Tutto è iniziato nel maggio del 2007 quando, dopo esser stato al Tonale per il primo raduno estivo, ho pubblicato nel mio report una serie di foto riguardanti il materiale degli atleti. Mi ero soffermato su uno del quale ho ritratto gli scarponi ed una struttura “a tubi” molto particolare, tipica di una determinata marca piuttosto che di quella che effettivamente appariva sulla serigrafia. Un paio di giorni dopo la persona che mi aveva accompagnato riceve una telefonata direttamente al cellulare da parte dell’allora direttore marketing dell’azienda in questione, il quale “invitava” a rimuovere quanto prima quelle foto dal forum minacciando ritorsioni di tipo professionale sia ai danni del sottoscritto quanto a quelli del mio compagno di viaggio. Ovviamente, per non far ricadere la colpa sulla persona estranea alla cosa ma che aveva avuto solo il merito di accompagnarmi, mi sono affrettato a togliere quelle foto giudicate “scomode nonché tanto confusionarie quanto lesive dell’immagine dell’azienda” senza peraltro ricevere poi alcuna telefonata di ringraziamento. Oggi l’autore di quella telefonata non risulta più essere presente nell’organico dell’azienda ed io ho continuato a seguire gli atleti, a fotografare, e a pubblicare ma col contagocce e solo determinate cose. Rientrato ieri sera dal Tonale mi affretto a leggere il numero 100 di RACE SKI MAGAZINE che la celerità delle poste italiane mi ha recapitato solo questo sabato…leggo con attenzione quando…tac:
-da pag 54 a pag 60 (visita al reparto corse Atomic) nelle fig di pag 56 e 57 si parla di tecnologia Atomic Double Deck,prototipo disponibile solo in coppa del mondo, e a pag 68 e 69 tutti gli atleti Salomon vengono fotografati con uno sci dalla struttura Double Deck
-a pag 54 e 55 si parla dell’integrazione di Salomon in Atomic, di sinergie produttive, di know-how e di “ulteriori collaborazioni future magari negli scarponi dove i cicli di produttivi sono ancora separati. Non a caso,con il placet dei vertici dell’azienda, ci sono atleti che usano scarponi Atomic griffati Salomon”
-pag 53 fig 2 vedo pubblicata la scheda tecnica degli scarponi Rossignol di Grange
-a pag 142 gli scarponi di Moelgg e Blardone sono fotografati nei dettagli con tanto di durezze delle plastiche scritte col pennarello in bella evidenza mentre a maggio di quest’anno mi era stato chiesto gentilmente di non pubblicare sui forum alcuna foto riguardante le durezze…
Mi fermo qui ma potrei continuare raccontando di tute gara ,windstopper, paraschiena, parastinchi, occhiali ed altro ancora.
Secondo voi perché a me viene “impedito” di dire una cosa che invece qualcun’altro poi divulga pubblicamente ?
Ognuno tragga le proprie riflessioni

Beh, su una rivista il controllo credo sia più facile..... far dire quello che è consentito dire, e tacere dettagli da non divulgare...

Senza contare che, credo che la maggior parte dei lettori di Race non noti certe cose....
Bisogna che però le aziende, o inizino a comunicare con trasparenza questi retroscena, oppure si rassegnino a trovare il curioso di turno che inevitabilmente scopre tutto....

@Ema

La questione è semplice, relativamente semplice.
Al di là del fatto tu personale, le riviste normalmente "concordano" con le aziende determinate presunte fuoriuscite di notizie, strada a te preclusa.

Ora, nello specifico, se tu avessi fatto foto in un ambiente aperto al pubblico (mettiamo in pista o in baita) la richiesta telefonica non poteva avere ripercussioni legali di alcun genere (tolto il fatto di, eventualmente, svelare delle identità con la foto e da qui la necessaria liberatoria delle persone ritratte) sia personali (del fotografo) sia del/dei forum che pubblicano le immagini a titolo personale, nella fattispecie da te.
Diametralmente opposto il discorso, ovviamente, di foto scattate in ambienti "privati", semplicemente non si possono fare ed ancor meno pubblicare senza l'autorizzazione.

Rimane la questione morale del "tizio", che dev'essere iscritta alla propria visione dell'eticità e buongusto.

Infine due cosette.
Altra questione se il forum pubblico o/e il fotografo editasse le foto con scopo di lucro.
Altro discorso le pressioni sul piano professionale personali, quindi non legali.

Continua così avrai il nostro appoggio

bah.........