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Solette, scioline e forno di saturazione
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Autore:  Morfy [ 11 gennaio 2008, 0:20 ]
Oggetto del messaggio:  Solette, scioline e forno di saturazione

SOLETTE, SCIOLINE E FORNO.


1.0 - LA SOLETTA E IL POLIETILENE

1.1 - Soletta e sci da gara.
IL polietilene è il materiale con cui sono realizzate le solette degli sci.
Per gli sci da gara, è utilizzato del polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE ultra high molecular weight polietilene) caricato con grafite o carbone nanometrico attivo, costituisce la quasi totalità delle solette da gara e hig performance.
Le solette di questo tipo vengono realizzate attraverso la sinterizzazione. E’ un procedimento che consiste nel fondere polvere di polietilene ad altissimo peso molecolare miscelata con additivi in uno stampo dalla forma cilindrica tra i 250°C e 350°C con una pressione che può variare da 5 a 10 bar a seconda della densità che si vuole ottenere, che in ogni caso sarà molto elevata.
A raffreddamento avvenuto si ottiene una forma cilindrica che per mezzo di uno sfogliatore viene tagliata dello spessore desiderato originando la soletta sinterizzata.
Durante il processo di raffreddamento, che avviene lentamente per garantire una elevata cristallinità del polimero, la contrazione de volume, associata alla formazione degli sferuliti cristallini, da origine a microvuoti localizzati nelle zone di contatto degli sferuliti medesimi.

1.2 - Impronta della soletta
In fig.1 è riportata la sezione immaginaria di una soletta senza impronta.
Improntando la soletta (fig. 2) si creano picchi e valli, aumentando la superficie a disposizione a contatto con la neve al pari di avere una soletta più larga (fig. 3)

Immagine

2.0 - SCIOLINATURA

2.1 - Effettuazione sciolinatura tradizionale a caldo

Immaginiamo di effettuare un’impronta nella soletta (punto a. fig. 4)
Andiamo poi a sciolinare a caldo (con il ferro) come nel punto c). Successivamente asportiamo l’eccesso di sciolina con la spatola in plexiglass, poi passiamo con la spazzola in nylon, con quella in crine e infine lucidiamo con panni o tamponi in feltro. Il risultato ottenuto sarà la sciolina che si sarà depositata all’interno delle valli riportata in al punto b).
Ovvero all’interno delle valli sarà depositata poca sciolina. Solo con ripetuti passaggi di sciolinatura si potrà riempire l’impronta della soletta (fig. 4 punto d).
Ecco perché gli ski-man degli atleti di coppa, tutte le sere, sia che l’atleta abbia o no usato lo sci, lo sciolinano. Proprio per riempire la soletta e creare questo accumulo di sciolina.

Immagine

2.2 - Effettuazione sciolinatura + forno
Vediamo ora il passaggio di sciolinatura più l’utilizzo del forno.
Innanzitutto si utilizza della speciale sciolina basso fondente (con temperature dell’ordine dei 60°) composta da paraffine molto raffinate. Dopo di che gli sci sono riposti nel forno.
Gli sci permangono nel forno per un tempo variabile dalle 8 alle 24-48 ore a una temperatura tra i 50° e i 65° anche a secondo della tipologia della paraffina utilizzata e al tipo di sci.
Qui, i microvuoti citati precedentemente al punto 1.1 garantiscono l’assorbimento della sciolina da parte della soletta dando origine alla saturazione.
Si parla quindi di saturazione e non di sublimazione in quanto la parola saturazione vuol dire in parole povere “riempire fino a quando non ce ne sta più”
E’ ormai scientificamente dimostrato che la saturazione delle solette è limitata ai primi 20 micron di spessore a causa dell’elevata densità de polietilene sinterizzato che è indispensabile per ottenere le migliori caratteristiche di scorrevolezza e resistenza all’abrasione del polimero.
La saturazione di questo micro-strato di polietilene da parte della sciolina avviene per diffusione nella soletta della sciolina che deve essere necessariamente allo stato liquido.
In questa fase anche il calore gioca un ruolo fondamentale in quanto genera una eccitazione degli sferuliti microcristallini.
Questi micro movimenti degli sferuliti permettono di inglobare la sciolina nei microvuoti sino alla profondità massima di 20 micron.
Oltre al riempimento di questi microvuoti, la saturazione permette di riempire con la paraffina raffinata tutte quelle valli create dall’impronta della soletta il che garantisce risultati migliori e molto più duraturi.
In genere il passaggio nel forno, garantisce agli sci una sciolinatura equivalente alla durata di circa 10 passaggi tradizionali di sciolinatura.
Al termine del processo si procede alla pulitura e alla normale sciolinatura sempre in relazione all’impiego e al tipo di sci. Con gli sci da gara a parità d’impronta della soletta, l’uso del forno rispetto al solo sciolinatore (ferro) rende gli sci immediatamente più veloci e scorrevoli, infatti, sopra questo substrato pulito, resistente e performante di paraffina saturata si procede con la normale sciolinatura agonistica, ottenendo incrementi velocistici cospicui.


3.0 - CONSIDERAZIONI AGGIUNTIVE



Di seguito si riportano le considerazioni fatte dal prof. Gian Paolo Gambaretto ricercatore universitario nonché collaboratore e sviluppatore delle scioline Maplus.
Tali considerazioni riguardano in genere le tipologie di scioline il loro comportamento e il loro utilizzo.
Sono quindi da leggere con molta attenzione e magari più di una volta.


Le osservazioni svolte sulle solette con le più moderne tecniche di analisi
• FTIR - Spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier;
• DSC - Calorimetria differenziale a scansione;
• SEM - Microscopia elettronica a scansione;
• ESCA - Spettroscopia fotoelettronica;
hanno chiarito che la sciolina penetra nelle micro porosità del polietilene per una profondità massima di circa 20-25 micron ed hanno confermato il principio dell'inerzia chimica delle solette avvalorando la tesi secondo la quale il così detto "ingrassaggio" non esista.


La sciolina penetra con azione meccanica di pressione sino al raggiungimento della saturazione massima; l'assorbimento ideale di sciolina avviene allo stato liquido, pertanto al fine di una sciolinatura ideale la differenza non viene fatta dall'applicazione a caldo ma dallo stato fisico della sciolina che deve essere necessariamente
in forma liquida.


L'osservazione al microscopio elettronico di campioni di soletta, opportunamente sciolinati con prodotti alto fondenti, ha evidenziato la distribuzione uniforme della sciolina liquida spray applicata a freddo rispetto al medesimo prodotto applicato a caldo, il quale presenta una superficie non uniforme, rovinata dai ritiri di prodotto dovuti alla cristallizzazione per raffreddamento e dai micro movimenti del polietilene sottoposto a shock termico.


La pesatura di precisione di campioni di soletta sciolinati con il medesimo prodotto in forma liquida spray e solida con fusione termica, ha evidenziato che nella peggiore delle ipotesi la sciolinatura a freddo con lo spray incrementa del 20% la quantità di sciolina nella soletta rispetto alla sciolinatura a caldo e nella migliore delle ipotesi (con cere perfluorurate) l'incremento raggiunge il 79%.







P.S.
Quanto ho scritto è l'unione delle spiegazioni di Mark, di quanto ho trovato su internet e di mie integrazioni.
Quindi se sono riportate grosse cazzate sapete a chi dovete rivolgervi ... :D :D :D :D

Autore:  Spino [ 11 gennaio 2008, 9:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Scusa Morfy ma tradotto in soldoni spiccioli tutta sta roba afferma il concetto che na bella sciolinata spray a freddo é la meglio cosa.
Quindi tutte ste diavolerie, candelette, ferri da stiro, asciugabiancheria ecc ecc accheccavolo servono?

Autore:  DavideV [ 11 gennaio 2008, 9:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Come sempre hai fatto un ottimo lavoro Morfy! Vorrei provare a contattare il prof. Gambaretto per vedere se può fornirmi materiale in merito a questi studi. Se ce la faccio ti farò sapere.

Autore:  Morfy [ 11 gennaio 2008, 11:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Spino ha scritto:
Scusa Morfy ma tradotto in soldoni spiccioli tutta sta roba afferma il concetto che na bella sciolinata spray a freddo é la meglio cosa.
Quindi tutte ste diavolerie, candelette, ferri da stiro, asciugabiancheria ecc ecc accheccavolo servono?



No Spino .. :D
tradotto dice che per penetrare la sciolina deve essere allo stato liquido.
Quindi è meglio usare le spray "spingendole dentro" con l'azione meccanica del rullo che scaldandosi rende liquido un piccolissimo film di sciolina che entra nella soletta.
Meglio ancora è sciolinare e usare il forno di saturazione.

Le candelette dervono a riparare lo sci
il ferro da stiro a stirare i panni ma qualcuno lo usa anche per sciolinare
l'asciugabiancheria è l'unica cosa con cui sono d'accordo con te .. non serve a un cavolo per gli sci... :D :D

Autore:  monix [ 11 gennaio 2008, 16:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Morfy fammi capire ... la termocoperta del video che hai postato l'altro gg è un metodo che è una via di mezzo tra la sciolinatura a caldo tradizionale (ferro) e il forno per la satutazione?

da quello che diceva Mark, sembra di ricordare che la sciolina non doveva essere fatta gocciolare e poi stesa nuovamente .... allora mi chiedo le sciolinie "racing base" della maplus hanno delle proprietà particolari e possono essere di nuovo portate allo stato liquido (termocoperta) senza che perdano le proprie qualità chimiche ..?

Autore:  Morfy [ 11 gennaio 2008, 17:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Caro Monix, io mica faccio lo skiman e non sono Mark.
Come ho specificato nel primo post mi sono solo permesso di riportare quanto ha detto Mark, quanto ho trovato nelle ricerche su internet e qualcosa ho aggiunto io, certo non di inventato, ma sentito, origliato qua e la.

Io il forno che ha Mark manco so accenderlo e tanto meno non ho mai visto fare da inizio alla fine la procedura di sciolinatura con tale sistema.

Maggiori spiegazioni dovete per forza chiederle a Mark.

Per quanto riguarda la termo coperta è la "soluzione portatile" del forno, di certo però non lavora in un ambiente chiuso come appunto fa il forno. Ma gli skiman mica possono portarsi dietro il forno sulle piste .. E su questo sono certo al 100% di quello che ti dico.

Per quanto riguarda le scioline racing base, mi sento di azzardare che non sono le stesse che sono usate per il forno.
Difatti, io ho parlato (perchè così ho trovato scritto) che sono paraffine molto raffinate e non comuni scioline.
Capisco che vedendo il video postato uno è tratto in inganno, ma sappiamo come funziona ... ognuno fa vedere ciò che vuole.
Di certo so che per il vero mondo racing, coppa ecc.. ci sono scioline speciali, raffinate, fluoro ad alto peso molecolare che non si trovano in listino e tanto meno sul catalogo.
... è un mondo a parte ..

Autore:  Annibale [ 11 gennaio 2008, 17:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Toc Toc (come fece Giò in altro post).........riprendendo nozioni di chimica-fisica del tempo universitario, posso dire la mia?????
Ma questo forno è elettrico, a gas o a legna..........perchè se fosse a legna ci verrebbe fuori una buona pizza "napoletana"!!!!
Spero d'aver chiarito il tutto...........eh eh eh eh

Autore:  Morfy [ 11 gennaio 2008, 17:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Annibale ha scritto:
Toc Toc (come fece Giò in altro post).........riprendendo nozioni di chimica-fisica del tempo universitario, posso dire la mia?????
Ma questo forno è elettrico, a gas o a legna..........perchè se fosse a legna ci verrebbe fuori una buona pizza "napoletana"!!!!
Spero d'aver chiarito il tutto...........eh eh eh eh



ad aria calda tramite una stufetta elettrica interna con ventilatore.
Ma è pronta una nuova versione a carbonella .. :D

Autore:  monix [ 11 gennaio 2008, 17:58 ]
Oggetto del messaggio: 

che i materiali di CdM siano esclusivi ed out per i comuni mortali è fuor di dubbio .. io non sarei peraltro in grado di condurre degli sci di quel tipo...

però la questione della termocoperta mi ha molto incuriosito soprattutto perchè non ne avevo mai sentito parlare

Autore:  emanueza [ 11 gennaio 2008, 21:36 ]
Oggetto del messaggio: 

sono senza parole...complimenti!
ps:ma non si potrebbe racchiudere in una sezione a parte tutto questo ben di dio che morfy ci offre con costanza?

Autore:  And [ 26 gennaio 2008, 14:06 ]
Oggetto del messaggio: 

scusate ma non ho ancora capito ??
l'impronta sullo sci deve essere satura (praticamente tappata come da fig. 4 d)
ma in questo caso si vanificherebbe l'impronta.

Autore:  Morfy [ 26 gennaio 2008, 15:16 ]
Oggetto del messaggio: 

già ... ma hai molta più superficie ricoperta di sciolina che è più scorrevole sulla neve del polietilene della soletta.
E poi .. non è da dire che l'impronta risulterebbe completamente tappata, solo più piena che effettuando una sciolinatura normale.

Autore:  angel [ 26 gennaio 2008, 16:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Scusa Morfy la mia ignoranza in materia ma da come dici (già ... ma hai molta più superficie ricoperta di sciolina che è più scorrevole sulla neve del polietilene della soletta),allora perche quando si sciolina con ferro,la sciolina in eccesso viene rimossa con le spatole,e non viene lasciata???.

Autore:  Morfy [ 26 gennaio 2008, 23:26 ]
Oggetto del messaggio: 

Angel ..
perchè si fa spianare uno sci ? per avere una superficie diritta e piatta, complanare (tutti i punti del piano sono allo stesso livello).
Gobbe e avvalamenti della soletta trasformano lo sci in ingovernabile.
La sciolina che viene messa, se non fosse eliminata, creerebbe solo rallentamenti per i motivi suddetti oltre a rendere incontrollabile lo sci lo rallenterebbero.

E' come chidersi .. perchè non fanno le ciglie delle navi a buccia di arancia ? o le carrozzerie delle auto o degli aerei ? (non cito le palline da golf perchè li il motivo è un altro e ben preciso..)

Quello che a lo sci serve, è un film protettivo di scorrimento.
Gli eccessi non vanno mai bene.

Leggevo sulla rivista race ski (di cui ho parlato in altra sezione per le cazzate riportate sul tuning) che i fattori sono tre, lo sciatore, la sciolina e l'impronta di cui quest'ultima influisce solo per il 20% e la sciolina un altro 20% (se non ricordo male!)

Sai in secondi su un minuto e mezzo di gara quanto è il 20%? un enormità !!!!

Autore:  Morfy [ 26 gennaio 2008, 23:52 ]
Oggetto del messaggio: 

morfeosogna ha scritto:
già ... ma hai molta più superficie ricoperta di sciolina che è più scorrevole sulla neve del polietilene della soletta.
E poi .. non è da dire che l'impronta risulterebbe completamente tappata, solo più piena che effettuando una sciolinatura normale.




Aggiungo ...
perchè lo sci trattato al "forno" diventa più veloce e questo rimane pure veloce più a lungo ?
perchè è come se nella soletta ci fosse un serbatoio di sciolina supplementare che si consuma piano piano.

O no? Correggetemi se la pensate diversamente ..

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