SCI INDOOR - Selvino si lancia nell’avventura dello sci indoor e progetta il primo ski-dome italiano. Un investimento mastodontico, da 50 milioni di euro per una struttura innovativa nel panorama dello sci al coperto e che i promotori vorrebbero inaugurare entro il 2015. Già da due anni sull’altipiano bergamasco si ragiona per la costruzione dell’impianto per lo sci indoor e ora le carte sono sul tavolo, per un'iniziativa di privati seppur con un consistente appoggio del pubblico. La Regione Lombardia darà l’avvio a un Accordo di Programma con la sottoscrizione di un protocollo da parte di Roberto Formigoni, presidente regionale, Ettore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo, Carmelo Ghilardi, sindaco di Selvino e il legale rappresentante della Società Neveldand srl che realizzerà la struttura.

Selvino sta quindi facendo sul serio, giocando d’anticipo e concretizzando idee di cui si era parlato a Monza e ad Alessandria negli anni scorsi ma che non avevano mai superato il livello delle intenzioni. Lo ski dome dovrebbe coprire un’area di 50 mila metri quadrati ospitando una pista da 650 metri con un dislivello di 130 su cui si potrà sciare 365 giorni all’anno ,contestualmente si realizzerebbero un parcheggio, servizi, un hotel e un museo dello sci.

Ma la particolarità dello ski dome di Selvino è che sarà interrato, minimizzando l’impatto ambientale e contenendo notevolmente i costi di raffreddamento per la produzione di neve artificiale. Invece di un maxi capannone come quelli che ospitano attualmente lo sci indoor, si scaverà una trincea, seguendo un pendio della vallata, che sarà poi coperta e piantumata. Le caratteristiche e la lunghezza della pista sarebbero migliori rispetto a quanto esiste attualmente in Europa e a Dubai, anche se in Cina fanno già a gara per la realizzazione della pista più lunga del mondo...

fonte:

http://www.dovesciare.it/news/22/06/201 ... e-italiano

Beh, Madesimo ha avuto già parecchio, pensa solo alla funicolare sotterranea, la Ski Express, che collega Campodolcino a Madesimo e la nuova ultima parte della strada.
Concordo, comunque, che come località a livello nazionale meriterebbe più notorietà.


Ma per la precisione, la Regione si occuperà di promozione, visto che non può dare contributi a un’iniziativa privata commerciale, per cui i 50 milioncini devono essere "cacciati" dal privato a cominciare dai terreni dove sorgerà (se mai.....) che ad oggi sono di proprietà di altri privati che nulla hanno a che fare con l'iniziativa. In buona sostanza gli Enti hanno dato solo la disponibilità operativa e legislativa, al resto deve pensarci il costruttore.
In ultimo ricordo che l'apertura dell'accordo di programma tra gli Enti e l'azienda non è allo stato vincolante e non è detto che poi si arrivi alla conclusione del progetto e di esempi di questa "politica degli annunci" l'Italia ne è zeppa e stando in loco mi viene in mente la storica località di Foppolo.
E' sì perchè lo ski Dome doveva esser fatto in Trentino (alta val di Non), poi la bocciatura della regione ha di fatto consegnato nelle mani della Lombardia e di Selvino, appunto per la tradizione e la posizione strategica, la sua costruzione.


Ma in molti manco sapranno perchè e cos'è Selvino.
Tanto per buttar giù due nomi....
tutta la schiera dei Magoni (6 o 7), i quattro fratelli Bergamelli, Deborah Campagnoni, Daniela Zini, Patrizia Bassis, Daniela Ceccarelli, Katia Santus, Nicoletta Merighetti ed altri non meno di dieci "minori" nazionali, hanno indossato la divisa dello Sci Club Selvino (sotto vari nomi a secondo lo sponsor del momento).

Non so quanti sci club possano vantare così tanti azzurri ed in un così lungo lasso di tempo, però da qui si capisce quanto lo sport dello sci sia partecipato a livello locale.
50 anni di storia che raggiungono il massimo loro splendore negl'anni '80 e '90, ma che negl'ultimi anni complice il cambiamento climatico, ha fatto perdere lo smalto dei bei tempi, quanto meno come località invernale.
E tutto ciò con un solo impianto (uno skilift) ed una pistina...... (anche se a pochi chilometri la località è circondata da molte località minori della bergamasca)

Ti vedo preparato, ma hai dimenticato il nome più importante,
il nome di colui che ha insegnato loro come indirizzare le punte degli sci verso valle, dada esclusa perché è troppo giovane.

Morandi, Toni Marandi.

Ma non l'ho dimenticato, proprio non potrei,
per personaggi come lui sarebbe, come minimo,
un atto dovuto aprire un 3D dedicato.

Scorrendo l'elenco sopra..... ecco chiarito chi
era l'uomo della "valanga rosa".

Io pischellino me lo ricordo bene lassù fisso sempre in
cima allo Stelvio d'estate....
Persona umile, modesto ben oltre quanto ci si possa aspettare,
visto il suo ruolo (impensabile forse trovare figure simili oggi in
questo modo un po' da "montati") e sempre sorridente e pronto a
regalare preziosissimi consigli a tutti, ma veramente proprio a
tutti........... altri tempi!