Salve a tutti..
In questa sezione del forum spesso ci scambiamo domande e consigli sulla miglior preparazione per i nostri amati sci, sul modo di lavorare, sugli "attrezzi del mestiere"..

IO però, vorrei fare un passo indietro, per capire meglio, per avere una visione rinnovata del quadro generale..

A me piace curare la manutenzione dei miei attrezzi, per passione, e per "respirare" aria di sci anche in pianura. Anche se ovviamente, ogni tanto devo ricorrere a qualche laboratorio.

Detto questo, mi premeva sapere le vostre opinioni sui laboratori.

Portare gli sci in un laboratorio attrezzato con i migliori macchinari, garantisce sempre un lavoro di qulità maggiore rispetto alla manutenzione "di fino" realizzata a mano, da un professionista?
Quanto conta il tipo di macchinario?
Ho sentito parlare di macchinari dedicati solo al tuning e alle lamine. Sapete dirmi di più su pregi e difetti?

Per Mark:
Dalle mie parti c'è un laboratorio dotato di una Sigma RS ed una Sigma SBI, e anche di una Trim 91.. Servirsi di un laboratorio così equipaggiato significa avere una "garanzia" di un lavoro di maggiore qualità in ogni caso? Quanto conta la manualità dell'operatore di questi macchinari?
Altri laboratori presenti in zona hanno altre attrezzature, di cui non conosco i dettagli..

Alla fine, per la scelta del laboratorio, quali sono le discriminanti di maggior peso?

Grazie in anticipo per la "guida"..

Alessio

Dal mio punto di vista, sebbene i macchinari per la preparazione degli sci hanno raggiunto livelli di automazione fino a non molti anni fa impensabili (giusto per darti un'idea, dai un'occhiata qua http://www.wintersteiger.com/D/window_discovery_high.html), a fare la differenza tra uno sci ben preparato e uno fatto male e' in primo luogo l'abilita' e la professionalita' dell'operatore. Si, le macchine danno una grossa mano, ma la mano dello skiman e' insostituibile!
Per vedere se in un laboratorio fanno un buon lavoro o meno, l'unica via e' quella di vederne il risultato, valutando la qualita' della rettifica, dell'improntatura, dell'affilatura delle lamine e della sciolinatura. Ovviamente la prova decisiva e' sempre e comunque quella con la neve!

Putroppo il frewall mi impedisce di vedere il video, lo guarderò stasera..

Sono d'accordo con te, sull'importanza della professionalità di colui che lavora alla macchina.
Ma la curiosità è anche sul "margine" che la macchina ha.. Mi spiego meglio, quanta lamina viene "portata via"?
Uno sci sempre preparato in macchina, ha una vita più breve di uno sci lavorato (bene) a mano?

Non è una questione di spesa, nè di passione, solo curiosità "asettica"..

I macchinari di cui parlo, sono davvero "l'elite"? O è solo propaganda?

Secondo me il trattamento dello sci con le macchine va fatto solo in caso di necessità ,derivata da danni alla lamina o alla soletta e che rendano troppo difficile l'intervento manuale.
Per quello che riguarda le macchine ,come già detto da Mark in altri post,sono molto precise e sofisticate ma se non c'è manutenzione,tarature e personale capace possono fare anche dei danni.
In sintesi un buon laboratorio sarebbe quello che ti offre il miglior risultato consumandoti meno lamina e soletta possibile,come saperlo?
Frequentando questo forum dovrebbe essere facile come già detto da
ice è vicino a casa tua, si chiama ufficio postale,li impacchetti ,li spedisci in quel di Asola e ti ritornano come devono
Naturalmente la manutenzione ordinaria ,visto che a te piace e sono
convinto che un vero appassionato non può farne a meno ,continuerai a farla

grazie lorski, credo sia un buon consiglio..

Alessio
personalmente mi sono avvicinato lo sci non da molto per cui la mia esperienza è limitata...però provvedo personalmente alla manutenzione ordinaria ed anche straordinaria di base con un buon successo senza per questo ricorrere al laboratorio che, nel nostro caso di smanettoni appassionati, ritengo indispensabile solo per interventi 'difficili', come riparazioni su grossi problemi strutturali come tasselli, svirgolature, scollamenti di soletta, rotture di lamine solchi abissali, problemi seri sugli attacchi etc. In questo caso, probabilmente, ci sono anche pochi laboratori in grado di intervenire con cognizione di causa; uno lo conosciamo bene... è ad Asola

Questo per dirti che almeno nel mio caso, ci vuole veramente un grave e serio motivo per portare uno sci in laboratorio...
E poi vuoi mettere tutto il divertimento che mi perdo????

Poi si può sorridere di come vengono le mie lamine o le riparazioni di soletta e quanto disastrosa sia la mia sciolinatura... (chiedere a Lorski ) ma questo è un altro discorso, per fare un lavoro 'bello' ci vuole anche esperienza e diamo tempo al tempo...mi sto applicando.

Se poi, dopo o quasi ogni sciata, ed in maniera continuativa, si fanno due misere operazioni base sulle lamine (asciugatura e una passatina di diaface per togliere eventuale bava e lucidarle) e poi una bella sciolinata appena se ne vede il bisogno, lo sci, avendo un base curata continuamente si mantiene più che in degne condizioni a lungo e non necessita di interventi 'radicali'.

Questo vale ovviamente per le mie esigenze terra terra. Se si cercano le prestazioni o si vuole il lavoro 'serio', magari con improntatura etc, allora il professionista di fiducia è insostituibile.

Lungi da me banalizzare la nobile figura dello skiman -guai!- fare gli sci 'belli' è veramente difficile ed in questo forum ci sono super esperti a cui non mi avvicino neanche lontamente; la materia è complessa è spesso necessita di intuito e conoscenza di pratiche magiche e di 'mani d'oro' che non tutti hanno.

Al momento quindi, viste le mie necessità, ed in assenza di gravi guai (grattatina.. ) ai miei legni, non vedo necessità di pensare ad un laboratorio.

Chiaro che per l'agonista o anche semplicemente l'appassionato più evoluto il panorama può essere completamente diverso...dipende dagli obiettivi.

Visto che il messaggio iniziale puntava dritto alla questione laboratorio, nel mio precedente messaggio ho commesso la leggerezza di dare per scontato cio' che lorski e il magico roditore hanno invece sottolineato, ovvero che se mantenuti in buono stato e con un po' di buona volonta', salvo impieghi particolari, gli sci hanno bisogno di una passata in laboratorio solo in casi eccezionali, con frequenza dipendente dal numero di sciate che fai. Ovviamente questo e' anche favorito dai notevoli miglioramenti dello stato delle piste.

Grazie davide..

In effetti io credo che (riparazioni a parte) i miei sci il laboratorio lo vedranno solo di rado, giusto per fare l'impronta, al limite.. Ma poichè io non ho modo (anche se mi piacerebbe) di curare gli sci di alcuni amici, ero interessato ad approfondire la mia conoscenza in materia per poter dare almeno il giusto consiglio.. Il "gestore" del laboratorio in questione, è molto bravo a fare campagna acquisizione mediante "messaggi" che incentrano il tutto o quasi sulla dotazione di super macchinari. Proprio perchè io non posso e non voglio fare quattro o cinque "test" in laboratori diversi volevo capire quanto "peso" attribuire ai supermacchinari e quanto ad altro..
Ecco, più o meno il succo è questo..
Anche perchè sono curoso di capire quanto l'innovazione va a modificare le "vecchie regole del gioco", le certezze che avevo e che mi vengono confermate sul forum.. Per questo mi premeva avere una voce da Mark, non perchè voglio innescare polemiche o altro, ma semplicemente perchè ritengo la sua opinione OGGETTIVA e attendibile, senza conflitti di interessi (perchè i lab. in questione non sono suoi diretti concorrenti e perchè a me interessa il quadro generale, e non lo specifico)..

Saluti