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MessaggioInviato: 30 dicembre 2007, 11:41 
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della serie "le prove del chip"


reduce da quattro giorni di sciate posto qualche impressione sui due scarponi provati

entrambi sono di casa Head ed entrambi a mio modesto parere appartengono a quella fascia di prodotti di derivazione race ma per alcune caratteristiche (in particolare il flex) dichiaratamente destinati ad utilizzatori "turisti"

l'RS 90 HF WorldCup e' un modello dell'anno scorso, per me e' utile come scarpone, per voi magari solo come riferimento visto che in giro non si trova ormai piu', flex 90-100, tipo plastica non ricordo ma direi molto tenera per essere un WC
il Raptor RS Supershape lo conoscete tutti, diversi come me lo hanno preso quest'anno, flex 110-100

esteticamente le due scarpe sono molto diverse: a parte il colore (l'RS 90 e' nero con alcune plastiche trasparenti, di rosso come i raptor ha solo i ganci), quello che balza agli occhi sono la sezione in pianta dello scafo che nel Raptor e' molto piu' rastremata e stretta e lo snodo del gambetto, molto diverso rispetto all'RS 90

che a queste differenze esteriori corrispondesse una impostazione del tutto diversa me lo aveva anticipato gia' mark quando avevo comprato i raptor
avevo portato gli RS90 per sistemare un problemino alla vite di regolazione del flex e la sintesi del guru, molto laconica, era stata: "sono due scarpe completamente diverse"

la stessa prova a secco in negozio lo aveva del resto subito confermato: nonostante la misura fosse la stessa (27,0) la sensazione era completamente diversa: con calze non sottili il Raptor lo riempivo completamente anzi mi dava la sensazione di essere piccolo rispetto al mio piede diversamente dall'RS 90 dove avevo semplicemente piu' spazio a disposizione
e questo sia in posizione eretta sia in posizione da sciata (per intenderci con i talloni indietro tutta)
a conferma della sensazione una indicazione quantitativa: la soletta dell'RS 90 è lunga 317 mm,
quella del Raptor, rialzini compresi, 313 mm
4 mm in lunghezza non sono pochini, anzi, sono sufficienti a consigliare ai fini della sicurezza una diversa regolazione della cremagliera di spinta della talloniera
l'attacco e' un Tyrolia FF14 plus, regolato per il 313 "prende" lo stesso un 317 ma si vede che forza un po', la talloniera si sposta indietro
allora meglio uno scatto in piu' della cremagliera, basta un cacciavite, checc'e' vo'????

condizioni di partenza:
- per entrambi avevo a disposizione il plantare standard e quello personale fatto da mark
- flex: regolato su entrambi a 100
- tempo, neve, condizioni piste, sci: direi ininfluenti in quanto le stesse o comunque simili per tutti e 4 i giorni
- temperature: minime 5-6 gradi sotto zero, massime 1-2 gradi sopra zero

parto i primi due giorni con l'RS 90, mi sembra la scarpa piu' comoda in quanto piu' larga...
ma commetto subito un errore: parto con il plantare di mark e lo tengo su 7 ore di fila
il piede sx non fa una piega, sta benissimo e non da' alcun segno di fastidio
il piede dx a meta' giornata inizia a lanciare segnali di crisi a livello di arco plantare che poi si trasmettono al tallone
purtroppo non ho dietro i plantari standard e comunque insisto
verso le 14 durante la pausa tecnica al rifugio devo quasi togliermi lo scarpone dal male
visto che ho le stesse sensazioni provate 4 anni fa con un Dolomite Synthesi 9.0 (allora era stato un ossicino sporgente a creare il problema) so gia' cosa mi aspetta a fine giornata: una bella borsite poco sotto il malleolo interno e dolori lancinanti che quasi mi impediranno di dormire la notte ma non di sciare il giorno dopo ovviamente con il plantare standard (per fare un pochino di spazio in piu') pur costringendomi a diverse soste per togliere proprio il piede dallo scarpone, massaggiarlo e farlo riprendere un po'.....il tutto mentre il sinistro continua a starsene beato e tranquillo
se pensate che sono mancino e quindi ho il piede sx piu' lungo c'e' da uscire pazzi.........

sensazioni dell'RS 90:
- la prima cosa da sottolineare sono l'ottimo sostegno laterale e la presa di spigolo favolosa: piede, plantare fatto da mark, scarpone e sci sono un tutt'uno, mai avuta una sensazione cosi' immediata e netta, posso dosare senza fatica la pressione sulle lamine passando dal duro al tenero, dall'ombra al sole, dalla neve ben battuta a quella zollata....e potendo dosare a piacimento risparmio tanta fatica, non per niente, dolori a parte, scio fino a 7-7,5 h al giorno senza fatica, ben piu' del mio solito
- buona direzionalita' nella trasmissione degli impulsi piede-sci, niente a che vedere con l'inerzia al rallenty degli Edge dell'anno scorso; ho quasi l'impressione di avere le dita dei piedi, che pure muovo con facilita', inserite in una specie di puntale che mi ricorda l'impugnatura di un fioretto o di una sciabola per usare il riferimento di un altro sport;
- ottimo il sostegno posteriore che unitamente alla morbidezza del flex del gambetto fa si' che non mi ricordi di essermi trovato seduto sulle code mentre anzi caricare le spatole diventa un gioco da ragazzi (il resto lo fanno gli head che ho sotto gli scarponi); in questi scarponi peraltro si puo' regolare l'altezza dello spoiler posteriore ma per questi primi due giorni l'ho tenuto nella posizione piu' bassa;
- ganci ed entrata/uscita non danno problemi particolari, anche se la chiusura dei lembi dello scafo richiama un po' la derivazione race del modello; sono stretti tipo ghigliottina, in compenso fasciano bene il collo del piede aiutando il compito della scarpetta
- sotto l'aspetto termico nessun problema di freddo, anzi la scarpetta rimane ben calda anche quando il secondo giorno sono costretto a frequenti soste per togliere il dx sofferente; la calza e' umida ma non ho mai freddo, anzi.....

3° e 4° giorno: Raptor RS Supershape
- messi con un po' di timore viste le condizioni del piede dx reduce dai due giorni con l'RS 90 HF, sono partito il primo giorno con il plantare standard per poi mettere il giorno dopo il plantare fatto da mark
- entrambi i giorni sono partito con chiusure e regolazioni dei ganci molto soft, idem il velcro, tanto la scarpa era gia' molto precisa di suo....
- prima cosa: non ho avuto alcun problema di dolori o fastidi ai piedi, nessuna zona di compressione, solo qualche accenno di formicolii rapidamente spariti, forse dovuti alla posizione sulle seggiovie; in altre parole senza alcun adattamento ovvero in condizioni standard scarpetta e scafo si sono rivelati semplicemente perfetti; preciso che a parte la mezz'ora da mark e forse due prove a secco di un quarto d'ora a casa era la prima volta che li mettevo; nessuna termoformatura fatta a casa, nulla di nulla; avevo quasi la sensazione di uno scarpone fatto su misura tanto erano precisi in ogni punto: dita, collo, tallone, gambetto...questo vale sia per il primo giorno con plantare standard e calze un po' + spesse, sia il secondo giorno con plantare anatomico fatto da mark e calze piu' fini; la sensazione e' che la scarpetta si fosse "termoformata" il primo giorno e pertanto il secondo giorno con un plantare un po' piu' spesso ma calze nettamente piu' sottili ci stavo anche piu' comodo, tant'e' che nell'arco della giornata sono arrivato gradualmente a chiudere i ganci sia sul gambetto che sullo scafo fino diciamo a 2/3 delle possibilita' (diciamo al penultimo buco della cremagliera con regolazione micrometrica dei ganci quasi nulla); ovviamente sensazioni di precisione migliori il secondo giorno con plantare specifico, calze piu' sottili e ganci piu' stretti.....
- prestazioni: a questa quasi ottimale calzata non sono corrisposte sinceramente sensazioni particolari a livello di prestazioni rispetto all'RS 90 HF, ne' il primo giorno col plantare standard ne' il secondo con quello di mark; la scarpa è senza dubbio precisa, non ho mai avuto problemi di "sentire" cosa facevano gli sci nel senso che non c'era ritardo nella trasmissione degli impulsi, pero' sentivo meno che sugli RS 90 sia lo spigolo che l'appoggio laterale; inoltre qualche volta mi sono ritrovato un po' arretrato credo per due ordini di motivi: un minor supporto posteriore e forse anche una maggior durezza della plastiche anteriori del gambetto e quindi del flex; facilissimo comunque recuperare la posizione ma l'RS 90 aiutava di piu' a tenere la posizione corretta; in altre parole, facendo riferimento alle caratteristiche pubblicizzate da Head per il Raptor ho sentito meno il beneficio della maggior inclinazione del gambetto e forse ho subito di piu' la riduzione del ramp angle finendo per sciare un po' piu' seduto diciamo alla bode (il confronto e' da intendersi come puramente indicativo da tutti i punti di vista.....mi scuso fin d'ora con Sarina :D );
aggiungo pero' un particolare: ho sciato due giorni solo turisticamente senza caricare tanto, solo ad un certo punto il secondo giorno a tarda mattinata con pista libera mi sono lasciato andare a qualche curva un po' piu' tirata e soprattutto "carvata": beh raga li' il Raptor l'ho sentito eccome soprattutto come tenuta laterale e precisione...notevoli tutte e due;
cosa voglio dire? che forse e' una scarpa che data la sua derivazione race va un po' maltrattata per apprezzarne le doti anche in questa versione piu' flex...ibile
- nota dolente: la stessa notata da altri, non so se sia la condensa o lo scarso isolamento termico assicurato dallo scafo (non credo sia la scarpetta) ma dopo poco tempo avvertivo chiaramente di avere le calze bagnate e soprattutto sentivo le dita fredde, solo le dita ma era sufficiente per sciare con quella brutta sensazione di freddo umido ai piedi; avro' anche i piedi che sudano abbastanza ma tenete conto che io non ho mai sofferto di freddo ai piedi nemmeno a temperature ben piu' basse e che nei due giorni non si e' mai scesi sotto i 5-6 max 7 gradi sotto zero.....non so cosa succeda quando si va a meno 10 o meno 15, forse sciare con i Raptor diventa un po' difficile; preciso che il primo giorno ho usato una calza X-Socks di quelle a struttura differenziata modello Carving Light, mentre per il secondo ho comprato apposta una Mico X-Static (99,9% argento) modello Racing (quella con la pubblicita' di Rocca su per intenderci), ebbene il secondo giorno quella brutta sensazione e' arrivata anche prima a meno di due ore dall'inizio della giornata e con poche sciate alle spalle facendomi pensare che una calza un pochino piu' spessa ritardi un po' la comparsa del problema che pero' arriva comunque; soluzioni? non ne ho proprio idea, tranne cambiare le calze ogni due ore o confinare il Raptor a scarpone "primaverile".....

nota finale sull'appoggio anteriore:
la mia ricerca di scarponi con flex basso e' legata a quelle lacerazioni della pelle risultato dell'esasperazione dell'appoggio in zona tibiale o forse dello strofinamento, le stesse per intenderci documentate da Bruno75;
in genere il problema si manifesta a partire dal terzo/quarto giorno;
con l'RS 90 i primi due giorni non ho avuto alcun problema, la zona interessata non era nemmeno arrossata; a parte la precisione della calzata (quindi nessun gioco) sicuramente aiutava la morbidezza delle plastiche del gambetto;
con il Raptor RS e' andata in maniera sostanzialmente simile, solo a fine giornata avevo qualche segno ed arrossamento in piu' che scompariva rapidamente appena tolto lo scarpone, forse per la maggior durezza dimostrata dalle plastiche (ben avvertibile anche in fase di calzata); notato tuttavia uno strano rigonfiamento a livello del piatto tibiale dx (visto che non puo' essere l'osso sara' qualche tessuto locale) all'altezza del quarto gancio, rigonfiamento del tutto indolore e comunque sparito dopo qualche giorno a casa, mah!!!
diciamo che comunque qui mi sembra di aver fatto qualche indubbio passo in avanti nell'individuazione della scarpa giusta soprattutto perche' le plastiche sono rimaste tenere anche alle temperature indicate sopra, come detto + l'RS 90 dell'anno scorso che il Raptor, resta da vedere cosa succede a -10, -15, anche se come detto con il Raptor non sono molto tentato di provarci.....

insomma se devo esprimere una preferenza per il momento vince l'RS 90 dell'anno scorso ma tutte e due le scarpe vanno riviste in condizioni diverse e dopo questi primi due gg di assestamento.....

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MessaggioInviato: 30 dicembre 2007, 13:02 
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grande Chip, gran bel feedback, forse un pò da consumer svizzero tanta è la precisione e la meticolosità nelle prove che hai fatto.......

butto allora giù qualche considerazione sui miei Raptor RS

vecchiaia scarponi: 10 gg di sciata (di cui 4 in estate e 2 autunno)
plantare: quello di Mark
cremaiere: quelle del gambetto, spostate rispetto alla posizione standard
boster medium a posto del velcro
gambetto: con taglio alla "Oscar",
scafo dex con 1 leggera fresatura, sin leggermente più marcata
spoiler posteriore: no

Considerazioni dopo 10 gg di sciata:
1) da quando ho messo il plantare di Mark , quello standard l'ho riposto in un cassetto (punto e basta!!), i primi giorni di sciata allo Stelvio a causa di forti formicolii avevo preferito sciare senza (premetto che avevo fatto solo due termoformatura a casa, molto light!!), ora i problemi alla pianta del piede sono del tutto assenti ..
2) la scarpetta interna a fine giornata la sento umida al tatto, finora il piedo l'ho sentito sempre caldo anche se come temperatura di utilizzo non sono sceso sotto ai -6/-8 gradi C, in ogni caso ieri, tornato a casa, ho tolto la scarpette per vedere se c'era dell' H2O come lamentato da alcuni ..niete, nonostante la temperatura fosse alta (0°)
3) ho tratto un gran beneficio dal booster (scarpone decisamente più reattivo, soprattutto in fase di impostazione della curva o se devi correggere qualcosina ..), eppoi da quando ho il gambetto con il taglio alla "Oscar" lo scarpone lo sento un tutt'uno dalla punta alla cima del gambetto. Sembra che questo tipo di taglio vada di gran moda nella val seriana e dintorni, quaggiù però non è apprezzato dalle bardascie locali, motivo in più per spostarsi a nord ...
4) trasmissione degli impulsi: ottima, preciso però che scendo con un flex molto basso 110, a volte sento la necessità di qualcosa in più, però considerato che ci scio tutta la giornata e visto il mio livello ... OK!!!, il Raptor RS sa essere cattivo, quando lo richiedi comunque vuole una sciata "energica". Con il felx 110 direi che lo scarpone Rs ha una configurazione "generosa"
5) difetti: difficoltà di calzata (molto marcata)!! sarò forse un imbranato ma spesso passo i primi 15' ricordando il momento in cui li ho messi, durante la giornata sono poi comodissimi, ieri ho sciato tutto il pomeriggio con la seguente chiusura dei gangi (dal basso verso l'alto) 1°: II tacca, 2° III tacca, 3° IV tacca, 4° IV tacca; per il terzo ed il quarto le cremagliere sono state spostate


... BUON ANNO A TUTTI!!!

Endrisa giò chei pute - Tony Bonaldi


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MessaggioInviato: 30 dicembre 2007, 21:01 
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Ottimo ragazzi, veramente bravi.
Una curiosità per chip: sul raptor avevi il booster oppure lo strap normale?
E quanto era tesato, fino alla morte, oppure no?
Alle volte il freddo ai piedi e formicolii o doloretti vari arrivano proprio da lì, da un velcro troppo tirato che blocca un pò la circolazione.

giò


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 8:51 
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Grande chip... questa sì che è una recensione, altro che bibbia e bibbia...

solo una considerazione e una domanda.

Considerazione:
in merito al bagnato/freddo nel Raptor. Io l'ho provato per 4 gg con temperature che sono andate dallo zero ai meno 15. Si è formata acqua, come avevo scritto, ma in compenso non ho mai avvertito la senzazione di freddo nemmeno alle temperature più basse; stessa cosa per mia moglie che li ha uguali;

domanda:
dove hai sciato?

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 9:19 
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Ho sciato l'RD 96 da marzo 2006 a gennaio 2007 e con il Raptor 130RD da gennaio 2007 ad aprile 2007.

Premetto che il 130RD era uno dei primi scarponi da test distribuiti a rappresentanti e negozianti, quindi con plastiche non ancora prefettamente allienate che creavano uno spazio non indifferente tra parte inferiore e parte superiore dell'overlap.

Con il 130RD ho avuto le positive sensazione di un piegamento più graduale, un appoggio posteriore più marcato ed una centralità migliore che con il precedente RD 96, nonché una migliore tenuta laterale.
E piegavo di più con il Raptor NON tacchettato che con l'RD 96 tacchettato...

La tenuta del piede era nettamente migliore, pur avendo solo la scarpetta termoformata (mentre nell'RD 96 avevo la scarpetta ad iniezione!!).

In sintesi: Raptor, per me (per il mio piede e la mia sciata) nettamente superiore all'RD 96.


A settembre ho preso il 150RD nuova produzione (ovvero con le migliorie apportate dopo la serie da test).
Sabato 22.12 ero al pomeriggio a 2000m a giocare con i bimbi nella neve fresca: 1 ora e mezza CON I GANCI APERTI nella neve sino al ginocchio...
Poi siamo scesi con gli sci sino al posteggio: quando ho tolto la scarpetta questa era, esternamente, perfettamente ASCIUTTA!

Dentro la scarpetta... va beh, io sono uno che suda molto (nonostante cremine e calze fini), e quindi quando arrivo a casa vado di boot-dryer.

E complimenti a CHIP per l'eccezzionale report!
Sarebbe interessante ripetere la prova al... contrario (prima RSS e dopo RS90).

;)

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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 9:56 
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Minchia ragazzi, la bibbia a voi vi fa una pippa!!
questi si che sono test!1
unica cosa da aggiungere, tutti gli scarponi nel periodo appena passato presentavano umidita dentro le scarpette, tutti, atomic, rossignol, head..la causa è che nell aria cè un umidita atissima, vedrete che appena nevica e lumidita si abbassa il problema non ci sara piu! Bravi!
mark

Esiste un posto dove si parla solo di sci e a volte di bike


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 10:10 
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Una precisazione doverosa: quando parlo di scarpetta bagnata, intendo dentro; non ho controllato se ci fosse acqua esternamente (tra scafo e scarpetta).

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 10:39 
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Il "controllo" esterno della scarpetta é utile per sapere se vi sono infiltrazioni attraverso il guscio.

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Ciao ragazzi,ben risentiti e Buon Anno a tutti.Dico anch'io la mia dopo ben 8 sciate senza sosta dalle 8,30 alle 16 col mio Raptor 120 RS.Il primo giorno ganci tirati al "primo registro sulla cremagliera" con piede molto fasciato e neve soffice non compattata bene perchè caduta da poche ore.Con il passar dei giorni neve alquanto dura e bella i ganci del mio scarpone sono arrivati al quarto registro e siccome dapprima avevo inserito la zeppa bassa son tornato a rimettere anche quella alta.Ho usato una calza della MICO extra sottile che il Mark conosce bene ;) ,scarponi calzati caldi, problemi di condensa, di acqua nello scafo e di piedi umidi mi sembra non averne avuto,questa scarpa è stata un'ottima scelta "Eccezziunale Veramente" sotto di lui aveva un Atomic sl 12 ,ma a febbraio sta aspettando il suo compagno "il nuovo SPEED" ed insieme ne combineranno sicuro delle belle!! :D


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 16:20 
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La mia ultima sciata risale al 29/12/2007 su neve completamente artificiale compatta senza cumuli,temperatura esterna da -5 a +3 cielo terso.
Alla sera ho tolto la scarpetta dallo scafo,effettivamente nello scafo era entrata qualche goccia d'acqua che aveva bagnato anche la parte esterna della scarpetta,quella a contatto con lo scafo.
Probabilmente entra dalla parte anteriore oppure dallo spazio che rimane troppo aperto tra i due lembi dello scafo dopo che si sono chiusi i ganci.
Avrei l'esigenza di ridurre un pò il volume interno della scarpetta per sentire un migliore avvolgimento del piede,sarebbe meglio un plantare su misura,magari più spesso dell'originale o una calza un pò più spessa tipo quelle menzionate da Chip?
Ultima cosa...
Ho pensato di applicare sotto a tacchetti bianchi delle striscie adesive tipo quelle che si vedono sui gradini che dovrebbero rendere la camminata più sicura ovviamente da cambiare periodicamente,quelle che da un lato sono come carta abrasiva.
Queste dovrebbero avere anche funzione di salvaguardare le viti con cui i tacchetti sono stati attaccati alla suola,perche se la sede a croce della vite si consuma diventerà un problema svitarle quando si dovranno sostituire i tacchetti.


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 17:41 
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Ciao benaco, lascia perdere le strisce adesive antisdrucciolo e prendi i cat-track.
Attaccando quella roba sotto i tacchetti rischi di compromettere il buon funzionamento dell'attacco
Ora che ho cambiato casa in montagna e mi tocca camminare per 500 mt in più prima di arrivare agli impianti, mi sono convinto che rimettere i salvascarponi sia la cosa migliore (anche se scomoda da tenere in tasca).

giò


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 17:59 
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Località: Veneto
Vero Giò,ma avendo già i tacchetti vorrei evitare di prendere anche i cat-track,appunto per evitare la scomodità di togliere-mettere.
Tutto sommato le striscie sono molto sottili e la rugosità secondo me la perderanno quasi subito...Booh,edaren!!
Cosa mi dici a proposito di plantari o calze?


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 18:38 
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Sci utilizzati: atomic, duel, rossignol, head, dynastar
Con le calze sottili come le mico ho ridotto fin quasi ad annullare tutti i punti di pressione degli scarponi ed in più si ha molta più sensibilità.
I plantari un pò riducono il volume interno dello scarpone, però migliorano l'appoggio ed il comfort.
Quelli che ho io (comformable) sono un pò "sordi", nel senso che sono un pò spessi per cui perdi un pò di sensibilità nel leggere il terreno con i piedi, quelli di mark, che ho visto da lui, sono molto più sottili (in pratica come il sottopiede dello scarpone) per cui dovrebbero essere meglio sotto questo punto di vista.

giò


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MessaggioInviato: 31 dicembre 2007, 18:58 
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X Benaco

Le strisce adesive vengono messe sui gradini delle scale per far fare maggio presa alla gomma delle scarpe e per non scivolare.
Quelle strisce messe sotto i tacchecchi degli scarponi oltre a come ha detto giò che non fanno sganciare bene l'attacco, non servono ad avere maggior presa sull'asfalto o sul ghiaccio o sulla neve.
Discorso diverso se fossero sull'asfalto e tu con la plastica degli scarponi ci cammini sopra ma così come vorresti fare tu, non servono a nulla.
E poi dopo 10 metri sarebbero completamente distrutte.
Se non vuoi usare i cattrack, ricordati che hai già messo i rialzi proprio per quello, ovvero che si consumino loro anzichè gli scarponi ..
Poi una volta ogni 2 anni li si cambieranno ...


X Chip
Bravo, un pò troppo molto lunghetta ma alla terza volta che sono entrato nel forum, mi sono deciso a leggerla tutta .. :D


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MessaggioInviato: 1 gennaio 2008, 19:33 
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Sci utilizzati: HEAD what's your limit?
benaco63 ha scritto:
...
Alla sera ho tolto la scarpetta dallo scafo,effettivamente nello scafo era entrata qualche goccia d'acqua che aveva bagnato anche la parte esterna della scarpetta,quella a contatto con lo scafo.
Probabilmente entra dalla parte anteriore oppure dallo spazio che rimane troppo aperto tra i due lembi dello scafo dopo che si sono chiusi i ganci.
...

Interessante sarebbe sapere QUANTO ai chiuso i ganci.

Se lo spazio tra guscio e overlap dovrebbe ancora presentarsi dopo aver chiuso bene i ganci, devi recarti da Mark per un lavoretto di isolazione (ovvero chiudere lo spazio tra i due lembi).

LUI sa come...

;)

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