quando nella stanza della locanda LA PAIA in val daone suona la sveglia, fuori è ancora molto buio.
Sono le 5 del mattino di un sabato qualunque…
non per tutti…
da settimane ne parlavamo…
prima quasi per scherzo…
poi sempre più seriamente…
ed oggi siamo qui…siamo qui per lei…anzi, forse sarebbe meglio dire che siamo qui per lui…
quante volte l’ho vista in fotografia…
quante relazioni ho letto su di lei…
quante volte ho sentito forti alpinisti parlare di lei in termini entusiastici…
poi è arrivato quel giorno…quel giorno di gennaio in cui per la prima volta me la son trovata di fronte dal vivo…
ero lì, piccolo piccolo che la ammiravo estasiato dal parcheggio del lago di Boazzo…
una meraviglia della natura, un capolavoro di architettonica…
una cascata che, come dice qualcuno, se non ci fosse bisognerebbe inventarla…
…quel giorno, mentre mi incamminavo verso un'altra cascata, continuavo a girarmi per guardarla, mentre si allontanava fino a sparire tornante dopo tornante…
Come si fa a non esserne attratti magicamente?? Come si fa a non desiderare di salirla??? Non si può…
Però tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…in questo caso il lago…
…ho iniziato a ‘buttarla lì’ quasi per scherzo al socio dopo averlo portato a vederla dal vivo, in occasione della salita sulla REGINA DEL LAGO RAMO SINISTRO.
Allora il suo commento fu:
‘TU SEI PAZZO…’
I suoi occhi però dicevano altro…
...la settimana dopo torniamo per salire la REGINA DEL LAGO RAMO DESTRO…
cascata impegnativa...un test molto importante…lo superiamo alla grande…sicuri, affiatati e veloci...
l'allenamento cresce...la condizione anche...
Da lì in poi, ogni giorno al telefono non si parlava d’altro…
E abbiamo deciso…
Si và………….
Per tre settimane, ogni lunedì si inizia a pensare al weekend…si tiene d’occhio il meteo, ci si prepara mentalmente, ci si prepara fisicamente, si fa una ‘dieta’ equilibrata (pasta in bianco a mezzogiorno, carne bianca la sera…)…insomma tutto nei minimi particolari…poi arriva il weekend e puntualmente qualcosa va storto…il meteo, la neve, il caldo, l'influenza, imprevisti vari...
Settimana scorsa però no…si parte con ottimismo…è previsto il ritorno del freddo, un bel freddo…freddo prima umido e poi secco…il massimo per riportare in forma la cascata…inoltre per il sabato le previsioni sono ottime…
Eccola l’occasione…stavolta nessuno ci fermerà…riparte una settimana di preparazione…
Optiamo per partire venerdì sera dopo il lavoro…telefoniamo al placido e prenotiamo una stanza…al mattino almeno saremo già lì…a 10 minuti di auto dal parcheggio…
Ed eccoci qui…gli unici ospiti della locanda…
Con l’avvicinarsi del venerdì, l’adrenalina è andata crescendo sempre più…
La notte del venerdì, per me, è mooolto lunga nonostante le poche ore…di prender sonno non se ne parla…la tensione è tanta…sonnecchio più che dormire…
Alle 5 suona la sveglia…ci prepariamo…l’umore è molto buono, la voglia è tanta…
Giù di sotto un tavolo con la colazione preparata…si mangia tanto…c’è bisogno di incamerare energie…
Via che si parte…vogliamo attaccare presto…vogliamo assolutamente attaccare per primi…siamo qui apposta…
Giù gli zaini…ultimi preparativi…ora si fa sul serio…parole poche…si inizia a camminare…mezzora per arrivare all’attacco…
Il passo è spedito, il cuore batte forte…la voglia cresce…
preparativi
Il bosco lo attraversiamo in men che non si dica…
E ad un certo punto lei si mostra nella penombra…
...Arriviamo all’attacco…lasciamo gli zaini…fervono i preparativi…ci si mette i ramponi, ci si distribuisce il materiale…il primo tiro, non troppo difficile, lo farà marco…è il suo primo tiro da capocordata…se lo merita…tutto è stato pianificato in un breafing serale il mercoledì…
Intanto albeggia…
Ultime raccomandazioni…si parte…marco sul primo tiro
Prosegue bene, sicuro e senza intoppi…in teoria il tiro dovrebbe essere circa 30 metri con sosta su spit…ma marco non li trova…prosegue, prosegue finchè la corda stà per finire…niente da fare…la sosta forse era più sotto, coperta dalla neve…va beh…si ferma…sosta su ghiaccio…mi recupera…
Lo raggiungo…
Bene, da qui in poi toccherà a me…fino in cima…parto subito…l’obiettivo studiato in settimana è quello di fare molto spediti i primi tiri per portarsi in fretta alla base dei tre super tiri finali….
Io all’inizio del secondo tiro…una splendida goulotte sovrastata dai muri verticali…
Anche io non trovo la fantomatica sosta a spit…così faccio un tiro di 60 metri giusti giusti e mi porto alla base del muro finale dove faccio sosta su ghiaccio…
In pratica con 2 tiri abbiamo fatto quasi 120 dei quasi 300 metri totali della cascata ed abbiamo fatto 2 tiri invece che 3…
così son già alla base del primo dei tre tiri verticali che ci attendono...ora si fa sul serio..
...
Le foto non rendono mai bene l’idea della pendenza…più avanti si capirà meglio…
Il tiro, duro e sostenuto (5 grado) si conclude dopo 35 metri in una specie di grotta nel bel mezzo del muro…un luogo da favola nel quale mi infilo per far sosta…
panorama di ghiaccio...
veranda con vista cielo...
Faccio sosta…anche qui su ghiaccio…in teoria ci sarebbe un cordino con anello fissato su due chiodi da roccia…ma il ghiaccio se lo è ‘mangiato’…
Recupero marco in ambiente da favola…
Ora la concentrazione è alle stelle…da qui parte il tiro con la T maiuscola…il muro verticale di 45 metri, grado 5+…e il +, non è una battuta, fa una bella differenza…
Devo traversare leggermente a destra per uscire dalla nicchia…poi su, verso il cielo…da qui in poi, per 45 lunghi metri, il mio compagno non mi vedrà più…seguirà soltanto lo scorrere delle corde, sentirà i miei colpi sul ghiaccio, mi accompagnerà mentalmente…
Sguardo verso l’alto…devo andare su di lì???????????????????????????????????
...sguardo al socio...'tranquillo, ci vediamo su...'
Un tiro incredibile…
Un tiro di rara bellezza che mette a dura prova fisico e mente…
Picca…aggancio…
Alzo i piedi…
Equilibrio…
Picca…
Piantata…
Alzo i piedi…
Equilibrio…
Chiodo…
Picca…
Ecc
Ecc
Ecc…
se guardo su vedo il cielo…giù c’è il vuoto…
passo dopo passo…colpo dopo colpo…
quando la picca fatica a piantarsi e spacca il ghiaccio le braccia pulsano e i polpacci tremano…
un bel respiro…
appeso alla picca buona pianto un chiodo…
si riparte…i muscoli si rilassano, le energie tornano…
ancora un passo…
sono fuori…
c’è un terrazzino…ancora sosta su ghiaccio…
il baratro sotto i piedi...là in fondo, piccoli piccoli, i nostri zaini...
MARCOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! MOLLA TUTTOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
Mi guardo intorno…panorama da favola…mi rilasso un attimo….il muro è alle spalle……………
Marco sale…procede abbastanza bene…senza intoppi…con regolarità…
Poi lo vedo sbucare finalmente…pian piano mi raggiunge…i nostri sguardi si incrociano…
Ci facciamo i complimenti senza dircelo…la soddisfazione è tangibile ma vietato rilassarsi…
C’è ancora la candela finale…non lunghissima visto che questo tiro l’ho fatto leggermente più lungo per trovare un posto comodo per la sosta…
Ancora 30 metri di 5 grado però molto a salti visto che la candela è un po’ deteriorata…procedo in fretta…
Tiro molto divertente e suggestivo…poi l’uscita…
Sono in cima…faccio sosta sull’albero attrezzato…recupero marco che mi raggiunge in fretta…
Ora possiamo davvero essere soddisfatti…
Ce l’abbiamo fatta…
La soddisfazione è infinita…abbracci e pacche sulle spalle…
panorama...il lago con slavine...
Ora ci aspetta la fase più delicata…
La discesa con 4 corde doppie nel bosco a destra della cascata…
1 corda doppia
2 corda doppia
uno sguardo a sinistra...ecco il muro...da qui fa impressione...prima eravamo lì...
...altri intanto salgono ancora...
...mentre noi continuiamo a scendere...
3 corda doppia completamente nel vuoto...
...poi con un altra calata in diagonale eccoci di nuovo alla base...
ora è davvero fatta...il sogno è realizzato...
la via: IL SOGNO DEL GRAN SCOZZESE 300m 5+...
...si torna verso l'auto soddisfatti ed entusiasti...
passiamo sotto alla regina...o meglio di ciò che resta...
...sono i segnali che la primavera sta arrivando...
anche se, calendario alla mano, questo fantastico inverno non è ancora finito...
...e il freddo neppure...
alla prossima...