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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 14:22 
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Sci utilizzati: Head iSL RD, Head REV 85
Bene, mi porto avanti cercando anche di aiutare Mark e apro il 3d apposito per le recensioni.
Forza e coraggio!

thefabius!


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 14:25 
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Sci utilizzati: atomic, duel, rossignol, head, dynastar
No, scusa, forza e coraggio tu, li hai provati o no questi sci?
E allora comincia a raccontarci qualcosa, che fai, lanci il sasso e ritiri la mano?
:D :D :D :D :D

giò


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 14:27 
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Sci utilizzati: Head iSL RD, Head REV 85
Inizio con le mie!

Premesse obbligatorie per chi legge e non mi conosce: 49 anni, alto 183, peso 75 Kg, buon livello tecnico, allenamento purtroppo solamente medio. Scio abitualmente con sci Head iSL RD.
Il teatro della commedia è stato l’alta val Pusteria, tra Passo Monte Croce e la Croda Rossa: giornate con una temperatura perfetta (non freddo e nemmeno mai troppo caldo) e una neve, soprattutto fino alle 12, da vera libidine, dopo comunque buona e mai sfatta. Per di più, nessuno in pista il sabato, un po’ di gente invece la domenica. Questo ovviamente influisce in maniera positiva, anche troppo: si tratta di condizioni così ideali e perfette che a volte possono trarre in inganno le persone, che poi invece si ritrovano a sciare normalmente in altri posti, in condizioni peggiori, e con ben altro affollamento!
In questi test mi sono dedicato molto a sci con raggi di curva importanti, anche alla luce dell’acquisto che vorrei fare. Dunque, con rammarico (viste le mie predilezioni), non ho provato nemmeno uno sci da SL.

Come sempre, si tratta delle mie personalissime impressioni, che non vogliono (e non devono) vincolare nessun altro, libero di pensarla in maniera anche assai diversa.

Head iSpeed PRO 175 e 180
Volenti o nolenti, è sempre un prodotto che attira molto. Se da tanti anni è tra i leader del mercato nel proprio segmento un motivo ci dovrà pur essere, no? Bene, e allora anche questo non delude, minimamente. Uno sci solidissimo, tenuta super ma anche ingresso curva docile e ammiccante (grazie alla spatolona). Se caricate, le aste hanno anche un bel ritorno di energia, piacevole e gustoso, che regala sorrisi. Lo sci infonde sempre sicurezza, con tutti i raggi e lungo tutta la curva. La misura 175 è senza dubbio più maneggevole, ideale per chi è più leggero o per chi ha voglia di cortoraggio a profusione. La 180 va lavorata un pizzico di più, ma ha dalla sua più centimetri di sostegno e una maggiore stabilità e precisione, oltre ad una maggior armonia generale. Insomma, bellissimissimo!

PS: Lo sci esiste anche in versione con un pistoncino anteriore (dampener) che serve a smorzare vibrazioni eccessive: provato con e senza, ammetto di non essere riuscito a sentire molta differenza, se non una sensazione di vago allungamento del raggio naturale, come se l’insieme sci/piastra/attacco divenisse appena un pizzico più rigido. Ognuno decida come meglio crede.

Head iRace 175
Questo sci mi ha un po’ spiazzato: forse lo ricordavo migliore, forse perché provato in mezzo a tanti sci davvero molto prestazionali apparivano più evidenti i suoi limiti, ma sinceramente non mi è piaciuto molto.
Lo ho trovato né carne e né pesce, adatto si a diversi raggi, ma poi se si inizia a spingere (nemmeno troppo forte) non ho ricevuto risposte concrete e apprezzabili in nessuna situazione. Non mi ci sono proprio trovato…

Head SuperShape Magnum 170
Sotto suggerimento dell’inimitabile Magister, provo questo sci, un evergreen - best seller della casa. Beh, pur non essendo il mio sci, devo dire che mi ci sono proprio divertito. Non gli si possono chiedere le stesse cose dei fratelli maggiori, ma se non si esagera lui se la cava sempre bene, su ogni neve. Manovrabilissimo e agile, leggero sotto i piedi, passa da una curva all’altra senza soluzione di continuità e soprattutto senza mettere in crisi lo sciatore. Soffre sul duro se spinto forte, ma questo forse è davvero chiedere troppo.

Rossignol Hero Master 21 (180)
E’ la terza volta che provo questo sci ai test, ed è sempre uno sci pazzesco! Tenuta super, infonde sicurezza e non teme la velocità (anzi!). Risulta anche non difficile da inserire in curva (grazie al rocker), adattandosi a diversi raggi. Se deformato a dovere, lui risponde in maniera pulita e non nervosa, progressiva direi. Uno sci magari non per tutti, ma davvero da libidine.

Rossignol Hero Master 16 (170)
Fratellino due gradini minore (in termini di raggio ma non di struttura) dello M21, è uno sci piacevolissimo e di tanta sostanza. Massima manovrabilità, sembra chiedere sempre curve e cambi di spigolo, per regalare emozioni e rimbalzi a più non posso. Si, magari con uno sci così a fine giornata le gambe saranno un po’ tritate… Ma il sorriso stampato sulla bocca resterà a testimonianza di tanto, tanto divertimento!

Volkl Racetiger GS UVO 180 R19
Sci rinnovato nella grafica e probabilmente anche nella sostanza (ora è più pesante, quindi immagino vi siano state modifiche nella struttura, pur sempre a sandwich). Perso il sidewall. Lo sci è bello, molto stabile, assorbe bene le vibrazioni (ottima la piastra Piston). Si adatta anche a diversi raggi di curva, facendosi deformare per cortoraggio. Dove forse lascia un pizzico di amaro in bocca è nell’energia: non sembra mai essere veloce, non regala troppe emozioni.

Fischer RC4 WC 183 FIS
Sci di chiaro target “master”, già prendendolo in mano si ha una sensazione di leggerezza che non dispiace. Messo ai piedi poi si rivela facile, più di quanto si potesse immaginare. L’inizio curva non è particolarmente ostico, anzi nella sciata in generale si dimostra manovrabile e anche un pizzico indulgente. La tenuta è davvero buona, tagliando la neve in maniera quasi chirurgica. Rimane però un race vero, con un caveat importante: quello che questo sci richiede, sempre, è la pressione in curva, perché se si prova ad alleggerire l’esterno prima di aver finito, si va inesorabilmente per la tangente. Molto, molto bello.

Fischer RC4 The Curv 178
E’ lo ormai famoso The Curv “dopato”, quello con la struttura FIS, uno sci che è piaciuto parecchio già dallo scorso anno. E’ la prima volta che lo provo, e lo ho trovato molto solido, sempre ben piazzato, con un’ottima tenuta. Buona maneggevolezza e presenza in tutti i raggi di curva, senza mai creare problemi. Un bellissimo sci a cui l’unico rimprovero che mi sento di fare è di risultare un pizzico sordo, cioè di non fornire un ritorno elastico al pari di alcuni altri concorrenti.

Atomic X9 181
Grande novità della prossima stagione (D2 out, Servotech in), è il sostituto del fortunato XT (infatti disponibile anche nella misura 175). La struttura di derivazione FIS si sente sempre e lo sci è stabile e sicuro ma nel contempo divertente e reattivo, senza mai esagerare in nessuna reazione. Anche a bassa velocità lo sci si inserisce bene in curva, senza esitazioni. Nessun problema poi nel variare il raggio, purché si sappia caricare bene lo sci (deformazione comunque sempre progressiva e piacevole). La tenuta su duro è ottima, naturale, e regala sicurezza allo sciatore. Uno sci bellissimo e praticamente senza difetti!

Atomic G9 183
Anche questa è una novità della casa, rinnovando completamente la gamma: anche qui non più D2 ma ServoTech! Non sono in grado di dire se e quanto la nuova tecnologia funzioni o sia migliore rispetto a prima, ma so dire che lo sci mi è sembrato semplicemente fantastico: un GS negozio con i controattributi, in grado di regalare tante emozioni su tutti i raggi di curva possibili, con un ritorno di energia che ricorda da vicino quello degli SL. Ho lungamente provato, ma non sono riuscito a metterlo in crisi in nessuna maniera. Tenuta al top, ma manovrabilità anche a bassa velocità ne fanno un prodotto davvero riuscito, meraviglioso.

Conclusioni: partecipare a questi test, ben organizzati e circondati da amici e gente piacevole è sempre una gioia immensa. Farlo poi con il sole splendente e con neve fantastica, è qualcosa che non ha davvero prezzo!!

thefabius!


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 14:39 
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Sci utilizzati: Salomon Crossmax 7x e SSS 177
Prima ancora di leggere un grande grazie, questa mattina sarò entrato nel forum 30 volte per vedere se fossero uscite le prime recensioni!! :D :D :D


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 22:57 
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Di Atomic avete provato qualcosa della linea all-mountain (Vantage, se si chiama ancora così ) ?


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 23:00 
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Considerando che Fabio quest’anno mi ha preceduto, posso risparmiarvi i consueti preamboli ed entrare immediatamente in tema. :D

ATOMIC

La scorsa stagione Fischer ed Head avevano rivoluzionato le proprie linee top di gamma; quest'anno è toccato ad Atomic rivedere in modo sostanziale i propri modelli, mentre le altre case si sono limitate ad apportare solo modifiche e miglioramenti ai loro modelli di punta, senza però stravolgerne le caratteristiche. In particolare, per quanto riguarda Atomic, la serie Doubledeck viene sostituita dai nuovi modelli G9 da gigante, S9 da slalom, X9 che sostituisce il vecchio Xt. Sono tutti attrezzi costituiti con struttura sandwitch, full camber ed adottano, in sostituzione del doubledeck, il nuovo sistema servotech (la barra/pistone che corre su tutta la parte anteriore dello sci) che ha il compito di tenere lo sci attaccato al terreno, e quindi aumentarne scorrevolezza e stabilità in qualsiasi condizione di neve. E se la tendenza degli ultimi anni è stata quella di rendere sempre più facili gli attrezzi top di gamma per renderli fruibili da parte di una gamma sempre più ampia di sciatori, Atomic non ha fatto eccezione: i nuovi sci sono più facili, meno cattivi dei precedenti modelli, pur non risultando certo banali. Sono attrezzi di gamma altissima e si vede, ma se piacciono, e tanto, allo sciatore esperto, non spaventano più come facevano un tempo chi ancora deve mettere a punto la propria tecnica.

Atomic G9 177
Come lo prendi in mano ti sorprendi di come lo sci sia stato alleggerito rispetto ai modelli precedenti: è il primo sci che ho provato a pista libera e millerighe ancora intonso ed è in queste condizioni che questo sci si esalta; facile ed immediato nell'entrata in curva, mantiene in modo impeccabile la traiettoria senza una minima sbavatura e soprattutto senza trasmettere la minima vibrazione allo sciatore. Rapido nell'uscita, senza trasmettere un rebound eccessivo o troppo aggressivo, non dà mai l'impressione di essere in difficoltà. Più lo fai correre e più risponde in modo impeccabile. Un ottimo attrezzo per alternare tutti gli archi di curva, senza richiedere un impegno eccessivo e soprattutto dando l'impressione di perdonare anche qualche sbavatura tecnica; se il GS D2 faceva dell'aggressività la sua caratteristica principale, questo G9 fa dell'equilibrio il suo punto di forza; dove il D2 rispondeva in modo sferzante, il G9 risponde in modo più dolce e ti infonde sicurezza, pur non cedendo di un pelo in fatto di prestazioni: lo sci ideale probabilmente per perfezionare il proprio bagaglio tecnico.

Atomic G9 183
Come capita sovente per i modelli da gigante, le versioni più lunghe sono quelle che danno maggiori soddisfazioni e non fa eccezione anche questo G9, che in 183 mantiene le caratteristiche di facilità e di fruibilità del fratello più corto, esaltandone la fluidità per tutto l'arco di curva e rendendolo ancor più piacevole da sciare. Nello stretto dimostra la stessa rapidità nei cambi del 177, ma è soprattutto nelle curve medio ampie che i sei centimetri in più si fanno apprezzare, conferendo a questo sci una risposta sempre assolutamente equilibrata, simile per certi versi a quella che offrono i modelli FIS/master e che non ricordo di aver mai trovato sui modelli negozio della casa austriaca. Io non avrei dubbi, dovessi scegliere, prenderei il 183.

Atomic S9 165
È il nuovo SL negozio della casa austriaca ed è quello che a mio parere beneficia maggiormente della nuova struttura sandwich e dell'aver perso il doubledeck che rendeva eccessivamente reattivo il vecchio modello, tant'è che sui modelli gara non veniva adottato. Infatti, se il D2 SL era sicuramente il più cattivo nella sua categoria, aveva però il difetto di non perdonare il minimo errore, pena trovarsi catapultati a gambe all'aria. Esigeva, in pratica, una sciata sempre precisa e dinamica, risultando quindi parecchio impegnativo ed affaticante se utilizzato per tutta la giornata. L'S9, invece, come il fratello da GS, è molto più equilibrato nel comportamento, meno scattante e "isterico “, risultando più godibile e quindi meno stancante. Questa nuova versione lo rende anche sicuramente più polivalente: se il D2 era il top nelle curve strette, ma diventava difficile da guidare in quelle ampie proprio per la sua reattività e la tendenza a chiudere in modo prepotente, l'S9 si comporta egregiamente anche nelle curve medio lunghe, senza perdere direzionalità o diventando "ballerino" all'aumentare della velocità, ma mantenendo sempre una compostezza da riferimento: uno sci assolutamente riuscito, che centra in pieno gli obiettivi che Atomic si è data nell'idearlo.

Atomic X9 175
Chi ha in mente il vecchio Xt, soprattutto nella prima versione, la macchina da guerra che arrivava direttamente dalle gare di parallelo di Coppa del mondo, probabilmente rimarrà deluso da questo nuovo X9, mentre chi sull'Xt non è mai salito, facilmente se ne innamorerà. Già, perché questo è un bellissimo allround top level, con una sciancratura intermedia tra GS ed SL, ma è uno sci "normale", che come i suoi fratelli più specialistici fa della fruibilità il suo punto di forza. Se l'Xt era scorbutico, ma obiettivamente entusiasmante, l'X9 è armonioso e divertente e, come gli atri modelli della nuova serie 9, sulla neve si comporta in modo perfetto, intuitivo in entrata curva e con una risposta più da race carve che da slalom, è lo sci perfetto per alternare curve di raggio, con cambi di ritmo e velocità differenti. E’ l’attrezzo perfetto per chi vuole uno sci per fare di tutto e di più, per andare a spasso e farsi otto ore sulla neve in tutto relax, ma che quando premi il gas risponde immediatamente…
…però non ti dà mai quella scarica di adrenalina che ti dava il predecessore “cattivo” Xt.

FISCHER

Fischer RC4 The Curv 178 - N
Lo scorso anno non mi era piaciuto più di tanto e lo avevo scritto attirandomi così le ire di chi ne era rimasto assolutamente folgorato, per cui ho voluto riprovarlo anche in questa occasione. Beh, che dire, non ho cambiato idea e potrei riscrivere esattamente quello che ho scritto lo scorso anno. Infatti, con questo attrezzo non riesco a trovare il giusto feeling: troppo pesante per i miei gusti, per iniziare la curva devi entrare con una forza e decisione e allora lui fa quello che vuoi tu, restituendoti anche una buona spinta in rebound, però lo fa sempre con un attimo di ritardo, stessa cosa in fase di svincolo: per farlo girare in modo rapido nello stretto mi sono visto costretto a sollevare lo sci interno. Cambia la musica nelle curve ampie, lì è un bulldozer e non si scompone di un millimetro spianando tutto ciò che incontra, ma anche su questo terreno mi sembra sempre un po’ macchinoso e per farlo rispondere devi sempre entrare in modo deciso (devi “violentarlo” mi diceva scherzando Cesare). Rimango convinto quindi che è uno sci che richiede una sciata potente e sportiva per dare il meglio di se e capisco che sia lo sci perfetto per persone dotate, oltre che di un’ottima tecnica, anche di un fisico importante e di una sciata potente e sportiva, mentre io che ho una sciata leggera e poco potente, con il The Curv non riesco proprio a fare amicizia: non siamo fatti l’uno per l’altro.

Fischer RC4 GS 183
Rossignol tre stagioni fa, lanciando la serie “master” è andata a colmare il vuoto lasciato dai “GS FIS donna”, dopo che la FIS aveva allungato le misure minime per partecipare alle gare di CDM. Dei vecchi “donna” questi sci, sui 180/185 cm di altezza ed un raggio che va dai 23 ai 25 metri, hanno ereditato una struttura “importante” e si rivolgono ad un pubblico di appassionati che desiderano qualcosa in più rispetto ai normali GS negozio. Ogni casa ormai ne ha almeno uno in catalogo e sono ormai “sdoganati” anche per sciare in campo libero.
Questo RC4 WC GS è il “master” di casa Fischer, un 23 metri di raggio che nel listino della casa austriaca va a far concorrenza agli altri “ex FIS donne”. Su questo sci potrei cavarmela dicendo solo: “se avessi potuto portarmi a casa uno tra tutti gli sci che ho provato in questo skitest non avrei avuto il minimo dubbio, sarebbe stato lui il prescelto!” Sci bellissimo, un fulmine nei cambi, veloce, stabile, lo metti ai piedi e ti fa volare… come prende lo spigolo diventa adrenalinico ed il rischio è veramente solo quello di farsi prendere la mano… Cosa dire d’altro? Che inviterei tutti i detrattori dei “coppa in campo libero” a farsi almeno un giro una volta su uno sci come questo e poi ne riparliamo, ma sarebbe tornare su un argomento trito e ritrito, per cui meglio glissare…

HEAD

Head WC Rebels i.pro 180
Lo avevo provato lo scorso anno e l’ho riprovato volentieri anche in questa edizione, perché monta una piastra nuova, che ha per altro la possibilità di montare come optional il pistoncino anteriore che, anche in questo caso, dovrebbe garantire un migliore e più continuo appoggio dello sci sulla neve. A dire il vero, ne ho provati due diverse paia, perché il primo che mi è stato consegnato mi aveva lasciato del tutto basito: lo sci faceva fatica ad inserirsi in curva, risultando poi parecchio rigido e rispondendo in modo inusuale in fase di svincolo. Convinto che si trattasse dell’effetto “pistoncino” sono tornato al gazebo della Head dopo un paio di piste ed ho fatto presente le mie perplessità ad Estro. Una controllata ed il mistero si è chiarito: il modello che mi era stato consegnato aveva l’attacco montato un centimetro indietro rispetto allo standard. Sostituito con un altro “normale” ho ritrovato fin dalle prime curve la piacevolezza che anche questo modello, un po’ come tutti gli sci di questa casa, riesce a fornire (anche se il mio cuore, ma lo sapete già, resta comunque legato al modello precedente). Non chiedetemi se effettivamente, come dicono i tecnici di Head, la nuova piastra lo rende ancora più facile nell’entrata in curva o se il “pistoncino” fa effettivamente il proprio lavoro, perché per capirlo bisognerebbe probabilmente scendere dal modello 2017 e salire su questo; quello che posso dire è che rimane uno dei GS negozio di altissima gamma (il “master” con raggio over 23 di Head è l’RD), più equilibrato e piacevole da sciare. Se lo fai correre lui non fa una piega, se stringi il raggio di curva lui ti asseconda, se lo fai andare lui va… unica cosa, ed è per quello che preferisco la versione precedente, come ho scritto la scorsa stagione, a mio parere ha perso un po’ in personalità, ma questa naturalmente è solo la mia opinione.

Head WC Rebels i.sl 165
Avevo veramente voglia di provarlo, perché da felicissimo possessore di un i.sl in versione “pre grafene” ero curioso di vedere come la casa austriaca avesse reinterpretato questo modello. Purtroppo lo scorso anno gli amici di Head, sapendo che i clienti di Ornello prediligono soprattutto i modelli lunghi non lo aveva portato ai test, per cui la voglia mi era rimasta e finalmente quest’anno ci sono riuscito.
Devo dire che i due sci, il mio ed il nuovo, sono piuttosto diversi. Il mio ha un raggio di un paio di metri più lungo, il disegno della spatola e la sciancratura differenti. Inolte, il nuovo modello è più leggero e sottile grazie agli inserti in grafene. Il carattere però rimane abbastanza simile, ma anche in questo caso, come per i modelli “lunghi” la differenza si sente. Lo sci gira benissimo e non è mai difficile, si lascia guidare bene e risponde con immediatezza agli impulsi che gli trasmette lo sciatore, ma sfodera una grinta superiore rispetto al mio, è più “secco” nelle risposte, probabilmente più performante e “professionale”, ma meno giocoso. Se il mio i.sl è una sorta di macchina del divertimento, questo nuovo i.sl è più simile agli sci da gara, pur mantenendosi un attrezzo facile ed alla portata di molti. Come tutti gli SL, basta non arretrare, se no sono guai, ma rispetto ad altri modelli più specializzati, qualche errore lo concede. Promosso a pieni voti.

Head WC Rebels i.race 175
E’ stata la vera sorpresa in positivo di questo test, almeno per quanto mi riguarda. Lo avevo provato due anni fa, quando era stato presentato, in versione senza grafene e non mi era piaciuto più di tanto, perché mi aveva dato l’impressione di essere un i.speed che girava troppo, in pratica un GS con troppa sciancratura, piuttosto morbido e senza una personalità ben precisa. Devo invece dire che questa versione mi è piaciuta tantissimo. Il nuovo modello, a differenza del precedente, una suo carattere ce l’ha, ha acquistato in brio ed in esuberanza, aspetti sui quali difettava un po’, diventando una sorta di “supershape speed vitaminizzato” tanto da essere a pieno una valida alternativa dell’Atomic X9 e del Salomon XLab, vale a dire di quei modelli di alta gamma con sciancratura e raggio di curva intermedio tra un SL ed un GS. Probabilmente rispetto ai rivali, paga ancora un pochino in termini di prestazioni assolute, ma offre l’immediatezza e la facilità che ha sempre contraddistinto tutti gli sci di casa Head.

ROSSIGNOL

Rossignol Master 18
Lo sci, come i suoi fratelli più lunghi non è cambiato, ma adesso monta la piastra R21 e gli attacchi multicolore Kristoffersen limited edition. Come i fratelli, da un paio di stagioni è uno dei modelli di riferimento nella categoria “over the top”, per cui cosa aggiungere d’altro su questi sci che non sia stato ancora scritto? Il 18 è una sorta di slalom lungo, senza il rocker che hanno gli altri master 21 e 23 risulta più immediato, ma anche più dinamico e reattivo. E’ impressionante come entra in curva e come ne esce, restituendoti delle fiondate da fare salire la pressione sanguinea… bellissimo davvero, ma se sciato come si deve sicuramente impegnativo. Unico appunto, che vale per tutta la serie Master di questa stagione, la chiusura e l’apertura degli attacchi risulta parecchio difficoltosa e richiede una buona dose di energia, cosa che può diventare antipatica qualora ci si trovi in una situazione di difficoltà, magari dopo una caduta in un punto particolarmente ripido.

Rossignol Master 21
E’ un grande classico, lo sci che ha creato una nuova fascia di mercato, quella degli sci con struttura e comportamenti dei FIS, ma con raggio di curva da GS negozio. E questa fama, dopo tre anni dalla presentazione se la merita ancora tutta. Pur avendo la stessa struttura del 18, il Master 21 da subito dà l’impressione di essere uno sci diverso, meno frenetico, più armonioso nelle risposte, più equilibrato, con l’entrata in curva rapida e precisa, agevolata da un rocker deciso anche se non invasivo, un sostegno da riferimento, una fluidità nel centro curva che si fa apprezzare, senza una sbavatura o un minimo cedimento, un rebound mai esagerato ed uno svincolo immediato lo rendono, per i miei gusti, più piacevole da sciare del fratello più corto.

Rossignol Master 23
Lo sapete già, io sono innamorato di un certo tipo di sci… se aggiungete che i FIS della casa francese, i 183 donne in particolare, da sempre sono stati i più piacevoli da sciare in campo libero e che questo M23 ne ha ripreso in buona parte le caratteristiche peculiari, addolcendone ulteriormente il carattere, il gioco è fatto. Rispetto al 21, il 23 è più armonioso, più equilibrato, più “pastoso”. Come il 21 è una scheggia nell’entrata in curva, ma non richiede più sforzo per farlo girare, anzi… il resto poi è tutta una sinfonia. Certo, probabilmente non è lo sci più adatto per farci le vacanze di Natale sul Sellaronda o per fare esercizi a bordo pista, ma se lo tratti con delicatezza ed un pochino di attenzione può essere un compagno fedele anche in condizioni di pista “normali”… già, perché quando poi trovi un tratto libero…

Rossignol Hero Elite LT 176
Prima di adesso l’avevo provato un po’ in tutte le condizioni e mi era piaciuto, ma soprattutto l’avevo apprezzato con la piastra racing, per cui avevo voglia di fare un giro sullo stesso sci anche in versione standard per verificarne le differenze. Per metterci le mani sopra ho fatto un po’ di fatica perché era uno dei più richiesti e quando ci sono riuscito, praticamente a fine test, il paio che ho provato era ormai senza lamine. Me ne sono accorto subito dopo un paio di curve, ho provato ad invertirli, ma niente da fare, zero tenuta. Meglio scendere con il freno a mano tirato e rimandare la prova ad un’altra occasione.

SALOMON

Salomon XLab 175
Il discorso fatto per l’Atomic Xt/X9 temo valga anche per il “gemello diverso” transalpino. Provandolo, mi ha dato l’impressione di avere ai piedi l’X9 senza servotech: stessa leggerezza, stessa impostazione, stesse sensazioni piacevoli di avere sotto ai piedi un attrezzo sincero ed equilibrato, anche se rispetto alla versione precedente ha perso un po’ di quella vivacità che lo rendeva un vero purosangue, anche se più equilibrato e divertente dello stesso Xt.

VOELKL

Voelkl Racetiger GS UVO 180
E’ lo sci della stagione scorsa, ma con una grafica completamente rivisitata e con piastra/attacco Piston. Dei GS negozio presenti al test è l’unico che ha mantenuto un rocker piuttosto accentuato, che gli conferisce un comportamento particolare: lo sci è facilissimo, ma dà l’impressione di voler sempre essere tenuto su di giri per rendere al meglio, mentre a bassa velocità è un po’ lento nel prendere lo spigolo (cosa che mi aveva segnalato anche il Magister), sensazione che sparisce con l’aumentare della velocità e del raggio di curva, fino a diventare inebriante quando lo fai correre… occhio però a non esagerare, perché mi ha dato l’impressione che lo sci lavori prevalentemente sulla parte posteriore, forse proprio a causa del rocker, e che non ti avverta in modo significativo in caso dovesse andare in crisi. Mi piacerebbe riprovarlo su fondo più duro prima di dare un giudizio definitivo.

Voelkl Racetiger SL UVO 180
Da sempre considero questo modello il migliore di tutto il catalogo della casa tedesca e sicuramente uno dei migliori slalom in circolazione. Anche lui, come il modello da gigante, è stato oggetto di una completa rivisitazione grafica e monta, almeno nella versione che ho provato io, ma credo sia un optional, la piastra/attacco Piston, mentre la struttura dello sci è rimasta sostanzialmente invariata rispetto a quello della scorsa stagione. Anche lui ha un rocker in punta, ma meno invasivo rispetto al GS, che lo rende facilissimo da far girare. Come il modello più lungo, a bassa velocità ti sembra un pelo lento nell’entrata in curva ed anche lui come il fratello da gigante si esalta non appena acceleri e ti butti dentro le curve. Paradossalmente mi è piaciuto di più sul lungo che nello stretto, dove anche a velocità notevoli per uno sci con un raggio di curva teorico di una dozzina di metri non fa una piega e non mostra la minima sbavatura, tant’è che probabilmente, ma è da sempre una sua caratteristica peculiare, è tra gli SL più polivalenti in circolazione; uno sci quindi da poter sfruttare anche come un allround a tutto tondo, ma che se lo metti alla frusta ti proietta da una curva all’altra come pochi altri SL sanno fare.


Come al solito, un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui.

Ps: come di consueto riporterò queste note, con le opportune modifiche dovute al diverso contesto, anche su SF.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 20 febbraio 2017, 23:29 
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Sci utilizzati: Dynastar Course Pro 184 + Atomic XT 182 +...
Metto anche io le mie impressioni su quanto provato.

Sciatore medio(cre), altezza 190cm, 90 kg di peso.

Giornata di Sabato, su pista riservata dell'hotel Passo Monte Croce, condizioni neve perfette.

Head WC iSpeed Pro 180, piastra con ammortizzatore anteriore
Questo sci, in questa misura, è sempre un Signore delle nevi.
Su pista dura, delle 8:30 del mattino, ancora rigata dal gatto, si dimostra sempre efficace, solido, sicuro.
Tenuta top a tutte le velocità, mai una sbavatura. Lo sci diventa adrenalinico se si spinge sull'acceleratore e si cerca l'inversione di spigolo "bastarda". Il rebound è potente se si alza il ritmo e ti spara nella curva successiva in un battibaleno.
Semplicemente WC iSpeed. Sempre degno di questo nome.

Salomon LAB GS 183 R24
Non che io sia uno sciatore in grado di spingere al meglio uno sci del genere, ma la pista libera, la neve compattissima ma non ghiacciata, mi hanno messo la fregola di provare questa macchinetta da guerra...
Premettendo che per apprezzarlo bisogna veramente correre e che quindi la pista libera è d'obbligo, devo ammettere che questa categoria di sci ha davvero una marcia in più rispetto al top di gamma standard. Questo Salomon non fa eccezione. Tenuta, stabilità, rapidità di inversione di spigolo sono davvero ad un livello superiore. Per quanto io abbia cercato di esagerare in inserimento, non sono mai e dico mai riuscito a metterlo minimamente in crisi. Lui taglia la neve e non si scompone di un millimetro.
La struttura non è eccessivamente rigida, quindi se si carica e si angola bene sulla neve, permette di condurre curve con raggio relativamente stretto. Chiaramente bisogna lavorarci e non lasciarsi portare.
Io continuo a considerare questa categoria di sci di livello superiore alle mie capacità, ma se ti capita un'occasione così, con un'intera pista a disposizione, perché non fare un giro sull'ottovolante? :D

Rossignol Hero M21 180
Lo avevo già provato nelle versioni degli anni precedenti e anche questa volta la sensazione è stata di un'ottima ed incantevole presa di spigolo.
Solido, tagliente, stabile. Un signor sci.
Nonostante il raggio di sciancratura generoso e la struttura master, se lavorato bene permette di condurre curve anche stringendo l'arco.
Mi è piaciuto molto e lo ritengo uno degli sci più riusciti degli ultimi anni. Soprattutto sulla neve compatta.

Dinastar Master 182 R25
Ho cercato di provare per due giorni il cuginetto M23 Rossignol, ma non sono mai riuscito a trovarlo allo stand... Quindi mi sono buttato su questo Dynastar...
Che dire... FENOMENALE!
Al pari del Salomon R24 è uno sci che dà sensazioni superbe a velocità elevate. Mi è sembrato che rispetto al Salomon questo Dynastar abbia un po' più di struttura e quindi sia un po' più tosto da deformare. Ma se caricato a dovere regala sensazioni esagerate se paragonate ad un nomare "GS negozio".
Ci ho fatto più di una discesa, provando archi e ritmi diversi. Sempre fantastico. Addirittura si lascia portare docilmente in cortoraggio spazzolando un po' con le code.
Sono stupito. Davvero una belvetta. Ovviamente sempre considerando pista libera e neve opportuna.

Voelkl Racetiger GS 180cm R19 Piastra Piston
Ok, ero appena sceso dal Master Dynastar, quindi il primo giro mi è sembrato di sciare su due bastoncini del ghiacciolo... :D
Però, tornando a sciare senza velleità da Max Blardone (dei poveri), riscopro queso Voelkl come uno dei migliori GS negozio degli ultimi anni.
Sinceramente non capisco perché molti lo snobbino in favore di altre marche (vedi Atomic e Head), perché secondo me il Racetiger ha ben poco da invidiargli. Forse solo perché è uno sci più "facile". Ma questo, secondo me è un enorme pregio se, come è nei fatti, questo non toglie nulla alla prestazionalità.
In questa versione con piastra, l'ho trovato molto stabile e preciso. Anche a velocità e ritmi elevati. Mai una perdita di aderenza, mai un'incertezza in inserimento.
Maneggevolezza al top rispetto a tutti i suoi concorrenti di altre marche. Il più divertente in cortoraggio.
Io continuo a pensare che sia la miglior scelta in caso di "unico sci" in rastrelliera.
Tra l'altro, la nuova grafica, secondo me è molto bella.

Fischer RC4 The Curve 178
Sicuramente un bello sci. Struttura tosta, che produce un tenuta aggressiva.
Però, forse a causa del fatto che per regolare l'attacco per il mio piedino da fata (333mm di scarpa) i ragazzi dello stand Fisher hanno spostato la talloniera al limite posteriore, per evitare di dover smontare e spostare il puntale. Risultato: scarpone arretrato rispetto al centro designato dello sci, quindi coda corta e con poco sostegno per chi, come me, tende ad arretrare... Di conseguenza non mi ci sono trovato granché bene. Ho perso più volte l'esterno in ingresso curva ad ampio raggio e l'ho trovato macchinoso nel cortoraggio.
Sicuramente dovuto a miei limiti tecnici, ma entusiasmo zero.
Non mi è piaciuto.

Atomic redster G9 183
Ho dovuto attendere un bel po' per riuscire a provare i nuovi prodotti Atomic, che sono stati evidentemente richiestissimi.
Volevo provare l'X9, ma non era mai disponibile in misura 181, quindi ho preso il G9 183.
Un ottimo sci, solido e dalla tenuta impeccabile. Però non mi ha convinto al 100%. Mi ha messo un po' in difficoltà nell'inversione di spigolo, che non ho mai sentito fluida e "automatica". L'ho trovato un po' macchinoso. Forse perché, dopo tante prove, avevo anche le gambe un po' cotte, devo ammetterlo.
In ogni caso non è scoccata la scintilla. Anche se mi sembra strano perché tra gli altri tester ho sentito solo pareri positivi se non entusiasti. Va be', il mondo è bello perché è vario. Consideratemi una voce fuori dal coro che non fa testo, in questo caso...

Giornata di Domenica, piste della Croda Rossa, neve perfetta fino a tarda mattinata, poi un po' smossa

Voelkl Racetiger GS 180cm R19 Piastra Piston
Ho nuovamente testato questo sci che mi aveva molto ben impressionato il sabato.
L'ho ripreso perché ho voluto capire come si comportava sul duro di primo mattino e su pendenze elevate, vedi i muri di Holzriese I e II...
Io continuo a dire che lo sci è fantastico come GS negozio. Mai un problema, mai una perdita di controllo, mai una sensazione di mancanza di qualcosa. Maneggevolezza sempre a top anche su pendenze temibili, dove questa dote è, secondo me, fondamentale.
Mi piace, mi piace e mi piace.
Ah, un'ultima cosa: MI PIACE!

Atomic Redster X9 181 R16,2
Finalmente l'ho trovato disponibile allo stand e me lo sono portato via per un'oretta e mezzo buona... :smoking2:
Premetto che sono possessore dell'ultimo XT 182, del quale mi sono perdutamente innamorato lo scorso anno e con cui mi trovo da dio.
Pietro di Atomic mi ha raccontato che lo sci è cambiato nella struttura e nella tecnologia (Servotech) e mi ha messo addosso una curiosità morbosa.
L'ho provato e riprovato, su tutte le pendenze, su tutti gli archi, a velocità bassa, media alta. Che dire... Perfetto! Stessa agilità del mio XT, stesso divertimento. Ma con ancora più tenuta e stabilità, anche in situazioni limite. Sul terribile muro della Holzriese II mi ha fatto sentire un re. Sicuro, progressivo, attaccato al pendio, agile. Mi sono divertito come un bambino alle giostre. E mi ha fatto pure sentire più "bravo" di quanto sia in realtà a sciare. E non credo che sia tutta autosuggestione. È proprio la bontà dello sci che mi ha reso la vita più facile.
Lo comprerei sicuramente per affiancare il mio fido Dynastar Course Pro 184 R20, ma avendo già l'XT ancora fresco di pochi mesi, direi che non è il caso... ;)

Head WC iSpeed Pro 175, piastra con ammortizzatore anteriore
Ho provato il sabato lo sci in misura 180 e l'ho molto gradito. Volevo riprovarlo la domenica sulla "Tre Cime", ma non era disponibile la misura 180.
Ho quindi preso il 175 e sono andato a farmi un giro. Lo sci è sempre ottimo, ma non tanto quanto il fratello da 180 cm. Secondo me, anche ricordando le esperienze degli anni passati con la misura 185, il WC iSpeed è nato per essere in misura 180, dove è assolutamente perfetto. Il 175 resta un ottimo sci, ma la sensazione è che tra struttura e sciancratura non ci sia quella quadra perfetta del 180 cm. In sostanza, gira troppo. Chiude troppo. E se vuoi allargare la traiettoria devi alleggerire il carico. Forse anche perché io sono uno "scricciolo" da 1,90 x 90kg...

Head Supershape iMagnum 177
Ok, io prediligo gli sci lunghi e quindi ho provato anche il Magnum in misura XL, anche se forse la sua misura ideale resta la 170.
Comunque è uno sci che continua a piacermi. Facile, docile, divertente e dalle prestazioni elevate nonostante la struttura soft.
La neve smossa di metà giornata, secondo me, è il suo habitat naturale. Ti permette di giocare con le pieghe e di girare conducendo raggi abbastanza stretti, anche in misura 177, perché lo sci si inarca molto facilmente data la buona flessibilità.
Le spatole, a velocità elevata, sbattono un po', ma queso non crea nessun problema sulla neve smossa. Forse sul duro potrebbe essere diverso. O forse no. Questo lo scopriremo la prossima volta...


Piastra di Achille & friends, tavolata apparecchiata di ogni ben di dio
Panino con porchetta fenomenale.
Salamella succulenta.
Salumi, formaggi, dolci, vino, birre artigianali... Slurp!
Un grandissimo e sincero grazie a coloro che si sono sbattuti (e non poco) per ristorarci. Io ho davvero apprezzato. :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu:

OrnelloSport e Aziende sci
Mark in prima persona e tutti i ragazzi delle aziende sempre più al top. Un sincero grazie a tutti voi che ci mettete a disposizione tutto questo.

Infine, ma non ultimo in ordine di importanza, grazie anche a tutti gli amici che hanno partecipato a questo ennesimo PMC. Viva tutti noi!

Sapete cosa significa cercare di imparare a sciare a 36 anni?
Rendersi conto di essersi persi trent'anni di divertimento! Ma meglio tardi che mai!


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Volkl Racetiger GS 175 piastra Piston
Primo sci in prova nella prima giornata di test, direttamente sulle piste del passo, si dimostra subito, docile a basso regime, ma appena spingi cambia “anima” e si trasforma in un bel GS negozio. Il 175R18 ha una bella struttura, e pur essendo in una misura “corta” per quanto riguarda un GS si dimostra affidabile nel lungo raggio e easy nel corto. Il rocker in punta è presente ma non dà fastidio.
Volkl Racetiger GS 180 piastra Piston
Secondo sci in prova, subito dopo il fratellino più corto, le sensazioni sono le medesime, e amplificate, praticamente è un GS come dovrebbe essere, se non fai il movimento giusto lui va dritto, se lo fai si inserisce molto bene in curva e in percorrenza è veramente fantastico, in uscita di curva però non da quella fiondata che ci si potrebbe aspettare, ma è piuttosto controllato, io personalmente preferisco una uscita più briosa, ma sicuramente ad altri questa cosa piacerà.

Volkl Racetiger SL 165 FIS
Ho fatto 4 giri con lo sci, il primo di ambientamento perché era qualche tempo che non risalivo su un SL FIS e quindi dovevo riprendere le misure, il secondo in cui lo sci mi è piaciuto, il terzo in cui lo sci mi è sembrato normale, ed un quarto in cui lo sci mi è sembrato troppo “morbido”. Mi spiego, uno sci FIS non è sicuramente morbido, tanto meno un SL, ma se penso a gli SL FIS che ho provato in passato questo è meno reattivo, e meno violento in uscita, ti aspetti sempre che scalci, come dovrebbe fare, ma non succede mai e la cosa è sorprendente. Per me in peggio. Per altri magari in meglio, sicuramente è uno sci che non comprerei.

Head iSpeed Pro 175
Ecco, non so se sia solo merito della nuova piastra, ma lo sci ha un comportamento molto più vivo rispetto a quello dello scorso anno. In uscita curva è bello energico, in entrata rimane molto facile, anche se per farlo girare bene devi fare tutto giusto. E’ un ottimo GS, duretto il giusto e sciabile tutto il giorno e molto godibile. Per mio gusto di sciata e facilità di gestione in mezzo al casotto delle piste questa è la mia misura. Veramente divertente.

Head iSpeed Pro 180 (con spinotto)
Come per il fratello più corto, lo sci è quasi perfetto, lo spinottino che fa da ammortizzare sinceramente al mio livello di sciata, non si sente o comunque è marginale, magari per le CdM fa differenza ma secondo me in pista ha poco senso spendere di più per averlo. (ovviamente è una opinabilissima e personalissima opinione), niente da aggiungere.

Head Monster88 177
Ecco, questo non mi è piaciuto, non perché sia un brutto sci, anzi. E’ troppo rigido per lo sci che ci si aspetta, è uno sci prettamente da pista, ha il centro largo, devi avere una buona sciata moderna per apprezzarlo, ma per mio gusto è troppo rigido.

Fischer The Curve GT 175
Nuovo sci della gamma The Curve, sci furbissimo… è un SL largo sia in centro che in spatola che coda. Lunghezza 175, raggio 16, gira facile facile vero…ma solo sullo spigolo, derapate non ne accetta, però quando lo metti sullo spigolo è bello entusiasmante, fino all’uscita curva, dove come tutti i Fischer risponde in modo un filo troppo sordo per il mio gusto personale.

Rossignol Master 175 R18
Rimane sempre il mio scietto preferito, se vuoi andare forte va forte, se vuoi andare piano va piano, ma quando vai forte lui c’è sempre, passa da una curva all’altra in un secondo ed è sempre entusiasmante. Evergreen!

Dynastar Master 180 R21
E’ il cugino del Rossignol di cui sopra, è ancora più bello per certi versi quando lanciato, sul corto è ovviamente più difficile ma il comportamento è quello di uno sci di categoria superiore al normale GS da negozio. Se si chiama Master, un motivo ci sarà…

Salomon Xlab 182
E’ lo sci più bello dello scorso anno, e quest’anno rimane invariato. Niente da dire, è quasi perfetto. Gira bene, gira facile, tiene quando deve tenere…ecco il suo unico limite per me è che è scontato…fa tutto e troppo.

Salomon XDR 88 179
L’unica grande novità di Salomon è la nuova serie All-mountain…bè devo dire che a me personalmente è piaciuta molto, su neve dura ma non ghiacciata tiri curvoni paurosi, il centro alleggerito non crea nessun problema, anzi rende lo sci morbido quando deve e cattivo quando è sullo spigolo. Questo sci per me ha un solo grosso difetto che è l’estetica… per il resto è veramente divertentissimo!

Atomic G9 177
Ed eccoci alle dolenti note…ma per i concorrenti!!! Via il D2 struttura SW e Servotech, lo sci cambia completamente in struttura, shape, e tecnologia. Bello, su tutto il raggio di curva, se vai piano lo sci sembra morbidissimo, se vai forte è come avere due lame sotto i piedi. Puoi cambiare raggio di curva e lui ti segue, è iniziata una nuova era e questa volta Atomic non ha sbagliato nulla. Veramente bellissimo sci.

Atomic X9 175
Qui invece non ci siamo… dimentichiamoci il vecchio XT, quello che ti spara da una curva all’altra, questo sembra il nonno stanco dell’XT, è tutto al rallentatore e per nulla entusiasmante. Non mi è per nulla piaciuto.

Atomc X9 181
A differenza del fratello corto, questo invece sembra essere uno sci con brio, rivitalizzato, se si ha una bella sciata dinamica da molte soddisfazioni, si avvicina ad un GS per certi versi più che ad un multi-radius come era il vecchio XT, ma è sicuramente un ottimo sci. In entrata è facilissimo, e in uscita bello brioso (scordatevi, l’uscita di curva del “vero” XT…)

Atomic G9RS 183 R24/Salomon GS 180 R24
Li metto insieme, perché sono molto simili…. Come ho già detto, se mi dovessero dire che mi garantiscono pista dura, e nessuno in pista per tutto il giorno, farei il bonifico per comprarlo domani. Sono i vecchi GS Donna…vero, ma sono sci spettacolari, la tenuta non è pari a nessun altro sci, il loro unico limite è che per essere sfruttati a dovere hanno bisogno sempre di pista libera e gran velocità, ma quando ce li hai bè….

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:applauso: :applauso: :applauso: bravi bravi bravi!!


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anche da parte mia BRAVI veramente! ottime recensioni!


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Un paio di curiosità:

confrontando GS Atomic e lo Ispeed "liscio" come descrivereste le differenze ? Soprattutto in termini di "facilità" d'uso e versatilità, insomma guardandolo come sci unico.

E una curiosità più di catalogo, il TR atomic rimane in produzione ? come si colloca rispetto ai nuovi sci della casa con servotech?

Grazie in anticipo ! Ciao
Michele


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Difficile rispondere, perché qui entrano in gioco fattori soggettivi e preferenze personali. Stiamo parlando di due ottimi sci; l'Atomic mi sembra più performante dell'i.speed, ma altrettanto versatile e "friendly"

Il TR resta, credo immutato, tranne che per la grafica nuova rosso arancio.

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Il nuovo Atomic è un passo sopra iSpeed, va dritto a pari con il Pro.


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Mah... io lo metterei tra i.speed e pro, ma qui stiamo parlando del sesso degli angeli.

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Grazie preziosi come sempre!


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