...da quanto tempo pensavo di andarci? Sarà più o meno da sei anni, da quando cioè vagabondavo virtualmente per internet alla ricerca di una soluzione riguardo il problema costituito dai miei precedenti scarponi, con cui fin dall'inizio non c'era mai stato un gran feeeling, e che anzi mi hanno fatto soffrire non poco, insomma, scrivevo, sarà da circa sei anni che ho scoperto l'esistenza di Ornello Sport e della cripta di Mark, ma per vari motivi, fra cui anche un'operazione per un'ernia inguinale che mi ha tenuto fermo per un po', non mi decidevo mai a fare il grande passo.
Quest'anno, complici una serie di eventi che mi hanno fatto riflettere sul fatto che non era il caso di sprecare altro tempo, prendo la decisione: seppure in gran ritardo per la stagione, quindici giorni fa telefono a Mark, e miracolosamente riesco a trovare, complice una disdetta dell'ultimo momento, un buco per oggi pomeriggio. Siccome Mark mi raccomanda la puntualità arrivo ad Asola con mezz'ora di anticipo, faccio quattro passi in giro e bevo un caffè, poi alle 15.20 varco la soglia di Ornello Sport. Nell'attesa che Mark si liberi faccio un giro al piano superiore ammirando diverse paia di sci che mi piacerebbe provare, finché arriva il momento di scendere nella cripta. Mi accoglie l'assistente di Mark, che spero mi perdonerà se non ricordo il suo nome, mi fa accomodare, mi chiede che scarponi uso attualmente, e io gli faccio vedere sul tablet le foto dei miei Nordica Speedmachine, misura 27.5, flex 110-120, sui quali gentilmente evita di fare dei commenti. Poi mi dice di togliermi i calzini e di andare sull'aggeggio per le misure, e di restarci un po' finché il piede si rilassa in modo da avere la misura più precisa.
Nel frattempo arriva Mark, che butta un'occhiata e mi lancia un battuta scherzosa sui piedi, e passa anche lui alla misura della pianta. In realtà alla fine mi dirà che da questo punto di vista la mia morfologia è abbastanza ok, il piede destro (tutta la gamba in realtà, come si vedrà in seguito con il canting) è un po' più difficile da accontentare, ma fondamentalmente non ci sono grossi problemi con gli scarponi. Mi chiede quali sono le mie aspettative e richieste; io non voglio uno scarpone troppo esasperato, ma nemmeno uno scafandro turistico come quello che uso ora; sia Mark che il suo collaboratore concordano che la misura giusta è un 26, larghezza 98mm, e mi propongono subito due modelli: un Atomic, di cui non ricordo esattamente il modello ma penso fossero i Redster pro 130, e un Head Raptor RS140. Siccome i miei calzini sono, parole di Mark, buoni per andare a funghi, me ne dà un paio di molto più sottili , e si comincia la sessione di prove.
Con l'Head e il piede sinistro è amore a prima calzata, mentre l'Atomic sul piede destro mi fa un po' soffrire in zona alluce e secondo dito. Invertendo gli scarponi, sul sinistro anche l'Atomic mi darebbe le sensazioni giuste, ma l'Head calza a pennello anche il destro (e Mark poi mi farà notare la caratteristica forma del puntale che, fra le altre cose, ha fatto sì che questo scarpone abbia avuto un grande successo). Poi provo entrambi i modelli su tutti e due i piedi contemporaneamente, la domanda che mi fanno è "con quale scarpone vorresti uscire da qui e andare a sciare domani?", dopo qualche minuto di ascolto delle sensazioni che mi comunicano i miei piedi, cercando di confrontare quello che provo mentre ho su un paio con le sensazioni che mi comunicava l'altro, alla fine comunque l'Head mi sembra sposarsi meglio con i miei piedi. Mark nel frattempo mi avrebbe fatto provare anche un terzo modello di scarpone un po' più comodo di cui non ricordo la marca, ma appena indossato subito mi aveva dato una sensazione di "galleggiamento" all'interno che non mi piaceva, per cui l'ho scartato.
Fatta la scelta Mark passa a picchiettare lo scafo finché indosso lo scarpone per sentire se ci sono punti critici, ma è tutto ok, nessun dolore ad entrambi i piedi...o prima c'era stata la termoformazione della scarpetta? Devo confessare che quando son uscito dalla cripta ero un po' in confusione per via di tutte le prove fatte, quindi non ricordo esattamente l'ordine con cui si sono svolte le cose, anche perché mentre ora scrivo ho già due birre in corpo per festeggiare l'evento
e quindi un po' di giustificabile annebbiamento; però mi ricordo che se avevo dei dubbi sull'acquisto della borsa termica, dopo aver provato gli scarponi post termoformazione si sono dissipati all'istante; e sono ancora sbalordito di come, mentre io mi concentravo al massimo per memorizzare tutto quello che Mark mi diceva, lui riuscisse in scioltezza a parlare con me e contemporaneamente gestire altri ordini, spedizioni di sci (in Finlandia se ho ascoltato bene....!), regolazione di altri scarponi, memorizzazione al pc dei miei dati, telefonate in arrivo e in partenza...chapeau davvero alla sua capacità di lavorare in multitasking.
Poi Mark ha montato i rialzi e fresato alla bisogna lo scafo, e si è giunti alla fine alla fine alla nota dolente, per il sottoscritto, del canting.
Infatti se per la gamba sinistra tutto sommato la regolazione da apportare è minima, per la gamba destra invece, e Mark se n'era accorto fin dai primi piegamenti che facevo per testare gli scarponi, ho una certa tendenza ad arcuare la stessa, e quindi la regolazione da fare è abbastanza più esasperata, tant'è che lo stesso Mark decide di fermarsi ad un certo angolo per non sollecitare eccessivamente il mio fisico, anche se ci sarebbe margine per aumentarlo ancora, ma se ne riparlerà dopo le mie prime impressioni, che spero non arriveranno troppo in là nel tempo, anche se prima di gennaio, per vari motivi, sarà difficile che riesca a calzare gli sci.
Mi sarebbe piaciuto poi parlare con Mark anche del secondo paio di sci che vorrei affiancare ai miei attuali Nordica Dobermann GS Pro, ma altre persone erano in attesa della sua, chiamiamola così, anche se so che è riduttivo, consulenza, e quindi abbiamo solo scambiato velocemente un paio di parole a riguardo, e anche lui avrebbe d'istinto suggerito gli Atomic Vantage...ma intanto vediamo come va con i nuovi scarponi, per gli sci ne riparleremo a febbraio o a settembre dell'anno prossimo.
Un saluto a Mark e un ringraziamento a tutto lo staff di Ornello Sport!