eccomi qui...
dopo 2-3 giorni di silenzio...ebbene sì perchè avevo bisogno di smaltire un pò di sana delusione...e quindi non ho scritto niente qui sopra anche se ho letto i vari interventi (a proposito complimenti kicca per il giro e le foto...).
come ben ricorderete, nei giorni scorsi vi avevo detto che sarei partito per la svizzera...di nuovo saas fee ma stavolta non per raggiungere elena e spino ma per tentare il giro LENZSPITZE-NADELHORN salendo dalla parete nord della Lenz e concatenando il Nadelhorn percorrendo la cresta che unisce le due vette scendendo poi a valle dalla via normale del nadelhorn stesso...
una salita entusiasmante, impegnativa, lunga, affascinante e completa...della parete della LENZSPITZE avete già visto la foto, 500 metri di neve a 50-55 gradi...poi la cresta (in linea d'aria circa 700m) formata da un infinità di sali-scendi lungo gendarmi di roccia (quasi tutti tra gli 8 e i 10m di altezza eccetto gli ultimi 2 che arrivano a 70-80m)con passaggi di III/III+ grado per raggiungere la vetta del NADELHORN...una cresta che proprio per le sue caratteristiche richiede dalle 2,5 alle 4 ore ed è considerata un pò la parte più rognosa dell'intero tragitto proprio perchè lunga e perchè si affronta dopo la salita della nord, quindi in una condizione mentale già di esaltazione ed entusiasmo per la salita appena fatta che non fa render conto di essere appena a metà dell'opera...
già...la cresta...
come vi dico da tempo uno dei miei più grossi problemi in questa stagione è stato quello del compagno di cordata...il mio compagno 'ufficiale' marco(che ha molta meno esperienza di me ma che è persona forte, determinata, decisa, tenace e con la quale ho una sintonia consolidata anche nella vita di tutti i giorni grazie all'amicizia che ci lega) è fermo ai box per infortunio...
quindi...ho dovuto cercare un pò tra le mie conoscenze qualcuno che potesse avere le caratteristiche per venire ad affrontare certe salite con me...ovviamente le discrete capacità tecniche sono una caratteristica fondamentale...ma contan molto anche le doti morali e il carattere...infatti è importantissimo andare in giro con qualcuno con cui si vada d'accordo e con cui ci si trovi bene in compagnia...
una persona che mi pareva potesse fare al caso mio è antonio un ragazzo di brescia, 34 anni conosciuto l'anno scorso nella settimana tra i ghiacci del monte rosa...in quell'occasione io e marco ci trovammo molto bene in sua compagnia e in compagnia di un altro ragazzo sempre di brescia coi quali la sera in rifugio ridevamo, scherzavamo, giocavamo a carte ecc...insomma...con loro abbiam legato più che con altri...ragazzi simpatici, alla buona...
insomma...nei mesi successivi ci eravam persi un pò di vista ma ogni tanto capitava di vederci o di sentirci...finchè un mesetto fa io e antonio c siam trovati una sera ad organizzare una gita per il weekend successivo...niente di impegnativo...una salita al TRESERO dal gavia in giornata...una bella gita ed una bella giornata passata in compagnia...la settimana successiva quindi altro giro altra corsa...andiamo sempre al gavia e stavolta però saliamo il S MATTEO, sempre in giornata...questa gita però, al contrario della precedente, è un pò più tecnica perchè propongo un paio di varianti...passare in mezzo alla seraccata sulla prima parte di ghiacciaio invece di girarci intorno e poi salire sulla cresta finale che porta invetta dalla parte più ripida del canalino innevato che solitamente viene preso più a sinistra dove si sale più dolcemente e a zig-zag...
anche questa gita va molto bene...
un paio di settimane dopo mi nasce l'idea del piz palù e della sua parete nord di cui ho già ampiamente parlato in precedenza...stavolta le difficoltà son notevoli e antonio mai le aveva affrontate...ma si fida, mi segue e si sale...uno splendido weekend, come già descritto e infiniti ringraziamenti da parte sua per averlo 'portato' a vivere quell'esperienza...
ed eccoci a noi...da tempo la nord della LENZSPITZE fa bella mostra nella mia casella dei sogni e progetti...ho una cartella sul pc dove metto tutte le mete che voglio assolutamente raggiungere e di questa parete ho una lunga serie di foto...
poi la chiamata di spino di metà agosto...la proposta di raggiungerlo a saas fee...il mio viaggio...l'arrivo in paese...la vista della lenzspitze dal vivo per la prima volta...dal basso...un pò lontana...là in cima...ma ben visibile e distinguibilissima...
l'amore è a prima vista...oltretutto la vedo in ottime condizioni...un lenzuolo di neve bianca che la copre senza macchie di ghiaccio visibili...da quel momento ho desiderato ogni giorno di salirla subito...ancora quest'estate...
ed ecco il lampo, l'occasione...lo scorso weekend è previsto un lungo protrarsi dell'anticiclone e quindi del bel tempo...ho ancora ferie da fare e comunque a prescindere da tutto l'obiettivo era già quello di dedicare questo fine settimana a scalare qualche montagna...quale non lo avevo ancora stabilito...e perchè non la LENZSPITZE??? l'idea non fa a tempo ad arrivare al cervello che ho già in mano il telefono...SMS ad antonio...: CHE FAI QUESTO WEEKEND? TI ANDREBBE UNA 3 GIORNI IN MONTAGNA??? risposta: CERTO!!! ribatto io: HO UNA PROPOSTA DA FARTI...TI DICE NIENTE IL NOME LENZSPITZE??? lui al momento non realizza bene perchè non conosce la montagna in questione...gli mando allora una mail con la foto...alcuni minuti di silenzio...poi la risposta....: E' STUPENDA, HAI PROPRIO RAGIONE!!!
ok, è fatta!!! l'amo è gettato...ecco allora che gli dò un paio di nozioni tecniche sulla salita, la parete, la cresta, la discesa ecc...gli illustro anche che strada si deve fare per giungere sul posto, qualche nozione sul paese, sul rifugio ecc...insomma gli spiego tutto con calma...CHE NE DICI???
l'idea lo alletta molto...mi chiede di poterci pensare un pò su...io ovviamente acconsento e per completezza gli mando anche delle relazioni fatte da alpinisti che hanno fatto questo giro, dove si trovano tutte le info e le dritte mancanti...
intanto mi porto avanti...c'è da sapere infatti se, nel caso tutto vada in porto, al rifugio vi sia posto...qui entra in gioco SPINO...infatti al rifugio in questione, la MISHABELLHUTTE, non parlano l'italiano...e quindi per poter chiedere informazioni varie ed eventuali serve saper parlare e soprattutto capire decentemente il francese, l'inglese o il tedesco...memore dei giorni passati con spino e della sua facilità e padronanza di francese e inglese gli chiedo il piacere di farmi da intermediario...
lui gentilissimo e disponibilissimo come al solito si presta volentieri e mi toglie molte castagne dal fuoco...lo ringrazio di cuore...l'eventuale salita sarà anche merito suo...il posto c'è per due persone e per due notti...già perchè vista la lungaggine del giro opto per salire sabato, dormire, fare la salita domenica, tornare al rifugio e dormire ancora lì per poi scender con calma il lunedì...questo per evitare di aggiungere alle 9-10 ore di salita che ho preventivato per la domenica anche le 3 per scendere dal rifugio alla macchina e le 4 abbondanti di viaggio per fare i 350km che ci separano da brescia...
ok, il primo tassello è sistemato...il rifugio ha posto...ora si deve confermare la prenotazione...sento il mio amico...mi dice di aver letto attentamente le relazioni da me mandategli e di essere un pò 'scettico' sulla parte della gita che comprende la cresta tra le due vette...lo convince poco dover stare tutto quel tempo in cresta...per il resto conferma che il giro è molto bello anche se ha questa remora...mi dice però di esser disposto a partire lo stesso...anche perchè io gli dico che avremmo valutato il tutto sul posto, condizioni parete, meteo, neve ecc e che eventualmente in caso estremo avremmo potuto fare la salita del nadelhorn per la via normale dal rifugio (la cresta nord-est) anche se dentro di me questa opzione non la prendevo molto in considerazione, spinto dall'entusiasmo e dalla voglia di fare la lenz...
così si prenota...venerdì preparo tutto il materiale con premura ed entusiasmo...quando dico tutto intendo proprio tutto...materiale da ghiaccio e materiale da roccia...viti, chiodi, dadi, moschettoni a ghiera, normali, a pera, grossi, piccoli, secchiello, piastrina, tibloc, picche, cordini, fettucce, casco, ramponi, imbrago, guanti, sottoguanti, guanti di scorta, occhiali, occhiali di scorta, corda ecc ecc ecc...insomma tutto quello che può servire in parete e sulla cresta di roccia...
con questo risultato...
tente conto che 5kg abbondanti son solo di ferraglia e che qui quando ho pesato mancavano ancora vestiario e piccole cose...quindi un altro chiletto tanto per gradire...
si parte...viaggio lungo ma stavolta senza intoppi...il sempione è aperto!!! la giornata è splendida...arriviamo a saas fee...il paese è a 1800m...il rifugio a 3350!!!!!!!! 1500m di dislivello!!!!
anche se da un punto di vista dell'impatto ambientalistico non siano belle da vedere, a saas fee ci sono un sacco di seggiovie-funivie-cabinovie...una di queste arriva a 2300m da versante dove devo salire...son 500m di dislivello e facendoli a piedi c'è un comodo sentiero che si fa in un oretta...beh...con quasi 20kg sulle spalle vi assicuro che un oretta in più o in meno fa la differenza...eccome!!! anche perchè poi ne restano comunque 1000 di metri di dislivello con gli ultimi 400m su un lungo tratto attrezzato con corde di ferro, maniglie, scale ecc lungo una cresta di roccia che pare infinita, col rifugio sempre lì che ti guarda e non arriva mai, con le spalle e la schiena che ti gridano parolacce irripetibili e il sole che ti picchia sulla testa...
quindi...si prende la seggiovia senza batter ciglio nemmeno davanti ai 16 euro richiesti...
percorriamo il percorso descritto prima fino al rifugio in 3,5 ore...
arriviamo al rifugio abbastanza stanchi e affaticati...lo zaino non perdona...ma subito alzo gli occhi e davanti a noi...lei...
vedete la parete e dalla cima verso destra tutta la cresta da percorrere per scendere...
...questa sarà l'unica foto che farò in tutta la durata della gita...poi capirete...
il cuore mi si rallegra subito...è bellissima...
anche antonio resta colpito...è proprio stupenda...
entriamo in rifugio e dopo una incomprensione su dove fossimo alloggiati come letto, ci sistemiamo in camerata ed in attesa della cena torniamo all'esterno per ammirare ancora la lenzspitze...io più la guardo più la voglio...e le condizioni viste da qui sono ancora più perfette...discuto con antonio indicando i passaggi sulla cresta...lui ancora non si esprime definitivamente ma pare attratto e incantato...tra tanti stranieri ci sono anche alcuni italiani...si fanno due parole...ci si chiede dove si va ecc...loro fanno il nadelhorn, come poi tantissimi altri dei presenti al rifugio che per l'occasione è pieno zeppo...
la cena è alle 18 circa...classica cena da rifugio svizzero...una scodella di zuppa poi un secondo piatto fatto da pasta scondita e scotta (ma a quell'altezza con l'acqua che bolle a 80 gradi non potrebbe essere altrimenti) piselli e un pò di carne in umido...il gestore del rifugio è un tipo particolare ma in fondo simpatico...si viene chiamati dalla cucina per nome e ci si alza per andare a prendersi la portata...finita la portata si avvicina il gestore e chiede GUT???????? noi lo guardiamo e facciamo sì con la testa...lui in tutta risposta e ovviamente non in italiano risponde una cosa del tipo BENE, ORA ALZATI, SPARECCHIA E PORTA LE SCODELLE IN CUCINA...la scena però è divertente e tutti gli ospiti accettano con un sorriso la situazione e ognuno si alza a sparecchiare...
durante la cena, tutto sommato gustosa, parliam del più e del meno...e ogni tanto dico ad antonio ALLORA??? CHE MI DICI??? lui sta ancora sul vago e continua a dire...CHE BELLA SALITA, guardando fuori dalla finestra...
finita cena mi informo per la colazione...chi fa la nord può fare colazione a 2.30...gli altri del nadelhorn dalle 3.30 alle 4.30...
io allora propongo ad antonio di alzarci alle 2, fare colazione e poi partire...il primo pezzo di strada per le due vie è in comune...in pratica per fare la normale al nadelhorn si passa sotto l'attacco della nord della lenz...quindi, gli dico, ci alziamo, colazione, ci prepariamo, arriviamo all'attacco della nord e valutiamo tutto...meteo, neve ecc...
affare fatto!!! l'idea gli sembra piacere...parliamo ancora della lunghezza della cresta e io gli dico che comunque partendo verso le 3-3,30 dal rifugio alle 7 max 7.30 del mattino saremmo già in vetta alla lenz per goderci l'alba e che quindi poi, avendo la prospettiva di dormire un altra notte al rifugio, avremmo avuto tutto il giorno per fare quei 700 metri di cresta con tutta la calma del mondo, senza fretta...lui annuisce...gli dico anche che a mio modesto avviso le difficoltà tecniche complessive sono inferiori rispetto alla nord del palù salita qualche giorno prima...non perchè la via in se sia più facile...tutt'altro...a parità di condizioni la salita al palù è più corta e non ha tratti di cresta su roccia...ma le difficoltà trovate sul palù che ci hanno costretto a manovre impreviste la rendevano in quel contesto più difficile...
si va a dormire alle 20.30...verso le 22 un gruppo di simpatici tedeschi che dormivano nella nostra stessa camerata (e che il giorno dopo avrebbero fatto il nadelhorn quindi con sveglia più tardi) sono entrati in camera e han fatto 10 minuti di trambusto a voce alta, luce accesa, risate, commenti ecc...avessi avuto un fucile avrei vinto l'orsetto...
alle 2 sveglia...volevo ricambiare il favore ai nostri amici dormienti ma ho soprasseduto...colazione in buona compagnia (quelli della nord e qualcuno del nadelhorn che saggiamente partiva presto lo stesso per godersi la salita non in colonna con tutti gli altri)...poi giù a prepararci...esco e il cielo è una distesa infinita di stelle...ne una nuvola ne un alito di vento...meraviglioso...ci prepariamo...facciamo una cesta dove mettere i pesi superflui ovvero ciò che non sarebbe servito nella salita e che avremmo lasciato al rifugio...io all'imbrago mi attacco tutto il materiale...tutto tutto...e ovviamente antonio vede...
specifico che per la salita al nadelhorn praticamente non servirebbe NULLA di tutto ciò che ho appeso all'imbrago...giusto un minimo di moschettoni e due chiodi da avere per emergenza ma si tratta di una semplice camminata su ghiacciaio con una lunga cresta di neve per raggiungere la vetta ma nulla più...e in meno di 3 ore si è in vetta...
detto questo si parte...la prima parte di sentiero per portarsi sul ghiacciaio è una salita su cresta rocciosa facile ma che sale e non molla mai...in poco tempo si guadagnano 400m...infatti in un oretta siam sul ghiacciaio...pausa, ci si lega e ci si mette i ramponi...è buio, le uniche luci son quelle delle stelle e delle pile frontali nostre e delle altre cordate...cominciamo a camminare sul ghiacciaio...neve dura e perfetta...sono estasiato...la parete in queste condizioni diventa una salita superlativa...sempre più eccitato mi ripeto che non sia possibile trovare una ragione per non salire e quindi non mi pongo neppure il dubbio...neve super, orario perfetto, cielo stellato, no vento, temperatura ideale, 5-6 cordate appena avanti a noi che stanno attaccando la parete...
quindi mi giro e quasi per routine ma immaginando già la risposta chiedo: ALLORA COSA FACCIAMO??? e il mio sorriso e tono di voce penso valgano più di mille parole...
la risposta è una coltellata: NADELHORN!!!!
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MA COME??? penso io...le condizioni migliori che si possano chiedere e tu non vuoi salire??? non glie lo dico ma la mia reazione parla da sola...mi giro e mi incammino zitto verso il nadelhorn...son rimasto di sasso...una coltellata avrebbe fatto meno male...
faccio 10m e mi fermo...QUESTA è LA NOSTRA ULTIMA POSSIBILITA' PER TAGLIARE VERSO LA NORD...
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CI ANDIAMO UN ALTRA VOLTA DAI, DANIELE...ORA PREFERISCO FARE IL NADELHORN...
regola numero 1...non affrontare mai una salita impegnativa con qualcuno che non se la sente...
quindi a questo punto non insisto affatto e mestamente vado verso il nadelhorn...il mio sguardo ogni passo è però verso la parete dove ordinate e veloci le lucine in fila salgono verso l'alto nel buio...pazzesco...
ora mi chiedo...quando antonio ha deciso che non avremmo fatto la nord??? non credo arrivati all'attacco per una serie di ragioni:
non può essene stato impaurito dalla vista da sotto perchè era buio e la parete manco si vedeva...non può essere stato convinto dal meteo (stelle), non dalla neve (dura e perfetta), non dal ghiaccio (assente)...e allora??? forse aveva già deciso al rifugio...forse ancora il giorno prima...ma allora perchè non l'ha detto??? per lo meno 3-4 kg di materiale l'avrei lasciato nella cesta al rifugio...
mistero...E poi se hai problemi a farla oggi come puoi pensare di farla un altra volta??? non voglio indagare ne accusare nessuno, per carità...però ammeto di esserci restato piuttosto male...come rubare le caramelle ad un bambino dopo avergliele regalate...
fatto sta che saliamo verso il nadelhorn, al buio e personalmente con la testa altrove (anche se sempre attento a dove metto i piedi...è pur sempre un ghiacciaio ed ho pur sempre uno legato dietro di me)...
a poco meno di 4000 metri (la vetta è 4300) quindi dopo aver affrontato il dislivello maggiore, mentre c apprestavamo a percorrere la cresta nevosa che porta in vetta in meno di un ora, antonio mi dice di fermarmi un attimo...non si sente bene...
gli dico di sedersi un pò e di bere qualcosa di caldo...dopo 5 minuti mi dice di non sentirsela più di proseguire...ok, gli dico, torniamo indietro, se non stai bene ci mancherebbe...
quindi si torna giù...si ripassa sotto la nord che è ancora buio...le lucine son già quasi in vetta...
usciti dal ghiacciaio ci sleghiamo, togliamo i ramponi e ci prepariamo alla discesa che in breve ci porterà al rifugio...
mi giro verso la parete...sta sorgendo il sole, la vetta ora è colorata di rosso dai primi bagliori di luce...
scendiamo...alle 7.30 siam già in rifugio...la parete ora è circondata da cielo blu e illuminata dal sole...gli ultimi puntini stanno anche loro giungendo in vetta...
noi invece, di lì a poco, ritorniamo verso il paese dopo aver disdetto la prenotazione per la seconda notte...
come vi dicevo non ho fatto neppure mezza foto alla parete quando ci eravamo sotto...nonostante i giochi di luce, il rosso, il cielo ecc...foto che sarebbero state fantastiche ma che onestamente avrebbero aumentato il mio rammarico...quindi ho preferito così...
le foto le farò la prossima volta, quando sarò NELLA parete e non ai suoi piedi...
ironia della sorte quel giorno stesso la parete è stata salita da una cordata di 4 persone (tra le tante) di trento...uno di questi lo conoscevo per aver letto spesso su un forum delle sue splendide salite, puntualmente relazionate con foto e commenti...
ebbene in quel forum giovedì scorso lui chiedeva consigli su un bel giro da fare per il weekend...e io gli avevo scritto un laconico LENZSPITZE PARETE NORD...
poi per un motivo o l'altro lui non ha più scritto...e ne io sapevo fosse lì ne lui sapeva fossi li...
questo il report che ha poi postato...
http://picasaweb.google.com/giancarlo.bellotti/LenzspitzeNadelhorn/photo#s5241039855024495330
http://www.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=4&id=485
MONIX, nota le condizioni...
come detto in passato non è certo la prima rinuncia e non sarà l'ultima...di sicuro è una rinuncia molto dolorosa...ma come parlavo con spino in questi giorni probabilmente è colpa mia...
per la smania di andare mi son scelto un compagno che, a conti fatti, non aveva il mio stesso spirito e il mio stesso entusiasmo per il progetto...
va beh...voltiamo pagina...la lenzspitze non scappa e di sicuro la prossima volta sarò ancora pronto a rifare il viaggio, la sgobbata fino al rifugio e tutto il resto...per una salita che è solo rimandata...
con un'altro compagno...
a presto lenzspitze...
ICE