Tutto parte quest’estate da una chiacchierata con il Dani via FB sul desiderio di cambiare la scarpetta/ al mio Raptor 2012, ma con la sua la professionalità mi risponde:

Ed allora via la chiamata allo spacciatore di turno (MarkOrny), ed anch’esso ricalca la teoria del Dani e mi dice: Ehi Fabry, le giornate che hai fatto con lo scarpone , una persona normale le fa in 10 anni….
Allora prenoto lo scarpone, ed adesso posso darvi la mia impressione.

A livello estetico sono stati rivisti i colori ganci SPYNFLEX ( giallo fluo)e la grafica, certo che il REBELS , stampigliato è veramente bello. Esiste anche una versione nera-gialla , sembra creata per la grande distribuzione(centri commerciali). Visto dal vivo e “personale” giudizio, preferisco il tradizionale bianco-giallo.

Sembra che le volumetrie siano state ritoccate nei punti giusti sempre mantenendo i 1800cc, l’inserimento a secco della scarpetta nello scafo è migliorata e molto più fluida, mentre nella vecchia versione, s’impuntava all’altezza del collo piede e si rischiava di tagliarsi mentre si inseriva.
Altra chicca hanno ribassato le zeppe interne e sulla mia misura il 28,5 la zona del tallone è più bassa di circa 5mm (gialla, vers 2014).

La scarpetta interna , esternamente sembra aver mantenuto l’alto standard di qualità della versione precedente, certo dopo 2-3 termoformatture si comincerà ad avere un buon calco del piede.

Il plantare rimane invariato. Ormai sono anni che opto per questa variante , e metto sotto il plantare una soletta SP01 della Noene , vi garantisco che le mie 6 ernie ringraziano e resisto anche 6 ore sugli sci e facendo buone medie attorno ai 5000-6000 mt dislivello/giorno.
Torno sulla volumetria e vi posto due foto per dimostrare anche la bravura di chi ha eseguito il bootfitting, il nuovo sembra esser uno scarpone “normale , mentre nel 2012 era talmente vistosa la bozza, che a livello estetico non era un bel vedere, ma per fortuna non si scia con l’estetica.


Lo strap originale è rimasto lo stesso della versione precedente (riadattata la colorazione), prodotto dalla famosa Slytech, azienda che produce il BOOSTER.
Montati anche i rialzi da 5 mm.
Prova su pista:
Passo S. Pellegrino; neve naturale; temp -10° C; vento assente; sole.
Lo scarpone l’ho lasciato con la vite di default, cioè 120 flex, non so se è l’euforia del nuovo scarpone , o delle plastiche nuove , ma lo trovo molto più pastoso del precedente in fase di piegamento. In linea generale ritrovo tutti le fantastiche sensazioni del precedente. Reattività, Sensibilità , Impermeabilità,Confort sono le doti per cui si contraddistingue anche in questa versione 2014
https://forum.ornellosport.com/scarponi-sci/prova-raptor-rs-130-2012-t3521.html

In questo week , ho fatto un’altra variante nella scarpetta interna , per guadagnare in volumetria , ho tolto il plantare originale ed l’ho sostituito con uno versione RACE +Noene, provandolo a secco ero molto dubbioso sul risultato poiché non sentivo l’appoggio ottimale del piede, ma il tutto è stato stravolto sciandoci sopra. Infatti una volta messo dentro il piede sembrava d’esser seduti su un PORSCHE Gt3. Ho recuperato qualcosina in volumetria e la sensibilità trasmessa allo sci è aumentata. A fine giornata non posso dire d’aver avuto i piedi caldi , ma meno “bagnati” che con la versione originale.

Attenzione, non bagnati per infiltrazioni d’acqua , ma poiché il plantare è formato da uno strato spugnoso deduco che questo formi “umidità” finchè il piede è caldo, poi con il passar del tempo e l’abbassamento della temperatura interna , mi da la sensazione del piede “bagnato e freddo”.
Purtroppo ho tentato di sciare con lo strap originale , ma come nella precendete recensione , non riesco a trovare un buon feeling ed l’ho sostituito con il BOOSTER Med.
Personalizzazioni a parte lo scarpone resta veramente fantastico, provato con diverse tipologia di sci , dal Rc al Sl FIS e Gs FIS , non tradisce mai le aspettative.
Grazie Mark,

---

"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."

---

---

giò