La settimana scorsa sono stato a Schladming, in Austria, per partecipare al XI Ski Meeting del Gruppo Unicredit, per il qule lavoro..
Oltre 4000 partecipanti, più di 50 banche del gruppo appartenenti a diverse nazioni europee..
Una gara di GS, una gara di Fondo, una gara di Snowboard (che non dava punteggio, eheheh), eventi serali, e un mare di allegria..
Alcuni di noi sono partiti il lunedì, in realtà io sono partito il mercoledì pomeriggio, per sciare dal giovedì..
Al mio arrivo a Schladming, che visitavo per la prima volta, mi trovo subito spaesato.. Il paese si trova a 750mt. Slm (circa) e il comprensorio si snoda su diverse montagne disposte a lisca di pesce rispetto alla ampia vallata e tra loro collegate.
Nevica, e non fa molto freddo, (-1°, max -2°..).
Il venerdi ho la gara, così opto per i Banditi, sci divertenti sulle piste un po’ mosse causa diversi fattori: la neve fresca, il passaggio degli altri sciatori, il sistema austriaco (anzi, locale) di battitura piste, non molto elaborato in verità, si limitano a lisciare la pista, col risultato che il fondo dopo solo mezzora di passaggi dei turisti sembra quello dell’Abetone alle 14, mosso mossissimo..
Ma i banditi non si spaventano.. Anzi, sono capaci di imprimermi uno strano sorriso permanente, che mi accompagna per tutta la giornata esplorativa.. (peccato che la pista della gara fosse occupata da un’altra gara, così non ho potuto “provarla”)..
Com’è Schladming e il suo comprensorio?
Beh, a me è piaciuta abbastanza.. Piste molto belle, qualche nera “vera”, diverse rosse interessanti.. Un po’ meno le piste blu, che in realtà sono collegamenti in falsopiano in cui spesso c’è da spingere con i bastoncini, lunghi, molto lunghi a fine giornata..
Nel complesso un bel comprensorio, servito da impianti discreti..
Sul tema sicurezza in pista, e protezioni, la preparazione delle piste ostacola l’eccessiva velocità, ma come protezioni in pista, in tratti pericolosi, in corrispondenza dei piloni, e dei cannoni, sono direi due passi indietro alle località che frequento di solito, Abetone compresa..
Ma torniamo al racconto..
L’errore è stato quello di sciare tutta la giornata, con alle spalle solo poche ore di sonno (circa 4) e 8 di auto..
La sera infatti c’è la cerimonia di apertura, e io ho deciso di partecipare..
(non ho fatto foto, ma ne posto alcune fatte dal fotografo ufficiale)
Nell’Olympiastadion di Schladming, cioè nel parterre permanente della gara di SL di Coppa, sono allestiti diversi stand gastronomici, c’è un palco dove viene fatta la presentazione dell’evento e alcuni spettacoli..
Tanta gente, tanta allegria, belle ragazze.. Impressionante poi, vedere il demo team locale esibirsi nel cerchio di luce della spotlight sul muro finale della pista..
A mezzanotte e mezzo sono però sulla via per l’albergo.. Stanco e con la sveglia per le 6 dell’indomani..
Il venerdi, giorno di gara, mi alzo presto, faccio colazione e vado in auto fino all’impianto che serve le tre piste in cui sono tracciati i GS, uno per le donne, uno per i “giovani” (ci sono anch’io ahahah) e uno per gli uomini un po’ più “grandi” di me..
Salgo su con ai piedi i miei GS belli, e mi faccio qualche discesa di riscaldamento, vanificata poi dalla risalita in ancora e dal tempo passato fermo nell’area di partenza dopo la ricognizione..
La ricognizione la faccio con cura, attento a non entrare nel tracciato, rischiando di essere investito da un mio collega che, con lo zaino ben calzato sulla schiena decide di provare il tracciato anziché osservarlo, scoprendo poi a fine mattinata di essere squalificato per questa “infrazione”..
Sulla gara passo via veloce, non è andata male, parto col 52 (della mia categoria) su una pista un po’ bucata, o almeno quanto basta per me che non sono un abituè dei pali e troppo per alcuni (una 40ina su 190 partenti e oltre) che scivoleranno fuori..
Mi classifico 13°, 1° della mia banca (Unicredit Banca di Roma)..
Faccio la distinzione perché in effetti, alcuni “colleghi” austriaci, tedeschi e sloveni sono in realtà ex atleti veri, con cui competere è per me e per gli italiani in genere, complicato..
Persone che avevano con se più paia di sci da gara, che hanno scelto e sciolinato sul posto dopo indagini su temp della neve dopo la ricognizione (fatta con altri sci ancora).
Io che sono un appassionato vero, che preparo la mia attrezzatura con cura, e che ero su con tre paia di sci, mi sono sentito come realmente sono, non un “garista”, ma un malato dello sci, da turismo, ecco perché per me entrare nel primo gruppo è stato un super risultato..
Fatta la gara, (e avendo dimenticato lo skipass nello zaino, in area di partenza) ho “dovuto” fare amicizia con alcune ragazza tedesche, le quali hanno acconsentito a cedermi il loro skipass in prestito per una risalita.. Salgo,
indosso il WS d'ordinanza torno dalle ragazze, e poi penso: sci o pubbliche relazioni?
Sci..
Prendo l’impianto e mi sparo una intera giornata di sci per tutto il comprensorio, pagandone il prezzo nel pomeriggio, dormendo nella vasca per circa 45min prima, e a letto per 3 ore, praticamente svenuto..
Qui non mi piaccio molto.. Sto per mettermi in posizione a uovo.. Probabilmente nelle ultime porte..
Venerdi sera, altra festa, musica, casino, a letto a mezzanotte, per il sabato ho un idea pazza..
Infatti, mi alzo alle 7, e parto per Flachau..
Poiché Schladiming e il suo comprensorio non ha ormai più segreti per me, decido di andare a sciare da un’altra parte.. E così faccio..
Flachau, paese di Hermann Maier..
Me lo ricordavo, ma un cartellone sulla Coppa del Mondo che ritrae Herminator mi rafforza il ricordo.. Alla partenza dell’impianto, la Hermann Maier SkiSchule mi da un’altra conferma.. Ma il colpo finale arriva dopo essermi gustato la bellissima (ma ahimé un po’ corta con i suoi 450mt di dislivello) pista n°1, leggo, alla stazione di partenza della seggiovia che la pista è intitolata ad Hermann Maier..
Gli austriaci sono veramente mitici.. E dato che stimo HM1, decido di onorare lui e la “sua” pista con svariate discese.. (ah, sono ancora coi GS)..
Flachau com’è?
A me è piaciuta.. Sempre bassa di quota, ho trovato piste né troppo strette, né troppo ampie, molte rosse vere, belle e col fondo ben preparato.. (deciderò infatti di venire a sciare qui anche la domenica mattina, prima di partire).
Alle 14 smetto, esausto.. Salgo in macchina in direzione Schladming, che è circa a 25min.. Quando ci arrivo, ormai ho recuperato energie, così mi fermo al garage multipiano che si trova alla base della nera (dove fanno lo SL notturno di coppa), prendo gli SL, salgo sull’ovovia e ricomincio a sciare, (tanto ho scoperto che posso svenire sul letto più tardi perché la cerimonia di chiusura è alle 21)..
La festa finale si terrà sotto un tendone enorme al punto giusto da ospitare due maxischermi stile cinema ai lati di un bel palco, lo spazio per 4000 e più persone tutte a sedere, ed i diversi banconi del catering, oltre allo spazio per il guardaroba..
Discorsi vari..
Poi, le premiazioni.. E lì, la sorpresa..
Io non lo sapevo, il mio capo squadra non lo sapeva, ma il mio 13° posto è il miglior risultato assoluto per la mia banca, che si è qualificata 14° in classifica generale per società.. premiavano le prime 15, o le prime 20, non mi ricordo, fatto sta che mi sono sentito chiamare dai microfoni e tra le “generose” pacche sulle spalle e sul collo che i miei compagni di squadra esultanti mi sono diretto verso il palco per ritirare il premio..
E’ stato divertente.. E sebbene fosse una “gara sociale” ero emozionato..
Il giorno dopo, giorno di partenza, ho lasciato i miei compagni di squadra a letto, a smaltire i postumi della festa.. Mi alzo presto, colazione alle 7, carico la macchina e parto.. Mi fermo a Flachau, scio tutta la mattina, quasi sempre sulla pista di Herminator, ma stavolta con gli SLX.. Poi, alle 13 scarse, mi fermo, mi cambio nel parcheggio da bravo “ruvido” sciatore quale sono, e riparto per le mie 8 ore di macchina, interrotte a metà strada da una sosta a casa di mio zio che abita in provincia di Pordenone..
Ci tengo a precisare che la “vacanza” era vera vacanza, pagata da noi partecipanti.. La Banca in realtà ha semplicemente “organizzato” (ma semplice non credo che sia) l’evento..
Anche se la gara ha impegnato solo una piccola parte della mia spedizione, confesso che mi è piaciuto molto farla.. Mi è piaciuto confrontarmi in un tracciato, non solo confrontarmi con gli altri, ma anche con me stesso.. Sono sempre stato un fanatico della curva, ben consapevole che sciare bene in campo libero è totalmente un’altra cosa rispetto allo sci in un tracciato di GS..
Credo che la mia fissazione per la tecnica, e per “fare le curve”, mi abbia aiutato a fare meglio di alcuni che fanno gare abitualmente..
Credo che sciare all’Abetone, mi abbia aiutato a non soffrire più di tanto le buche del tracciato e le lastre improvvise..
A questo punto però, confesso che ho voglia di fare lezione tra i pali del GS, per migliorare ulteriormente la mia tecnica, per essere sempre più completo, perché mi piace proprio cercare di progredire..