Ed eeeeeeeeeeeeeeeeeeccoci qua!
Forte dei potenti mezzi informatici messi a disposizione da XXXXXX (Sektronda, non t’azzardare a sostiture le “X”!!!), ritardando la pausa pranzo (e vabbè, tanto con quello schifo che trovo in mensa…), sono pronto ad assistere in streaming a questo primo appuntamento con i Mondiali in quel di San Maurizio da Hunziker fu Gervasoni.
Mi risparmio la ricognizione della biondona Cecca, le interviste pre e post ricognizione delle nostre, i pronostici di Blardone e mi concedo (anzi, concedetemela) una piccola divagazione su RaiSport.
Ordunque, ci voleva tanto a sopprimere il secondo canale? Tanto, parliamoci chiaro, che senso aveva trasmettere le stesse, precise, identiche e spesso soporifere cose?
In attesa di riscontro, colgo l’occasione per ritornare sul pezzo.
E, a proposito di pezzi, in questo SG di apertura ne avremo parecchi da novanta.
…
Ragazzi, “DA” novanta, non “A” novanta, ok?
si lo so che molte suscitano il primo pensiero, ma oggi lasciamo che siano le lamine a parlare…Chi ballerà sul primo gradino del podio? Gut? Rebensburg? Sua Maestà Lindsey? Annina o qualche new entry “OltreBrennero”? Tina (Weirather… purtroppo quella brava non c’è…) Le (#AspettaCheMiGratto) nostre?
Stiamo a vedere.
Brunone Kernen apre la pista e….
VIA!
Anzi, stop!
Perdonate la brusca frenata, ma devo. L’idea iniziale, almeno fino al pettorale 20, era quella di impostare questa “recensione” come una cronaca in parziale presa diretta. Ma appena scesa la Haehlen ho salvato la bozza, ho riletto quanto avevo già scritto e ho chiuso baracca e burattini, incamminandomi verso il meritato pranzo.
E ho ripensato e ripensato…
E una volta tornato alla postazione di lavoro ho riaperto il file, chiedendomi – senza mezzi termini – “ma che cazzo è sta schifezza?”
Mancava qualcosa. Tutto troppo piatto e senza pathos, lineare come…
Ecco! Proprio come ‘sto SG…
Lì ho capito. Ho capito che, complici svariati fattori – il fatto che sia martedì, che ho guardato la gara sul PC con una cuffietta nell’orecchio destro, che l’orecchio sinistro fosse intento a pattugliare il corridoio per evitare sorprese sgradite, la scomodità della sedia rispetto al mio divano e l’assenza imperdonabile di almeno una birra – non mi sono per niente gustato questo esordio.
Non ho sentito quella spinta emotiva che altre gare mi danno quando le guardo. E non parlo solo del trittico altoatesino di dicembre, o di Kitz, o delle splendide discese a Cortina, o #MetteteUnaClassicaACaso.
No, qui era proprio una questione di “animo piatto”. Non ero teso nemmeno quando Elena e Francesca hanno aperto le danze, o quando è scesa (maluccio, diciamocelo) Sofia, o quando speravo che almeno Federica salvasse l’onor patrio.
Niente. Nada. Nichts.
Giusto l’attimo di godermi le nuove e finalmente azzurre tute (a proposito, ma mi spiegate il senso di quel grigio antracite triste triste triste utilizzato finora??) e poi basta.
Ha vinto l’exploit. Nicole Schmidhofer, per gli amici Patsy Kensit. Colei che ha interpretato al meglio questo brutto – sì, brutto – supergì, sciando leggera, armoniosa, bella e veloce, tanto da essere l’unica a passare i 100 all’ora sull’ultimo rettilineo. La nipote di Cecco Beppe che, incredula, sfinita e col fiato al lumicino, si piazza davanti (no… meglio… sotto) le telecamere nel leader box. E l’incredulità regna pressoché sovrana, dato che in CdM è andata solamente due volte a podio. Ma si sa, gara secca e risultati sorprendenti spesso e volentieri vanno a farsi l’aperitivo insieme, quindi complimenti Pats… ehm, Nicole!, e in bocca al lupo.
Piazza d’onore per Tina, quella meno brava, l’eterna incompiuta che oggi, nonostante una discesa quasi scevra di errori, deve concedere 33 centesimi all’austriaca. Accendere il NOS dopo l’ultimo salto non è bastato, così la lichtesteinerin… lichtesteineres… TINA! ha dovuto accontentarsi del metallo meno nobile. Boccone probabilmente reso più amaro per come era riuscita a beffare Lara.
Già, Lara… Oh Lara. Oh come scia Lara! Scusate, ma mi sento un novello Maurizio Mosca in adorazione di Del Piero. Eh sì, Lara scia. Probabilmente è la più bella a vedersi (sì, raga, ANCHE con tuta, casco e scarponi!
) ma oggi… eh oggi non bastava la bellezza del gesto. Oggi serviva tirare, tirare, tirare ma con leggerezza. Ovvero, non come ha fatto Miss Ticino. Peccato, forse la botta di Cortina ha influito, non lo so, ma vederla al traguardo basita per quello +0,03 dalla Weirather mi ha intristito. E tanto! Aveva dato tutto e, forse, aveva dato troppo.Chiudo qui, perché vorrei evitare di incupirmi ancora di più per il risultato azzurro. Cioè, non è andata malissimo, per carità. Tre nelle dieci è sempre buono, va bene anche il risultato di Marsaglia (17a) ma…
Ma…
No, ok, non riesco a stare zitto. Ma non me la prendo con le ragazze, anzi!
Io me la prendo con la stampa. Tutta! Hanno creato – ma lo fanno sempre – tanta, troppa aspettativa! Ok, onestamente, con i risultati arrivati soprattutto con Sofia, c’era da aspettarselo e probabilmente tutti (va be’ dai… tanti) speravano nella prima vittoria proprio oggi e proprio ai mondiali. “No ragazzi, non scherziamo” direbbe Elio. D’accordo sperare, ma non ai mondiali. O alle olimpiadi. In questi casi è tutto o niente, e l’errore è lì dietro l’angolo che aspetta di fotterti e farti allungare 4 curve di seguito. Quindi, per favore, risparmiateci domani i caratteri cubitali riportanti “Disfatta Sci” o cose simili.
Grazie.
PS: nessun commento su Anna e Lindsey, mi basta che non si siano fatte ancora male!
Bis nächste Mal!
Tommaso ha scritto:
