..a dire il vero caro Chip qui non vorrei proprio starci e l'enculet che mi hai gentilmente donato, questa volta me lo prendo tutto !!
e grazie pure a Mark per l'ulteriore spinta... ehehe
Dai... già che ci sono provo a fare una breve descrizione dell'accaduto a mo di Sicurezzzzzzzzzzzz ! giusto per farci due risate.
Venerdì sera:
Giochiamo a calcetto ma Mark non c'è! azz ! In compenso do il meglio di me e corro come non mai.. alla fine due goal personali. Non ho nemmeno il tempo di vantarmene negli spogliatoi perchè corro a casa per fare la doccia e dopo mezz'ora mi ritrovo con un altro mio collegaga di calcio (Sandro, tra l'altro pure lui cliente di Mark) e di altre cosette a una cena alla quale arriviamo con mega ritardo. La cena era cominciata alle 8 e 30 e noi siamo arrivati quasi alle 11:00.
Tralasciamo i saluti alle circa 300 persone invitate e ci dirigiamo come due morti di fame alle griglie. A destra la carne e a quella di sinistra il pesce.
Nell'indecisione optiamo per un piatto mega di pesce alla griglia accompagnato da una spruzzatina di ottimo lugana fresco tenuto costantemente nel ghiaccio.
Un breve sguardo tra me a Sandro e di scatto senza dire nulla ci alziamo, prendiamo un piatto nuovo e corriamo con fare rilassato e poco accorto verso la griglia della carne... e pure qui ci scappa un piattone che non vi dico ...
Ok... dolce, frutta, caffè amaro e ringraziando tutti dell'ospitalità diciamo a tutti che dobbiamo scappare perchè ci siamo dimenticati tre cose:
1° il gatto sulla pentola a pressione
2° l'orolo dei pantaloni
3° i cardi ... tutto il raccolto è andato a male ..
Il titolare del ristorante ci dice che pure lui fa il gatto sulla pentola a pressione, perchè cos' viene maglio e lo riempie pure con i cardi ....
L'orlo ai pantaloni invece lo fa fare alla mamma perchè lui non è molto esperto portando spesso e volentieri la gonna ...
Sandro si mette la mano sulla bocca ... io invece sull'intestino ... Oi Oi Oi !
Scappiamo a Desenzano e ci facciamo un paio di vasche ma siamo talmente stufi di vedere tutto quel polline che se ne va in giro da solo, male accompagnato. Ma a noi non può interessare di meno. Questo pazzo luglio ci regala solo 19° che vanno bene per dormire in casa senza clima, ma per girare in camicia a maniche corte non sono il massimo. Stanchi morti all’una ce ne torniamo a casa.
Sabato
La mattina di sabato è stata tranquilla. Fatto un giretto con la piccolina da Maccc (come lo chiama lei) e poi a casa a pranzo.
Il pomeriggio vengo afflitto da un gran fastidio alle gambe. Non un dolore ma un fastidio. Gambe stanche e pesanti. E passo il pomeriggio a sistemare definitivamente il kart che era smontato in 10.000 pezzi. Al primo colpo è partito e ora aspetta solo di essere messo su pista …
La sera si va a casa di amici a cena che per l’occasione vogliono fare tra l’altro un piatto che io adoro… spinaci e lumache .. miiiiii che goduria. Le lumache poi sono state raccolte la domenica prima alla casa che abbiamo a Bagolino e sono giganti.
Quindi:
riso con i funghi
spinaci e lumache (azz.. mancavano polenta e gorgonzola…)
pollo al miele (dove cavolo se lo sono inventati? Buono però…)
crostata con marmellata
gelato
caffè
grappa
rutto libero
sigaretta e finalmente alle 12:30 andiamo a casa rotolando.
Domenica
La mattina giro in bici.
Pranzo leggero leggero. Poi si va a trovare un noto commerciante di sci …. Con al seguito una bella anguria. Pappata l’anguria a metà pomeriggio si opta per una pizza leggera. Capricciosa con salame piccante.
Ecco … la panza si gonfia e diventa dura al che dopo essermi infilato la camicia bianca mantenuta appositamente slacciata, propongo una breve interpretazione del Mago Oronzo (il mago stronzo).
E qui si ride si scherza..
La sera a casa poi sono cazzi..
La pancia sempre gonfia, crampi, fitte e febbre.. e il tormento comincia.
Lunedì
Mi alzo come al solito ma sento che qualcosa non va.
Vi giuro le provo di tutte per andare al bagno.
Mezzo litro di latte freddo. Poco dopo caffè doppio. Poi scendo in cantina a dorso nudo e mi fumo una sigaretta … due …
Niente da fare…
Apro la porta del frigorifero e sto li davanti per 5 minuti e mi racconto da solo delle barzellette. Quelle che fanno pisciare dal ridere le evito. Passo a quelle più brutte, quelle che fanno cagare ma l’effetto non è procurato!
Non rimane che mettermi a letto ma con la finestra aperta e l’aria che entrando mi accarezza la pancia… Le ho pensate e provate tutte per aumentare l’effetto “carezza”: apro altre finestre per creare la corrente d’aria migliore, posiziono il ventilatore davanti alla finestra per aumentare la portata d’aria.
Trattasi di un elettroventilatore a colonna di derivazione spaziale dotato di motore da 0,25 KW asincrono trifase con inverter, girante a tre pale da 80 cm con sistema di regolazione dell’inclinazione delle pale funzionante in maniera autoregolata tramite un tubo di Pitot (rubato dal muso della Tyrrel “Ali di gabbiano” di Jean Alesì usata nel mitico duello con Senna in terra americana ), in funzione dei parametri: pressione, temperatura, isocinetismo della velocità dell’aria.
Funziona una cazzo. Di cagare non se ne parla. In compenso compare la febbre che tocca quasi i 39°. Estraggo a sto punto la termocoperta dall’armadio.
Non passa ... chiamo il dottore e mi dice di provare con una pera. Se non funziona, andare al prontosoccorso.
E la pera non funziona (sarà che non l’ho sbucciata?) ihih
Decido di andare al prontossocorso ma prima penso che mi potrebbero trattenere qualche giorno, opto allora per un taglio di capelli (erano troppo lunghi) e poi una doccia.
Sotto la doccia qualcosa non va. Le gambe fanno Aldo Giovanni e Giacomo … esco. Chiamo La moglie e le dico che sto per svenire. Svengo. Sento che vengo preso a schiaffi e sento gridare il mio nome. Mi riprendo e lei continua a menarmi… wewe ci sono mi sono ripreso … lei non grida più il mio nome ma continua a prendermi a schiaffi. Ho capito, prende la scusa e me le fa purgare tutte.
Quando vedo che prepara il gancio con il destro dedico di alzarmi in piedi per farle capire che ci sono, non lo faccio, ma ci sono. Nel frattempo sembro la mitica fontana romana.. non certo per la bellezza ma per la quantità di acqua che butto fuori. Bagno il pavimento di sudore ci potrei fare una vasca olimpionica. Mi riprendo e mi rialzo. Mi guardo allo specchio e mi viene da svenire per la seconda volta quando mi accorgo che ho un taglio di capelli da far invidia a un pazzo del reparto neuro …
Finalmente vado in ospedale.
L’attesa è breve, solo 2 ore !!!! figa !
Poi visita, e propongono una lastra…
Dal dolore che ho decidono il ricorovero, trattasi di peritonite ma dovuto a cosa non si sa in quanto fa male sia a destra che a sinistra.
E cominciamo con il primo flebo (totale …? Ho perso il conto dopo il 23° e ho rinunciato.. l’ultimo stamane)
Arriva il medico della chirurgia. Due baffetti da … sparv… no non lui, da Giovanni di Aldo e Giacomo.
<Allora giovinotto che abbiamo qui?>
lo guardo…
<Uno stronzo>
mi guarda male… quasi offeso..
<Dicevo uno strozzo che non vuole uscire dalla mia panza>
<Ahhhhh!>
<E’ si … Ahhhhh>
L’inizio non è certo dei migliori..
E poi lo riconosco …è lo stesso con cui ebbe a che fare mia sorella tanti tanti anni fa. Lei aveva 11 anni e aveva avuto grossi problemi di intestino (non di certo simili ai miei) e lui per prima cosa gli chiese se fosse incinta. Dopo una simulazione di calcio nei ciglioni (nei suoi) di colpo disse che era probabile un blocco intestinale.
Vabbè torniamo a noi. A me. Propongono una ecografia. Finalmente vedrò il bambino nero che ho dentro e non vuole uscire e saprò sesso e età.
Gli racconto tutto quello che ho mangiato.. io continuo a dare colpa agli spinaci con le lumache dato che ne ho mangiati davvero tanti.
Arrivano gli atri due medici e mi dicono: <Lei è il caso più chiacchierato>
<Mai avuto il minimo dubbio… mai…! Capita sempre così con me.. sarà che non sono normale?>
<Se fosse un blocco dovrebbe avere la pacia gonfia come un gatto morto rimasto troppo sotto il sole. Se fosse appendicite (attaccapanni per scimmie) dovrebbe farle male solo a destra. Se fossero diverticoli dovrebbe farle male solo a sinistra. Invece le fa male dappertutto ed ha l’intestino di un nonnino di 70 anni. Di certo c’è l’evidenza di una peritonite.>
<Almeno una cosa è certa!>
Mi mollano e mi danno antibiotici (Flebo)
Martedì
La mattina dopo entrano con un leggio da politico in campagna elettorale semovente (su ruote)..
E no cazzo … pure qui… io sti qui non li sopporto più!
Avremmo deciso di operarla. E si guardano tra loro mentre uno gioca con il mazzo di chiavi dell’auto, l’atro guarda fuori dalla finestra i lavori della rotonda che non vanno avanti.
<Vede in questi casi dubbi dove non si sa, si fa prima ad aprire che star qui a discutere.. Dovremmo farle un taglio che parte dall’ombelico e scende giù in maniera da poter poi entrare sia a destra che a sinistra>
Destra e sinistra? Ma che ci devono entrare con il bilico in retromarcia?
<Mmmmm, facciamo che vedo un attimo. Chiamo il mio commercialista e poi vi faccio sapere eh?>
.. in qualche maniera dovevo prendere tempo…
Chiamo la sorella e mi consulto con lei che dopo l’esperienza di tanti anni prima con il baffetto, ha poi deciso di diventare infermiera per ridargli prima o poi quel famoso calcio nei coglioni.
Vede se c’è posto in una clinica a Brescia dove lei ha lavorato e dove conosce bene il viceprimario.
Sento il Giò che mi rassicura e mi spiega quello che questi non riuscivano a dirmi manco facendomi un disegno..
Ricevo poi il messaggio dell’amico Mark : <Falqui a nastro fratello!>
Ritorna il medico piccoletto con gli occhiali…E qui ragazzi un vero colpo di genio!!! Un mito !!!!
<Lei ha detto che ha mangiato le lumache vero?>
<E come erano fatte?>
<In umido, con gli spinaci>
<Non è da dire che innavertitamente abbia mandato giù uno stuzzicadenti che si usa per infilzarle?>
Lo guardo perplesso e non rispondo…
<Mi sente? ha capito?>
<Si che la sento! Solo mi chiedo se lei sappia come sono fatte le lumache in umido con gli spinaci>
… penso che da qui sia meglio che me ne vada …
Poi il piccoletto si gira verso l’infermiera e chiede <Ma l’ispezione anale gli è stata fatta?> io stringo le chiappe forte come non mai!! .. poi lui continua … <E ma …purtroppo io non posso farla perché ho il dito corto>.
Ma allora un dio esiste e mi vuole bene …
Gli dico .. <Guarda che sarà pure piccolo, ma sono certo che mi da fastidio lo stesso! E poi metta il caso che si buchi il dito con lo stuzzicadenti delle lumache che ho sul per il… eheh .. Senta mi prepari le carte che io da qui me ne vado e faccio prima eh ? il mio commercialista mi ha detto che da un’altra parte riesco a “scaricare” di più…>
Me ne vado nel pomeriggio di martedì e arrivo a Brescia.
Altra trafila del prontosoccorso ma visita immediata. Azzo sembrava fossero li ad aspettarmi!
Prima una ecografia e poi mi spediscono a fare una TAC con il contrasto e vedono che c’è un diverticolo forato.
Mi ricoverano e via a dosi di antibiotico.
Il giorno dopo comincio a stare meglio. Mi mettono cmq in lista per l’intervento da fare solo con delle sonde (laparoscopia) e nel caso asportano l’ultima parte di intestino (Sigma) dove ci sono i diverticoli.. “altro che apriamo da sotto l’ombelico per entrare a destra e sinistra…”
Si va avanti con antibiotici e viene la sera prima dell’operazione mi dicono che i globuli bianchi sono tornati quasi normali e che se sto ancora meglio non fanno l’intervento.
Esco a telefonare per la belle notizia e vedo una delle mie infermiere (è spagnola).
<Posso chiederti una sigaretta?>
<Un’infermiera non dovrebbe dare una sigaretta ad un paziente ma va bene>
<Ma io non sono paziente. Proprio per nulla… ho un voglia di farmi una paglia !!! sono molto im-pazziente!!>
Finalmente da ieri brodino e thè e oggi pure purganti .. domani o domenica dovrei uscire.
Ma quanto, ma quanto, ma quanto ho fatto bene ad andarmene dal baffetto e dal quattrocchi!
Ora mi dicono che tra un mese devo rientrare a fare una visita che controlla le distribuzione e la quantità di diverticoli che ho…
Una settimana buttata via. Un po’ di paura e tanta rottura di palle.
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