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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 11:44 
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ad ogni buon conto e' un dato di fatto che ci sono settori del commercio o della distribuzione dove ricarichi del 100% applicati ad ogni passaggio di mano sono all'ordine del giorno...
con gli effetti finali descritti da drey....

come e' inconcepibile che in settore delicato come il credito (le banche insomma) si viaggi a premi e girino stipendi da favola come Obama sta ben stigmatizzando

prima o poi tutto questo a qualcosa porta.....

circa il discorso della grande distribuzione piu' che sul sostegno delle banche si reggono sulla pura e semplice gestione finanziaria spesso esasperata a danno degli stessi fornitori (premi di entrata, affitto annuale)....tutto il resto finisce per essere di contorno ovviamente a patto che giri ovvero che i piazzali siano pieni....
altrimenti diventa dura
anche con il sostegno delle banche che allora sì diventa necessario

circa quest'ultimo comunque ci sono state valutazioni interessanti negli States circa l'opportunita' o meno dell'intervento dello stato per salvare la GM....l'unica cosa che si puo' dire e' che a tutti i livelli lasciarla fallire avrebbe avuto un costo non solo sociale ma anche economico molto ma molto superiore al finanziamento immesso a babbo morto o quasi per salvare la societa'.....

circa il tuo concessionario sono certo che se applica sconti cosi' nel settore auto prima o poi fara' la fine si skibilek o peggio.....
ma questo non e' chiaramente un problema tuo...

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 12:22 
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è sempre difficile parlare di argomenti come questo, che alla fine sono una portante della mia professione.

provo a sintetizzare in qualche punto chiaro ed evidente:

1. l'Azienda che non fa profitti magari sembra onesta, magari accontenta l'acquirente e il suo portafoglio ma è destinata semplicemente a MORIRE: perchè -per l'appunto- non fa profitti

2. esiste l'acquisto di un BENE TANGIBILE. il PRODOTTO, che vale per quel che è, secondo le logiche di mercato e di conoscenza/affordabilità da parte dell'utenza, ed è FORTEMENTE DOMINATO DAL FATTORE PREZZO (vd. il punto 1)

3. esiste l'acquisto di un BENE INTANGIBILE. e qui entra in gioco il SERVIZIO, che vale per quel che è percepito (attenzione, personalizzazione, flessibilità, competenza, etc). vale in funzione di come è percepito, quindi in modo altalenante MOLTO ALTO (spesso, soprattutto per utenza passionale, problem solving, casi difficili, etc) o MOLTO BASSO (utenza distratta o ipercompetente/autodiretta)
[i]caso a]: poco sensibile al servizio >>> rischio 'tradimento' a fronte di un competitor commercialmente più aggressivo (infedeltà è uguale a bassa ripetizione dell'acquisto = perdita di opportunità)
[i]caso b]: molto sensibile >>> forte tendenza alla fedeltà (cioè ripetizione di acquisto = guadagno di opportunità)

sintesi:
il prodotto oggi tutto sommato ha poco valore, e non genera valore aggiunto per il p.v. (se non tutti, molti vendono lo stesso paio di sci, or whatever)
il servizio oggi ha spesso molto valore e genera valore per il p.v. (sebbene non sempre, ma il mercato è così)

con l'occasione, ricordo a tutti che è universalmente riconosciuto che gradimento e soddisfazione si misurano nel RIACQUISTO (non nell'acquisto singolo).

ciò detto, questo Signor Skibilek (che non conoscevo) si pone (poneva ?) al mercato esattamente come 'venditore di prodotto', e a forza di ridurre il profitto alla ricerca della price-competitivity sembra essere morto, o almeno sulla via della morte.

esiste un posto iperspecialistico, dove trovi 4 chiacchiere, tanto assortimento (ovvio, mica 12 mesi all'anno !), uno sconto di base che piace a tutti (e sembra proprio sia uguale per tutti) MA che ha puntato molto sul servizio (= valore), per dire:
. ascolto del Cliente prima di proporgli uno sci
. assistenza, dedizione e personalizzazione nel difficile campo dello scarpone
. una divisione geo-zonale interna che sembra pensata apposta per comunicare 2 ambienti: uno tecnico-passionale molto assistito, l'altro più 'commerciale', autonomo e a libero di servizio

questo luogo è in culo al mondo, piuttosto scomodo per moltissimi (i.e. non è nel centro di Milano !), ma sembra che parecchia gente ci vada, acquisti e riacquisti, anche al costo di pagarci tempo (=€), benzina e autostrada (= €). vuol dire che un senso ce l'ha (chi si sarebbe sciroppato quei kms solo 10/15 anni fa ? QUASI NESSUNO !).

qual è il senso, se non il servizio (= valore) ?

detto questo credo di aver detto quasi tutto: a chi la mando la fattura ?!? :D


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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 12:28 
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all'Azienda Comunale dell'Acqua Calda di Asola.....

:D ;)

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 12:45 
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e comunque un conto e' fare profitti, un conto e' ricaricare il 100% su un prodotto senza avere il problema della produzione, della ricerca, della tutela dei brevetti, magari sfruttando rendite di posizione o posizioni di mercato in qualche modo protette.....
si potrebbero fare tanti di quegli esempi....

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eccone uno:

Dolci Carnevale: +800% prezzi





(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Rispetto al costo delle materie prime, i prezzi delle frappe, castagnole o frittelle sono lievitati alla vendita al dettaglio dell'800%.Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori (Cia (Milano: CIA.MI - notizie) ), la quale, nonostante cio', ha previsto che durante il periodo carnevalesco verranno consumate oltre 22 mila tonnellate di dolci, per una spesa complessiva che si aggira intorno ai 130 milioni di euro. Il dato e' in linea con quanto segnalato da molte associazioni di consumatori.

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 13:48 
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Sci utilizzati: nautici.......
Dieri che:
Mischiare le castagnole, agli sci ed ai farmaci genera un filino di caos e tutto ha un suo perchè.
Prendiamo un farmaco ad esempio.
Le farmacie aspettano anni prima di rientrare dei soldi anticipati alle ASL.
Se vuoi comprare una farmacia già avviata il problema non è l'avviamento o la licenza, ma quanto devi dare al proprietario per farlo rientrare dagli anticipi......
Le industrie con le plusvalenze finanziano sia la ricerca sia medicinali che non essendo vantaggiosi atrimenti non verrebbero prodotti. Pagare il 3000% di ricarico per una antibiotico ad ampiospettro al fine di far produrre un farmaco marginale salvavita credo valga la pena.
Prendiamo gli sci. Le aziende sono tutte non in piena salute ed i commercianti son lì da vedere.... cadono come le mosche.
Idem per il discorso della vettura. il 27% non può praticarlo la concessionaria, infatti sul libretto il primo intestatario è la finanziaria della casa madre......
E per la GM ed il babbo morto, si anche qui vero a patto che non sia una nuova alitalia:
metti soldi, metti soldi ed alla fine ...... regaliamola e rimettiamoci ancora i soldi.
Come per i megamanager quando una cosa non funziona va estirpata, tanto il terreno, liberato dalle radici più grosse e tossiche, produrrà nuove e sane piante, piccole, ma cresceranno.

Banche / Grande distribuzione. Già se non le banche direttamente una bella società di fondi....
della serie se non è zuppa è pan bagnato. (eheheheheh!!!)
Guarda Chip un medio gruppo era mio cliente, andava bene, problemi zero. Arriva un fondo CH che facendo una proposta che non si poteva rifiutare (magari non c'era la testa del cavallo dentro il letto) l'acquisisce. La disfa in tre/quattro anni e cede hardcore del busines ad un altro Megagruppo, iperindebitato...... indovina con chi? (ehehehehehe!!!!)

Vedi Chip alla fine c'è sempre il rovescio della medaglia.
E per quanto riguarda il mercato dello sci gli aumenti, anche se sgraditi, anche se non ci permettono di avere tutti i giocattoli che vogliamo, devono eseere fatti.
Viceversa il KruKKO docet.

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 14:23 
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chip, generalizzare lo so che è facile. ma mica sempre vale a capire o spiegare un fenomeno in modo corretto.

MOLTI consumatori italiani (troppi) sono governati da una sostanziale IGNORANZA da consumo. TROPPI generalizzano, perdonami, come fai simpaticamente tu, e quindi prendono SVARIONI colossali.

per questo TROPPI pensano -per esempio- che un Dealer Auto o Moto ricarichi il 40% o faccia profitto vendendo un'auto nuova ... cosa non vera.

perchè ? solo perchè girano voci che in ambito abbigliamenti si ricarichi il 300%, perchè si leggono articoli come quello che hai incollato tu. di esempi se ne potrebbero trovare facilmente a decine.

per entrare in un mercato bisogna capirlo, prima di parlarne.

se i ricarichi nel 'mondo sport' fossero così alti non si spiegherebbe:
. il successo di catene come Decathlon
. la tendenza generalizzata all'aumento delle superfici
. il fenomeno relativamente nuovo dell'ampliamento e declinazione del noleggio dell'attrezzo a breve termine
. la tendenza alla scomparsa del piccolo p.v.
. il NULLO ingresso di nuovi operatori

non conosco che superficialmente questo mercato, ma frugando nella mia sfera di Cristallo scommetto un aperitivo che il nostro caro Mark ha come centri strategici i seguenti:
. leva servizio/valore (la sua vocazione)
. tecnicismo (mondo sport competitivo locale)
. comunicazione e snowball (internet e servizio/valore)
. potere sui fornitori (= PAGARE puntualmente, potendo quindi PRETENDERE)
. immobile di proprietà

sennò col cazzo che 'tira' la gente e fa i volumi che intuisco che faccia ... TRAENDONE UTILE.

vediamo se adesso riesci a intravedere con maggiore chiarezza che l'acqua sempre H2O è, ma tra fredda, tiepida, calda, minerale (servita al bar, acquistata in aeroporto o bevuta a canna all'Esselunga, scovata nel bel mezzo del deserto), della fontanella, potabile o non ... mica sempre è la stessa cosa rimestabile nello stesso calderone ;)

ovviamente aspetto che Mark (dal quale assicuro non prendo provvigione alcuna) smentisca, nel qual caso l'aperitivo lo offro volentieri io ;)


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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 14:38 
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Prendiamo un farmaco ad esempio.
Le farmacie aspettano anni prima di rientrare dei soldi anticipati alle ASL.
Se vuoi comprare una farmacia già avviata il problema non è l'avviamento o la licenza, ma quanto devi dare al proprietario per farlo rientrare dagli anticipi......
Le industrie con le plusvalenze finanziano sia la ricerca sia medicinali che non essendo vantaggiosi atrimenti non verrebbero prodotti. Pagare il 3000% di ricarico per una antibiotico ad ampiospettro al fine di far produrre un farmaco marginale salvavita credo valga la pena.


santo, x carita', sai come la penso...pero' con tutto il rispetto quando vedro' fallire una farmacia - dico anche solo una (comprese quelle comunali) - allora cambiero' parere....
e visto il lavoro che faccio qualcosina penso di saperla....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 14:40 
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E per la GM ed il babbo morto, si anche qui vero a patto che non sia una nuova alitalia:
metti soldi, metti soldi ed alla fine ...... regaliamola e rimettiamoci ancora i soldi.


beh al limite il confronto sarebbe con la fiat...
l'alitalia e' un discorso politico, tutta un'altra storia...
molto all'italiana
purtroppo

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Come per i megamanager quando una cosa non funziona va estirpata, tanto il terreno, liberato dalle radici più grosse e tossiche, produrrà nuove e sane piante, piccole, ma cresceranno.


qui ti straquoto, soprattutto con riferimento al sistema bancario.....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 14:44 
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Banche / Grande distribuzione. Già se non le banche direttamente una bella società di fondi....
della serie se non è zuppa è pan bagnato. (eheheheheh!!!)
Guarda Chip un medio gruppo era mio cliente, andava bene, problemi zero. Arriva un fondo CH che facendo una proposta che non si poteva rifiutare (magari non c'era la testa del cavallo dentro il letto) l'acquisisce. La disfa in tre/quattro anni e cede hardcore del busines ad un altro Megagruppo, iperindebitato...... indovina con chi? (ehehehehehe!!!!)

un conto sono i fondi che definirei una specie di cancro maligno....
NON FACENDO NULLA DI CONCRETO COME ATTIVITA' e' chiaro che possono solo fare danni, disfare, smontare, distruggere
vere e proprie sanguisughe del tessuto produttivo reale......
come gli hedge funds....
monnezza, della peggior specie
e guarda caso mai regolamentata

pero' con le banche sane o "normali" come le intendo io nulla cosa c'entrano????
in genere dietro questi soggetti, soprattutto i peggiori, non ci sono le banche.....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 14:50 
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E per quanto riguarda il mercato dello sci gli aumenti, anche se sgraditi, anche se non ci permettono di avere tutti i giocattoli che vogliamo, devono eseere fatti.


ma io non mi sogno nemmeno di dirlo il contrario....
pero' apprezzo di piu' la tua osservazione sul potere d'acquisto reale dei ns stipendi....
piano piano con il passaggio all'euro gli sci si sono arrampicati fino ai 1000 euro che ormai non sono piu' una cifra iperbolica riservata a volant e goode...
c'e' arrivata perfino head che fino a tre anni fa, come sottolinea giustamente drey e come diceva lo stesso mark, vantava un rapporto prezzo/qualita' inarrivabile...
adesso e' come gli altri e non solo perche' deve ammoritzzare i costi di R&S del prodotto ma soprattutto perche' deve ammortizzare i contratti del bode, del fresco campione del mondo di superG, di Herminator e della Anja SuperWoman Pearson...

e comunque dicevo, piano piano il prezzo degli sci e' arrivato a 1000 euro, due milioni di una volta....
nello stesso periodo col cavolo che gli stipendi lo hanno fatto.....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 15:17 
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chip, generalizzare lo so che è facile. ma mica sempre vale a capire o spiegare un fenomeno in modo corretto.


intercettatore a me non piace generalizzare ma non posso stare qui piu' di quello che faccio a scrivere poemi....

Cita:
MOLTI consumatori italiani (troppi) sono governati da una sostanziale IGNORANZA da consumo. TROPPI generalizzano, perdonami, come fai simpaticamente tu, e quindi prendono SVARIONI colossali.


prima di parlare dovresti forse sapere con chi parli...
questo non e' sempre il mezzo giusto per farsi un'idea di chi c'e' dall'altra parte...
come dimostrano del resto certe mie incomprensioni con il Dani......
se pensi che in questo forum non credo ci sia nessuno tuttora + Headdista del sottoscritto......
circa l'ignoranza da consumo c'e' solo un problema: informarsi e avere il tempo di selezionare e verificare...
alla fine purtroppo in un'analisi costi/benefici si finiscono per fare scelte anti-economiche, apparentemente da ignoranti, nella realta' motivate da qualche forma di "barriera all'entrata"....
scendendo nel concreto non posso girare tutti i distributori della mia provincia per andare da quello che applica il prezzo alla pompa + basso....

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per questo TROPPI pensano -per esempio- che un Dealer Auto o Moto ricarichi il 40%


io non penso di averlo detto....
ho avuto come clienti diversi concessionari
il massimo che ho visto e' il 15%
di cui in genere possono "mollare" max un 50%
di piu' solo se supportati da iniziative ad hoc della casa madre...
una volta ho visto una campagna sulla Polo che arrivava fino al 30%
ma la differenza ce la metteva l'Autogerma Italia
(c'era ancora quella, parlo di qualche anno fa...)

Cita:
solo perchè girano voci che in ambito abbigliamenti si ricarichi il 300%

ho lavorato con ditte del tessile e ti assicuro che c'e' pure di peggio, e molto anche...
e comunque, nello specifico, anche nell'abbigliamento sci non si scherza...soprattutto alcune marche di prestigio....

Cita:
se i ricarichi nel 'mondo sport' fossero così alti non si spiegherebbe:
. il successo di catene come Decathlon
. la tendenza generalizzata all'aumento delle superfici
. il fenomeno relativamente nuovo dell'ampliamento e declinazione del noleggio dell'attrezzo a breve termine
. la tendenza alla scomparsa del piccolo p.v.
. il NULLO ingresso di nuovi operatori


questo discorso non l'ho proprio capito molto....
decathlon e' francese, in francia c'e' stata una concentrazione massiccia degli operatori, ben peggio che da noi e sono avanti anni luce rispetto alla ns grande distribuzione che di fronte agli arrivi in massa di carrefour e auchan ha dovuto giocoforza adeguarsi....
ma decathlon fa una politica di prezzo molto precisa, il primo prezzo (che attenzione non vuol dire scarsa qualita' ma anche soprattutto controllo della filiera produttiva), e il suo successo si deve anche a questo....

sul discorso dell'ampliamento delle superfici beh, semplificando, la grande distribuzione gli afafri li fa in primis sulla pelle dei negozi che ci mette dentro....
prova a chiedere cosa pretendono di bonus all'ingresso e di affitti...ovviamente proporzionati al giro reale o anche solo potenziale del centro commerciale......
guarda, arrivo a dire che guadagnano + lì che su quello che vendono di loro.....

circa il discorso di mark sottoscrivo in pieno quello che dici ma credo che si tenga anche i suoi margini come e' giusto che sia fosse anche solo per mantenere questo forum se non altro....
altrimenti sarebbe poco furbo e non credo proprio sia il caso....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 15:21 
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Farmacie.
Saprai anche che normalmente le "comunali" sono "fallite" già da tempo.... appunto mancando di cahs flow. Tanto è vero ciò che il comune di MI (non ricordo) se le ha già vendute oppure è in procinto......, insomma Albertini non vedeva l'ora!
Poi se la farmacia è di proprietà una volta preso il giro e passando dal papi al figlio e con muretti di proprietà........, non dovendo tenere tutti i medicinali, oppure se per prendere un normalissimo medicinale la candida commessa si deve far largo tra, prodotti per il contenimento delle nascite, ciucci, pasticche antitutto, mutande contenitive, calze dimagranti, insomma tutti prodotti da banco :D , etc.... ma questa è un'altra storia, non credi! Una storia protezionistica, una settore senza una reale competizione.
Appena la GD sarà a regime su questi prodotti saranno cavoli amari anche per queste realtà.

Alitalia diversa dalla Fiat?
Già forse per la proprietà privata di Fiat...., ma è mai stata veramente privata? Quale azienda nel mondo da 300 mila dipendenti è scesa a meno di 30 mila scaricando il costo sociale sui cittadini? Si forse le Ferrovie dello stato.... :D ;)

Banche normali? Sane? .......Fuori i nomi & cognomi :D ;)
Lo so ci sono, ma con sti giochini delle scatole cinesi.... io, ti do a te, che tu dai a quello, che quello da a quell'altro, e quell'altro non sa cosa farne, rigirandole ancora da me..... :D :D ;)
Quando è scoppiato il bubbone dal Dragone delle BdI all'usciere della più piccola banchetta di CreCoopdiPincopalla Scral (molto L - troppo L) nessuno sapeva di quanto erano esposte le banche italiane, Tre Monti in attesa è andato a farsi il giro dei quattro passi ed ad oggi....... nulla è ancora dato di saper!
Uuuuuueeee no problem, aspettiamo fiduciosi quanti dobloni dobbiamo tirar fuori....

Ci sarebbe da ridere, se non ci fossero le macerie in mezzo alla società..... Ho ancora i brividi al pensiero di quell'azienda di telefonia di Torino con tutti i giovani ingegneri a spasso.....
Perchè i numeri intrigano, ma dietro i numeri ci sono le persone in carne ed ossa.....

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MessaggioInviato: 5 febbraio 2009, 15:28 
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interceptor ha scritto:
MOLTI consumatori italiani (troppi) sono governati da una sostanziale IGNORANZA da consumo. TROPPI generalizzano, perdonami, come fai simpaticamente tu, e quindi prendono SVARIONI colossali.

per questo TROPPI pensano -per esempio- che un Dealer Auto o Moto ricarichi il 40% o faccia profitto vendendo un'auto nuova ... cosa non vera.

perchè ? solo perchè girano voci che in ambito abbigliamenti si ricarichi il 300%, perchè si leggono articoli come quello che hai incollato tu. di esempi se ne potrebbero trovare facilmente a decine.

per entrare in un mercato bisogna capirlo, prima di parlarne.


Pàrdon interceptor ...

non sono certo un esperto dell'argomento ma come forse un bel pò di italiani ho re-imparato l'arte del valutare e dello scegliere ...
Come ha ben ha posto l'accento chip, i prezzi degli sci magari non sono saliti a livelli vertiginosi, ma quello che viene sempre sottovalutato è il fattore "potere di acquisto" dell'italiano medio ... B-) :o :oops:

Relativamente ad altri settori che tu hai citato, da persona che tenta di essere pratica, ti riporto una mia esperienza proprio di questi giorni ...

Dovendo fare alcuni lavori di manutenzione importanti sulla mia vettura ho deciso di farmi fare più preventivi, sia nella rete ufficiale, sia presso riparatori indipendenti, sia presso negozi di autoricambi, e ti porto un esempio di cosa ne rilevo con sconcerto !!! :o
Ricambio originale presso la rete ufficiale: € 260
Medesimo ricambio di qualità equivalente presso
riparatore indipendente: € 275
negozio di autoricambi: € 220
altro negozio di autoricambi: € 170

Secondo te che conclusioni ne dovrei trarre ?? Forse che qualcuno di questi cerca di prendermi per il cul.. oppure che ci vuole straguadagnare ??

Per l'abbigliamento, il problema è sia il ricarico che la filiera ...
Il produttore già vende alto per i suoi motivi di marketing, immagine, posizionamento sul mercato, pubblicità, e poi ci sono gli eventuali agenti di vendita da pagare ...
E quindi con un esempio grossolano la cosa si traduce in:
Il grossista acquista dal produttore e ricarica ... dal 100 al 140% circa
Il negoziante acquista dal grossista e ricarica ... dal 100 al 140% circa
Il cliente finale paga !!! :evil:
Seguendo questa trafila un capo che il produttore vende al grossita a 100 € arriva al cliente finale a 400 € ...

Senza contare poi che sia nell'abbigliamento che in molti altri settori siamo oramai succubi della globalizzazione e delle sinergie ed economie di scala ... con la perdita dei posti di lavoro quì in Italia a vantaggio di siti produttivi in paesi con il costo del lavoro a più basso prezzo !!! X-|

Ma ... se tutto questo ben di Dio che viene prodotto non lo acquistiamo noi che ...
perdiamo il poter di acquisto
perdiamo il posto di lavoro
siamo perseguitati da rialzi di prezzi ingiustificati

a chi caxx.. le vendono tutte queste merci ? ? ?

Beh ... forse ho divagato un pochino, e l'argomento meriterebbe grandi approfondimenti e riflessioni ...
ma nonostante i vertici della nostra cara Italia continuino a fare gli gnorri, il malessere che stà creando la situazione ecomonica odierna è tangibile nelle tasche di tante persone ...

Ciaooooo


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markorny

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19 febbraio 2011, 13:18

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