Ok, in attesa che arrivino quelle di chi è molto più tecnico e preparato di me, inizio io a postare le mie impressioni sui modelli che ho provato.
Ambientazione:
Comprensorio della Croda Rossa, un paio di belle piste rosse, con un tratto nero veramente mozzafiato.
Neve dura in alto, qualche punto ghiacciato, fresata non bene su un tratto, che con l’alzarsi della temperatura nella mattinata è diventata smossa, con qualche cumulo. Date le condizioni meteo (nevischio), sulle piste c’erano pochissimi sciatori “normali”, per cui le piste sembravano quasi fossero state riservate per noi del test (anche questa potenza di Mark?).
Il tester (cioè io):
52 anni, portati onorevolmente
, malgrado un ginocchio che mi ha costretto a viaggiare ad Aulin e borsa del ghiaccio per tutti i 4 giorni del we; oltre trent'anni di sci alle spalle, tutti da autodidatta (e si vede haimé); 180 di altezza per 75 kg (un paio in più da quando ho smesso di fumare, ma conto di recuperare a breve
)
Scelta sci:
in tutto ho provato 7 sci, 4 da gigante e tre un po’ particolari per curiosità (lo capirete in seguito). Per quanto riguarda le misure, volutamente non ho scelto io al momento di prendere lo sci, ma mi sono fatto consigliare il giorno prima da Pietro Zanetti di Atomic e da Stefano Silvestri di Head, che hanno sciato con noi, e quindi mi hanno visto “sul campo”, per cui hanno potuto consigliarmi al meglio, non in base alla disponibilità del momento, sci più o meno disponibile, ma in base alle mie caratteristiche fisiche e tecniche. A dire il vero, però, tranne che per il D2 Variocut che ho dovuto attendere per una decina di minuti, in quanto ce n’era uno solo disponibile, c’erano così tanti sci da provare e in così tante misure, che in pratica ognuno aveva sempre a disposizione il modello che voleva e della misura richiesta. Ho chiesto loro uno sci da gigante da sciarci in tutte le condizioni. Io infatti non sono il tipo che ha lo sci da gigante per la mattina presto, poi usa quello da speciale per quando le piste diventano affollate e magari uno più largo per neve marcia; io, come molti sciatori, ho uno sci solo che uso in tutte le condizioni che posso trovare; cerco quindi uno sci divertente, ma che possa garantirmi anche un po’ di polivalenza.
Volutamente, tranne che per gli i.speed con cui ho sciato anche tre ore nella giornata successiva sul Monte Elmo e per il Monster che ho provato per una sola pista, ho tentato di fare una cosa il più possibile “scientifica”. In particolare, ho testato (seguendo il consiglio che Mark e Stefano avevano dato in occasione del test in Senales) ogni sci per due piste: la prima pista mi è servita per “conoscere” lo sci e prenderci confidenza, nel giro successivo ci ho dato dentro al massimo delle mie possibilità per capire cosa mi piaceva e cosa non mi piaceva dello sci che stavo provando. Se avessi fatto una terza pista, probabilmente avrei falsato il giudizio, perchè sarei stato io ad adattarmi allo sci. E’ un po’ quello che è successo con lo i.speed, che ho usato anche per la giornata successiva: mi sono adattato io a lui, sciando necessariamente in più condizioni di neve, dal molle alla “pappa” di fondo pista.
Ho tentato di provare tutti i modelli in tutte le condizioni: sul duro (in cima), sul ripido della nera, sulla neve smossa del fondo pista. Con tutti i modelli ho alternato tutti i tipi di curva, dalle più strette ai curvoni a tutta.
Ultima cosa, ma forse la più importante. Chi legge queste impressioni deve considerare che necessariamente sono soggettive. Ognuno di noi ha un suo modo di sciare, prova determinate sensazioni che non sono le stesse che prova un altro. In più ognuno, bravo o scarso che sia, se non è un tester professionista anche inconsapevolmente tende a paragonare lo sci che prova con lo sci che possiede e con cui scia normalmente. Non è quindi detto che ciò che per me è un pregio lo sia anche per un altro sciatore, che magari ha una tecnica migliore o peggiore della mia, un peso diverso o una concezione dello sci diversa dalla mia.
Veniamo però alle impressioni, anche se devo dire che sono un po’ imbarazzato: mi sembrano i test delle riviste specializzate, dove tutti gli sci vanno bene e non hanno difetti. Beh, devo dire che è stato effettivamente così: sarà perchè ho ricercato io solo sci top e della categoria che prediligo, ma non ho riscontrato veramente nessuna pecca in nessun modello che ho provato. Qualcosa mi è piaciuta di più, qualcosa di meno, ma in generale tutti gli sci che ho provato mi hanno effettivamente lasciato molto soddisfatto.
Atomic GS12 175:
Sono i primi che ho provato. Non ero mai salito prima su un Atomic, ma avevo letto che sono delle vere e proprie formula 1, cattivissimi e difficilissimi. Devo ammettere che mi ci sono avvicinato con un po’ di apprensione, i primi metri li ho fatti con circospezione e mi stavano fregando alla grande: due inizi di spigolate subito sul primo falsopiano. Poi ho cominciato a sciare normalmente, in modo graduale e dolce, alternando curve strette a curvoni veloci, fino a darci dentro a manetta. Grandi sci: secchi nelle risposte e precisi, ma assolutamente molto meno difficili di quanto pensassi. Vogliono un po’ di gamba, questo sì, ma si lasciano portare bene anche se li tratti con dolcezza e ci vai a spasso. Dei quattro GS che ho privato mi sembrano quelli che ti stancano di più (ma due piste sono un po’ poco per farsi un’opinione precisa in tal senso), ma ti danno l’impressione di essere sempre sfruttati molto sotto le loro possibilità, che sembrano infinite. Più corri e più loro ti assecondano.
Head Supershape Speed 177:
Li avevo provati in Senales ad ottobre e mi avevano letteralmente entusiasmato. Il nuovo modello è stato modificato nella sciancratura ed ero particolarmente curioso di provarlo, anche perchè avevo qualche dubbio su queste modifiche (in particolare sulla maggiore larghezza centrale). Rimane indubbiamente un grande sci: rispetto al precedente mi sembra ancora più facile da far girare, in particolare a bassa velocità, ma ha perso un pochino di cattiveria e di reattività, caratteristiche che sono passate in toto ed in modo accentuato al modello nuovo, lo i.speed. Mi sembra che Head abbia preso il Supershape speed dell’anno scorso e lo abbia sdoppiato in due sci differenti: nel SS speed 09 hanno esaltato le caratteristiche RC, rendendolo ancora più facile e polivalente, mentre nello i.speed hanno concentrato la parte “racing” del precedente modello.
Head i.speed 175:
Grandissimo sci. E’ il degno concorrente del GS12 e degli altri modelli racing da gigante, Rispetto all’Atomic è più duttile e morbido in spatola, ma come l’Atomic ti dà l’impressione di avere limiti irraggiungibili da uno sciatore “normale”. Velocissimo nei cambi, incollato al terreno nei curvoni lunghi, rispetto all’Atomic si adatta di più alle mie caratteristiche e fin dai primi metri ho ritrovato quel feeling che avevo instaurato l’anno scorso (e che in parte ho un po’ perso) con il SS speed nella versione precedente.
L’i,speed, come dicevo in precedenza ho potuto tenerlo anche per tutta la giornata successiva sul monte Elmo. Probabilmente era il modello, con il GS12, meno adatto per sciarci: neve morbida in alto, un paio di cm venuti nella notte, pappa completa a valle. Non sono queste le caratteristiche ottimali per un gigante vero come questo. Paradossalmente, però, l’ho potuto apprezzare anche come sci polivalente. Con un pochino di accortezza, calcando poco nella pressione, anche in queste condizioni se l’è cavata egregiamente. Mi sono tolto la soddisfazione di fare qualche bella serpentina stretta e lo sci mi ha sempre dato massima sicurezza. Solo nei cumuloni di marcia trovati a fondo valle è andato un po’ in crisi, affondando parecchio ad ogni curva, però sinceramente non so se i limiti siano dello sci o di chi ci stava sopra in quel momento, che di gambe ne aveva ormai ben poche.
Salomon V2 GS 178:
Erano anni che non salivo su un Salomon e devo dire che sono rimasto sorpreso molto positivamente. E’ vero, la mano Atomic si sente e come. Facile da “guidare”e veloce nei cambi ti permette di “pennellare” le curve, sia strette che “a tutta pista”. Per caratteristiche, facilità e duttilità in particolare, mi sembra più un RC che un GS “cattivo”; più un concorrente del SS speed, che di i.speed e GS12, per capirci, restando tra i modelli che ho provato. L’ho provato anche sulla nera e mi è rimasto solo qualche dubbio sulla tenuta sul ghiacciato ad alta velocità, ma sono condizioni che non si potevano provare a fondo nel corso del test.
Atomic D2 Variocut 170:
E’ il famoso modello che varia la sciancratura in modo dinamico (Mark correggimi se ho scritto un’imprecisione). Ce n’era solo uno a disposizione e si poteva provare solo sotto rigida “sorveglianza” e supervisione di Elena Tagliabue (persona fantastica e simpaticissima) che faceva da tutor al tester, elargendogli qualche dritta per meglio sfruttare lo sci. Con Elena abbiamo fatto un patto: io provavo a modo mio, lei non mi correggeva più di tanto (tanto sarebbero state gocce d’acqua nel Sahara...). Ed ecco come è andata. Come sono partito, piano piano, quasi sulle uova (anche perchè non so cosa sarebbe successo in caso di caduta con possibile graffio ai gioielli), mi sono trovato a sciare sulle code... Elena mi ha detto di stare più centrale, detto fatto e mi trovo a fare un paio di curve più larghe: adesso lo sci mi strappa dietro. Ok, adesso scio normale, comincio a lasciarli andare (Elena mi segue come un’ombra), alterno dei curvoni che tengono tutta la pista a serpentine strettissime, lo faccio volutamente nel modo più rapido che posso, come se alla fine di una curva da gigante tirata a manetta, mi ritrovassi improvvisamente davanti degli ostacoli da evitare all’improvviso. E qui gli sci danno il meglio di loro. Non sono dei gigante, non sono degli slalom, ma quando fai una curva da gigante si comportano come un race da gigante (mai cattivo), quando stringi il raggio di curva, come per incanto si trasformano in un SL, o meglio, in un SC, perchè anche in questo caso non sono mai bruschi e cattivi, pur rispondendo alla grande alle richieste di chi sta loro sopra. Non è uno sci racing per aspiranti Bode Miller, è la polivalenza allo stato estremo, che si trasforma in divertimento puro, sia su neve dura, sia sul molle e sfatto. Assolutamente da provare!
Ornello 165 - Gli sci del GURU:
Ebbene sì, ho provato gli Ornello del Forum, targati Mark! E sono rimasto di sasso. Mi aspettavo due bombe da gara, durissimi e cattivissimi, due putrelle che solo Mark e Bode potevano usare... e invece ho trovato due sci piacevolissimi da usare, morbidi al punto giusto, divertenti da far girare. Non sono gli sci che prediligo (sono sci da SL), ma se devo concentrare un parere in una sola parola direi: equilibrati. Non ricercano la prestazione ad ogni costo, ma ti assecondano, dandoti sempre però la sensazione che puoi chiedergli molto, ma molto di più di quello che stai facendo.
Head Monter 78 (intorno ai 175 cm – non ho guardato la misura precisa, forse Italo con cui ho scambiato le mie impressioni ce la può dire):
Purtroppo li ho tenuti per una sola pista, perchè era effettivamente tardi ed i ragazzi di Head stavano ormai sbaraccando tutto. Non ero mai salito su uno sci di questo tipo, e l’ho fatto solo perchè incuriosito dopo la recensioni entusiastiche di chi li ha provati (Giò in primis). Tant’è che ho chiesto a Stefano, come dovevo sciarci... risposta: “parti con curvoni da gigante, poi stringi mano a mano le curve... buon divertimento, Renn”. Ragazzi: LIBIDINE PURA! Giò avevi ragione: non mi sono mai divertito tanto!! Sembra di stare al luna park: sono granitici sul lungo e – udite, udite da uno che non ha apprezzato a suo tempo il Magnum perchè troppo largo – mi sono sembrati addirittura rapidi nei cambi (mancanza di zuccheri?), rimbalzano, passano sui mucchi di neve come se fosse appena passato il gatto, ripeto: divertimento allo stato puro... Unico rammarico: ho dovuto consegnarli dopo una sola pista e prendere l’i.speed che avevo prenotato per il giorno successivo (quando poi viste le condizioni neve, il Monster si sarebbe rivelato la scelta migliore). Pazienza, ci sarà – anzi ci deve essere per forza – una prossima volta. Ragazzi, se con l’i.speed è stato amore, per il Monster ho preso una sbandata travolgente!!!