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MessaggioInviato: 2 marzo 2009, 14:35 
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In questi giorni ho fatto alcune ricerche in merito agli attacchi e alle molle degli stessi e sono a riportavi in colore rosso, pari passo quanto ho trovato e in colore blu delle annotazioni/commenti che aggiungo di mio.


MANUTENZIONI
Ho fatto una ricerca sui siti dei maggiori produttori di attacchi in particolare (Marker, Tyrolia, Vist, Salomon).
L’unico produttore (che ho trovato) che mette a disposizione su internet, tramite un documento apposito, indicazioni per la manutenzione è Marker e ne sono uscite alcune cose molto molto interessanti che non sapevo e che evidenzierò dopo…
Pubblico di seguito il documento di Marker evidenziando in grassetto le parti più significative.

Avvertenza
MARKER produce attacchi conformi alle normative nazionali ed internazionali ISO, DIN, ASTM, ÖNORM, BfU e collaudati da enti indipendenti, quali il TÜV Servizio Prodotti.
Non estite pero attacco che sia in grado di sganciarsi con assoluta sicurezza in ogni immaginabile
situazione.
• Come sciatori dovete tener conto dei rischi intrinsechi a questo sport. Scegliete e valutate le piste desiderate in base alle vostre capacitá tecniche.
• Siccome un montaggio e una regolazione non corretti degli attacchi da sci potrebbe essere causa di infortuni, consigliamo di far montare e regolare gli attacchi da un rivenditore autorizzato
e specializzato MARKER.
• Per garantire il buon funzionamento dell`attacco Vi consigliamo di non alterare la regolazione effettuata dal rivenditore specializzato.
• Valori di sganciamento impostati possono essere alterati dal non uso, dallo sporco o da prolungati depòsiti. Consigliamo di far controllare il corretto valore di sganciamento da un rivenditore specializzato con una màcchina elettrònica.• Scarpe da sci non conformi alle normative nonché suole sporche o deteriorate possono compromettere lo sganciamento degli attacchi. Fate controllare perció i Vostri attacchi periodicamente da un rivenditore specializzato.• Per non perdere lo sci durante la discesa in neve fresca, consigliamo di attrezzare gli attacchi con dei lacci apposta.
• Durante il trasporto sul portasci della Vostra màcchina, gli attacchi sono esposti a sporco, sale stradale e altro. Per garantire il buon funzionamento, dovreste proteggere gli attacchi
con una sacca copriattacchi o portasci.
• Ogni uso improprio degli attacchi, quale il montaggio su monosci, la manipolazione dei componenti dell`attacco e dello skistopper aumenta il rischio di uno sganciamento errato o
pericoloso.
• L`istallazione e il montaggio di ulteriori componenti possono influire sulla funzione dell`attacco. Fate eseguire pertanto tale montaggio soltano da un rivenditore specializzato.
• Raccomandiamo di conservare le instruzion d’uso
• Non sciate sotto l’influsso di alcol o droghe

ITALIANO
Qualora abbiate acquistato gli attacchi tramite internet, gli attacchi in questione vanno tarati da un rivenditore specializzato e autorizzato da Marker in base alle vostre caratteristiche fisiche e
tipo di sciatore. Marker non si assume alcuna responsabilitá per le tarature fatte da persone non autorizzate.


Uso degli attacchi MARKER

Regolazione
La regolazione degli attacchi non dipende soltanto dal modello ma prevalentemente dallo scarpone e dalle caratteristiche dello sciatore.
So consiglia pertanto di far regolare gli attacchi esclusivamente dal rivenditore specializzato MARKER con l`ausilio di una màcchina per la taratura elettrònica. La scala della forza di sganciamento sul puntale (2) e sulla talloniera indica i valori regolati (valori Z). Valori superiori a Z10 non corrispondono alla norma e vanno effettuati a proprio rischio.


Agganciamento
Prima di agganciare l`attacco, ripulite lo scarpone da residui di neve, ghiaccio o sporco. Aprite l`attacco facendo pressione (con il bastoncino, lo sci o la mano) sulla leva di apertura (5), inserite la punta dello scarpone nel puntale e chiudete la talloniera premendo sul tallone.

Fuoruscita (anche dopo una caduta)
Fate pressione sulla leva di apertura (5) con il bastoncino, lo sci, lo scarpone o la mano.

Regolazione del Sistema Piston Control
Davanti al puntale degli attacchi Piston Control, e posizionata una levetta di regolazione (6), con quale potete regolare 2 posizione (I-II), la levetta degli 2 attacchi, devono essere su la stessa posizione.
Si consiglia di posizionare,
posizione ON: Piste normale, neve battuta, neve dura e polverosa
posizione OFF: Neve fresca e polverosa

Posizione di Trasporto
Tenendo gli sci verticali, fate scorrere una soletta contro l`altra, dall`alto verso il basso, finché i bracci dei freni (4) si incastrano tra loro.

Componenti dell`attacco MARKER
1 Puntale
2 Indicatore della Forza di
Sganciamento
3 Pedale Ski-Stopper
4 Ski-Stopper
5 Leva di Apertura / Talloniera
6 Levetta di regolazione Piston Control

Manutenzione
La garanzìa MARKER pone come condizione il rispetto dei relativi consigli di uso e manutenzione. Consigliamo di far controllare regolarmente e assolutamente prima di ogni stazione invernale, i Vostri attacchi dal Vostro rivenditore specializzato. Durante l`estate o nei periodi di sosta prolungata, depositate i Vostri attacchi in una stanza asciutta e temperata evitando fonti di calore.


GARANZIA
Il cliente ottiene la garanzìa MARKER attraverso il rivenditore autorizzato.
MARKER richiede di inoltrare le richieste di sostituzione attraverso i propri rivenditori autorizzati. Per prodotto difettoso si intende un attacco, componente o parte di esso che, a causa di un difetto di materiale o della lavorazione non garantisce piú il corretto funzionamento per l`uso previsto.
Le decisioni finali in mèrito a qualsìasi difetto rivendicato spetteranno esclusivamente ad un tècnico della MARKER.
MARKER provederà a sua sola discrezione alla riparazione o alla sostituzione di un attacco difettoso. I periodi massimi di sostituzione dalla data di acquisto sono di due anni per gli attacchi destinati alla vèndita e di un anno per quelli da noleggio e demo. I danni provocati dalla manipolazione impropria, da una mancata osservazione delle istruzioni d`uso, da un insufficiente manutenzione, da incidente, da un abuso del prodotto o da normale usura, come le piastra d`appoggio e la serigrafia sono esenti da garanzìa.
MARKER non sará responsàbile per danni accidentali o consequenziali di qualsìasi natura a meno che tale limitazione non sia espressamente proibita per legge. Tutte le garanzie lacite vengono
espressamente disconosciute a meno che tale rinuncia non sia proibita per legge. In questo caso, la validitá della garanzìa si estenderá per tutto il perìodo dei termini di garanzìa sopracitati.



Altro, in merito a scaricare le molle o lubrificare gli attacchi, non dice.


REGOLAZIONE DEGLI ATTACCHI

La cosa più interessante che ho trovato è questa….
Le norme che i costruttori devo rispettare nella costruzione degli attacchi prevedono un tiraggio massimo a cui l’attacco deve essere verificato pari a 10 DIN… (normativa per gli adulti che si trova anche verificando le descrizioni degli attacchi sul sito Salomon)
Questo non vuol dire che gli attacchi che arrivano a 12, 14, 16, 18 DIN non sono conformi alla norma ma bensì che gli stessi vanno verificati con un tiraggio massimo di 10 DIN.
Sopra a questo tiraggio, lo sciatore è responsabile in proprio, a proprio rischio e pericolo…
Esiste una tabella ISO (a norma) che indica come devono essere tarati gli attacchi in base a:
- proprio peso
- lunghezza dello scarpone
- capacità dello sciatore
Ogni negoziante per legge, dovrebbe regolare gli attacchi secondo questa tabella (che deve avere esposta in negozio) e far firmare al cliente una liberatoria dove lo stesso, conferma che l’attacco è stato tarato secondo la tabella e che solleva il negoziante e l’azienda produttrice dell’attacco da eventuali ricorsi a seguito di infortunio.
Se poi, il cliente, fuori dal negozio vuole regolare a suo piacimento l’attacco, sono cavoli suoi, a suo rischio e pericolo.

Ma veniamo alla tabella… che troverete a questo link http://www.pianetasci.it/tecnica/guida%20attacchi/attacchi_2.html e dove ci sono tutte le spiegazioni su come leggerla


Siccome le norme sono a livello internazionale, chi le fa non è l’ultimo scemo del villaggio mi sorge la prima domanda spontanea…
Un attacco commerciale (perché solo di questi si parla) avente il tiraggio massimo a 10 DIN è quindi adatto (secondo norma) anche a uno sciatore normale del peso di 130 Kg?
La risposta è SI!



MOLLE

E qui veniamo alla seconda domanda.
Quindi se uno prende un attacco che arriva massimo a 10 DIN è apposto?
A questa domanda non ho trovato risposta cercando sui vari documenti disponibili sul web.
Mi permetto quindi, e quindi lo faccio a titolo personale, di fare delle considerazioni prendendo spunto dalle nozioni di meccanica all’ITIS.
L’attacco lavora per merito di una molla e sulle molle bisogna ragionare.
Tutti gli attacchi utilizzano una o più molle che lavorano per compressione.
Le molle sono classificate secondo i seguenti parametri:
- lunghezza
- diametro
- costante elastica

Si definisce per costante elastica “K” o Legge di Hooke, la relazione che lega lo schiacciamento in mm della molla in proporzione alla forza esercitata.

K=F/x

Dove F è la forza in Newton e X è la deformazione in mm
Quindi per semplificare :

K = Forza/deformazione



La costante elastica descrive che all’aumentare della forza applicata F, la deformazione x della molla (allungamento o compressione) aumenta in modo direttamente proporzionale, quindi ci
aspettiamo che la legge che lega la deformazione con la forza di reazione Fe sia di tipo lineare.


Forza = 0 --- > deformazione= 0
Forza = F --- > deformazione= X
Forza = 2F --- > deformazione= 2X
Forza = 3F --- > deformazione= 3X
Forza = 4F --- > deformazione= 4X

La costante elastica K è una proprietà caratteristica della molla che dipende dal materiale di cui
è costituita, dalla forma e dalle dimensioni. Si trovano spesso delle tabelle che riportano le
proprietà elastiche intrinseche dei vari materiali. Queste proprietà sono stimate per delle forme
semplici e convenzionali e normalizzate rispetto alle diverse dimensioni in maniera tale che i
valori riportati dipendano solo dai materiali e non dalle forme e dimensioni dei campioni.

La legge di Hooke vale solo per piccole deformazioni, cioè per deformazioni che non portano la
molla a superare i cosiddetti “limiti di elasticità”, oltre i quali non vale più la semplice legge
lineare tra forza e deformazione e la molla, in genere, non recupera più le proprietà iniziali
(deformazione plastica). Aumentando ulteriormente la forza esercitata su una molla si può
giungere alla sua rottura (“limiti di rottura”).


Mi ricollego quindi ora all’usanza di dire che la molla degli attacchi va tarata a circa i 2/3 della capacità massima di tiraggio.
Non sono riuscito a recuperare le normative specifiche in riguardo perché costano la bellezza di 50 euro se non di più cadauna e detto tra noi… non saprei che farmene se non accendere la stufa in inverno.
Di certo sarebbe bello poterle vedere per verificare se le norme prevedono come, nella costruzione degli attacchi, le molle e i leveraggi devono essere dimensionati.
Potrebbe essere, a buona logica, che le norme prevedano già che la molla debba funzionare nei limiti di elasticità e non andare a “pacco”. Se così fosse quel limite di tiraggio dei 2/3 è una bufala.

Di certo e al contrario è però vera un’altra cosa che dato il nostro peso, le nostre abilità e il nostro scarpone, è meglio usare un attacco adeguato come scala DIN in maniera che la molla lavori CERAMENTE all’interno della costante elastica, dei limiti di elasticità.


Fine del teorema…


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MessaggioInviato: 2 marzo 2009, 14:45 
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Interessante Morfy.. Ti ringrazio perchè non solo ho fatto mente locale, ma oltretutto mi permetto di "salvare" quanto da te scritto per inserirlo nel mio database..

Grazie

@alessioasf

l'unica neve che non mi piace è quella che non c'è..


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Sci utilizzati: John94, VarioCut72Mod, Atomic Ti SL, Limone GS...
Che dire... sempre GRANDE MORFY! ;)

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Bravo Morfy :)
Presumo anche io che i costruttori progettisti dell'attacco prevedano che la molla al massimo della taratura lavori nei limiti di elasticità,personalmente mi sento psicologicamente più sicuro con i 2/3 ,come se acquistassi un auto che arriva solo a 130 kmh perchè oltre intanto non si può andare :) :)

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2011 ma di solito in montagna..........2012 si ci sono nutrie in alta quota............2013 niente pmc grrrr......


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Località: Liguria
Sci utilizzati: Head, Rossignol, Atomic
Ciao Morfy
ho fatto ricerche anch'io in merito ad alcuni tyrolia freeflex di alcuni anni fa che ho trovato come fondi magazzino e mi sono documentato sperando di capirci qualcosa....
Tyrolia ha in linea i manuali tecnici con lista spare parts etc fino all'anno 2006, per intenderci l'ultimo anno del freeflex con le molle in vista sulla piastrina con l'attivatore, unione tra talloniera e puntale.
nella versione 2008/9 c'è un'ampia trattazione della manutenzione e lubrificazione dell'attacco e una fantasmagorica tabella per calcolare le giuste tarature delle molle. Peccato che sia praticamente incomprensibile ad una prima lettura...e nell'ottica che quattro occhi sono meglio di due volentieri ti cedo l'onore dell'interpretazione certo che non ti verrà il mal di testa che è venuto a me... :D :D :D :D

http://www.tyrolia.com/dealer/downloads/index.html

è il link per il manuale tecnico, le spare parts e un prospetto di dati tecnici degli attacchi, compreso montaggio smontaggio, taratura, etc.
Se non riusciste a scaricarli ho messo il manuale tecnico qui:
http://communicator.discoremoto.alice.it/filemanager/browse.do#


A pag 71 del manuale tecnico c'è la tabella per determinare i valori dell'attacco in funzione di tutta una serie di parametri. Se capisco bene all'aumentare della lunghezza del piede dello sciatore va diminuita la forza della molla...pensavo che aumentando l'altezza e quindi la leva dovesse essere il contrario...chiaro che però aumenta il momento di rotazione sull'asse del piede...boh, mi riservo uno studio più approfondito.

Ovviamente ci sono anche le specifiche HEAD di tutti gli attacchi di quest'anno.
Se a qualcuno interessano i cataloghi più vecchi li posso postare, buona lettura.

The rangers had a homecoming in Harlem late last night
And the Magic Rat drove his sleek machine over the Jersey state line
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MessaggioInviato: 2 marzo 2009, 19:06 
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queste tabelle danno delle buone indicazioni su come regolare da negozio gli attacchi ma ancora meglio sarebbe anche testare "da fermo" le proprie capacità di svincolo dagli attacchi: nel mio caso mi ha permesso di aumentare di circa 1.5 DIN la resistenza della talloniera rispetto al puntale (a sua volta già leggermente modificato rispetto ai valori consigliati) e che io sappia anche altri sciatori (compresi atleti di CdM) usano settaggi differenziati; dalle tabelle qui sopra postate già si vede che a parità di DIN di regolazione corrispondono diversi Nm per aprire puntale e talloniera ed ad esempio più lo scarpone è lungo maggiore sforzo si dovrà fare x svincolare la punta a parità di DIN di regolazione: un motivo in più per avere scarponi + piccoli possibile.

Ho letto sul manuale Tyrolia (molto bello) che, contrariamente a quanto si diceva, i loro attacchi richiedono regolare lubrificazione con grasso e spray, strano che i negozianti della mia zona non me lo abbiano mai proposto in occasione del "tagliando periodico", che Tyrolia lo scriva solo x eccesso di zelo?

Mia curiosità (e penso la possa sapere solo uno che le sa tutte :) ) : è possibile montare attacchi Tyrolia con e senza Freeflex su sci Atomic D2 ?

Team M.S.P.
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MessaggioInviato: 2 marzo 2009, 23:18 
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tienigiù ha scritto:
queste tabelle danno delle buone indicazioni su come regolare da negozio gli attacchi ma ancora meglio sarebbe anche testare "da fermo" le proprie capacità di svincolo dagli attacchi: nel mio caso mi ha permesso di aumentare di circa 1.5 DIN la resistenza della talloniera rispetto al puntale (a sua volta già leggermente modificato rispetto ai valori consigliati) e che io sappia anche altri sciatori (compresi atleti di CdM) usano settaggi differenziati; dalle tabelle qui sopra postate già si vede che a parità di DIN di regolazione corrispondono diversi Nm per aprire puntale e talloniera ed ad esempio più lo scarpone è lungo maggiore sforzo si dovrà fare x svincolare la punta a parità di DIN di regolazione: un motivo in più per avere scarponi + piccoli possibile.

Ho letto sul manuale Tyrolia (molto bello) che, contrariamente a quanto si diceva, i loro attacchi richiedono regolare lubrificazione con grasso e spray, strano che i negozianti della mia zona non me lo abbiano mai proposto in occasione del "tagliando periodico", che Tyrolia lo scriva solo x eccesso di zelo?

Mia curiosità (e penso la possa sapere solo uno che le sa tutte :) ) : è possibile montare attacchi Tyrolia con e senza Freeflex su sci Atomic D2 ?






Osti non tirarmi in ballo così... ehehe ;)
Non è mia intenzione demolirti però non capisco il perchè di alcune cose che hai detto.

1° - Prima di postare quanto sopra, ho chiamato Stefanino (Head) e ho chiesto alcune informazioni in merito alla Tyrolia (che poi ha postato MagicRat) e parlando con lui mi ha detto come ho riporato, che, le aziende rispondono solo se il negoziante ha settato gli attacchi secondo quella tabella ISO che non da delle "buone indicazioni di massima" ma ai fini legali quelle tabelle sono "legge"

2° - non è vero che "ad esempio più lo scarpone è lungo maggiore sforzo si dovrà fare x svincolare la punta a parità di DIN di regolazione: un motivo in più per avere scarponi + piccoli possibile."
Anzi, è l'esatto contrario perchè maggiore è la leva (lunghezza dello scarpone) minore è lo sforzo da fare. Meglio che riguardi con attenzione la tabella... ;)

3° - quale è la prova da fermo che hai fatto per regolare gli attacchi a 1,5 DIN in più rispetto a prima? Hai provato a indossare gli sci sul pavimento a casa e simulare da fermo tutte le possibili posizioni-direzioni di caduta, avanti, avanti destra, avanti sinistra, centro destra, centro sinistra, dietro, ditro destra, dietro sinistra, torsione del busto-bacino a destra e poi a sinistra con gli sci bloccati a terra?
Non è per tirarti in giro ma le possibilità e le tipologie di cadute sono talmente tante e varie ...
Lo sci durante una caduta potrebbe rimanere vincolato in punta oppure in coda, oppure in un altro punto lungo tutta la lunghezza dello sci e in questo caso le leve variano di molto.
Varia se si usa un GS o u SL...
troppe, troppe variabili e secondo me è preferibile evitare questi metodi usati forse 25 anni fa.
Siamo andati sulla Luna nel '69, ad oggi sono passati 40 anni e nel frattempo hanno normato, unificato, testato medodi universali per effettuare questi test.


guarda questo video... http://www.youtube.com/watch?v=1sH7Y68v6bE&feature=related



4° - Che gli atleti usino carichi differenti tra puntale e talloniera .. boh .. ma ci può anche stare anche se di primo achito non ne vedo il motivo, ma se quacuno ne sa le motivazioni, ce le spieghi perchè io sono uno tra i primi che lo vuole sapere...Resta il fatto che per noi non atleti, secondo me, la cosa più importante è che siano regolati correttamente in base al nostro peso e alle nostre abilità.

5° - montare attacchi Tyrolia su un Atomic D2? della serie "i nuovi mostri" ? ahaha Cmq la risposta è NO perchè le piastre Atomic sono predisposte con i fori per gli attacchi Atomic che differiscono come interasse delle viti dai Tyrolia



Piuttosto ... parliamo di cose più serie ... ci sarete tutti e 4 quest'anno a Montecroce? Se mancate giuro che vi vengo a prendere a casa uno a uno...

E volgio una delle vostre magliette "se ta set mia bù de scià, sta a cà"

Miticaaaaaaaaaaaaa :D


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MessaggioInviato: 3 marzo 2009, 9:34 
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Morfy ha scritto:

2° - non è vero che "ad esempio più lo scarpone è lungo maggiore sforzo si dovrà fare x svincolare la punta a parità di DIN di regolazione: un motivo in più per avere scarponi + piccoli possibile."
Anzi, è l'esatto contrario perchè maggiore è la leva (lunghezza dello scarpone) minore è lo sforzo da fare. Meglio che riguardi con attenzione la tabella... ;)




scusa, ho detto una minchiata e avevi ragione te...

Le differenti tarature, a parità di peso ma lunghezza degli scarponi differenti vengono fatte in quanto si tiene conto della leva che lo scarpone fa.
Gli attacchi sono fatti per salvare le articolazioni e perchè l stesse non subiscano rotazioni (caso dello scangiamento laterale).

Secondo me però non è questione che si si ha uno scarpone piùlungo, maggiore è lo sforzo che bisogna fare per svincolarsi dall'attacco...
Penso invece che in caso di caduta con lo sci che picchia in terra, chi ha uno scarpone più lungo, deve farlo sganciare prima perchè altrimenti subirebbe alle gambe torsioni maggiori (data la lunghezza del piede) rispetto a chi porta scarponi più piccoli.
Ecco perchè in questo caso si tarano gli attacchi più bassi.


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MessaggioInviato: 3 marzo 2009, 13:29 
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Caro Morfy: certo che ci saremo al Passo eheheh :P :P :P

Riguardo alla regolazione DIN dei miei attacchi modificata rispetto ai valori da tabella sottolineo quanto già scritto cioè che è mia personale, quindi con tutt' altra pretesa che vada bene ad altri o che sia da eseguire in negozio...

I test fatti non sono solo frutto di una mia pensata ma ho tratto spunto da questo documento http://www.bobski.com/safety/french_binding_system_self_test.pdf scritto da un dottore specialista in infortuni sugli sci che ha avuto modo di analizzare enormi casistiche e scrive su questo sito http://www.ski-injury.com/ specializzato sull' argomento, inoltre questi movimenti sono indicati anche in questo manuale della Salomon (si trova in entrambi i download) al capitolo "Mechanical inspection" per la verifica della funzionalità degli attacchi, in realtà per la verifica solo della corrispondenza tra valore indicato e forza reale di sgancio esistono macchinari apposta come questo http://www.wintersteiger.com/E/pdf/Bindungseinstellung_I.pdf , con i test da me provati verifico periodicamente anche che gli attacchi siano rimasti in efficienza.
Giustamente come dici le tipologia di caduta sono tante e varie che non è certo possibile sperimentarle tutte, e ci mancherebbe, però me malgrado, non sono arrivato di colpo alla mia attuale regolazione ma con progressiva convalida di centinaia di cadute sul campo, in cui mi sono reso conto di avere sofferto maggiormente x l' apertura dell' attacco all' anteriore (specialmente in caso d' inforcata di palo) mentre di avere un maggior margine di sicurezza al posteriore (in questo caso messo a dura prova sopratutto con cadute "alzando i finestrini" negli snow park) ed è sopratutto questo tipo di caduta che mi fa apprezzare maggiormente gli attacchi Tyrolia (e relative rimarchiature) in quanto tra i pochissimi a permettere lo sgancio a 180° sia per puntale http://www.tyrolia.com/public/ski-bindings/safety-features/full-vs-race-diagonal/index.html?L=0 che per la talloniera http://www.tyrolia.com/public/ski-bindings/safety-features/light-diagonal-heel/index.html?L=0 in molti dei loro modelli.
Oltre all' esperienza sul campo ho effettuato i test "statici" solo con la gamba sinistra (- forte) e rispetto al valore di sforzo massimo sopportabile sono sceso nella regolazione effettiva.
Riguardo alla talloniera "incriminata" ho notato che la regolazione posteriore mette a dura prova il tendine di achille, per cui è consigliabile solo a gambetto "rigido" agganciato stretto e nel mio caso anche con Booster molto tirato, la cui influenza è più che notevole, tale diversità di regolazione è dovuta anche alla lunghezza di 324mm degli scarponi che creano un effetto leva notevole nello svincolo laterale delle punte.
Per quanto questo metodo abbia comunque degli evidenti limiti proprio nel poter testare le infinite dinamiche e variabili mi risulta comunque l' unico che consenta un adattamento personalizzato delle forze di tenuta e i margini lasciati nella regolazione (sempre affinabili successivamente in incremento tramite le esperienze reali) danno una maggiore sicurezza, certo al 100% non è possibile...
Tutto questo sbattimento è nato dal fatto che con gli sci regolati a tabella alcune volte li perdevo senza essere caduto ed anche questo è un rischio... adesso va meglio.
Riguardo ai valori DIN di carico degli attacchi, andando sul manuale tecnico Tyrolia indicato da MagicRat, a pag. 71, per fare un esempio: lo skier code L con scarpone di lunghezza tra i 251 e i 270 mm da valore consigliato 7,5 , mentre aumentando la dimensione degli scarponi alla stessa ipotetica persona a > 351 il valore consigliato diminuisce a 5. Per il puntale è un po come avere in mano un peso: più si allontana il braccio dal corpo (aumento la lunghezza della leva svantaggiosa) maggiore sforzo si dovrà fare. E lo stesso manuale Tyrolia riporta: "If you are unsatisfied with the release/retention settings that result from your classification please mention this to your binding technician." , quindi lascia la porta aperta ad un ulteriore personalizzazione. ;)

Il video che riporti lo conosco in quanto l' avevo già postato in questo 3d http://www.ornellosport.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1821 ma capita comunque a fagiolo.

Altro particolare a cui è meglio fare attenzione è la regolazione della spinta, per evitare ulteriori resistenze indesiderate e qui ogni attacco ha il suo tipo di regolazione.

Peccato per "i nuovi mostri" ma comunque - a quanto dice chi gli ha già testati - i D2 lo rimangono lo stesso in positivo e non vedo l' ora di provarli al Passo e tirare la punta a sci indossato per capire se il ponte superiore lavora come un buon ammortizzatore tenendo schiacciata la punta senza vibrare e poi chissà che non si possano fare altri buchi di ancoraggio... a proposito... ci saranno anche i D2 gara? :P


Qui invece avevo trovato info su come regolare il posizionamento degli attacchi sugli sci in base alle proprie caratteristiche personali http://www.realskiers.com/ARTICLES/binding_placement.htm ; pensate che la cosa abbia ancora un senso o la costruzione degli attuali sci - piastra (quando c' è) non lascia quasi scelta?

Team M.S.P.
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MessaggioInviato: 3 marzo 2009, 14:24 
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ok!

L'obbiettivo mio non era quello di affermare l'unico modo per tarare gli attachi ma per fare chiarezza in merito alle garanzie, ai termini di legge e alle responsabilità di negozianti e aziende.

Penso che ora di argomenti ce ne siano abbastanza affinchè ognuno possa decidere quali attacchi (scala DIN) fa a caso suo e come regolarseli da soli a piacimento.

Personalmente peso 85 kg e i miei di attacchi sono regolati a 8,5 DIN sia sulla talloniera che sul puntale e fino adesso si sono sempre sganciati e non mi sono fatto male. Spero che la cosa continui così per sempre .... ;)


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Stefano_Mi

18

2959

26 settembre 2013, 1:26

Stefano_Mi Vedi ultimo messaggio

Non ci sono nuovi messaggi in questo argomento. Manutenzione Attacchi nei periodi di riposo

emanueza

3

1127

12 febbraio 2008, 9:45

Savo-shape Vedi ultimo messaggio

 


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