Giancarlo, ho sciato per 3 stagioni con l'iGS RD 183/25 e a fine novembre mi son fatto 3 pistoni con l'iGS RD 188/30.
Io lo sapevo (e l'ho anche scritto in questo forum): la minor sciancratura ti obbliga a rivedere gli appoggi, ovvero devi passare dal classico 60:40 (esterno/interno) che puoi utilizzare con la maggior parte dei carving ad un più "estremo" 80:20, quindi molto più carico sull'esterno.
Finché riesci a mantenere questo appoggio va tutto bene: ma se ti rilassi un attimo e ti lasci portare per un attimo (e ritorni ad una ripartizione dei pesi più equa), l'esterno si "scarica" improvvisamente e finisci sull'interno.
Lo stesso capita se inclini, anche solo minimamente, il busto.
Guardate il prossimo GS: ogni volta che vedete la traccia allargarsi nella seconda fase di curva (esterno che "scappa") è perché l'atleta ritorna alla ripartizione classica dei pesi.
Se poi in quel momento è anche inclinato, lo scarpone interno ci mette un nonnulla a toccare la neve e... la frittata è fatta.
È capitato a me all'inizio della seconda discesa: son partito "leggero" (non concentrato) e son atterrato in BODEcarving...
Ted è uno dei migliori gigantisti al mondo (a vinto la Coppetta di specialità nel 2008, 2010, 2011), ha ottimi materiali con i quali ha trovato il trimm ed il feeling ideali (simbiosi perfetta), ha saputo adattare la sua già spaziale sciata ai nuovi GS: se vince però non è solo merito suo ma anche per gli errori degli altri. Ed è su questi che gli allenatori devono lavorare.