a Corvara, quest'anno, per la prima volta, ho incontrato la maggior parte dei maestri con il casco...e molti di loro avevano anche il paraschiena....

be tonio non hai tutti i torti ma tu prova pensare ad uno che è nato e cresciuto sulla neve a fare pali tutto senza casco non è proprio facile adattarsi, e poi ti riduce un pò la visibilità se ci pensi e loro con dozzine di ragazzini da seguire non possono avere gli occhi negli scarponi, penso però che i prossimi tipo tra una decina di anni lo metteranno perchè sono nati e cresciuti col casco io ad esempio se mai un giorno diventerò maestro continuerò a mettermi il casco oppure se saro anche solamente un oro avanzato ( ) che non ha problemi di abilità non si sà ma chi si trova

no..no...rischiano molto anche loro...mi raccontava cristina (Maestra di quest'anno) che sempre più spesso capita che, nei periodi di alta stagione, vengono investiti anche a bordo pista...lo scorso anno uno di loro al primo giorno di apertura è stato falciato e si è giocato l'intera stagione...

Veramente veramente d'accordo su tutto!

grazie per la testimonianza...cmq non sono molto d'accordo....

anche i comuni sciatori sono in pista dalle 9 alle 16....e di continuo interagiscono con i propri amici....


e se anche io non lo porto, mi sono reso conto che il casco non crea ostacolo alla conversazione....la mia ragazza quest'anno lo ha portato per la prima volta e dice che dimentica proprio di averlo in testa....



infine dubito che si tratti di accordi commerciali con la scuola....almeno a corvara... prima di tutto per il paraschiena, che è un accessorio invisibile...poi per il casco, infatti ogni maestro aveva il suo, e le marche e i modelli erano i più disparati....pertanto credo proprio che si tratti di scelta personale finalizzata alla sicurezza passiva...

Il casco deve divenire d'obbligo per tutti, come in moto, come in auto per le cinture, eccetera.
E' la protezione minima che in un paese civile ognuno dovrebbe avere.

Ora qualcuno dirà che vuole essere libero di decidere cosa fare della sua vita.
Questo è sì sacrosanto, ma fin quando questa libertà non diviene un costo sociale (ospedale, ricoveri, interventi, ecc...).

Secondo me bisogna cambiare punto di vista: i soldi pubblici sono quelli che sono, lo sappiamo, ma se poi li spendiamo per ciò che poteva essere facilmente prevenuto, non ce ne saranno per quando serviranno davvero.
Se uno vuole prendersi queste "libertà", che lo faccia, sì ma da eremita.

Quindi il mio motto è: "Casco per tutti!"

si ma poi ne dovrebbero fare per tutte le teste...compresa la mia...





anche se sto cercando di prenderne uno anche per me, non sono d'accordo su quel che scrivi....voglio essere libero di scegliere o meno di usarlo.....e se parliamo dei costi sociali, bhè....prima di tutto allora si dovrebbero vietare le sigarette....poi ne riparliamo....

Se cominciamo a dire da dove si deve iniziare, non ne saltiamo mai più fuori: troveremo sempre una cosa che bisogna fare prima di un'altra.
E' l'ora di cambiare la mentalità chiedendoci semplicemente cosa sia giusto fare e cosa no.
Il resto serve solo a tenere impegnato il popolo con discorsi da bar dello sport, senza fare ciò che serve.

Quindi:
- Curare le malattie derivanti dal consumo di sigrarette hanno un costo sociale che va oltre quello già pagato ai Monopoli? Bene calcoliamo questo costo anno per anno e ricarichiamolo sul costo di ogni singolo pacchetto. Lo fanno in paesi molto più democratici del nostro, perché noi non dovremmo riuscirci?
- Il casco, le cinture di sicurezza, riducono il rischio di lesioni e quindi il costo sociale derivante? Bene obblighiamo tutti ad utilizzarle.

Secondo me stare in società vuole dire condividere i costi ed i benefici, ma non vuole dire ragionare "mi prendo una libertà tanto poi la pagano tutti".
Se una persona si sente limitata nelle libertà dia causa di queste "imposizioni", allora può sempre scegliere di fare l'eremita, poi però non si aspetti di avere tutti i servizi che una società evoluta come la nostra gli può offrire.

il tuo ragionamento non fa una piega....ma si rischia di cadere negli estremismi, al punto d'intaccare la libertà personale....un esempio concreto per esempio sono i fuori pista...in alcune realtà, utilizzando il concetto che te esprimi, si vieta completamente il fuori pista, senza obiettività e senza logica....insomma...l'importante è non diventare talebani...



personalmente sto cercando di mettere il casco....però potrei decidere di non indossarlo per una sciata di fine aprile in una pistarella scema....magari in abruzzo...e voglio essere libero di farlo....insomma...secondo me prima che imporre si dovrebbe fare della buona educazione civica (materia che purtroppo i nostri cari governanti hanno tolto dalle scuole)......bisognerebbe sensibilizzare le persone....tutto qui...

ti faccio un esempio....in moto porto sempre il casco...quando sono andato in vacanza in puglia, per un giorno, ho voluto provare l'ebrezza di girare senza casco (al sud non è obbligatorio )....bene...una sensazione bellissima....però.....però mi sentivo nudo, per cui l'ho rimesso appena rientrato....ma deve essere una scelta mia....ora non girerei mai senza casco....senza giubino con le protezioni...senza paraschiena...senza guanti con gli inserti in carbonio...anche d'estate....ma non perchè questi siano imposti (non lo sono), ma perchè ho raccolto troppi amici sull'asfalto dopo brutti incidenti...pertanto la vita mi ha insegnato che è meglio così...la vita mi ha educato a prestare attenzione a queste cose...

lo Stato, prima ancora che vietare, dovrebbe educare... perchè vietare in toto il fuoripista? bisogna spiegare perchè e quando può essere pericoloso e quindi vietato...dare gli strumenti....

il casco sugli sci? educare la gente sul perchè è utile...



io non è che mi sono convinto per un'illumiazione dal cielo, mi sono convinto dopo aver letto del tuo incidente, di quello di Italo ecc...ecc....ma voglio essere libero di non metterlo se magari sto facendo lezione sul campo scuola a mio figlio...bene....si facessero delle campagne educative...magari anche d'impatto...

tutto qui...ed in effetti all'estero non mi sembra sia obbligatorio...ma il 99% degli sciatori lo indossano...ti sei mai chiesto il perchè?

Hai ragione, ho dimenticato di dire che le cose vanno "regolamentate" (in questo caso "la regola sarebbe "è obbligatorio il casco") ma anche "spiegate".
Quando la motivazione è sensata, la maggior parte delle persone condivide e non si oppone.
Guarda ad esempio cosa è successo con la legge sul fumo nei locali: si è messo un obbligo, ma si è spiegato anche il perché. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: quasi tutti hanno accettato di buon grado.
Nel caso del casco ritengo che sia necessaria la stessa cosa: obbligare e spiegare.
Sono convinto che la maggior parte delle persone siano di buon senso e possano capire.