Io sono una di quelle fanatiche che ogni 2 settimane va e compra queste 4 riviste sullo sci: SCI, SCIARE, MONTEBIANCO, RACE…
Oggi mi stavo riguardando un numero di SCIARE e trovo un articoletto che prima non mi aveva evidentemente colpito.
Riporto l’articolo in questione:
“Lo sci per voi significa puro piacere e zero sacrifici?
Allora siete dei seguaci dello <<slow ski>>, una filosofia di vita che sulle piste si traduce in <<prenditela comoda>>: ovvero niente levatacce, piste ghiacciate, code agli impianti e località troppo affollate.
<<Take it easy> è infatti il primo comandamento dello <<slow ski>>, il neonato movimento che accomuna sempre più sciatori.
Ma non è solo questione di promuovere il gusto di sciare in risposta alla frenesia della vita moderna: anche battersi per una montagna più a misura d’uomo, con sciatori rispettosi dell’ambiente e a loro volta rispettati come fruitori della montagna e non spremuti come limoni.
Insomma, il movimento <<slow ski>> nasce anche per dare un servizio agli sciatori.
Per informazioni: http://www.slowski.blogspot.com e, presto, anche http://www.slowski.it.
Ecco, intanto i dieci comandamenti dello slow ski:
PRIMO: <<Take it easy>: pigliatela comoda in generale e soprattutto in vacanza.
Sciare deve essere un piacere, non un sacrificio.
SECONDO: evita le levatacce, specie se la sera prima hai fatto tardi.
Sveglia con calma, spremuta fresca e brioche calde.
La prima funivia lasciala ai fanatici.
TERZO: prima di vestirti, dai un occhio fuori dalla finestra.
Se c’è il sole, alzati e scia; se piove, nevica o tira vento, torna subito sotto il piumone senza passare dal via: scierai domani.
QUARTO: quattro ore di sci posson bastare.
Anziché lo skipass giornaliero, considera l’opportunità del mattiniero o del pomeridiano: risparmierai pure qualcosa.
QUINTO: in generale prediligi le piccole stazioni di valle, più economiche e a misura d’uomo rispetto ai grandi comprensori, troppo cari, affollati e senza parcheggio.
SESTO: niente sandwich preconfezionati trangugiati in seggiovia.
Dopotutto, anche il pranzo fa parte della giornata di sci.
SETTIMO: scegli località con impianti comodi e veloci; bandite ancore e gelide seggiovia a due posti tipo panchina dei giardinetti.
Più che un divertimento, sciare così diventa un supplizio.
OTTAVO: a cinque discese su pista battuta (e affollata), meglio una discesa fuoripista.
Tu, la montagna e la <<fresca>>: il massimo dello slow.
NONO: finito di sciare evita le attività sportive troppo stressanti e faticose.
Molto più rilassante una sauna, un bel massaggio o al limite quattro passi per vetrine.
DECIMO: una settimana bianca (o anche un weekend) non è fatto solo di sci.
Sacrificare tutto il resto in funzione della giornata sulle piste sarebbe un peccato mortale.”
Ecco, questo è l’articolo.
Ora prendo parola io e commento in base a come vedo io lo sci….
E penso immaginerete che la mia visione sia abbastanza diversa da quella sopra citata.
PRIMO: Take it easy, ok, ma nei limiti del possibile.
Quando vado a sciare a meno che non sia con amici-genitori non sono in vacanza.
Sciare deve essere si un piacere, ma comporta anche dei sacrifici: io non voglio arrivare sulle piste quando già ci sono i mucchi di neve riportata e soprattutto dopo che mi hanno già consumato la neve…
Qualcuno mi aveva definito come la: sciatrice da neve con le righine (quando è fresata dal gatto e nessuno ci è ancora passato)…
SECONDO: L’unico giorno in cui evito la levataccia per andare a sciare è il primo dell’anno.
Gli altri giorni se so che devo andare a sciare la sera prima me ne sto a casa davanti a un film, oppure esco ma faccio una cosa tranquilla, senza tornare a casa all’alba ed esagerare nel bere.
Sveglia con calma? Si proprio… mi sveglio alle 8 a salò, poi mi vado a fare colazione tranquilla al bar e poi parto e magari per quando chiudono le piste sono al Tonale.
È una cosa che si potrebbe fare se abitassi a 10 minuti dalle piste, non se mi devo fare 2 ore e passa di auto!
Ma x cortesia: mi sveglio, mi vesto, carico la macchina e parto; quando arrivo agli impianti ho tutto il tempo per fare colazione.
La prima funivia è possibilmente la mia, mal che vada la seconda….
Le funivie che partono dalle 10 in poi non voglio nemmeno sapere cosa siano.
TERZO: Guardo sempre fuori dalla finestra prima di vestirmi, valuto il tempo e poi decido se mettere le cose preparate la sera prima o se è meglio cambiarle.
Se c’è il sole mi alzo e scio; se piove, nevica o tira vento mi alzo e scio lo stesso, per il piumone avrò tempo la sera….
Dai, mica mi faccio fermare da un po’ di neve, da un po’ di pioggia o dal vento… va bè, non scierò 8 ore, ma 3 o 4 me le faccio lo stesso….
QUARTO: Si è vero: 4 ore di sci (in certi casi) possono bastare, a patto che in mezzo non ci siano mille pausettine varie.
Però non è che dico che possono bastare perché cosi faccio il mattiniero e spendo di meno.
QUINTO: le piccole stazioni mi piacciono, di solito sono anche poco affollate, ma sciare in grandi comprensori da la sensazione di libertà, di avere tante piste da poter scoprire e sfruttare…
Che le stazioni più piccole siano più economiche non è sempre vero, anche perché se uno skipass costa meno un buon motivo ci sarà: ed è che i servizi offerti sono minori, e di conseguenza è giusto che costino meno.
SESTO: Condivido: il pranzo fa parte della giornata di sci, a patto che non sia un pranzo che poi non mi permette di piegarmi e che mi fa venir sonno e che per mangiare non ci si mettano 2 ore.
SETTIMO: Scelgo una località per le piste che mi offre, per la vicinanza a casa, perché so che li avrò determinati servizi: che ci siano seggiovie a 2, a 4 o a 6 non è un problema.
OTTAVO: Ogni tanto ci vogliono anche discese fuoripista e condivido lo slow: ci metto una cifra ad arrivare in fondo! ihihih
NONO: Finito di sciare di solito faccio qualcosa di defaticante: stretching e roba del genere.
Non disdegno nemmeno una sauna, il massaggio dopo aver sciato non l’ho ancora provato.
Quattro passi per vetrine? Anche, a patto di non essere in posti come Sankt Moritz dove se compri qualcosa devi fare il mutuo!
DECIMO: Se si chiama settimana bianca, al suo centro per me c’è lo sci…
Per il resto se c’è tempo bene….
Voi che ne pensate???
Siete tipi da slow ski o siete “più frenetici” come me???
Sciare è un modo come un'altro per esprimere la propria determinazione, il proprio carattere e la parte più ambiziosa di sè stessi...
-SARINA-
http://www.agonisticavalsabbia.com
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