Ciao,

Forse qualcuno ricorderà le mie prime esperienze con il mondo delle ferrate, per chi volesse farsi del male riporto il link a quanto fatto la scorsa stagione.

report-alpinismo-montagna/bepi-zac-la-prima-ferrata-t4546.html

Questa era stata in tono minore, vuoi per l'infortunio alla moglie vuoi perchè comunque erano i primi approcci e necessitava prendere le misure.

Quella che si prospettava quest'anno sembrava decisamente meglio, la moglie in condizioni migliori, un poco di esperienza in più nel momdo delle ferrate, motivazione al massimo. In effetti così è stato, nonostante la casa allagata il giorno di ferragosto (proprio durante una ferrata, tra l'altro), nonostante mia madre ricoverata a Cavalese (nulla di grave, ma quanto basta per mandare all'aria un pò di programmi) siamo riusciti a fare parecchio, toglierci qualche bella soddisfazione. Non ho moltissime foto, sia perchè mi era difficoltoso farle per dove tenevo la macchina (ma in futuro risolverò anche questo dettaglio), sia perchè in un paio di ferrate il fare foto era uno dei miei utimi pensieri (l'importante non è arrivare in vetta, è tornare a casa )

Direi però che poco importa, quelle che ho ve le proporrò (anche e in particolare a beneficio di Chicco, che potrà cominciare ad oprganizzare le gite per la famiglia ampliata ). Quello che è veramente importante, almeno a mio modo do vedere, è quello che ti rimane dentro, quello che porterai con te e che diventerà parte del tuo essere. Nonostante la tensione, un bel mezzo chilo di fifa, nonostente l'emozione che lì per lì ti fa pure dimenticare come ti chiami, quello che ti rimane una volta smaltita l'adrenalina è il ricordo, l'odore e il gusto della quota, le viste infinte, l'emozione, la volgia di ricominciare. Non subito, ci sono voluti un paio di giorni, appena finita quella più impegnativa me ne sarei andato al mare sotto l'mbrellone; ma poi diciamo metabolizzata la cosa sono pronto a rifarla ora. Fantastico.

A questo aggiungiamo il fatto di fare certe esperienze con la famiglia, condividere con loro queste emozioni, e il quadro è più o meno completo.

Ora quelche dettaglio tecnico; abbiamo fatto tre ferrate (altre erano in programma ma le vicissitudini a cui ho accennato hanno sballato i programmi). Nuovamente la Bepi Zac (mi piaceva per le viste e comunque era una promessa alla moglie "post malattia"). Il Col Rodella (veloce ma nel suo piccolo contiene molte delle caratteristiche tecnice che si possono trovare nel mondo delle ferrate). Quella delle trincee (se mi avessero spiegato bene prima come girava nel dettaglio forse non l'avrei fatta, a posteriori meglio così). La prima la consiglio a tutti (pur con un minimo di attitudine e preparazione), la seconda pur nella sua "facilità" passatemi la definizione è un buon test per capire se è possibile andare oltre. La terza, bah direi che ci vuole una discreta preparazione sia dal punto di vista fisico che tecnico che psicologico. E' però veramente appagante.

Un'elemento che questa stagione ho visto diffusamente come non mai, a mazzi, isolate, addirittura un prato intero. Fortunatamente a quote e luoghi preclusi al gitaiolo medio che non avrebbe mancato di coglierle (stupido, inconcepibile oltrechè vietato).

Sua signoria la Marmolada vista dalla ferrata delle trincee, affascinate nella sua maestosità.

Un particolare che mi ha colpito; transitando da quel punto non si ha un'esatta percezione di dove ci si trova; ok si è in alto, si vede un pò di vuoto, si immagina, ma non si percepisce completamente. Le foto illustrano meglio, nella vista d'insieme si vede lo sperone a cui mi riferisco e sullo sfondo gli impianti di Porta Vescovo, nella seconda un dettaglio del passaggio e della successiva discesa

Una foto di me medesimo, in questo caso un poco di autocelebrazione ci sta

Questa una veloce anteprima "as it", poi ravanando nelle schede di memoria magari vi proporrò qualcosa di più esaustivo.

Roby

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

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"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."

Un traverso divertente

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

Indecisione, lungo o piatto?

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

Fiori...

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

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Alberto

"TWO HEADs ARE BETTER THAN ONE..."

Ciao,

Gentilmente scattate da amici, danno un'idea del tratto iniziale

C'è qualcosina ancora, ma devo prima dare una sistemata alle immagini.

Per ora buona settimana a tutti

Roby

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

In effatti il bello arriva in cima, come sempre in montagna

Roby

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

E' famoso quello della Tridentina, bah anche questo non è male. Sulla crestra affacciandosi a sinistra si può vedere Arabba, scendere è un filo ripodo

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)

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"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."

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“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)