Se non sbaglio sciava proprio lange, ed ecco che tutto sarebbe più logico.
Andando con rossignol, avrebbe di partenza risolto la scelta più importante dell'attrezzatura (scarpone)

@ Giò il Manfredo quest'anno ha usato Fischer:
http://www.fisi.org/portal/page/categoryItem?contentId=38629



Vero che in precedenza usava Lange.
A proposito delle scarpe Fischer (WC): esistono varie V dei Somatec, quindi si deve provare a lungo prima di trovare il "proprio V".
Per V s'intende l'apertura delle punte dei piedi rispetto ai talloni, al fine di tenere il più possibile le ginocchia parallele nella fase di piegamento.

mi sa che la migliore stagione di moelgg è proprio dovuta agli scarponi limone, molto probabilmente userà il nuovo lange clone.........nessuno sa nulla?

cosa è il Lange Dolly (clone) ??? un nuovo scarpone con delle innovazioni stratosferiche ????

Di regola Rossignole impone il pacchetto completo: sci Rossignol e scarponi Rossignol oppure sci Rossignol e scarponi Lange.

Che poi é la stessa cosa...

userà scarpa rossignol /lange, ma molto probabilmente quella "nuova", nessuna innovazione stratosferica

AH, ok.. ma, gli atleti di CDM non si fanno fare le scarpe apposta ?
C'è un mio amico che pur non essendo in coppa del mondo utilizza uno scarpone LANGE 150, ma fatto solo per lui, gli hanno fatto lo scarpone sul suo piede, infatti è completamente diverso dal modello "classico".

Specifico che l'amico di cui parlo è campione italiano aspiranti di SG.

Mentre vedo molti atleti che sciano con scarponi "classici" (almeno esternamente) con all'interno 1000 modifiche (immagino sia così)

visto e toccato con mano nuovo dolly, pare che l'atleta tempi alla mano si trovi meglio

Minkia Beccofrusone alias Luca Brasi, killer storico del mitico "Padrino" (Godfather) di Mario Puzo...................EVVAIIIIIIIIIIIIIII.................eh eh eh eh eh

[i]"Che l’inverno sarebbe stato particolarmente freddo noi lo sapevamo da tempo.
Ce l’aveva raccontato il buon Luca, cacciatore, osservatore, ornitologo.
In novembre aveva rilevato un flusso migratorio eccezionale di cesene (gardene). Questo accade mediamente ogni cinque anni, dice lui, e solitamente annuncia l’arrivo di una stagione particolarmente fredda.
Negli stessi giorni aveva rilevato sulle nostre montagne una cospicua presenza del beccofrusone. Questo passeriforme dal lungo ciuffo rossiccio volto all’indietro è un uccello tipico della taiga siberiana sita nell’area circumpolare compresa tra il 60° e il 70° di latitudine nord. L’ultima “invasione” registrata nelle nostre zone risaliva al 1989, anche se l’evento più importante avvenne nel 1913. La presenza del beccofrusone, probabilmente entrato nelle nostre valli attraverso il Passo del Vivione, aveva confermato al nostro amico che l’inverno sarebbe stato più che freddo, freddissimo. Così è stato. Un vero peccato che tutti noi non si siano investiti quei 500 € in futures sul petrolio che Luca aveva largamente caldeggiato.":3t8qzn3d]

IL CAMPIONE ITALIANO è IL RAVELLINO??

E diciamolo allora che oltre alle tre sorelline di monte campione abbiamo un altro camuno con le palle!

[i]" Luca Brasi era davvero un uomo da spaventare il diavolo in persona. Piccolo, tozzo, dal cranio massiccio, la sua presenza faceva suonare le campane a martello. La faccio portava il marchio della violenza. Gli occhi erano castani ma, senza il calore tipico di quel colore, erano di un marrone implacabile. La bocca non era tanto crudele quanto senza vita: sottile e della tinta della carne di vitello.
La fama di violenza di Brasi era terrificante e leggendaria la sua devozione per Don Corleone. Era, da solo, una delle fondamenta su cui poggiava il potere del Don. Era un tipo raro.
Luca Brasi, non temeva la polizia, non temeva la società, non temeva Dio, non temeva l'inferno, non temeva ne amava i suoi simili. Ma aveva eletto, aveva scelto, di temere e amare Don Corleone. Portato alla presenza del Don, il terribile Brasi.............
............Quando la porta si richiuse, Don Corleone tirò un lieve sospiro di sollievo. Brasi era l'unica persona al mondo che aveva il potere di renderlo nervoso. L'uomo era come una forza della natura, non completamente controllabile. Doveva essere maneggiato con precauzione come la dinamite..........":3t8qzn3d]
da il Padrino, 1969 di Mario Puzo.........MITTTTICCCCOOOOOOOOO

Anniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!
Vabbè sarà pure stato una forza della natura ................, ma, minkia, sai poi che fine ha fatto??????????

Grazie a Sollozzo & Tattaglia..............
http://it.youtube.com/watch?v=XJW23EgAZbE&feature=related