Oggi apro questo topic volendo tornare a parlare un po’ di sci …
Guardiamo se riesco ad annoiarvi un po’…
Prima però un piccolo preambolo sulle ragioni che mi hanno portato ad aprire questo topic.
Quest’anno sono molto spesso da Mark (due pomeriggi a settimana e il sabato tutto il giorno) il buon Guru mi ha nominato “montatore”.
Io speravo si trattasse di posizionare qualche bell’esemplare di donna su un letto, tavolo, lavatrice e verificarne le relative potenzialità invece mi ha dato un banco con delle morse, un trapano, un avvitatore e mi ha detto di divertirmi con ciò che il convento (ops.. cripta) passa nel periodo invernale … sci, piastre e attacchi.
A forza di “montare” è ovvio non solo limitarsi a forare e avvitare ma anche osservare i diversi sistemi costruttivi che le case hanno messo in campo per arrivare tutte allo stesso risultato: “Libertà di movimento alla piastra”
…che, letto così, sembra uno slog per sindacalisti incalliti.
1° Puntata
Anni fa esisteva la personalizzazione degli sci. Si prendevano le aste, decidevi che piastre installare e i relativi attacchi. Si poteva cioè customizzare a piacimento gli sci, un po’ come si fa con le moto e le auto.
Come tutti sappiamo ora questa cosa non è più possibile (o quasi). Di certo è impossibile con gli sci da negozio che vengono forniti direttamente corredati da appositi attacchi e in particolare pre-piastrati.
Esiste però ancora (in alcuni casi) la possibilità di poter modificare e personalizzare il lavoro del sistema sci-piastra-attacco. Si tratta degli sci da gara.
Qualcuno potrebbe pensare beh, che ci vuole. Pigli una piastra la fissi allo sci tramite 4 viti e poi ci si monta l’attacco. Beh in effetti anni fa comparvero le piastre sul mercato succedeva un po’ così.
Un bel piastrone di plastica dura oppure alluminio, un bel nastro biadesivo sotto e tante viti a legare tutto insieme e poi sopra si fissava il puntale e la talloniera.
La ricerca però è andata avanti e tutte le aziende nel corso degli anno hanno puntato alla possibilità che deve avere lo sci di muoversi/flettersi distintamente dalla piastra o meglio dire dal sistema piastra-attacco.
La presenza della piastra di suo porta a dei vantaggi, il primo è sciare più in alto infatti è di per se un rialzo. Oltre a questo, a secondo della tipologia di piastra adottata si cambiano le caratteristiche dello sci.
Come esempio più banale mi viene in mente la Salom.
Fino allo scorso anno faceva il 2V ma con due tipologie di piastre. Una definiamola così “plasticona” e l’altra invece più tosta in “alluminio”.
Uno quindi poteva scegliere che sci acquistare.
Se calmo, pacioso, tranquillo prendeva quello con piastra in plasticotta se invece voleva uno sci più rigido, più reattivo, più cattivo prendeva quello con piastra in metallo.
Questo per far capire quanto un tipo di piastra possa cambiare se non stravolgere le caratteristiche di uno sci.
E’ altresì vero che oggi giorno nulla è lasciato al caso e quando un’azienda produce un attrezzo nuovo non pensa solo a produrre le sole aste ma queste devono interagire in concerto con il sistema piastra-attacco quindi, meglio parlare del “sistema sci” appunto inteso sci, piastra attacco come un tuttuno.
Tornando a bomba sugli sci da gara vorrei soffermarmi in particolare su Atomic, Head (e quindi Elean che usa le stesse piastre e attacchi di Head) e Volkl-Marker.
Come tutti sappiamo Atomic dallo scorso anno ha introdotto il D2 ovvero un doppio sci, uno sopra l’altro a mò delle sospensioni a balestra dei vecchi camion. Che detto così sembra dispregiativo ma in maniera raffigurativa del funzionamento penso possa rendere compiutamente l’idea.
Uno sci sotto e un elemento denominato “upper deck” posizionato sopra lo sci e ad esso vincolato da delle viti alloggiate in asole e, libero di flettersi separatamente dallo sci.
L’upper deck svolge anche funzione di piastra sulla quale viene fissato l’attacco formato da un puntale e da una talloniera.
Mentre il puntale è “formato da un solo corpo” , per la talloniera la questione cambia.
Essa è formata da due parti: la slitta e il talloniere.
La slitta è fissata tramite viti alla piastra mentre il “talloniere” sarebbe libero di scorrere all’interno della slitta in senso longitudinale se non fosse per una lamella forata che si incastra a misura dello scarpone con il puntale.
E’ chiaro quindi capire che se il puntale è fisso, l’unica parte in movimento quando lo sci flette è dovuta allo scorrimento longitudinale della talloniera.
Ecco, Atomic però ha una particolarità … Il D2 viene fornito ai rivenditori già dotato di fori per fissare l’attacco.
Che personalizzazione può offrire allora ?
Con i suoi attacchi X20 RS, X18S, X16, X12 (sarebbe il caso di parlare separatamente del nuovo attacco X 20 RS, ne varrebbe davvero la pena…) anche il puntale scorre all’interno di una slitta.
Sollevata la maschera in figura si sblocca il sistema che ora è libero di scorrere. Rispetto alla posizione di montaggio standard ora può scorrere avanti di 4 tacche e indietro di altrettante. Spostando il puntale, la talloniera lo segue avanti e indietro..
Difatto così si modifica la centratura dello scarpone sul centro dello sci.
Head invece fornisce le piastre separate dagli sci e gli sci stessi ancora da forare.
Così facendo lascia libertà agli atleti di posizionare secondo i propri guasti le piastre più vicine tra loro oppure più lontane. Più avanti rispetto al centro sci oppure più indietro.
Le piastre… Anche queste non sono forate. Serve quindi una maschera per forare gli sci e fissare le piastre e poi una successiva per forare le piastre per fissarci gli attacchi.
Chiaro che anche in questo caso, rispetto alla posizione delle piastre sullo sci ora dovendo forarle per fissare l’attacco anche in questo caso posso stare più avanti o più indietro ..
Ecco qui sotto un bel particolare che evidenzia come la piastra non sia fissata con 4 comuni viti ma abbia la possibilità di muoversi lungo lo sci quando questo si flette.
Chiaro che però su un lato (quello verso il centro dello sci) è obbligatoriamente vincolata in maniera salda. Stesso discorso vale per l'altra speculare metà piastra.
Per il resto, il stesso sistema della talloniera descritto per Atomic vale per il free-flex di Head… l’unica differenza che il puntale è fisso tramite 4 viti alla piastra anteriore.
Elan poi usa lo stesso sistema free-flex di Head quindi nulla di nuovo su questo fronte tranne che, a differenza di Head, fornisce gli sci già dotati di piastre e quest’ultime sono già forate per gli attacchi.
Un chicchina? Per gli sci da donna le piastre sono montate ravvicinate tra loro mentre su quelli che uomo sono più lontane.
Quindi mentre concettualmente Head, Atomic, Salomon, Rossignol, Elan lavorano con lo stesso principio: Puntale fissato sulla piastra e lo stesso collegato alla talloniera libera di muoversi, per Volkl- Marker invece il concetto è differente.
Con la WC Piston Plate, elemento di giunzione nonché mobile tra puntale e talloniera è la piastra stessa.
Talvolta le immagini descrivo meglio delle parole e quindi non mi dilungo troppo …
Forato lo sci …
.. si fissa la parte anteriore (quella fissa della piastra) . In questa posizione la vedete per il montaggio su uno sci da GS. Lo si riconosce perché la piastrina metallica di sinistra è lontana da quella di destra che invece è sempre fissa.
Qui invece la vedete montata per uno sci da SL ovvero più vicina all’altra piastra e ruotata di 180°.
Fissata la parte anteriore si passa a posizionare l’intera piastra prima che la stessa sia fissata.. ma vedremo dopo come...
In questa foto vedete lo stelo del pistone in posizione di riposo che corrisponde ad una piastra distesa per la sua lunghezza (sci a riposo)
In questa altra invece la lo stelo del pistone è a fine corsa ovvero posizione di riposo che corrisponde ad uno sci sottoposto a flessione.
Altre due immagini nelle quali vedete (il riferimento è il mio pollice) quando l’asta centrale di colore nero (collegata allo stelo del pistone ) è a riposto e quando è compressa.
Ma se il puntale della piastra è fisso, cosa è che scorre? .. tutto il resto della piastra.
Infatti la particolarìtà di questa piastra oserei dire che è la personalizzazione dovuta alle variabili in fase di fissaggio.
Nella foto dentro al cerchio rosso vedete un inserto metallico rettangolare grande come il sottostante foro. Nel cerchio blu invece un inserto quadrato più piccolo.
Chiaro che più tasselli quadrati metto in un foro rettangolare a fissare la piastra e più questa, sottoposta a compressione per flessione dello sci, potrà muoversi …
Ecco lo sci montato.
Piastra 2009
Piastra 2010 – evidente come i sistemi di fissaggio siano cambiati …
In questa ultima immagine potete vedere due esempi di personalizzazione dello sci da GS a secondo se uno lo vuole più libero (versione 1) o più piantato (versione 2).
Oltre a queste due versioni ovviamente si può vagheggiare con un po’ di fantasia in altre personalizzazioni.