Arriva, con un po’ di ritardo – ma del tutto giustificato – il resoconto dello slalom dei maschietti.
E come per le femminucce, mi limiterò al commento delle sole parti salienti.
Perdonatemi, ma tra una rabbia strettamente personale – su cui non vi ammorberò – e quella dovuta al risultato della gara, ho preferito pensarci un bel po’ sopra, prima di buttare giù queste poche righe.
Innanzitutto (ricollegandomi a quanto scritto in occasione dello slalom femminile) ribadisco la mia totale e più feroce avversità verso questi sciettini che non consentono il minimo errore nemmeno ai più scavati professionisti, divenendo troppo spesso delle vere e proprie catapulte che lanciano il malcapitato di turno direttamente in albergo e senza ritirare le 20.000 Lire passando dal via.
In secondo luogo, fate un favore al mondo: mandate in pensione Ante Kostelic o, perlomeno, ritirategli carta e penna! Ancora non ho capito con quale criterio abbia tracciato la seconda manche. L’unico aggettivo che trovo adatto è “criminale”, perché solo così si può definire il metodo adottato dal vecchio croato per ammazzare totalmente una gara olimpica.
Che poi, diciamoci la verità. Se il suo intento era favorire il figlio verso una rimonta da podio, beh, COMPLIMENTONI! Gran bel risultato!
Ma bando alle ciance, veniamo al sodo. Oggi adotterò un criterio diverso per la cronaca, affidandomi alla cara, vecchia, pagellina.
Partiamo dai nostri alfieri. Anzi, pedoni. Thaler, voto 5. Buono per la prima parte, sbanda e si capovolge sull’ultimo muretto. Faccia nella neve, bestemmie silenziose e rientro al parterre. Peccato, a occhio e croce era l’ultima opportunità di acchiappare un podio più importante della CdM…
Mölgg, voto 5-. Probabilmente ancora scosso dal salto in GS, non capisce un granché della prima frazione e ancora meno della seconda. Riduzione di un altro punto per lo spirito olimpico ridotto al lumicino. Rispetto ad un principe Hubertus Rudolph von Fürstenberg von Hohenlohe-Langenburg detto il Sombrero della Neve, 59 primavere ma sticazzi! (voto 10!), siamo anni luce indietro…
Razzoli, voto 5. E dire che su una neve da schifo come questa, 4 anni fa, ci fece sognare… ora, d’accordo essere il campione in carica, ma con una stagione caratterizzata da un misero 13° piazzamento, era il caso di portarlo? Viva la dietrologia, ma intanto Mister Parmigianoreggiano se lo è preso dietro.
Gross, voto 6. Che è da considerarsi una media tra il 9 della prima manche e il 3 della seconda. Superbo prima, gonzo poi. Anche se, a mio avviso, l’insufficienza piena è da dividersi con il team. Possibile che, avendo visto scendere tutti gli altri (Marcellino e HK94 in primis), non gli abbiano detto di mangiarsi la pista in certe zone e in altre anche? Evidentemente no. Altro legno per pochi, schifosissimi centesimi e siamo pronti per rifare la cassettiera antica…
Usciamo dai confini e passiamo al podio.
HK94, voto 7-. Se non avesse commesso cappellate nella prima frazione, probabilmente staremmo raccontando l’impresa di un ragazzino biondo e brufoloso, ma purtroppo per lui è andata così. Coraggio, hai almeno 4 olimpiadi per rifarti!
Marcellino, voto 6. Anche in questo caso è una media. Tra l’8 per il risultato, grazie alla seconda manche fatta da dio. E un bel 4, perché anche se sei il migliore, anche se rischi di vincere la tua 3a CdM generale, anche se esiste una (oscena) versione limitata dei tuoi sci, anche se l’unico – probabilmente – avversario che avrai nei prossimi anni è il biondino di poco fa, non ti puoi permettere di fare una faccia da “mi hanno appena tolto un rene, 6 incisivi, le cornee e pure un polmone” quando il tuo compagno Marione, uno che il titolo se lo merita come te – e forse di più – ti arriva davanti. Un bel bagno di umiltà, stile C3-PO su Tatooine, non può farti che bene!
SuperMarione, voto 10. Pochi cazzi. Per come ha sciato, per come ha gestito pressione e sci, per la carriera, se lo è meritato. Chapeu. Marione, già che ci sei, fai capire a Marcello cos’è un vero campione. Magari è la volta buona che lo capisce…
E con questo, signori, chiudo la mia brevissima carriera giornalistica. Spero che gli articoli vi abbiano allietato.
Magari ci risentiamo per Vail 2015! Tschüss!!!
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