della serie "le prove del chip"
reduce da quattro giorni di sciate posto qualche impressione sui due scarponi provati
entrambi sono di casa Head ed entrambi a mio modesto parere appartengono a quella fascia di prodotti di derivazione race ma per alcune caratteristiche (in particolare il flex) dichiaratamente destinati ad utilizzatori "turisti"
l'RS 90 HF WorldCup e' un modello dell'anno scorso, per me e' utile come scarpone, per voi magari solo come riferimento visto che in giro non si trova ormai piu', flex 90-100, tipo plastica non ricordo ma direi molto tenera per essere un WC
il Raptor RS Supershape lo conoscete tutti, diversi come me lo hanno preso quest'anno, flex 110-100
esteticamente le due scarpe sono molto diverse: a parte il colore (l'RS 90 e' nero con alcune plastiche trasparenti, di rosso come i raptor ha solo i ganci), quello che balza agli occhi sono la sezione in pianta dello scafo che nel Raptor e' molto piu' rastremata e stretta e lo snodo del gambetto, molto diverso rispetto all'RS 90
che a queste differenze esteriori corrispondesse una impostazione del tutto diversa me lo aveva anticipato gia' mark quando avevo comprato i raptor
avevo portato gli RS90 per sistemare un problemino alla vite di regolazione del flex e la sintesi del guru, molto laconica, era stata: "sono due scarpe completamente diverse"
la stessa prova a secco in negozio lo aveva del resto subito confermato: nonostante la misura fosse la stessa (27,0) la sensazione era completamente diversa: con calze non sottili il Raptor lo riempivo completamente anzi mi dava la sensazione di essere piccolo rispetto al mio piede diversamente dall'RS 90 dove avevo semplicemente piu' spazio a disposizione
e questo sia in posizione eretta sia in posizione da sciata (per intenderci con i talloni indietro tutta)
a conferma della sensazione una indicazione quantitativa: la soletta dell'RS 90 è lunga 317 mm,
quella del Raptor, rialzini compresi, 313 mm
4 mm in lunghezza non sono pochini, anzi, sono sufficienti a consigliare ai fini della sicurezza una diversa regolazione della cremagliera di spinta della talloniera
l'attacco e' un Tyrolia FF14 plus, regolato per il 313 "prende" lo stesso un 317 ma si vede che forza un po', la talloniera si sposta indietro
allora meglio uno scatto in piu' della cremagliera, basta un cacciavite, checc'e' vo'????
condizioni di partenza:
- per entrambi avevo a disposizione il plantare standard e quello personale fatto da mark
- flex: regolato su entrambi a 100
- tempo, neve, condizioni piste, sci: direi ininfluenti in quanto le stesse o comunque simili per tutti e 4 i giorni
- temperature: minime 5-6 gradi sotto zero, massime 1-2 gradi sopra zero
parto i primi due giorni con l'RS 90, mi sembra la scarpa piu' comoda in quanto piu' larga...
ma commetto subito un errore: parto con il plantare di mark e lo tengo su 7 ore di fila
il piede sx non fa una piega, sta benissimo e non da' alcun segno di fastidio
il piede dx a meta' giornata inizia a lanciare segnali di crisi a livello di arco plantare che poi si trasmettono al tallone
purtroppo non ho dietro i plantari standard e comunque insisto
verso le 14 durante la pausa tecnica al rifugio devo quasi togliermi lo scarpone dal male
visto che ho le stesse sensazioni provate 4 anni fa con un Dolomite Synthesi 9.0 (allora era stato un ossicino sporgente a creare il problema) so gia' cosa mi aspetta a fine giornata: una bella borsite poco sotto il malleolo interno e dolori lancinanti che quasi mi impediranno di dormire la notte ma non di sciare il giorno dopo ovviamente con il plantare standard (per fare un pochino di spazio in piu') pur costringendomi a diverse soste per togliere proprio il piede dallo scarpone, massaggiarlo e farlo riprendere un po'.....il tutto mentre il sinistro continua a starsene beato e tranquillo
se pensate che sono mancino e quindi ho il piede sx piu' lungo c'e' da uscire pazzi.........
sensazioni dell'RS 90:
- la prima cosa da sottolineare sono l'ottimo sostegno laterale e la presa di spigolo favolosa: piede, plantare fatto da mark, scarpone e sci sono un tutt'uno, mai avuta una sensazione cosi' immediata e netta, posso dosare senza fatica la pressione sulle lamine passando dal duro al tenero, dall'ombra al sole, dalla neve ben battuta a quella zollata....e potendo dosare a piacimento risparmio tanta fatica, non per niente, dolori a parte, scio fino a 7-7,5 h al giorno senza fatica, ben piu' del mio solito
- buona direzionalita' nella trasmissione degli impulsi piede-sci, niente a che vedere con l'inerzia al rallenty degli Edge dell'anno scorso; ho quasi l'impressione di avere le dita dei piedi, che pure muovo con facilita', inserite in una specie di puntale che mi ricorda l'impugnatura di un fioretto o di una sciabola per usare il riferimento di un altro sport;
- ottimo il sostegno posteriore che unitamente alla morbidezza del flex del gambetto fa si' che non mi ricordi di essermi trovato seduto sulle code mentre anzi caricare le spatole diventa un gioco da ragazzi (il resto lo fanno gli head che ho sotto gli scarponi); in questi scarponi peraltro si puo' regolare l'altezza dello spoiler posteriore ma per questi primi due giorni l'ho tenuto nella posizione piu' bassa;
- ganci ed entrata/uscita non danno problemi particolari, anche se la chiusura dei lembi dello scafo richiama un po' la derivazione race del modello; sono stretti tipo ghigliottina, in compenso fasciano bene il collo del piede aiutando il compito della scarpetta
- sotto l'aspetto termico nessun problema di freddo, anzi la scarpetta rimane ben calda anche quando il secondo giorno sono costretto a frequenti soste per togliere il dx sofferente; la calza e' umida ma non ho mai freddo, anzi.....
3° e 4° giorno: Raptor RS Supershape
- messi con un po' di timore viste le condizioni del piede dx reduce dai due giorni con l'RS 90 HF, sono partito il primo giorno con il plantare standard per poi mettere il giorno dopo il plantare fatto da mark
- entrambi i giorni sono partito con chiusure e regolazioni dei ganci molto soft, idem il velcro, tanto la scarpa era gia' molto precisa di suo....
- prima cosa: non ho avuto alcun problema di dolori o fastidi ai piedi, nessuna zona di compressione, solo qualche accenno di formicolii rapidamente spariti, forse dovuti alla posizione sulle seggiovie; in altre parole senza alcun adattamento ovvero in condizioni standard scarpetta e scafo si sono rivelati semplicemente perfetti; preciso che a parte la mezz'ora da mark e forse due prove a secco di un quarto d'ora a casa era la prima volta che li mettevo; nessuna termoformatura fatta a casa, nulla di nulla; avevo quasi la sensazione di uno scarpone fatto su misura tanto erano precisi in ogni punto: dita, collo, tallone, gambetto...questo vale sia per il primo giorno con plantare standard e calze un po' + spesse, sia il secondo giorno con plantare anatomico fatto da mark e calze piu' fini; la sensazione e' che la scarpetta si fosse "termoformata" il primo giorno e pertanto il secondo giorno con un plantare un po' piu' spesso ma calze nettamente piu' sottili ci stavo anche piu' comodo, tant'e' che nell'arco della giornata sono arrivato gradualmente a chiudere i ganci sia sul gambetto che sullo scafo fino diciamo a 2/3 delle possibilita' (diciamo al penultimo buco della cremagliera con regolazione micrometrica dei ganci quasi nulla); ovviamente sensazioni di precisione migliori il secondo giorno con plantare specifico, calze piu' sottili e ganci piu' stretti.....
- prestazioni: a questa quasi ottimale calzata non sono corrisposte sinceramente sensazioni particolari a livello di prestazioni rispetto all'RS 90 HF, ne' il primo giorno col plantare standard ne' il secondo con quello di mark; la scarpa è senza dubbio precisa, non ho mai avuto problemi di "sentire" cosa facevano gli sci nel senso che non c'era ritardo nella trasmissione degli impulsi, pero' sentivo meno che sugli RS 90 sia lo spigolo che l'appoggio laterale; inoltre qualche volta mi sono ritrovato un po' arretrato credo per due ordini di motivi: un minor supporto posteriore e forse anche una maggior durezza della plastiche anteriori del gambetto e quindi del flex; facilissimo comunque recuperare la posizione ma l'RS 90 aiutava di piu' a tenere la posizione corretta; in altre parole, facendo riferimento alle caratteristiche pubblicizzate da Head per il Raptor ho sentito meno il beneficio della maggior inclinazione del gambetto e forse ho subito di piu' la riduzione del ramp angle finendo per sciare un po' piu' seduto diciamo alla bode (il confronto e' da intendersi come puramente indicativo da tutti i punti di vista.....mi scuso fin d'ora con Sarina
);
aggiungo pero' un particolare: ho sciato due giorni solo turisticamente senza caricare tanto, solo ad un certo punto il secondo giorno a tarda mattinata con pista libera mi sono lasciato andare a qualche curva un po' piu' tirata e soprattutto "carvata": beh raga li' il Raptor l'ho sentito eccome soprattutto come tenuta laterale e precisione...notevoli tutte e due;
cosa voglio dire? che forse e' una scarpa che data la sua derivazione race va un po' maltrattata per apprezzarne le doti anche in questa versione piu' flex...ibile
- nota dolente: la stessa notata da altri, non so se sia la condensa o lo scarso isolamento termico assicurato dallo scafo (non credo sia la scarpetta) ma dopo poco tempo avvertivo chiaramente di avere le calze bagnate e soprattutto sentivo le dita fredde, solo le dita ma era sufficiente per sciare con quella brutta sensazione di freddo umido ai piedi; avro' anche i piedi che sudano abbastanza ma tenete conto che io non ho mai sofferto di freddo ai piedi nemmeno a temperature ben piu' basse e che nei due giorni non si e' mai scesi sotto i 5-6 max 7 gradi sotto zero.....non so cosa succeda quando si va a meno 10 o meno 15, forse sciare con i Raptor diventa un po' difficile; preciso che il primo giorno ho usato una calza X-Socks di quelle a struttura differenziata modello Carving Light, mentre per il secondo ho comprato apposta una Mico X-Static (99,9% argento) modello Racing (quella con la pubblicita' di Rocca su per intenderci), ebbene il secondo giorno quella brutta sensazione e' arrivata anche prima a meno di due ore dall'inizio della giornata e con poche sciate alle spalle facendomi pensare che una calza un pochino piu' spessa ritardi un po' la comparsa del problema che pero' arriva comunque; soluzioni? non ne ho proprio idea, tranne cambiare le calze ogni due ore o confinare il Raptor a scarpone "primaverile".....
nota finale sull'appoggio anteriore:
la mia ricerca di scarponi con flex basso e' legata a quelle lacerazioni della pelle risultato dell'esasperazione dell'appoggio in zona tibiale o forse dello strofinamento, le stesse per intenderci documentate da Bruno75;
in genere il problema si manifesta a partire dal terzo/quarto giorno;
con l'RS 90 i primi due giorni non ho avuto alcun problema, la zona interessata non era nemmeno arrossata; a parte la precisione della calzata (quindi nessun gioco) sicuramente aiutava la morbidezza delle plastiche del gambetto;
con il Raptor RS e' andata in maniera sostanzialmente simile, solo a fine giornata avevo qualche segno ed arrossamento in piu' che scompariva rapidamente appena tolto lo scarpone, forse per la maggior durezza dimostrata dalle plastiche (ben avvertibile anche in fase di calzata); notato tuttavia uno strano rigonfiamento a livello del piatto tibiale dx (visto che non puo' essere l'osso sara' qualche tessuto locale) all'altezza del quarto gancio, rigonfiamento del tutto indolore e comunque sparito dopo qualche giorno a casa, mah!!!
diciamo che comunque qui mi sembra di aver fatto qualche indubbio passo in avanti nell'individuazione della scarpa giusta soprattutto perche' le plastiche sono rimaste tenere anche alle temperature indicate sopra, come detto + l'RS 90 dell'anno scorso che il Raptor, resta da vedere cosa succede a -10, -15, anche se come detto con il Raptor non sono molto tentato di provarci.....
insomma se devo esprimere una preferenza per il momento vince l'RS 90 dell'anno scorso ma tutte e due le scarpe vanno riviste in condizioni diverse e dopo questi primi due gg di assestamento.....