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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 0:41 
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..fiore...porco zio.....
fatti deambulare dalla francesina....
un grosso in bocca al lupo e niente figli maschi..eheheheheheheh
ma sane trom......................te!!!!!!! ;)
ti servono baci perugina per la parigina??????

leon :P :P :P

..."save the rain....each raindrop is a kiss from heaven"...
...voi mi guardate male perchè sono diverso......io vi guardo e rido perchè siete tutti uguali...
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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 10:09 
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12? Minkia ma a te gli amici di soprannome ti chiamano "Meccáno"?


Non tanto gli amici quanto gli addetti alla sicurezza di alcuni aereoporti perchè talvolta "suono" al metal detector :D :D :D

ciaooo

"E' l'unico italiano che nel SuperG riesce a tenere gli sci uniti. Larghi ma uniti" - Furio Focolari.
http://data.fis-ski.com/dynamic/athlete ... rid=188888


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 10:33 
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Chip la domanda se l'è fatta pure Fiore ...
cmq già nella telefonata di oggi mi ha detto che l'attacco lo aveva tarato basso, pensa a circa 90 kg.
Secondo lui "non si sono aperte le alette del puntale" almeno così mi ha detto ..


90 non e' basso
credo sia giusto per il suo peso
ma io per sicurezza mi tengo un po' di margine in piu'
anche perche' andando piano non devo "coprire" sollecitazioni particolari
c'era una formula per calcolare il valore dei din in base al peso
ma non la ricordo
ma se li era regolati lui gli attacchi?
minchia, tibia e perone.....
ormai non se li spacca piu' nessuno....
(in questo momento sto scrivendo con una mano sola)

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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 10:56 
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Bravo Chip............e io ti sto leggendo senza mani...............eh eh eh eh

"Ma che lavoro fai, Alex Drastico, si può sapere?"..........Alex Drastico:"Certo che si può sapere, un cazzo!!!"


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 10:57 
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ciao chip

io conosco questo per gli attacchi

http://www.pianetasci.com/tecnica.attacchi.htm

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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 10:59 
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errore

http://www.pianetasci.com/tecnica/attacchi.htm

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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 11:24 
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grazie gatto
molto utile
peraltro non sapevo dell'influenza della lunghezza dello scarpone
che si puo' intuire pero', immagino per un problema di distribuzione delle sollecitazioni e di interazione puntale/talloniera per quei sistemi tipo l'FD di Tyrolia che prevedono lo sgancio combinato

e comunque io li regolo a 7 e sono abbastanza giusto per il mio peso e le mie capacita'...
anche 6,5 andrebbe bene....
non so cosa pesi fiore ma ad occhio e croce era un filino sopra....

mi sovviene una domanda: in una caduta ci si puo' far male di piu' se si perdono gli sci o se non si sganciano gli attacchi e magari cede qualcos'altro?
in altre parole voi come vi regolate?
preferite rischiare di perdere uno sci o di spaccarvi qualcosa perche' l'attacco non apre?
servirebbero casistiche, dati...
poi chiaro che dipende da come uno scia...
se fai pali o tiri curvoni un minimo in piu' devi tararli gli attacchi....
poi c'e' la sfiga....

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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 11:31 
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Chip, fiore si è fatto male facendo degli esercizi di tecnica al campetto scuola, capito? quasi in piano.
mi ha detto che quel giorno nevicava e in alto non si sciava, ed allora sono rimasti al campo scuola a fare esercizi, è andato in torsione, l'attacco non si è aperto e probabilmente la torsione ed il suo peso hanno fatto il resto.
Insomma, è una bella sfiga, ma spesso sono proprio le cadute sul piano e da fermi o quasi quelle più insidiose.
La taratura dell'attacco può salvarti fino ad un certo punto in questi casi, perchè le molle scattano se sottoposte a forze intense e di breve durata, non a pressioni sempre maggiori ma diluite nel tempo.

giò


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 11:44 
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@ Chip casistiche chiedi pure a me! ;)
Al di là della battuta lasciamo stare chi fa pali.
Per turismo direi che Fiore non era così tanto "oltre" dalla norma.
Per il tipo di caduta (in avanti) è difficile che il puntale si sganci e per la modesta velocità il povero Fiore non ha potuto sfruttare un eventuale "colpo" che favorisse l'apertura. Penso (credo) che se avesse avuto un attacco con talloniera con sganciamento trasversale (tipo Tyrolia credo si chiamino RFD 14) con una forza laterale anche esigua lo scarpone si sarebbe svincolato.
E' accaduto anche a me B-) : piano, velocità modesta, distratto (chiaccheravo), buca e caduta in avanti. Conseguenza, caduta morbida, nessuna apertura e per via della tibia/perone "breve" non frattura, ma strappo (taglio di 7 cm.) del gemello. Dolore lancinante e continuo per 1 mese, 3 d'inattività! :( :(

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 11:45 
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Secondo me ci sono due scuole di pensiero.
La prima è quella che dici tu caro Chip ovvero tenere gli attacchi con un carico basso.
La seconda un carico ovviamente un carico maggiore rispetto alla prima.

Io preferisco la seconda e spiego il perchè.

In passato (almeno 10 anni fa) mi è capitato di sciare con carichi di scangio bassi e non una sola volta mi è capitato che lo sci si impiantasse in un mucchio di neve sganciandosi mentre l'altro andava per i fatti suoi. Il risultato è che mi sono trovato con un piede fermo e l'altro che andava per i fatti suoi, ovvero ho fatto una bella spaccata a gambe aperte e mi sono fatto male al ginocchio dove ho perso lo sci.

Da li ho preferito andare sempre con attacchi tirati un pò di più ma non molto ovvero pari al mio peso e un qualcosina di più.

Da dieci anni a questa parte c'è però da dire che gli attacchi sono cambiati molto (non tutti e non faccio il nome delle marche) ma ormai si sganciano in tutte le direzioni e con una certa facilità (il caso di Pf dimostra tutto il contrario ma non sappiamo effettivamente come sia successo e tanto meno che attacchi avesse).

Fortunatamente per le cadute che sempre mi capitano in questi anni sono a velocità piuttosto elevate ovvero quando si sta curvando e li, si tende a cadere scivolando per la tangente.
Non sono di certo un gatto ma nemmeno un bradipo e quando cado o meglio sto per cadere la prima cosa che faccio e aiutarmi a cadere ancora di più andando a valle con la testa e con gli sci a monte per far si che gli sci vengano trascinati e non facciano da puntone agganciando magari nella neve e facendomi piegare di colpo le gambe.

Certo è che controllare una caduta non è certo facile, la maggior parte delle volte ci va bene per i fatti suoi e basta.
Però sono convinto che una volta caduti, sia meglio non fare i salami che rotolano ma girarsi per quanto possibile e indirizzare il nostro corpo nella posizione di scivolamento migliore.

In conclusione, gli sci preferisco tenermeli ataccatti piuttosto di rischiare di perderli troppo facilmente, allora si che poi sono cazzi. Ma i danni posso succedere anche nell'altra situazione ovvero quando rimangono ataccatti.

Speriamo che la sfortuna non ci volti la faccia alla prossima caduta.


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 11:45 
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gio' scusa ma non mi convinci....
credo sia perche' sono ignorante in materia e quindi necessito di input...
cosa intendi per forze diluite nel tempo?
a rompere tibia e perone non credo sia stata una forza diluita nel tempo..

piuttosto mi sarei banalmente aspettato, data l'attuale altezza degli scarponi, che fosse partito qualcos'altro
come tipico delle cadute banali
il solito ginocchio insomma.....

e poi se vado sul campetto scuola a fare esercizi dovrei alleggerire gli attacchi, diminuire i din rispetto a quando faccio cose piu' impegnative in termini di sollecitazioni
proprio per evitare i rischi connessi a cadute banali

che poi non si faccia e' un altro discorso

se sbaglio fammi capire meglio

sia chiaro non c'e' da criticare qualcuno o qualcosa
si tratta di imparare
anche dalla sfiga altrui purtroppo

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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 14:08 
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Al di là di tutte le disquisizioni, io non appartengo a nessuna delle 2 scuole di pensiero sopraesposte.
Preferisco gli attacchi regolati un pò più verso il basso e non appartenendo a nessuna scuola non consiglio nè l'una nè l'altra teoria ad alcuno, dal momento che per me (e sottolineo per me) è un grosso aiuto psicologico il fatto di sapere o forse meglio sperare che si possano aprire con maggior facilità............eh eh eh

"Ma che lavoro fai, Alex Drastico, si può sapere?"..........Alex Drastico:"Certo che si può sapere, un cazzo!!!"


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mah.........

per me è meglio stare su un attacco regolato basso.

se io devo ruzzolare giù per un pendio ,
preferisco non avere gli sci ancora attaccati ai
piedi . . . penso che i legamenti delle
ginocchia non gadano.

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quoto Anni e Gatto, anch'io preferisco che gli sci vadano per ca..i loro...prima o poi li potrò recuperare con meno difficoltà con cui potrei recuperare il ginocchio che va a spasso da solo... :-)

Salento lu sule lu mare lu ientu


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MessaggioInviato: 11 dicembre 2007, 14:29 
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Località: Milano
Quando è sfiga è sfiga e non c'è regolazione che tenga. Toccava a fiore, tutto lì. Anch'io la penso come Anni, meglio un paio di chili in meno che un paio in più. Non mi si è mai sganciato uno sci senza motivo... cado di rado, ma quando cado non solo mi si sganciano gli sci, ma in genere arrivano un paio di persone a vedere se mi serve aiuto e a raccogliere tutto quello che è volato via (quanti, cappello, occhiali, racchette...). L'unica volta che sono caduto praticmamente da fermo in neve marcia: commozione cerebrale, insaccamento del collo e un mese di nausea e vertigini. Quella volta toccava a me...

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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