A tal proposito sempre Guido Chiarle una paio di anni fa' mi mando' questi articoli da lui scritti per sono poi stati messi su una rivista, li riporto che sono interessanti.
LA SCIOLINATURA DA GARA
INTRODUZIONE
La sciolinatura moderna si basa sui concetti più avanzati della ricerca chimica e fisica nell’ambito dei prodotti di scorrevolezza. Il risultato finale è direttamente proporzionale alla cura con cui si è preparata la soletta.
Attualmente esistono rettificatrici computerizzate a controllo numerico che, combinate a mole e diamanti di alta qualità ed a bassa temperatura di esercizio, consentono di realizzare superfici ad elevato scorrimento attraverso un taglio netto del polietilene anziché uno strappo. Le solette rettificate ed improntate con questo tipo di macchine hanno una rugosità più bassa e di conseguenza sono immediatamente scorrevoli senza necessitare l’utilizzo preventivo degli sci per diminuire la rugosità dell’impronta prima dell’uso agonistico. Dopo aver pulito la soletta con il pulitore (Maplus Clean) dai residui dell’emulsione utilizzata dalle macchine rettificatrici, è possibile passare alla saturazione della soletta che può avvenire con circa 20 sciolinature tradizionali a caldo o in unica soluzione per mezzo di apposita sacca termica (Maplus Waxing Bag). La saturazione della soletta è fondamentale per ottenere la massima scorrevolezza e resistenza all’abrasione.
LA SATURAZIONE
Il polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE: ultra high molecular weight polyethilene) caricato con grafite o carbone nanometrico attivo costituisce la quasi totalità delle solette da gara.
Le solette in UHMWPE vengono realizzate attraverso la sinterizzazione. E’ un processo produttivo che consiste nel fondere polvere di polietilene ad altissimo peso molecolare miscelata con additivi in uno stampo dalla forma cilindrica tra i 250° C. e i 350° C. con una pressione che può variare da 5 a 10 bar a seconda della densità che si vuole ottenere, che in ogni caso sarà molto elevata. A raffreddamento avvenuto si ottiene una forma cilindrica che per mezzo di uno sfogliatore viene tagliata dello spessore desiderato originando la soletta sinterizzata.
Durante il processo di raffreddamento, che deve avvenire lentamente per garantire un elevata cristallinità del polimero, la contrazione del volume associata alla formazione degli sferuliti cristallini da origine a microvuoti localizzati nelle zone di contatto degli sferuliti medesimi. Questi microvuoti garantiscono l’assorbimento della sciolina da parte della soletta dando origine alla saturazione.
E’ ormai scientificamente assodato che la saturazione delle solette sinterizzate in UHMWPE è limitata ai primi 10-20 micron di spessore, a causa dell’elevata densità del polietilene sinterizzato che è indispensabile per ottenere le migliori caratteristiche di scorrevolezza e resistenza all’abrasione del polimero.
La saturazione di questo micro-strato di polietilene da parte della sciolina avviene fisicamente, cioè per diffusione nella soletta della sciolina che deve necessariamente essere allo stato liquido.
In questa fase anche il calore gioca un ruolo determinante, in quanto genera una eccitazione degli sferuliti microcristallini. Questi micro movimenti degli sferuliti permettono di inglobare la sciolina nei microvuoti sino alla profondità massima di circa 10-20 micron come sopra evidenziato.
Eseguita con il ferro sciolinatore, la saturazione avviene normalmente con circa 20 sciolinature, effettuate a non più di due per volta, per evitare un eccessivo riscaldamento della struttura interna dello sci. Di volta in volta è necessario asportare completamente la sciolina in eccesso per effettuare la sciolinatura successiva.
Ad alto livello, si effettua la saturazione in una volta sola con l’ausilio della sacca termica, (Maplus Waxing Bag) che consente di distribuire in modo uniforme la temperatura su tutta la soletta. È sufficiente lasciare gli sci da 8 a 24 ore nella sacca termica ad una temperatura compresa fra i 50° ed i 75° in relazione alla paraffina utilizzata ed al tipo di sci. La temperatura non deve essere superiore a quella indicata, in quanto un eccessivo calore potrebbe danneggiare la costruzione degli sci agendo sulle colle epossidiche che reticolano a partire dai 90°. Per la saturazione di solito si utilizzano paraffine senza fluoro con una temperatura di fusione compresa fra i 50° e 75°, in modo tale che rimangano liquide durante tutto il processo (Maplus Soft Base).
A parità d’impronta della soletta l’uso della sacca termica rispetto al ferro sciolinatore rende gli sci immediatamente scorrevoli, più veloci e più resistenti all’abrasione.
Il processo di saturazione dovrebbe essere ripetuto ogni volta qualvolta gli sci vengano rettificati ed improntati dalla macchina rettificatrice a pietra.
Sopra questo substrato pulito , resistente e performante di paraffina di saturazione è possibile procedere alla sciolinatura agonistica, assicurandosi che la superficie della soletta (microvuoti di superficie) sia perfettamente pulita e quindi pronta ad essere saturata dalla sciolina da gara.
Prima di procedere con la sciolinatura da gara e necessario approfondire tre ulteriori procedimenti che ad alto livello agonistico vengono eseguiti ogni volta che si usano gli sci da gara: la pulizia, la sciolinatura di protezione e la spazzolatura della soletta.
LA PULIZIA
Dopo una gara o un allenamento è necessario procedere alla pulizia della soletta per eliminare i residui di sciolina usata e sporco raccolto durante l’attività. La pulizia si esegue dopo l’eventuale rifinitura delle lamine.
In caso di sciolinatura con cere perfluorurate (Maplus P4), la prima pulizia deve essere effettuata con un detergente per il fluoro (Maplus Fluorclean) e di seguito la seconda pulizia deve essere effettuata con un detergente per le paraffine (Maplus Clean).
In caso di sciolinatura con paraffine (Maplus Racing Base o P1) o con paraffine fluorurate (Maplus P2 o P3) si deve effettuare esclusivamente la pulizia con il detergente per le paraffine.
In caso di attività su nevi sporche è necessario eseguire più volte la pulizia con detergente per le paraffine.
La direzione nelle operazioni di pulizia deve essere sempre dalla punta alla coda dell’attrezzo.
Stendere il detergente in modo omogeneo su tutta la superficie della soletta con un pennello;
Attendere due-tre minuti affinchè il detergente svolga la sua azione;
Spazzolare la soletta con una spazzola manuale in ottone morbido per aiutare l’azione del detergente;
Asportare lo sporco ed i residui di sciolina con fiberlene avvolto sulla spatola in plexiglass;
Asciugare utilizzando il fiberlene.
Per effettuare una nuova sciolinatura si deve attendere che la soletta sia perfettamente asciutta.
LA PROTEZIONE
Dopo la pulizia della soletta è possibile procedere alla sciolinatura di protezione e mantenimento della soletta. Consiste nella sciolinatura che viene eseguita ogni volta fra una gara e la successiva o fra un allenamento ed il successivo. Si differenzia dalla sciolinatura di saturazione perché viene effettuata con paraffine alto fondenti e pertanto più dure (Maplus Hard Base o Maplus Med Base), sempre senza fluoro. La caratteristica di queste paraffine è quella di avere un campo di utilizzo molto ampio, ovvero sono prodotti di alta qualità con buona scorrevolezza in tutte le condizioni ed elevata resistenza all’abrasione. Peculiarità, quest’ultima, fondamentale per mantenere inalterate nel tempo le prestazioni della soletta.
Il passaggio dalla paraffina di saturazione alla paraffina di protezione si rende necessario per le diverse caratteristiche dei prodotti: per la saturazione servono paraffine medio fondenti che diventano molto fluide e saturano facilmente la soletta ma hanno una bassa resistenza all’abrasione ed un ridotto campo d’azione (verso il caldo); per la protezione servono paraffine alto fondenti che resistono all’abrasione, hanno un largo campo d’azione e costituiscono il substrato ottimale per la sciolinatura da gara, ma solidificando rapidamente non sono idonee a saturare in profondità la soletta.
LA SPAZZOLATURA
Prima della sciolinatura da gara è necessario asportare completamente la sciolina di protezione spazzolando e lucidando a fondo (Maplus Brushes) la soletta dopo averla spatolata.
Spatolatura leggera con spatola in plexiglass ben affilata. Esercitare poca pressione per evitare di rovinare le creste dell’impronta.
Spazzolatura leggera con spazzola in ferro o in ottone per aprire l’impronta. Esercitare poca pressione per evitare di rigare l’impronta.
Spazzolatura a fondo con spazzola in crine rigido per liberare l’impronta.
Lucidatura con spazzola in nylon o crine morbido.
Si possono indifferentemente utilizzare spazzole rettangolari, ovali o rotanti.
A questo punto la soletta sarà pronta per ricevere la sciolina da gara
Per procedere alla scelta della sciolina da gara è necessario rilevare le condizioni della neve ed i valori di umidità e temperatura della neve e dell’aria.
LA NEVE
Il tipo di neve e la compattezza del manto nevoso vengono rilevati attraverso l’osservazione.
Sono stati catalogati 80 tipi di cristalli di neve/ghiaccio http://www.snowcrystals.com più la neve artificiale ma, tenendo presente i vari processi di metamorfosi dei cristalli e compattazione del manto nevoso, ai fini della sciolinatura sono da prendere in considerazione le seguenti condizioni di neve:
1. Artificiale;
2. Nuova fine;
3. Vecchia ghiacciata;
4. Nuova umida;
5. Trasformata;
6. Bagnata.
Le condizioni 1-2-3 corrispondono a situazioni con elevata abrasività, mentre le condizioni 4-5-6 corrispondono a situazioni con minore abrasività.
La compattezza (densità) del manto nevoso cambia progressivamente con la lavorazione da parte dei mezzi battipista e di conseguenza l’avanzamento del processo di metamorfosi dei cristalli e la perdita d’aria: la neve nuova fine ha densità 50-100 kg. al m.3, la neve trasformata ha densità di circa 300 kg. al m.3, la neve vecchia ghiacciata e quella artificiale hanno densità di circa 500 kg. al m.3 ed il ghiaccio solido di 920 kg. al m.3 .
Il tipo di neve e la compattezza del manto nevoso interagiscono nel determinare la durezza della paraffina da utilizzare.
L’UMIDITA’ E LA TEMPERATURA
L’umidità e la temperatura dell’aria vengono rilevate a 10 - 20 cm. dalla superficie del manto nevoso mentre l’umidità e la temperatura della neve vengono rilevate in superficie.
Il rilevamento avviene attraverso un termo-igrometro digitale di precisione con sonda di contatto per rilevare la superficie della neve.
La rilevazione dei parametri dell’aria avviene alla distanza sopra specificata perché costituisce lo strato d’aria in cui umidità e temperatura della neve e dell’aria interagiscono concorrendo a creare una ipotetica situazione di equilibrio. I parametri della neve sono in assoluto più precisi dei parametri dell’aria, anche se quest’ultimi sono di più facile reperimento.
La temperatura della neve viene sondata con facilità e immediatezza in più punti con un termometro laser.
L’umidità è fondamentale per determinare l’utilizzo o meno di una paraffina fluorurata, la percentuale di fluoro (alta o bassa) e l’utilizzo o meno di una cera perfluorurata.
La temperatura consente la scelta finale delle scioline con riferimento alla gradazione delle medesime.
CONSIDERAZIONI
E’ chiaro che nello sci alpino e nello snowboard per questioni di tempistiche sia impossibile potersi affidare a dei rilevamenti a pochi minuti dalla partenza.
Pertanto ci si affida alle condizioni del manto nevoso rilevate il giorno precedente e alle previsioni metereologiche localizzate che in genere sono molto accurate per quanto riguarda l’umidità e la temperatura.
In caso di previsioni metereologiche molto incerte, che prevedono precipitazioni o cambi repentini di temperatura, ci si orienta sempre verso una base fluorurata più fredda rispetto le condizioni ipotetiche riservandosi di sovrapporre una cera perfluorurata appropriata il più tardi possibile.
RACING WAX CHART
Queste brevi note consentono di capire quale ruolo fondamentale giochi l’esperienza di ogni singolo skiman in Coppa del Mondo. Senza esperienza e conoscenza dei prodotti che si devono applicare è impossibile procedere ad una sciolinatura di alto livello che consenta di minimizzare gli effetti dell’attrito soletta-neve.
L’esperienza del Maplus Testing Team è condensata ed a disposizione di tutti nella tabella di sciolinatura racing, che segue fedelmente i parametri sopra indicati.
METODOLOGIE DI APPLICAZIONE
CONCETTI GENERALI
L’applicazione delle paraffine, paraffine fluorurate e delle cere perfluorurate consente determinate sovrapposizioni in base alle seguenti affinità chimiche:
Paraffina senza fluoro da sola o miscelata con altre paraffine senza fluoro;
Paraffina fluorurata da sola o miscelata con altre paraffine fluorurate o senza fluoro;
Cera perfluorurata da sola o miscelata con altre cere, in ogni caso in sovrapposizione ad una base paraffinica fluorurata;
La direzione nelle operazioni di sciolinatura deve essere sempre dalla punta alla coda dell’attrezzo.
La sciolinatura da gara si esegue come sopra indicato e indifferentemente a caldo o a freddo in base allo stato fisico dei prodotti utilizzati ed alla esperienza dello skiman.
APPLICAZIONE PARAFFINE LIQUIDE O SPRAY
APPLICAZIONE RAPIDA
1. Stendere con un pennello o spruzzare la sciolina sulla soletta per circa 15 cm.;
2. Con azione di sfregamento e pressione per mezzo di tampone manuale in sughero o feltro far penetrare nella zona di erogazione la sciolina ancora liquida; (ripetere le operazioni lungo tutta la soletta)
3. Attendere minimo 10 minuti per consentire la solidificazione della sciolina;
4. Liberare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine rigido;
5. Lucidare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine o nylon morbido.
Per eventuali sovrapposizioni è necessario ripetere le medesime operazioni.
APPLICAZIONE PROFESSIONALE
1. Stendere con un pennello o spruzzare la sciolina sulla soletta per circa 15 cm.;
2. Con azione di sfregamento e pressione per mezzo di tampone manuale in sughero o feltro far penetrare nella zona di erogazione la sciolina ancora liquida; (ripetere le operazioni lungo tutta la soletta)
3. Fondere la sciolina eseguendo uno o due passaggi con il ferro sciolinatore appoggiato su di un foglio di teflon ad una temperatura compresa tra i 120° e 160° a seconda del prodotto applicato;
4. Rullare immediatamente la soletta con il rullo in sughero ad una velocità compresa fra i 1000 e 2000 giri al minuto a seconda della pressione esercitata;
5. Attendere minimo 10 minuti per consentire la solidificazione della sciolina;
6. Liberare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine rigido;
7. Lucidare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine o nylon morbido.
Per eventuali sovrapposizioni è necessario ripetere le medesime operazioni.
APPLICAZIONE PARAFFINE SOLIDE
1. Far gocciolare il panetto di paraffina sulla soletta mettendolo a contatto con la base del ferro sciolinatore;
2. Fondere la sciolina con il ferro sciolinatore stendendola avanti e indietro con movimenti regolari ad una temperatura compresa fra i 120° e 160° a seconda del prodotto applicato, ed eseguire un passaggio finale da punta a coda; (in caso di paraffine dure eseguire le operazione “1 e 2” di 15 cm. in 15 cm.)
3. Liberare la faccia laterale delle lamine dalla paraffina ancora calda;
4. Attendere minimo 10 minuti per consentire la solidificazione della sciolina;
5. Asportare la sciolina in eccesso con spatola in plexiglass;
6. Liberare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine rigido;
7. Lucidare l’impronta con spazzola manuale o rotante in crine o nylon morbido.
Per eventuali sovrapposizioni è necessario ripetere le medesime operazioni.
APPLICAZIONE PARAFFINE IN POLVERE
1. Versare la sciolina in polvere sulla soletta in modo uniforme;
2. Fondere la sciolina con il ferro sciolinatore stendendola avanti e indietro con movimenti regolari ad una temperatura compresa fra i 120° e 160° a seconda del prodotto applicato, ed eseguire un passaggio finale da punta a coda;
Le operazioni successive sono identiche ai punti precedentemente descritti per le paraffine solide.
L'aspetto asciutto e poco lucido del polietilene dopo la pulizia con il solvente è dovuto esclusivamente all'assenza di paraffina sulla sua superficie.
In coppa del mondo di sci nordico tutti gli skimen puliscono ad ogni gara con il solvente e di seguito coprono con la paraffina di protezione.
In coppa del mondo di sci alpino solo una parte di skimen ha preso l'abitudine di fare come nello sci nordico. Altri utilizzano il vecchio metodo della paraffina morbida a caldo (soft base o P1 hot) per pulire, ma non si rendono conto che in questo modo lasciano sempre dello sporco e mischiano la paraffina morbida e meno scorrevole con la paraffina di protezione che è più dura e altamente scorrevole.
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