drey ha scritto:
“
La discussione preferirei non chiuderla, è interessante, quello che mi chiedo è piuttosto quanto tali parametri possano incidere sensibilmente in una sciata in campo libero (il mio ambito)...
A uno skitest mi diedero dei Fischer RC WC. La cosa che mi colpì, assieme alla struttura molto rigida, fu la soletta, velocissima.
Mi piacerebbe capire in quali termini, magari quantificabili con percentuali, siano da attribuire ai seguenti parametri, ai fini della scorrevolezza:
-tipo di soletta
-tipo di sciolinatura
-tipo di impronta
Chiaramente nell'ottica di tre tipi di utilizzo:
-sportivo in campo libero
-agonistico
-freeride
Dai Giò, tu che ne sai moooolto più di me, scatenati!!!
Anche tu Emanueza, che hai un bagaglio tecnico di riguardo per il settore agonistico!!!
”
Drey, al di là dell'importanza dell'avere una soletta sempre ingrassata e improntata, ai fini della scorrevolezza conta tanto come viene lavorato lo sci nella macchina: cerco di spiegarmi.
Prima di tutto, quando si spiana la soletta e poi si impronta, è assolutamente necessario che il lavoro sia fatto con una macchina sempre ben rettificata e settata, quindi meglio procedere per più passaggi con la macchina settata a bassa pressione che aumentare la pressione per spianare con 2 passaggi.
Meglio la rettifica a pietra (più precisa, anche se più laboriosa) che a nastro (più veloce, ma anche più abrasiva). Non si tratta solo della quantità di materiale che viene asportato nè, tantomeno, di bruciare irrimediabilmente la soletta, quanto, piuttosto, del fenomeno assai fastidioso e difficile da risolvere del "pelo" che si solleva. Toglierlo è una seccatura e spesso non si risolve se non con un'altra spianata.
Nell'uso turistico o sportivo, senza per forza andare a dover limare i centesimi, una buona impronta classica come quella degli sl di morfy è più che sufficiente, basta sciolinare sempre e lo sci diventa veloce e maneggevole.
E guarda che, al di là di quello che molti pensano, anche nel freeride l'impronta serve, perchè non si tratta di rendere lo sci più veloce (c.zzo mi frega di correre su un bel pendio di fresca dove il gusto è quello di far durare quanto più posso la discesa?) ma più maneggevole (c.zzo!!!! questo si che mi interessa, meno fatica a farlo girare!!!!! a tutto vantaggio delle gambe che riescono a tirare più curve!), e senza andare a fare voli pindarici, una bella impronta fine è quella che forse meglio si adatta allo scopo, tanto, in caso di neve papposa o marcia, sarà la larghezza e quindi la portanza dello sci a farmi scivolare di più