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sabato 5 giugno...
l'autostrada del Brennero scorre veloce...
il sole splende in cielo...
sono circa le 9 quando arriva un mms...
è Italo...lui, anzi loro visto che è in compagnia dei fedeli bulo e monix, son già arrivati sulla loro vetta di giornata...anzi, a dire il vero stan già per scendere...
nell'mms una foto...il cimon della Bagozza...
io la guardo, sorrido...
per ora foto interessanti per rispondere non ne posso fare...
spero di potermi riscattare più tardi...
i due giovinotti bipedi e il piccolo quadrupede mi danno del lazzarone...
ma come??? son quasi le 10 di sabato mattina, il sole è alto e tu sei ancora in autostrada???
già...non fa una piega...
la mia giornata però non è ancora iniziata...o meglio, è iniziata e sarà lunghissima...
una giornata lunga due giorni...
in auto si chiacchera del più e del meno, si scherza, si ascolta musica...ogni tanto un accenno a quella che sarà la tattica per le ore successive...
son dettagli ormai...il tutto è già pianificato da giorni, settimane, mesi...
...siamo allenati, sereni, tranquilli...sappiamo quello che ci aspetta...
io attendo questo momento da quasi 4 anni...
ne abbiam parlato tanto, l'abbiamo studiata...e ci siamo allenati duramente...
finalmente ci siamo...
un cartello ci indica...
SOLDA a sinistra...
TRAFOI a destra...
noi svoltiamo a sinistra...ma questo bivio assumerà un ruolo da protagonista più avanti...
ultimi tornanti, un paio di tunnel e................
eccolo...la valle si apre...lui si presenta all'improvviso...
io già lo sapevo...ci son passato qualche anno fa...e da allora ne son stato fatalmente attratto...
marco non lo sapeva, non se lo aspettava...
ci siam fermati in una piazzola...
binoccolo alla mano...
...ecco la nostra via...maestosa, imponente, attraente...illuminata dal sole ormai alto perde il suo aspetto spettrale e si mostra in un angelico splendore...
'AZZ SE è LUNGA...'
si riparte...il paese è poco avanti...
cerchiamo un posticino per mangiare qualcosa...sono ormai le 12.30...
non possiamo assolutamente saltare il pranzo...servono energie...
troviamo l'unico ristorante aperto...oltretutto esattamente al parcheggio dove parte il sentiero...
un bel carico di carboidrati e poi via...
ultimi preparativi alla macchina...
zaini in spalla e via...lo zaino come al solito sembra pesare troppo...
ma tant'è...
si cammina su bel sentiero tra i boschi...poi si arriva sul nevaio dove sprofondando un pò ci portiamo alla base dell'ultimo risalto erboso verso la nostra meta 'pomeridiana'...
qui da qualche parte c'è un enorme masso...non uno qualsiasi dei tanti che ci sono qui in giro...uno in particolare che di solito si incontra salendo dal sentiero in condizioni estive...un masso a cui oggi non dobbiamo pensare...che non dobbiamo vedere.................
e così sarà.....................
son le 15.30...ora la nostra vera meta è lì, la si tocca quasi con un dito...
già, quasi...
dal bellissimo terrazzo del rifugio la guardiamo...intanto ci rilassiamo un pò...
fa caldino purtroppo...lo zero termico è alto...
temevo di sentire la sua 'voce' rimbombare tutto il pomeriggio...
temevo di vedere tante nuvolette bianche levarsi fragorosamente dai suoi fianchi...
invece no...
intanto Solda è laggiù in fondo...
entriamo...due parole veloci col rifugista...il rifugio sarebbe ancora chiuso ma questo weekend è salito proprio per coloro che sarebbero venuti per fare questa salita...
...dalla finestra della sala da pranzo intanto lei ci osserva...
...mentre in corridoio campeggia la citazione di un alpinista dell'inizio 900...
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...come cambiano i tempi............
...beviamo una tazza di teh per ingannare l'attesa...
poi saliamo a fare un riposino su in camerata...son le 17...bisogna riposare...
non si dorme di certo...ma almeno ci rilassiamo...
ore 19 scendiamo per la cena...
oltre a noi altre 2 cordate...2 tedeschi 'associali' e due ragazzi di mantova con i quali invece facciamo presto 'amicizia'...
ci chiedono a che ora abbiamo intenzione di partire...e decidono di partire insieme a noi per andare insieme all'attacco...
intanto arriva la cena...
la cena che il rifugista fa apposta per coloro che dovranno affrontare questa salita...
lui sa bene di cosa si tratta...e si regola di conseguenza facendoci il pieno di carboidrati ed energie...
non so cosa dicano gli esperti nutrizionisti ma ci porta un piatto di pasta da 2 etti minimo poi una super omlette ripiena di speck e patate...
che botta...
ci alziamo da tavola alle 21, pieni come un uovo...
andiamo a sdraiarci un pò??? beh...
è una parola...
la partenza è decisa per le 00.00...
con conseguente 'colazione' alle 23.30........................................
con sto peso sullo stomaco poi...e l'adrenalina che inizia a salire...
marco si sdraia e riesce ad addormentarsi...
io no...dopo 30 minuti con gli occhi aperti mi alzo e scendo in sala da pranzo...
sul tavolo ci sono già i thermos della colazione...
passeggio un pò per il rifugio...
le 23.30 arrivano in un batter d'occhio...
salgo e sveglio marco...anche i due ragazzi di mantova (uno è di ASOLA......) si alzano...
siam giù...
colazione e via ai preparativi...
ore 00.25 si parte...
il buio è rotto solo dalle nostre pile frontali...
...il giorno prima l'attacco pareva lì a due passi...la notte tutto cambia...
finalmente arriviamo all'inizio del famigerato cono valanghivo...
qui si deve andare di fretta, per quanto possibile, perchè da qui per circa 800 metri siamo dei bersagli mobili in un ipotetico tiro al piattello...
1400 metri più in alto, sopra le nostre teste, c'è infatti un immensa seraccata sporgente che può scaricare in qualsiasi momento pezzi di ghiaccio o rocce di qualsiasi dimensione...quindi qui si procede slegati finchè si può e finchè ci si sente sicuri...
ogni minuto è prezioso...
si procede bene...le pendenze aumentano sempre di più...la progressione è fantastica...
ogni tanto qualche proiettile ronza vicino alle orecchie o picchia sul casco...molto meno di quello che temessi per fortuna...
via, veloci, sempre più su...
ambiente super...ogni tanto si fa una sosta per bere e mangiare qualcosina...ciò è fondamentale per la riuscita della salita...
inizia ad albeggiare...
stiam già salendo da qualche ora...i due ragazzi di mantova ci seguono...
...il sole sorge...
qui siam già nella parte 'alta' fuori quasi dalla traiettoria delle scariche più pericolose...
in questi ultimi 400 metri di dislivello la parete presenta ghiaccio vivo...quindi io e marco ci leghiamo...
sotto di noi il baratro...
faccio un tiro...l'idea iniziale era quella di seguire la linea più dritta possibile per la cima...qui infatti la parete si allarga e diventa immensa...quindi si può andare un pò dove si vuole, cercando o evitando i tratti più ripidi...
io decido di andare dritto per dritto, affrontando brevi tratti strepitosi con pendenze più elevate...eccomi in sosta su un breve muro a 80 gradi che i ragazzi di mantova aggirano sulla destra
qui la salita è strepitosa...ghiaccio quasi da cascata...mi fa impazzire...
marco mi raggiunge in sosta sul muretto...dietro di noi l'alba...che meraviglia...
secondo tiro...parte marco...
e io lo seguo...
quando lo raggiungo le pendenze calano ancora e 'scendono' sui 55 gradi...c'è ancora ghiaccio vivo ma decidiamo di procedere in conserva lunga...fino in cima...mancano circa 200 metri...
eccomi in una foto da poster fatta dai ragazzi di mantova...
finchè giungo in cresta....
qui la parete è finita...manca ancora uno sforzo...
sul filo di cresta...a pochi metri, quando sbuca la croce, faccio cenno a marco di passare avanti...abbiamo parlato tanto di quella croce...io l'ho già toccata anni fa, salendo dalla via normale col mio papi, ora tocca a lui...se lo merita...
vetta.........................................................
sono le 8.00.........................abbraccio marco e poi la croce...son commosso...non mi era mai successo prima..........
qui incredibilmente il telefono prende...me lo ricirdavo dalla volta prima...capta i segnali dai ripetitori dello stelvio...
eccolo il momento tanto atteso...mando un messaggio al mio papi che moralmente mi ha accompagnato nella salita ed aspetta mie notizie...
poi il tanto agognato e desiderato MMS che dalla mattina prima speravo di poter mandare...
VETTA............................................
panorama da brividi...
idealmente vedo qualsiasi cosa, anche casa di italo dove FORSE ora staranno facendo colazione...
staremmo qui per ore...intanto, oltre ai due ragazzi di mantova, iniziano ad arrivare decine di sci alpinisti che salgono dal rifugio Borletti...questa salita è una classica dello sci alpinismo...i primi che arrivano ci fanno i complimenti...scambiamo parole, foto, sorrisi...
loro ci invidiano la salita...noi gli invidieremo la discesa...
già, la discesa...la via 'normale' che ci riporterebbe al rifugio Tabaretta e quindi a Solda ci è stata sconsigliata...troppa neve e quindi, essendo un tragitto su cresta esposta, troppo rischio...
quindi dobbiamo scendere al Borletti...e quindi poi a Trafoi...
ecco che ritorna d'attualità il bivio iniziale...
ci attendono 2500 metri di dislivello in discesa sprofondando nella neve quasi ad ogni passo fino al ginocchio ed oltre...
non sarebbe molto agibile neanche questo versante per scendere a piedi ma per lo meno non è pericoloso come di là...
inconvenienti del mestiere...
quindi via, non c'è tempo da perdere...iniziamo a scendere...
uno sguardo alla parte alta della parete...ora fa impressione.......
in alto a destra si vede l'enorme seraccata a sbalzo che minaccia gran parte della salita...
l'ultima parte della valle prima del rifugio è stretta e da un lato vi sono dei seracchi enormi che la minacciano...mentre la percorriamo assistiamo a due grossi distacchi che trascinano giù una marea di ghiaccio, neve e pietre che precipitano fragorosamente fino ad andare a coprire parte delle tracce lasciate poco prima dagli sciatori nella neve...i distacchi provengono dall'alto e quindi non son provocati da nessuno se non dalla legge alla quale tutto e tutti non possono sottrarsi...
la legge di gravità...
arrancando, sprofondando, cadendo e porconando arriviamo finalmente al rifugio borletti......
qui ci beviamo una bella birra ricca di soddisfazione...
ora ci aspetta un lungo sentiero nel bosco che ci porterà in paese dove ci attende un taxi-furgone chiamato dal rifugista per riportarci a Solda...
finalmente ci possiamo alleggerire l'imbrago e riporre un pò di materiale...ma chissà perchè lo zaino ora pare minuscolo...
finalmente in paese...sono le 13.30...
ed ecco il nostro taxi...i piedi ringraziano...la schiena pure...
18 km di tornanti vomitosi...merito anche all'autista cinese
un pò troppo 'spigoloso'
...arriviamo a solda prima che io possa vomitare...
ormai è fatta...eccoci di nuovo al parcheggio...
ci sdraiamo un attimo vicino all'auto, baciati dal sole...tutto il materiale in terra...
il corpo è stanco ma la mente è serena, rilassata, soddisfatta...
questa ce la ricorderemo per un bel pò...
grazie marco, fedele compagno di cordata...
grazie ai ragazzi di mantova Marco e alessio per la compagnia e le foto...
grazie ai rifugisti del tabaretta per la cordialità e per le loro omlette...
grazie a italo e monix per il sostegno morale...
grazie ORTLES...
tu sai perchè.........
LA VIA...
ORTLES, parete nord (nordwand). 1400m (1850 di sviluppo), TD+
ICE