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 Oggetto del messaggio: parliamo del flex
MessaggioInviato: 30 gennaio 2008, 18:32 
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ciao a tutti.

apro questa discussione per affrontare il discorso del flex degli scarponi da un punto di vista tecnico e applicativo.

in sostanza voglio approfondire e capire come incide dal punto di vista pratico il flex sulla sciata, se è legato alla tecnica o alla potenza/struttura fisica dell'atleta, se a parità di capacità tecniche e di sci un flex diverso fa poca, tanta o enorme differenza ecc...

esempio: se bode miller scia con un 130 di flex, se mette un 110 cosa succede?? ha meno controllo?? rischia di ammazzarsi??? è meno sensibile???

poi altre domande:

1-gli atleti in base a cosa scelgono il flex? al tipo di disciplina, in base alla loro potenza, in base ai gusti...o magari non lo scelgono e hanno sempre tutti il flex più alto?

2-le donne che scelta di flex hanno???

3-su uno sciatore 'normale' un flex troppo alto può essere nocivo??

4-in quale fase della sciata si ha la maggior percezione e il maggior beneficio/maleficio da un flex troppo alto o troppo basso o comunque non adatto??

5-esiste per ognuno un flex adatto o meno adatto oppure ci si può abituare?

IL MARE SERVE SOLO PER AZZERARE L'ALTIMETRO

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MessaggioInviato: 30 gennaio 2008, 21:54 
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Caro Ice provo a risponderti..

1- Gli atleti lo usano il flex generalmente più duro possibile.. esempio 140 o 150 certo dipende da atleta e atleta ma siamo li, cmq è giusto il discorso che fai e ricordarsi che il dio cronometro comanda..

2- le donne variano molto perchè possono andare da 110 a 140 dipende dal fisico MA NON è detto, certo non si può paragonare la kostelic ad una donna normale di 50kg o 60 kg che siano

3-si perchè sarebbe una specie di "putrella" come se un turista della domenica si mette su gli sci di Blardone che ci fa? Nulla se non male..

4-in fase di inizio curva ovvero quando dai pressione per deformare lo sci.

5-risposta stupida cioè il tuo flex adatto è basato alle tue capacità e devi restare su un certo range che varia dalle capacità e dal fisico..

Concludo dicendo che dovevo passare al 150 pechè il 130 è troppo poco per me
sono alto 1 e 70 e peso 65kg.. non c'entra quindi sempre il fisico, aiuta ma non è determinante

Ciaooooooooo!


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MessaggioInviato: 30 gennaio 2008, 23:21 
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Io so solo due cose:
1° - dipende dal peso che uno a e dalle prestazioni sciistiche. Uno che pesa 100 kg e ha uno scarpone con flex 80, lo deforma solo con lo sguardo e questo non va bene. Proprio no. Lo scarpone ti deve tenere su!
2° - gli atleti hanno più di uno scarpone a secondo se devono compere in gigante o in slalom. In slalom è più rigido, in gigante più morbido di circa 20 unità (es. 130 contro 150)


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MessaggioInviato: 30 gennaio 2008, 23:30 
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ok santo...

ora allargo la questione:

ad inizio stagione mark mi ha fatto provare per un uscita in tonale un paio di scarpe da gara.

degli head worldcup rs viola (antenati dei supershape), con flex 120 ai quali però mark aveva tolto le viti posteriori diminuendo il flex a 100/110 non ricordo...

ebbene...premetto che scio con atomic b90 (tutta un altra scarpa, comoda, da turismo)...

a parte la misura (mark mi ha messo ai piedi un 302 o 304 non ricordo contro i 314 dei b90) lo scarpone mi ha dato delle sensazioni incredibili perchè il piede era completamente fasciato, fermo e stabile in ogni parte (dolorini compresi visto che lo scarpone era preso così com'era)...il piede era un tutt'uno con la scarpa e quindi con lo sci...mi ha dato sensazione di una sciata diversa...sentivo meglio lo sci girare e quant'altro...insomma, un altra cosa..

però, complice la completa differenza su tutto lo stile di calzata, non ho avuto, e non ho, la sensibilità per 'sentire' il flex più duro ed eventualmente apprezzarne o trarne benefici..

in soldoni non so se nelle sensazioni positive il flex abbia influito e come...

qui nasce un'altra domanda...visto che gli atleti usano generalmente il flex più duro possibile, cosa significa, che il flex potrebbe anche non esistere??

mi spiego: cosa succederebbe se uno scarpone avesse flex infinito e quindi flessibilità zero?? non si potrebbe sciare??? se il collo dello scarpone fosse completamente fisso nella sua posizione, magari regolabile a piacere in inclinazione cosa comporterebbe???

mi chiedo questo per un motivo: se gli atleti cercano il flex più alto possibile, è plausibile che col tempo vengano prodotti scarponi con flex sempre più alti...se no vorrebbe dire che col flex 150 si è raggiunto il massimo e non credo sia così...

altra piccola distinzione tecnica...
supponiamo di chiamare F il movimento in avanti che compie il collo dello scarpone quando viene sollecitato dalla pressione del peso dell'atleta, e di chiamare A l'ampiezza massima di questo scostamento dal punto di riposo al punto massimo...

ora, la differenza tra un flex 90 e ad esempio un 130 sta che nel primo si deve fare una forza di 90 (ipotesi) per raggiungere A e nel secondo ne devi fare una da 130 oppure che in quello da 90 puoi raggiungere A mentre con quello da 130 al massimo raggiungi A-x??

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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 1:02 
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TRATTO DAL SITO HEAD:

Indice flex HEAD
Tanto lo stile quanto l'abilità, il peso e la forza fisica incidono sulla scelta dello scarpone ideale per lui o per lei. HEAD usa per i suoi scarponi diversi tipi di materiali e design per permettere ad ogni sciatore di trovare lo scarpone giusto. Per la giusta scelta dello scarpone l’indice flex riassume i fattori più importanti:

L'indice flex HEAD è una funzione di due vettori:
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<y> è una data forza esercitata sullo scarpone.
<x> è il movimento di flessione in avanti dovuto all'applicazione della forza.

Ogni scarpone della nostra collezione 2007+ ha un suo indice flex, che può variare da 150 (Raptor 150 = molto rigido) a 50 (scarponi Junior = piuttosto morbido).
Più morbido è uno scarpone, maggiore è il movimento di flessione in avanti ottenuto esercitando una certa forza e minore è l'indice flex.

questo è il link dove ho preso il materiale.
http://www.head.com/ski/technology.php?region=it&tag=boot_school

P.s.
A me risulta che ogni azienda abbia alla fine un proprio indice di flex (come vedi infatti Head specifica come calcola il suo) che può non corrisposndere a quello di un'altra azienda


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 8:15 
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Morfy, bello, ma troppa trama. Anche enrico sa cosa intendo con troppa trama. ne faccio un pò anch'io per stare in compagnia !

Non è assolutamente vero che gli atleti usano il flex più duro che ci sia: cosi dice anche il beppe costa dell'atomic nell'articolo su sciare del 15/01/08 area "grande sci" dedicato proprio all'argomento scarponi
Sempre parole sue: "sono oramai solo i masteroni a richiedere mescole durissime, oramai non più in commercio."
Ci sono poi altre info interessanti proprio sullo scarpone da gara e sui suoi utilizzatori prese di prima mano da artisti dello scarpone da coppa come dalmasso, cristoforetti, paganoni, canclini e riassunte da me e, onore degli onori, dalla maria rosa.

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nella foto tre scarpe da coppa con tre mescole diverse.
Ai piedi del danilo la scarpa di peter fill in fase di rodaggio prima della trasferta americana.Mescola ZI.
L'emanuela dovrebbe avere mescola ZC, la putzer che sta dietro ha forse una mescola più morbida ancora e due scarpe con assetti decisamente diversi.
Al ghedo piacevano dure e usava le ZD
Fu Luc Alphand a inaugurare la stagione delle mescole meno aggressive con la mescola ZB e i risultati gli diedero ragione
Come dice morfy, questo è il codice lange e ognuno ha il suo
amen

Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono

magister

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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 10:08 
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Località: Lombardia
Giusto una precisazione, Manuela e non Emanuela :-)

www.moelgg.tk


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 10:09 
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Sci utilizzati: nautici.......
@ ICE
In linea di massima la prova da te effettuata con due marche di scarpe e flex differenti non è appropriata. La "differenza" la si sente con la stessa scarpa (regolazione) oppure con lo stesso tipo, marca, modello e misura, ma con plastiche differenti.
Proprio domenica ho tolto una vite per abbassare il flex del mio scarpone, per via della menomazione alla gamba sx d'inizio stagione. Risultato (con la gamba sana) una migliore gestione, cioè più facilità nella flessione e minore velocità di ritorno del gambetto. Tutto più facile e meno stancante. Quindi 10 teorici punti fanno, eccome.
Chiaro che se avessi uno stato di forma diverso avrei preferito le due viti per aumentare la reattività.
Come ben sa Mark, soffro (in silenzio) pur di mettermi scarpe più performanti. Quando passo a scarpe "da passeggio" (flex 80/90 e 10 mm. di più di scafo) ho la sensazione di non avere lo sci in pieno controllo, diminuendo sia la velocità sia la reattività del cambio.
E non scordiamoci anche la tenuta laterale.
In sintesi è una questione di "gamba" più hai forza più sali di flex, tenendo conto anche del fatto che la forza impressa non è solo di pochi istanti, ma si deve gradualizzare per tutta la durata della sciata (la tibia deve spingere +/- sempre contro il gambetto).
In ultimo si deve tenere conto anche dell'ultima impostazione tecnica, che prevede l'avanzamento del corpo. Esercitando una maggiore forza di leva si agevola la flessione del gambetto, che, a quel punto, non sarà unicamente dovuta alla forza della gamba, ma anche dalla massa corporea protesa.

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 11:11 
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Sci utilizzati: TUTTI QUELLI CHE VENDO
è un discorso un po complicato ma cerchero di essere piu chiaro possibile..
gliatleti di coppa del mondo scelgono la scarpa in base alle loro carateristiche, flex compreso, nellanorma usano durezza non 130,non 150, ma durezza H che sta per oltre 150, questo negli uomini. Nelo slalom si usano scarpe piu dure per avere un controllo maggiore e una rapidita di cambio iperveloce, nelle discipline veloce si tende ad usare scarpe piu morbide per avere piu pastosita nel cambi a 130 all ora e quindi una scarpa meno reattiva che ti possa prendere troppo lo spigolo. ma tutto questo è personale. Ci sono altlete donne che usano scarpe con flex 100 in coppa europa, perche noi le vediamo come atleti ma sono comunque scricioli di 50 kg per 1,55 di altezza. è molto varia la scelta, cè chi usa scafo 150 con gambetto 130 ( vedi staudy, chi usa scafo 130 con gambetto 120 e via cosi.
la cosa che bisogna capire è che las carpa piu è DURA piu il controllo dello sci è migliore sotto il punta di vista precisione e sensibilita ma allo stesso tempo penalizza la flesione delle gambe e chi non è ancora su di una tecnica di spigolo buona temde a stare troppo diritto e indietro con il corpo e quindi non riesce ad essere a postosugli sci.
La scelta del flex è personale, caratteriale e di crescita, nel senso che se uno non ha mai usato una scarpa di un certo livello deve fara dei passaggi che piano piano portano alla scelta definitiva.
L esempio è morfy che usava gia una buona scarpa da negozio e quindi il passaggio su di uno scafo racing ( non importa se 110 o 120 o 130) non ha fatto danni, mentre uno che usa una scarpa media commerciale da turismo bisogna essere attenti a non esagerare onde evitare problematiche future.
Lo scarpone con flex e scafo simil racing deve prima entrare nella testa che nei piedi.
Mark

Esiste un posto dove si parla solo di sci e a volte di bike


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 12:55 
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grazie a tutti. la discussione si fa interessante...

ma se il flex molto duro penalizza la flessione delle gambe come fa a essere più preciso e performante nella presa di spigoli?? in teoria non è proprio l'avanzamento con relativa pressione in avanti a far prendere gli spigoli??? è questa la mia domanda...

proprio perchè non conosco perfettamente la dinamica delle forze che agiscono sul collo dello scarpone in fase di sciata...

e poi dal discorso di mark mi par di capire che flex a parte il passaggio ad una scarpa da gara sia condizionato a molti altri fattori...

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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 13:41 
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Ice, ti racconto la mia esperienza, anche se devo farti una premessa, prima.
Più che il flex, quello che ti ha fatto sentire veramente la differenza sono stati i diversi volumi e l'assetto tra le due scarpe, una più votata al comfort (ampia e con scarpetta imbottita ma sufficientemente morbida) e l'altra alle prestazioni (seppur non esasperate), quindi più stretta e fasciante e con una scarpetta più "tosta".
Con copia/incolla da un "datato" sciaremag, ti riporto lo scambio di battute avuto diversi anni fa con mark e dani

"In questa settimana ho fatto allenamento di gs con un istruttore/allenatore ex vincitore di una coppa italia nei lontani anni ottanta.
La cosa che mi ha stupito è stata la notevole sollecitazione ed usura dei miei salomon course da negozio, che prima di questi tre giorni, chiusi al secondo gancio della rastrelliera, mi davano già la sensazione di un piede perfettamente bloccato e ben aderente alla scarpa.
L'allenamento l'ho fatto con gli head i.race gs (sci da negozio, anche se "truccati" con una piastra vist), i rossignol non erano ancora arrivati, tuttavia mi è bastato stringere ancora un pò i ganci e tutto è tornato a posto (con gli head, comunque sempre un signor sci).
Ma alla prova dei rossignol ho sentito la differenza!

Il piede che prima era bloccato, all'improvviso ha iniziato a "ballare" dentro lo scarpone, cioè la tenuta laterale del tallone non era più la stessa.

E' quindi consigliabile utilizzare scarpe adatte al posto dei comuni scarponi race da negozio? E quali modelli sono abbastanza morbidi di flex da permettere di calzarli anche al di fuori dei pali? Può andar bene una scelta scafo/gambetto medium/soft?"

Certo che l'acquisto dei nuovi legni mi ha messo in crisi per altri aspetti dell'attrezzatura

Replica di mark:
"Il mio consiglio per chi usa sci da gara è la scarpa da gara, non troppo dura ma il peso e la potenza delo sciatore conta molto (anche i punti fisi), Nel tuo caso Gio il mio consiglio, visto gli sci, è lo scarpone rossignol R2004 (rl1 lange) in durezza MED-MED, con scarpetta originale lange con gel interno ai malleoli. Ottima scarpa,piccola, affusolata e precisa. Importantissima la misura!!"

Morale: il passaggio è stato "graduale" ed allo stesso tempo accompagnato da un miglioramento tecnico.
Se hai sentito differenza tra i due scarponi che hai usato con maggiore soddisfazione per quello più "performante", sei pronto per cambiare materiale e fare uno scatto in più.
E secondo la mia personalissima opinione quello che conta maggiormente sono i volumi, più la scarpa è aderente e fasciante e la scarpetta sottile, migliore è la sensibilità e la rapidità di trasmissione degli impulsi, sia come rapidità di presa di spigolo che come deformazione dello sci.

giò


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 17:19 
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una cosa che fa capire tanto l'importanza del flex e della durezza della scarpa (oltre che giustezza del numero) é cambiare sci.
Quando alterno nella stessa giornata i miei HEAD Magnum con gli ATOMIC SL 11 mi sembra di dover buttare via lo scarpone. (SALOMON IMPACT 10).
Questo per dire che pur non essendo uno scarpone race, il Salomon, se usato con uno sci "morbido" per tirare curve sul medio - lungo, va anche bene mentre diventa sensibilmente impreciso e "tenero" con uno sci più DURO e su raggi più stretti.
Ci si accorge molto che manca controllo nella paletta, lo sci é duro e per deformarlo devi spingere di più in "avanti-interno" e lo scarpone cede prima offrendo troppo gioco.
Quindi in definitiva anche a livello amatoriale il flex deve essere scelto (a parità di condizioni di peso ed allenamento) anche a secondo dello sci e della predilezione per il corto medio o lungo raggio.

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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 18:21 
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ti dirò che nonostante la mia tecnica non sopraffina noto anche io delle differenze tra quando cerco di fare curve strette sul ripido e quando sto sul poco ripido con curve più ampie...

premetto che ho lavorato e sto lavorando molto sulla posizione in avanti sullo sci con risultati apprezzabili quindi noto molto di più la sensibilità sullo sci...

che scarponi aveva prima morfeo( i salomon mi pare...se ti riferisci a quelli...ma intendo le caratteristiche)?? i b90 in che categoria si possono mettere???

mi piacerebbe provare a fare il salto di qualità...

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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 19:22 
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In una stagione sono passato da dei Nordica con flex 70 ai Salomon Course flex 110 agli attuali Atomic RTCS 110.

Ah, dato che qui ormai tutti vendono tutto, i salomon li ho ancora, sono immacolati e pronti da vendere, messuna modifica effettuata costo 90 euro misura 314 mm


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MessaggioInviato: 31 gennaio 2008, 19:26 
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morfy ma i salomon come struttura sono paragonabili agli rtcs o sono categoria inferiore???

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