Lo sciatore è un oggetto non ben identificato che ruzzola giù da una montagna innevata. Si differenzia da una valanga perché lo sciatore paga per farlo.
Maestro di sci svizzero
Prende il gancio dello ski-lift con una mano sola.
In seggiovia fuma annoiato, non prende il sole, tiene gli sci penzoloni, scende dal seggiolino all'ultimo momento.
Mangia un panino con lo speck, beve una Coca-Cola poi dice: "Vado perché è l'ora migliore e non c'è nessuno". E va a farsi una pista.
Curva perfettamente da tutte e due le parti.
Se cade dà la colpa agli scarponi che non hanno retto la velocità.
Scarponi: li infila con facilità, li toglie con leggerezza. Dopo averli tolti cammina sulla nuvole.
Ha l'attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: gli occhiali da maranza.
Quando alla TV vede cadere Alberto Tomba dice che è perché è male allenato.
Se esce di pista è per farsi un canalone in neve fresca.
scia sempre gratis ed ha una abbronzatura da africano. Potete solo invidiarlo.
Sciatore della domenica
Prende il gancio dello ski-lift con due mani, a volte lo strangola per non perdere l'equilibrio.
In seggiovia non fuma, ma prende il sole, che è sempre alle sua spalle, a rischio di violenti torcicollo. Tiene gli sci sull'appoggio e per scendere si prepara tre piloni prima.
Mangia zuppa di verdura, beve un quarto di vino e poi dice: "Vado perché è l'ora migliore non c'è nessuno". E va a dormire su una sdraio.
Curva peggio da una parte, quasi sempre la sinistra.
Se cade dà la colpa alle lamine, anche se non sa cosa siano.
Scarponi: li infila con ferocia, li toglie con odio. Sempre troppo stretti.
Ha l'attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: la giacca a vento.
Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché ha sbagliato il peso sullo sci interno.
Se esce di pista è per farsi una pisciata.
Sciatore capra
Prende il gancio dello ski-lift sui coglioni.
In seggiovia se fuma fa cadere un guanto, se prende il sole fa cadere gli occhiali. Per scendere dal seggiolino si prepara dieci secondi dopo la partenza, viene preso dal panico sei piloni prima dell'arrivo, momento in cui perde un bastoncino e con l'altro tenta di accecare l'omino addetto alla seggiovia che cerca di soccorrerlo.
Mangia polenta e salsiccia, beve quattro grappini e poi dice: "Vado perché è l'ora migliore e non c'è nessuno". E va al cesso.
Curva peggio da una parte, quella dove ci sono gli ostacoli.
Se cade dà la colpa ad un lastrone di ghiaccio, anche con due metri di neve fresca.
Scarponi: glieli infilano gli amici, glieli tolgono gli infermieri.
Ha l'attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: gli sci da gara.
Quando alla TV vede cadere Tomba gode.
Se esce di pista è per schiantarsi a gambe aperte contro un albero.
Snowboarder
Metodo corretto di prendere lo ski-liftSki-lift: che palle! Deve staccare un piede dalla tavola e per questo crea una fila kilometrica dietro di lui. Una volta sceso si ferma in mezzo perché non può racchettare, prendendosi in testa lo ski-lift di quello dopo di lui.
In seggiovia fa in modo di salire sempre da solo, si rolla una canna si sdraia a prendere il sole fino al punto dove la seggiola passa sopra un panettone di neve fresca, dove si lancia nel vuoto ululando e rotolando per 200metri buoni.
Non mangia e non beve perché non ha tempo per queste cazzate.
Non curva, carva! Sposta mucchi di neve per tutta la pista, creando gobbe su cui cadono gli sciatori della domenica, attirandosi così l'ira dei maestri di sci.
Cade. Sempre. Se in pista di solito proprio in mezzo, facendo da paletto per gli sciatori. Se in neve fresca rotola per 200m buoni; impiega 10 minuti per togliersi la neve dalle mutande e dal coppino, fa altri 5 metri di discesa e ricade rotolando per altri 200m.
Scarponi: li infila al mattino li toglie la sera. Per allacciarli si alza un'ora prima.
Ha l'attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: il cappello con I-pod nano incorporato.
Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché usa l'attrezzo sbagliato: gli sci.
Se esce di pista è per andare al bar a farsi un bombardino.
vive in branco. Se è solo significa che si è perso.
Sciatore cotoletta alla Milanese
Si incazza se non c'è l'omino che gli passa il gancio dello skilift, visto che ha pagato anche per quello.
In seggiovia, rompe i coglioni lamentandosi che la neve non è come a San Moritz, che gli impianti non sono come a Cavalese, che gli alberghi non sono come a Cortina da un pezzo e che i ragazzi non son più quelli di una volta.
Mangia polenta e capriolo, si incazza con la cameriera perché non gli fa la fattura scaricabile come spesa di rappresentanza, poi dice: "Vado perché è l'ora migliore e ci sono tutti" e si mette a fare a pallate di neve con gli amici in mezzo alle ragazze che prendono il sole.
Curva solo a due centimetri di distanza dagli altri sciatori, badando bene di sollevare quanta più neve possibile.
Se cade si incazza con qualcuno che, secondo lui, gli ha tagliato la strada. Di solito uno snowboarder o il governo ladro.
Scarponi: non li toglie nemmeno in albergo (con quello che li ha pagati).
Ha l'attrezzatura da 5 mila euro. Maggior spesa: il gel per le labbra.
Quando alla TV vede cadere Tomba dice che è perché è un coglione di Bologna.
Se esce di pista è per esibirsi in un salto acrobatico (nel campo scuola).
Sciatore terrone
Uno sciatore da competizione che ha preso una porta un po' troppo larga Sullo skilift, chiama a gran voce l'amico che sta tre ganci più avanti per raccontargli la sua ultima cagata.
Blocca tutta la coda della seggiovia perché deve aspettare gli amici che sono rimasti indietro. Una volta salito, conversa urlando con gli amici 2 seggiolini più a valle.
Fa spostare dodici persone per organizzare la tavolata comune (tre famiglie con bambini), estrae pane-formaggio-cioccolata in quantità industriali, fa casino, mena i bambini che fanno casino, poi dice: "Andiamo perché è l'ora migliore e non c'è nessuno" e organizza una partita a calcetto sulla neve.
Curva solo se la moglie lo sta riprendendo con la telecamera.
Se cade, cerca di coinvolgere quante più persone possibili e fa chiamare l'elicottero del soccorso.
La cerimonia di chiusura degli scarponi coinvolge tutta la famiglia e ha un costo (in tempo e bestemmie) paragonabile allo scavo di una trincea in Cecenia.
Ha l'attrezzatura da due mila euro. Maggior spesa: il cellulare col quale conversa in seggiovia facendosi sentire per tutta la valle.
Quando alla TV vede cadere Majer, bestemmia ad alta voce credendo sia Tomba.
Se esce di pista è per far pisciare il bambino
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