quelli dietro, riparto ma poco dopo ecco il bis...un altra doccia fuori programma...la neve scende a cascata e mi investe infilandosi ovunque nella schiena, nelle maniche, tra gli occhiali...
finita anche la seconda scarica mi rendo conto che qualcosa non quadra...guardo su e...
ci sono 2 che stanno scendendo con gli sci!!!!!!!!
allora...premetto che negli anni questa parete, come quasi tutte le altre, pur avendo una pendenza non indifferente è stata scesa più volte con gli sci...quindi, seppur desti sempre una certa impressione vederlo coi tuoi occhi, non mi stupivo di vedere qualcuno scenderla con gli sci...ma mi stupivo di vederli scendere con ancora 10-15 persone sotto che stanno salendo...in pratica ogni volta che facevano una curva buttavano giù un sacco di neve!!!!
al che, dopo avergli fatto ampi gesti hanno capito l'antifona...e mi hanno urlato di salire che si sarebbero fermati un attimo...io li raggiungo e li passo ringraziandoli per la doccia...loro poi, non volendo aspettare tutti gli altri si spostano con un ultimo traverso sul lato alla destra di dove stavano salendo gli altri...e qui iniziano a scendere in quel fazzoletto con curve più strette per non essere in mira a quelli sotto...mi fermo un attimo a guardare...e...
pochi metri sotto uno dei due cade...lo vedo proprio perdere l'equilibrio e partire...giù in picchiata lungo lo scivolo...sci che volano di qua e di la, racchette idem, la testa di lui che prima è sopra, poi sotto, poi di lato...giù a rotoloni senza alcuna possibilità di fermarsi...io lo guardo impietrito...dall'alto...in un attimo ha preso gran velocità e lo seguo con lo sguardo...giù fino alla fine dello scivolo ma ancora non si ferma...poi arriva un pezzo più piano e finalmente si ferma nella neve...ho pensato fosse morto...
pochi secondi e quel puntino là in fondo si è rialzato...sospiro di sollievo...qui si vedono giù in fondo sul 'piano' molto piccoli i due sciatori mentre l'altro soccorre il caduto...
tragedia sfiorata!!! più tardi al rifugio chiedo al gestore e mi dice che son tornati entrambi bianchi come un lenzuolo dallo spavento...il caduto ha riportato botte varie, escoriazioni al viso e un orecchio conciato male ma tutto sommato niente di così grave...
ma ha rischiato di ammazzarsi!!!
...un altro sguardo verso il basso da una prospettiva particolare
riprendo a salire...verso l'alto un cielo così limpido da sembrare nero...
...poi sempre più in alto verso il blu...
...ed infine in vetta alle 7.30...
...uno sguardo verso il gran zebrù e l'ortles...inconfondibili...
...e uno verso l'Adamello per Italo...
...e uno sguardo sul carè alto...
dopo essersi goduti giustamente la vetta iniziamo a scendere dalla via 'normale' verso le 8.15...
mentre noi scendiamo...il sole si alza sempre più e si affaccia sulle cornici...
...e anche io...sullo sfondo la vetta conquistata poco prima...
il caldo la fa da padrone e la parte centrale della discesa si svolge in neve molle dove si sprofonda ad ogni passo...fatto il giro ad anello mi rigiro a guardare la via fatta...
questa è la parte bassa con segnato in rosso il volo fatto dallo sciatore...
...qui la parte finale con la nostra traccia ben in vista e visibili anche le prime curve degli sciatori...
...poi finita la neve si sbuca sulla morena che porta al rifugio...eccolo là in fondo che domina la valle...
alle 11.30 ho già i piedi sotto il tavolo, un bel piatto di pasta e una bella caraffa di vino per festeggiare...
una bella salita...questa è la panoramica completa del panorama dal rifugio sulle pareti...qui sono visibili tutte le vie...
...quanti altri bei programmi per il futuro...
quel seracco li in mezzo mi ispira da matti...
alla prossima, cara Presanella...
ICE