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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 9:51 
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Tutto vero, la porta, la troppa determinazione dell'atleta, gli attacchi che non sono saltati... però alla fine tutto é da mettere in relazione alla disciplina stessa, la discesa, il Super G, che sono attività al limite, intrinsecamente “rischiose”.
Difficile dire che una porta lì non ci sta perché "pericolosa" quando poi parliamo di gente che va a 130 all'ora su della roba che sembra marmo di Carrara, durissima da far digerire ad un'atleta l'idea di "mollare" per non riprendersi da un fuori linea, e poi? cosa ne sarebbe di tante imprese che poi si rivelano vincenti all'arrivo (vedi Bode che scia sui cartelloni... cosa doveva fare mollare?) e difficile anche pretendere da un attacco che deve sopportare il carico inflitto (è il termine più adeguato) da un Cuche che si trova a spigolare in un curvone ai 100 km ora che poi si stacchi in caso di incidente... I moderni attacchi saranno selettivi finché vogliamo nel gestire differenti tipi di forze ma quando sono al limite lo sono e basta.
Quello che é successo a questo atleta é terribile ma pensare o pretendere che il problema si risolva con una porta o con attacchi diversi é pura utopia. Purtroppo il rischio é insito nella disciplina e credo che ogni atleta debba conviverci.

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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 10:32 
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Sci utilizzati: HEAD what's your limit?
Premetto che non mi va di discutere su un tema così tragico, ma tant'é.

Poco fa hoi bevuto un caffé con il vicepresidente della FIPS (Federazione Internazionale Pattugliatori di Sci), consulente sulla sicurezza a Torino 2006.

Lui di incidenti ne ha visti parecchi, ha fatto anche un sopralluogo per il tragico scontro della stagione scorsa nel quale sono deceduti un italiano ed un belga.

Secondo lui é stata determinante la lentezza dei soccorsi: é impensabile che in una gara di una disciplina veloce non sia presente un elicottero, nonostante la visibilità e le possibilità di atterraggio fossero ideali.

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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 11:02 
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Che Lanzi abbia sbagliato a saltare questo è fuori discussione.
Ma gli organizzatori non devono deter conto solo dei salti perfetti ma anche di chi potrebbe sbagliare a saltare, a prendere la linea ecc...
Serebbe come progettare circuiti di F1 dove in fondo al rettilineo arrivi a 300 e passa all'ora e poi ti trovi un tornante senza via di fuga e un bel muro contro il quale nel caso di errore in frenata ci vai a sbattare di muso a tutta velocità !

Insomma la sicurezza per gli atleti mi sembra che sia presa poco in considerazione.


poi mettiamoci tutto il resto e pure la scarsa tempestività dei soccorsi, gli attacchi che non hanno sganciato, e se vogliamo pure il destino ma una cosa del genere non doveva succedere a lui e non deve succedere in futuro .. che si diano una mossa !


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 11:05 
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dani1965 ha scritto:
Premetto che non mi va di discutere su un tema così tragico, ma tant'é.

Poco fa hoi bevuto un caffé con il vicepresidente della FIPS (Federazione Internazionale Pattugliatori di Sci), consulente sulla sicurezza a Torino 2006.

Lui di incidenti ne ha visti parecchi, ha fatto anche un sopralluogo per il tragico scontro della stagione scorsa nel quale sono deceduti un italiano ed un belga.

Secondo lui é stata determinante la lentezza dei soccorsi: é impensabile che in una gara di una disciplina veloce non sia presente un elicottero, nonostante la visibilità e le possibilità di atterraggio fossero ideali.





dani .. l'elicottero c'era, non li vicino ma c'era e lo hanno portato via con quello

http://it.youtube.com/watch?v=WEbr0K01F4M&feature=related


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 11:13 
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@ Spino sono d'accordo con te sulle estremizzazioni, ma viste le rotazioni anomale di taglio (5/6), quindi non pressioni, dello sci per me doveva aprirsi l'attacco.
Poi chiaro c'è sempre la fatalità......

@ Esatto Dani confermo il tempo (si parla di un ora!!!!). L'esempio, pur con dei distinguo perchè ovvio due vicende diverse, ce lo fornisce Pironi (pilota Ferrari) fu estratto dalla macchina e portato in ospedale in meno di venti minuti. Salvando una gamba quasi completamente .........
Ricordo il medico che disse che i tempi immediati dei soccorsi, pochissimi minuti, salvarono la gamba.

Però oggettivamente questo è il senno di poi. Le polemiche dopo sono solo sterili.
Poteva accadere in qualsiasi gara di DH (anche non WC) e non potremmo pensare di portare elicotteri ovunque. Certo rode per il ragazzo..... porca put.....!

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 11:30 
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E' sicuramente vero che alla sicurezza anche in CdM si pensa troppo poco...... cosí come é vero che gli atleti, pur avendone TUTTI i mezzi, non fanno nulla per farsi valere nemmeno per quel che riguarda la propria sicurezza ("tanto a me non accadrá mai?").
Sta di fatto che in questi annni di spettcoli letteralmento osceni ne abbiamo visti troppi: Atleti morti per fare favori alle TV avendo i paletti della fotocellula che rilevava la velocitá assolutamente fuori sicurezza (e dissero "ma era un rettilineo!"), mi capita ancora, davvero, di sognare la striscia di sangue lasciata da un atleta letteralmente squartato dalle "reti di protezione" (e meno male! "Sono la migliore soluzione che abbiamo"), accade purtroppo troppo spesso che atleti vengano fatti correre in non perfette condizioni fisiche, ho visto un mio avvresario abbracciare un albero a 100 all'ora senza aver nemmeno avuto la possibilitá di frenare, ma la gara si DOVEVA correre su quella pista!
Ora voglio dire: é chiaro che puó far parte del gioco, é chiaro che se fai equilibrismi in velocitá su due assi di piú o meno legno la sicurezza assoluta di tornare a casa vivo o semplicemente intero non la puoi pretendere, sono chiare tante cose insomma che noi tutti sappiamo....... ma proprio per questo la politica della riduzione del danno possibile dovrebbe trovare maggior seguito, magari con meno gare e pari costi con la differenza devoluta a politiche di sicurezza, magari nel modo che piú piace o aggrada, magari!

NAMASTÉ - Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande, che per mare e per terra batti l'ali, e per lo 'nferno tuo nome si spande!


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 12:07 
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Visto il gran numero di commenti e di auguri evito di aggiungere altro e mi aggrego a chi ha postato prima di me.
Concordo pure io che gli attuali standard di sicurezza nelle discipline veloci (e non solo, basti pensare a quante volte un atleta in speciale quando cade rischia di finire contro i guardaporte o i fotografi a bordo pista) e' ancora insufficiente. D'accordo che le reti per lo meno evitano che l'atleta finisca fuori pista (anche se non sempre e' cosi', vedi Maier a Nagano) tuttavia impigliarcisi dentro non mi sembra poi cosi' sicuro, soprattutto se a 120 km/h! E questo e' solo un altro esempio che si aggiunge agli altri gia' citati.
Che incrementare lo standard di sicurezza non sia un'impresa impossibile lo dimostra l'esempio dei risultati ottenuti a seguito del giro di vite in merito in F1 e anche i molti vostri suggerimenti.

L'ignoranza cederà il passo al fascino del mistero, che potrà essere amato fino alla follia.
Renato Lunelli


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 12:16 
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L'elicottero c'era?

Nel senso che c'era già o é arrivato dopo?

Comunque si é perso troppo tempo prezioso, pagato poi con la gamba dello sfortunato atleta.

:(

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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 12:45 
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Volevo fare un paio di considerazioni (del tutto personali): secondo me la responsabilità dell'attacco è relativa, nel senso che ho l'impressione che tutto il guaio sia successo perchè lui ha perso conoscenza nel botto con la porta e quindi la caduta successiva è avvenuta "a corpo morto", senza possibilità che gli attacchi si sganciassero in quanto non c'erano sufficenti forze a contrastarli (magari sto dicendo una ca77ata, ma io ho questa convinzione).
Il problema della sicurezza nelle discipline veloci è un dato di fatto, l'unica cosa che non riesco a capire è il diverso metro di giudizio che usano da gara a gara. Io vado sempre a seguire dal vivo le gare in Gardena (fin dalla ricognizione) e vi posso assicurare che lì Hujara (o come mazzo si scrive) è un vero rompico..ioni: sempre in pista a controllare tutto, gobbe del cammello fatte e disfatte più volte tra le 7 e l'ora della gara, tracciato spostato mezz'ora prima della partenza per un alito di vento (es. 2 anni fa) e cose di questo genere. Poi vedi altre gare fatte in condizioni meteo che neanche uno slalom, o con porte piazzate in posti allucinanti (vedi quello che è appena successo)...

"Lo sport che ho scelto mi ha portato ad apprezzare la montagna e la sua cultura, la sincerità di chi la abita, di chi la vive, non senza difficoltà, con grande generosità ed amore.
E sono diventato anch’io parte di questa comunità, di cui condivido la forza e la schiettezza."
A. Tomba


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 13:31 
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........ :( ........!!!!!!!

forza e coraggio...Lanzi.....
lo so che da questa parte è facile dirlo...ma piangersi addosso non serve a nulla......e allora forza e coraggio....DAIIIIIIII !!!!!!

ti siamo vicini

leon :P :P :P

..."save the rain....each raindrop is a kiss from heaven"...
...voi mi guardate male perchè sono diverso......io vi guardo e rido perchè siete tutti uguali...
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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 18:19 
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come detto precedentemente anche da dani non scalpito dalla voglia di portare questo topic sul lato discussione dei particolari perchè come detto la cruda e dura sostanza resta un ragazzo con la vita rovinata...e tanto basta...

però, visto che gli interventi hanno sviscerato l'episodio nell'insieme mi preme una considerazione:

sono d'accordo con morfy quando dice che la sicurezza degli atleti debba sempre essere preservata il più possibile...ma aggiungo che gli atleti in primis dovrebbero preoccuparsi di preservare la propria incolumità il più possibile...e spesso questo purtroppo non accade...nello sci, in altri sport e nella vita...non mi riferisco al caso specifico, lungi da me...ma troppo spesso affidiamo la nostra vita e la nostra incolumità al caso, nella speranza e nella convinzione che non ci accada nulla che ci possa far rimpiangere di non aver dedicato più tempo e attenzione ad uno stupido particolare...

purtroppo spesso anche dall'esterno, in nome dello show, dello spettacolo, del sensazionalismo, dello scoop ecc, vengono esasperate certe situazioni in un senso o nell'altro a seconda degli eventi...

a kitzbuhel quel marziano di bode sbaglia traiettoria, finisce sui cartelloni appoggiati alla rete, compie un autentico miracolo e capolavoro balistico, resta in pista e giunge al traguardo tra il tripudio generale, l'enfasi dei commentatori, dei giornalisti...e per tutti il riassunto della gara è: INCREDIBILE BODE!! tant'è che tutti pronti a guardare e riguardare con entusiasmo i fotogrammi dell'impresa...io per primo che ho salvato il link del video nei preferiti insieme ad altre perle del mostro sacro americano...

io credo che quella curva con la rete ed i cartelloni così vicini fosse molto ma molto pericolosa...però se li va lungo il marziano bode che poi fa un numero pazzesco per stare in piedi va tutto bene...se fosse arrivato lungo un atleta più umano e si fosse fatto male seriamente???

probabilmente si sarebbero fatte mille polemiche su quei cartelloni, su quella curva, su chi ha disegnato il tracciato ecc...invece, questo non è successo e nessuno ha detto niente, anzi si è enfatizzato, giustamente, il gesto di bode...

per lanzinger vale un pò lo stesso discorso secondo me...se non si fosse schiantato in quel modo, chi avrebbe mai avuto da obiettare sul tracciato e sull'adeguatezza o meno di quella porta???
se non sono gli sciatori stessi ad imporsi prima eventualmente e dire che un tracciato o una porta sono pericolosi e che devono essere cambiati, perchè possono farlo gli osservatori esterni col senno di poi dovuto ad una tragedia consumata???

ho visto in tv, sui giornali ecc un accanimento e un processo a quel tracciato, a quel punto della pista, a quella porta...quando se non fosse caduto lanzinger nessuno avrebbe avuto da ridire...e se bode in quel punto avesse fatto un numero dei suoi, sarebbe stato portato in trionfo noncuranti dei pericoli reali, oggettivi, soggettivi...

vi chiedo, quante piste e quanti tracciati hanno dei punti molto pericolosi e potenzialmente mortali??? se poi passa il concetto per cui si può sbagliare traiettoria anche sul piano, che l'attacco può anche non aprirsi ecc ecc ecc...tutto diventa pericoloso...si parla pur sempre di atleti che scendono a 140km/h su due legni e su una superficiè che per natura è scivolosa...

IL MARE SERVE SOLO PER AZZERARE L'ALTIMETRO

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L'elicottero era privato ed è stato noleggiato dopo l'incidente !


http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_18098700.html


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Località: Umbria
Quoto ice.....

leon :P :P :P

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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 19:37 
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Messaggi: 347
Località: Monza
Sci utilizzati: ROSSIGNOL power
Stamattina ho letto sulla Gazzetta che l'amputazione si è resa necessaria per setticemia... Inoltre è arrivato all'H di Oslo 6 ore dopo il botto! Ritengo inutili i commenti!

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Chi si ferma è perduto!


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MessaggioInviato: 5 marzo 2008, 21:28 
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Messaggi: 7532
Sci utilizzati: HEAD what's your limit?
Pensavo ad una cosa...

gli incidenti peggiori sono stati causati da fatalità, le nefaste conseguenze da dettagli trascurati.

29.01.1994, DH Garmisch-Partenkirchen: Ulrike Maier perde il controllo degli sci a causa di una banale "internata" e cade rovinosamente urtando violentemente con la testa una fotocellula posta a lato del tracciato. Nonostante indossi il casco protettivo, non tornerà più al parterre ad abbracciare la sua piccolina: la "mammina volante" muore a soli ventisei anni.

12.10.2001, Val d'Isère: Silvano Beltrametti, sorpreso da una cunetta, perde il controllo dell’anteriore dello sci interno e finisce contro le reti di protezione, tranciandole di netto con le affilatissime lamine e cade nel bosco sottostante. Viene trovato supino tra due alberi, con la testa verso valle, cosciente ma con l’insensibilità alle gambe e il casco di protezione rotto nei pressi di una grande roccia, ad una decina di metri dal punto in cui ha sfondato le barriere.

Due tragici esempi, causati da una fatalità (caduta) ma con conseguenze tragiche a causa di dettagli trascurati: un paletto con una fotocellula per rilevare i tempi intermedi, una protezione singola invece di una doppia, una porta posta 1 metro troppo a sinista ed un elicottero che non c'é...

Sono cose che fanno male. :(

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