Il termometro al passo segna meno tre,
sono le sette ed è ancora tutto chiuso.
ma è il 30 di maggio e il sole già si vede e si sente.
Mi appoggio alla porta della cassa e aspetto che aprano per
cadere sulla cassiera con i soldi tra i denti.
Prima funivia,
primo anche sulla seconda funivia,
primo anche sullo skilift.
Obbligatorio uno scatto dalle parti dell'ortles,
ne ho già fatti 1000 negli ultimi 100 anni,
ma è sempre uno spettacolo.
E così scopri che
se anche ti sei alzato a tutte l'ore
e sei in vantaggio su tutti gli sciatori
sei in estremo ritardo rispetto a quei puntini che almeno
dalle 5.00 se la stanno godendo.
Quella è gente troppo avanti,
talmente avanti che solo se si gira riesce a vedere il futuro.
Il tuo ovviamente.
Un bel gruppo è addirittura sulla vetta e chissà come se la ride di quel puntino appeso a quel piattello spiaccica maroni
meglio ignorarli.
la mia compagnia è in grave ritardo impastoiata nei postumi di un sbronza di birra.
Purissima birra STELVIO ovviamente, di grano saraceno mi diranno.
E così mi faccio due discesoni no stop dall'alto dello skilift
fino giù al passo.
In alto è perfino troppo dura e si saltella non male,
ma dalla punta del naso in giù direi una meraviglia.
Alla terza risalita trovo chi so io e con loro mi sparo in cima allo skilift e da lì zampettiamo su verso la punta degli spiriti per vedere come butta
Il loca individua da subito un buon itinerario
ovviamente mi dissocio
SONO CONTRARIO!!
e per la pendenza perfetta solo per la picca di ice
e per quel bucone nero che taglia la base del pendio
si decide quindi di iniziare scendendo verso il passo aggirando sulla destra la punta del naso.
Un bel 700 metri di dislivello non sono poi male a fine maggio.
é il loca che inizia le danze
curva a sinistra
curva a destra
e uno a zero per lui
Palla al centro e si riparte,
non prima di una disamina tecnica del capitombolo
...che forse farò domani ...
o lunedì...
o forse mai...
Ciaooooooooo
1951rs ha scritto:
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