mmmm ... Vecchi ricordi di ITIS ...
Quando si effettua una lavorazione meccanica, (in questo caso con asportazione di truciolo) le superfici lavorate (lamine) non sono perfettamente lisce ma presentano dei picchi e delle valli come se osservandole ingrandite, si vedesse Gran Canyon.
Per avere un grado di finitura superficiale maggiore, bisogna puntare a non avere tutti questi picchi e queste valli ma avere una superficie perfettamente liscia al pari (ingradita) di una pianura e non di un gran canyon.
In meccanica non esiste una rugosità universale ma varie.
Raq = Rugosità media quadratica
Rt = rugosità massima o totale
R = rugosità media massima
Rz = rugosità media massima su dieci punti
Fortunatamente per noi però la rugosità più utilizzata è la
Ra ovvero la rugosità ottenuta per media aritmetica dei valori assoluti delle deviazioni y del profilo reale ... bla bla bla ...
Insomma in tutti i paesi europei la rugosità si esprime in Ra, tranne quindi per l'Inghilterra dove la hanno pure un kamasutra tutto loro dato che vogliono essere sempre diversi, la infatti la rugosità si esprime in CLA però, CLA=Ra almeno questo lo hanno unificato.
DEFINIZIONE DI RUGOSITA' Ra
- lunghezza del tratto di misura L: è il tratto di profilo tecnico su cui si effettuano i rilievi di rugosità;
- linea media del profilo: è la linea di compenso del profilo reale, parallela al profilo tecnico, nei limiti della lunghezza L del tratto di misura. Dette y le deviazioni del profilo reale rispetto alla linea media (misurate ortogonalmente a questa) e detta x la distanza sulla linea media fra il punto in cui si inizia il rilievo del profilo e il punto in cui si misura la y, si definisce linea media del profilo la linea per la quale è verificata la relazione:
L
Sy dx = 0
0
Il valore Ra si esprime in um (
micron) minore è questo numero e maggiore sarà il grado di finitura.
Non è una U davanti alla m ma una u con la stanghetta bassa sulla sinistra ovvero la lettera (mù) dell'alfabeto greco.
Le diverse lavorazioni meccaniche che si possono fare su un pezzo di metallo, garantiscono risultati di finitura superficiale differente e quindi diverse rugosità.
La tabella qui sotto riassume il grado di finitura (medio) per tipologia di lavorazione meccanica:
Alesatura 0,5 - 4 micron
Alesatura con alesatoio 0,4 - 1,5 micron
Brocciatura 0,4 - 1,5 micron
Fresatura 0,8 - 6 micron
Lappatura 0,05 - 0,4 micron
Lucidatura 0,02 - 0,1 micron
Rullatura 0,05 - 0,1 micron
Limatura a mano 4 - 12 micron
Limatura 0,8 - 6 micron
Molatura 6 - 25 micron
Molatura a disco 4 - 12 micron
Piallatura 4 - 10 micron
Rettifica 0,1 - 1,5 micron
Sbavatura 5 - 20 micron
Segatura 5 - 18 micron
Stozzatura 4 - 8 micron
Tornitura 0,8 -60 micron
Tornitura con diamante 0,3 micron
Trapanatura 1,5 - 6 micron
Le tre finiture migliori sono quindi la rettifica, la lappatura, la lucidatura
Senza prendere in esame la lucidatura ma fermandosi alla rettifica e alla lappatura, la lavorazioni meccaniche per eseguirle possono essere simili ma anche molto diverse.
La lappatura è un procedimento di lavorazione meccanica consistente nell'effettuare un'operazione di abrasione, vale a dire di asporto di materiale, su pezzi metallici e non di ogni tipo.
Come mezzo meccanico per l'abrasione si utilizzano diversi abrasivi, quali:
diamante, ossido di alluminio, ossido di cerio, carburo di silicio, carburo di boro,
ceramica, etc ...
Siccome stiamo parlando cmq di sci e delle loro lamine (e non di stampi per la pressofusione della plastica ecc .., quindi meglio non divagare), le operazioni di finitura della lamine sono effettuate con delle pietre diamantate che vanno usate bagnate in quanto anche la poca morchia che va a formarsi serve alla "lucidatura" della lamine, quando però è troppa non va bene.
Se le diaface non sono bagnate, invece, la loro usura ¡§¡§ precoce e il grado di finitura più scarso.
Di diaface ce ne sono tante e la grana varia dalla 100 alla 1600.
Minore è la grana (1600) e maggiore è il grado di finitura che si riesce a dare alla superficie.
Chiaro è che non si può passare dalla lima a mazzo bastarda ad usare una diaface 1600.
Nel mezzo di devono essere tutti vari passaggi ovvero la 100, la 200, la 400 ecc...
Perché "lappare" o cmq tirare a lucido le lamine?
La resistenza delle superfici alla corrosione dipende in maniera rilevante dalla forma e dalle dimensioni delle irregolarità che risultano tanto più attaccate dalla corrosione quanto più sono alte e sottili. La corrosione in funzione del tempo ha un andamento che presenta una curva molto ripida nel periodo iniziale per stabilizzarsi successivamente su valori normali, dopo l'eliminazione delle estremità più acute delle irregolarità che per prime vengono aggredite dal fenomeno della corrosione.
Più una volta mi è capitato di tornare a casa mettendo gli sci sui portasci e giunto a casa, le lamine erano già marroni dall'ossidazione.
Quindi finito di sciare:
1° - asciugarli (io uso la pelle di daino) e riporli in luogo fresco e asciutto.
2° - ripassare con le diaface (basta la 600)al meglio le lamine per eliminare i principi di ossidazione che anche a occhio nudo non si vedono e ridurre la rugosità che con l'abrasione con neve e ghiaccio si è formata.