Con le mie parole forse nn mi spiego bene però ho fatto e rifatto quelli che mi ha detto è cavoli se ho migliorato non è un maestro ma un allenatore di 2 livello ed ex Jam session quindi non proprio l'ultimo arrivato credo

Ci vuole la treccani per decifrare
Quello che hai detto pronazione, extrarotazione, supinazione nn ci avrei capito una mazza se mi avesse detto così

Ti sei spiegato benissimo (per chi vuole capire e non stupire) e quindi prosegui.

Purtroppo manca il primo fotogramma, ma comunque In questa sequenza si nota quanto si può liberare la
L5 e quindi portare il bacino verso l'interno, senza alterare minimamente il parallelismo delle tibie ed il circa
50-50 % di carico sulle spatole di entrambi gli sci.
(anticipo.... se qualche d'uno rileva una maggiore luce tra le gambe nell'avanzare delle immagini è solo perchè
l'esterno compie un arco lievemente più ampio e l'inquadratura man mano diventa trasversale)

PS. se poi si vuole discutere di scuole, maestri e delle varie filosofie d'addestramento.....
beh..... ne parlerei solo ed esclusivamente in privato. Non perchè mi manchi il coraggio
d'esprimermi, ma solo perchè ognuno ha le proprie idee e preferenze.

Grazie santo

Figurati Lenny, non ci s'inventa nulla, si guarda.....,

Poi basta andare qui per vedere la massima esasperazione del gesto

report-pranzi-cene-riunioni/sai-che-famo-a-cervinia-ce-ne-annamo-t5895-120.html

e dare un occhiata all'avatar di un certo 1951rs,,,,,,

Più che cristallino è lapalissiano.

Spezzare è un termine gergale proprio del gesto.
La L5 (di cui abbiamo spesso parlato sul forum) è nella regione
lombare, che consta di 5 vertebre (da L1 a L5).
Svincolando questa zona dalla zona sacrale si ottiene lo
spostamento del baricentro proporzionalmente all'inclinazione
(mantenimento della perpendicolarità) come da foto precedenti.
Senza questo movimento preventivo (parziale gestione degli assi
sagittali) null'altro può essere fatto.
Ovvero, in soldoni, se non si compensa la "caduta" verso l'interno curva
e si entra affidandosi unicamente alle lamine si va, superato un certo
limite fisiologico, a faccia a terra.
Da qui nasce la "paura" della "caduta nel vuoto"
Null'altro!

Certo, infatti non ho detto che eri in errore.

Solo che se prendiamo la terminologia presa direttamente
dal testo unico e non la spieghiamo un po'.... pane e salame,
per i più diventa di difficile comprensione e quindi rimane
una discussione asettica, didattica, fine a se stessa.
Meglio allora rimanere nel gergo, che poi è quello che, grosso
modo, viene utilizzato da chi insegna, tipo: butta dentro il
bacino, non entrare di testa, porta dentro le ginocchia, porta
avanti il braccio esterno, etc..
Tutto qui.

Con un dizionario treccani, santo ieri aveva elencato una cosa che ha detto anche questo ragazzo che parte tutto dall'alto.
Comunque nn ti arrabbiare ice è Solo che sono termini troppo tecnici per me e credo per molti. il senso di quello che ha detto il maestro sono esattamente i fotogrammi di santo.
Poi logicamente non riesco ancora a farlo alla perfezione, però il senso di questa discussione credo che sia che da soli si impara ben poco

e cambia attrezzi