In linea di massima sono sempre utili perchè salvaguardano la suola degli scarponi dal consumo e quindi permettono che l'attacco dello sci lavori sempre al meglio.
Diventano necessari se gli scarponi vengono "tacchettati", come si suol dire, cioè si fresano puntale e tallone sulla parte superiore di quel tanto che basta a mantenere lo stesso spessore montando i tacchetti (sono di 3 o 5 mm) che, è utile ricordarlo, oltre a essere lisci e a non avere nessun grip, sono di una plastica che si consuma al solo guardarla per cui a metà stagione spesso si è costretti a cambiarli e non sempre sono facili da trovare.
Il tuo scarpone non ricordo, però, se ha su punta e tacco delle parti in gomma avvitate, controlla, perchè in questo caso non hai bisogno di fare nulla e tacchettarli serve, allora, solo a rialzare di qualche mm la suola dello scarpone per avere più braccio-leva sullo sci e deformarlo meglio (se scii in conduzione) e avere qualche decimo di grado in più in inclinazione prima di rischiare di toccar la neve con lo scarpone e partire per la tangente (ma devi essere uno bello cazzuto sullo sci e piegare come vedi in tv)
Se hai parti in gomma queste, al consumo, possono essere sostituite.
Altra cosa importante, però, è che non sempre agli scarponi possono essere montati i rialzi. Alcuni modelli, infatti, hanno punta e tacco di plastica si, ma vuota, e quindi non si possono avvitare.
Mark li monta e fa bene, secondo me, uno scarpone, se quello giusto, ti dura diversi anni e avere la possibilità al 4° o 5° anno di utilizzo di avere punta e tacco come nuovi è garanzia prima di tutto di sicurezza e poi di avere materiale che ti asseconda nel migliorare le prestazioni (sempre dopo la testa, il cuore e la tecnica
)
robertoginesi ha scritto:
