questa la stranissima e pazzesca conclusione a cui son giunte le indagini sulla morte di una bimba di 13 anni sugli sci...

CHAMPOLUC, Aosta -- Emergono nuovi dettagli sull'incidente avvenuto ieri sulle piste di Champoluc, in cui ha perso la vita una ragazza di soli 13 anni. Dalle indagini infatti, risulta che la giovane avrebbe perso il controllo degli sci a causa degli attacchi difettosi, o meglio, tarati male, a zero chilogrammi e non sul suo peso. Nella caduta poi ha sbattuto violentemente contro un albero: il casco perso nell'urto e l'alta velocità sarebbero gli elementi che ne hanno causato la morte.

L'incidente è accaduto intorno alle 3 di ieri pomeriggio, sulla pista blu "Del Lago" del grande comprensorio del Monterosa Ski. La vittima è una ragazzina di 13 anni polacca, in vacanza in Val d'Aosta con la madre e il fratellino per una settimana bianca sulla neve.

La giovane sciava da sola quando è caduta: secondo quanto riferisce l'Ansa le indagini avrebbero appena rilevato che entrambi gli attacchi degli sci erano tarati a zero chilogrammi e non sul peso della vittima. Per questo, arrivata a forte velocità a un curvone, la ragazza avrebbe perso gli sci tentando di rallentare.

Cadendo è finita a sbattere violentemente contro un albero, un urto molto forte che le ha provocato lo sfondamento delle cassa toracica con lesione polmonare. La ragazza inoltre indossava regolarmente il casco ma, per causa ancora ignote, l'avrebbe perso nell'impatto col tronco.

A dare l'allarme sono stati due sciatori che scendendo dalla pista hanno trovato la ragazzina priva di sensi. Sul posto è arrivato immediatamente l’elicottero della protezione civile che l'ha trasportata Umberto Parini di Aosta. Quando è arrivata all'ospedale però, la 13enne era già deceduta. La polizia continua attualmente le indagini per ricostruire le dinamiche esatte dell'incidente, ma si esclude la responsabilità di terzi in pista.

mamma mia...

Bé, cmq meglio attendere la fine delle indagini, in questi casi troppo presto si attribuiscono colpe e si emettono sentenze personali, salvo poi smentite e correzioni.

infatti...anche io infatti dico che è talmente incredibile da faticare a crederlo.....

mah..............

Pazzesco

se la ragazza era da sola a sciare, come fai a sapere davvero cosa è successo.. boh

che brutta notizia comunque

Tremenda notizia.. Anche se a 13 anni da sola, mi sembra un pò "strano" e/o "sbagliato"..

Più che altro mi chiedo quante disgrazie "stupide" del genere devono ancora accedere prima che si faccia qualcosa di più, a livello informativo, di campagne pubblicitare, etc etc..

Mi risulta che a breve all'Abetone polizia, soccorso piste ed altri organizzino un incontro per sensibilizzare i ragazzi iscritti a sci club sulle regole di condotta, presentando anche esempi pratici sulle piste. L'incontro è comunque aperto anche a genitori e a chi vuole.. L'unico neo, non si è pubblicizzato molto nemmeno in loco, tanto che io l'ho praticamente scoperto quasi per sbaglio.. (infatti non so nemmeno quando verrà fatto di preciso..)

A proposito, mi è capitato di vedere nel centro di Losanna la settimana scorsa diversi cartelloni publicitari che ricordavano l'uso del casco e il rispetto delle regole, non ho visto bene a cura di chi era stato realizzato, ma credo da qualche istituzione (comune, stato ...)

Un programma come quello su raidue (ieri sera su TG2 dossier) fatto a mezzanotte, mi sembra un pò fuori dagli orari "ideali"..
Saluti

e ma sensibilizzare i ragazzi degli sci club? secondo me loro sanno già, sono gli altri che vanno sensibilizzati!

Il mio primo pensiero va ai famigliari (genitori e fratellino) che all'improvviso e durante una spensierata vacanza lontano da casa perdono tragicamente la giovane figlia e sorella.

Perdere un figlio e un fratello é una ferita che il tempo non può cancellare.

Mai.

Il secondo pensiero si addentra nel tecnico, nel teorico: un attacco regolato a zero chilogrammi non esiste sul mercato.
Persino noi, che siamo specializzati in questo ambito con Tyrolia, abbiamo l'attacco per i più piccolini che va da 0.75 DIN a 4.5 DIN (circa 9-48 kg).

Il terzo pensiero, invece, va sul pratico: com'é possibile che questa povera ragazzina abbia sciato sino alle 15.00 con attacco regolato al minimo senza che questo si staccasse alla minima sollecitazione?

Le domande che mi pongo sono:
1. che tipo di attacco era (valori DIN)?
2. sci proprio o sci a noleggio (responsabilità sugli attacchi)?
3. quanti anni aveva l'attacco? Stato dello stesso?
4. possibile che ENTRAMBI gli attacchi abbiano avuto lo stesso problema (caso piuttosto raro in caso di difetti)?

In attesa di qualche risposta, rendo attenti coloro che - convinti che l'attacco sia un "optional" - sottovalutano l'importanza di questo accessorio pensato per vegliare sulla nostra sicurezza.

Ieri ero in negozio da un cliente: una scuola media aveva consegnato il proprio materiale (in possesso della scuola stessa) e mandato i suoi alunni a far regolare gli attacchi per l'imminente settimana scolastica sugli sci.
Quello che ho visto é stato SCANDALOSO: ho visto dei Marker dal puntale quadrato (M35!), Salomon 337 risalente ai tempi della vittoria di Michi Figini in DH ai Mondiali di Sarajevo (1984!!!), Tyrolia in auge quando avevo 21 anni (ora ne ho 43!!!).
Il tutto ovviamente montato su sci dell'epoca!!!!
E poi rompono il posteriore ai genitori con la prevenzione, l'educazione e la sicurezza?

DISGRAZIATI!!!