Ciao a tutti, belli e brutti!
Eccoci qua, pronti alla disamina dei rapid gates femminili!
Mi scuserete se oggi sarò breve, privilegiando il podio e/o qualche altro dettaglio qui e la, ma tra l'aver perso la prima manche, essere stato appiedato dall'auto e, di conseguenza, non poter andare a sciare, il leit motiv della giornata era la bestemmia, la saracca, il moccolo!
Poco male alla fine, la neve l'ho tastata comunque e faceva schiferrimo...
La seconda frazione l'ho seguita per intero, ma non con la stessa intensità emotiva con cui seguo le altre specialità. È più forte di me, non riesco ad appassionarmi a questo modo di sciare, a questo tipo di sci.
Si lo so, è spettacolare, è veloce, è fico, ma non mi piace.
Scusate l'eresia ma rivoglio gli SL da 205cm!
Sfogo personale a parte, passiamo alle cose serie!
Casa Italia. Spiace. No Comment. Non Pervenute. Non bestemmio. È meglio.
Podio: Shiffrin, Schield senior, Zettel.
Partiamo dal Paracarro! Sembra, ogni volta che è che in mezzo ai pali stretti, che sia sempre li ad implorare che qualcuno non le spari, con 'ste mani avanti, sto culo indietro, però mette sul piatto una seconda frazione coi controcazzi!
E difatti va ad occupare il terzo gradino, scalzando con un colpo d'anca spettacolare Spilungona Riesch, autrice di uno sfracello di errori dove non doveva commetterli.
Sarà, ma la luce che ha illuminato la prima medaglia olimpica della Zettel, l'ha fatta sembrare meno brüta del solito. Lacrime di gioia che, duole ammetterlo, mi hanno anche un po' commosso!
Non tanto quanto quelle di Marlies! Tornata a Schladmimg dopo essersi sfasciata tutto lo sfasciabile, torna sul podio olimpico per l'ennesima volta, e per l'ennesima volta fallisce l'oro. Ma signori... Che roba! Perfetta, affamata, bella (sciisticamente parlando eh!). Sarà suddita di Maria Teresa, come la Zettel, ma quando una scia così...
Ma lo slalom femminile, nell'ultimo periodo, ha un'altra padrona. Sul trono siede una appena maggiorenne biondina, una che nel suo paese per altri 3 anni non potrà ubriacarsi (ufficialmente...) per festeggiare quest'oro... La perfezione oggi, come l'anno scorso ai mondiali e in coppa, risponde al nome di Mikaela Schiffrin. E in quanto perfetta, mi sta sulle balle!
ed ecco la seconda eresia: prima che partisse, tifavo per l'austriaca.
Aaaaaah! Tu quoque, filibustiere! Già vi immagino a battere i tastini della tastiera per scrivermi strali di invettive!
Calmi, ho le mie ragioni!
L'ammerigana è troppo distaccata, troppo consapevole di essere la migliore e, di conseguenza troppo distante dal riuscire a emozionarmi. Com'è che va di moda dire oggi? "Di pancia"? Ecco, appunto, io di pancia fo altro...
Per carità, sulla classe non discuto, ma da una 18enne che vince un oro olimpico mi aspetto urla, follia, stage diving sui russi, capriole, uno sciolinare di imprecazioni inenarrabili, birra a fiumi, scene hot. No che arrivi, abbracci le colleghe di podio e fai uno strilletto dicendo "oh my god, abbiamo gli stessi sci!"
Eccheccazzo!
A domani!