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A più di metà stagione e con circa 25 uscite alle spalle, lo scarpone ha assunto quasi la sua veste definitiva (si, ci vuole tanto a mettere a punto la scarpa per il proprio piede, prova qui, sostituisici la. etc., etc., ma questa è la vera parte critica di tutta l'attrezzatura)
Innanzi tutto preferisco il booster al velcro di serie. Sento lo scarpone più "vivo" sotto il piede e più reattivo.
Sottozeppa assolutamente giallo (quello medio) se scio con gs o con il bandit, quello nero da preferire con gli sl, ma solo con quelli, secondo me.
Volumi interni: molto ampi per essere un gara vero, soprattutto a livello di collo piede, caviglia e spazio per le dita; addirittura mi sembra anche più lungo del suo 27.5, tanto che forse non sarebbe sbagliato, per chi volesse prendere questo scarpone, ridurre di un n° la misura abituale e poi lavorarlo un pò di più.
Assetto: buono/ottimo, aiuta a mantenere la centralità, con una tenuta laterale veramente di alto livello.
Vedremo con il prosieguo della stagione e quindi con i primi caldi come continuerà a comportarsi, per il momento è promosso a pieni voti.

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Confermi in pieno le mie "opinioni" (come avevo già detto in questa discussione a dicembre)
"Quello che io ho trovato (come differenza sostanziale) è che il Redster necessita di "tuning" prima di
dare il massimo , mentre l'Head (per restare in campo informatico) è molto più "Plug and Play (calza
e scia)
Sul redster, ho notato una grossa differenza tra le varie "solette" colorate (alla fine mi piace solo quella
nera più rigida), lo scarpone è molto sensibile a pochissimi decimi di variazione del canting (ovviamente
fatto dal guru), io , personalmente, mi trovo molto meglio con il "booster" che con la fascia originale
(questo valeva anche per l'head)
A livello di "fasciatura" del piede, con la scarpetta originale, ritengo l'head superiore a atomic
(MA tutto cambia con la scarpetta fatta su misura... )
Ora il redster è perfetto, super prestazionale e anche ... comodo (per quanto possa essere comodo
un WC da 95..)

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