Salomon lancia una sfida alla tradizione dello sci alpino
Lunedì 03 Gennaio 2011 18:24 Redazione
Salomon, azienda leader nella ricerca tecnologica, ha realizzato uno sci dal design radicalmente innovativo. Il BBR è l’ultima creazione per Salomon dello ski designer Bertrand Krafft, (alias: BeBeR), già famoso per la X Scream Series e il Pocket Rocket. Il BBR, ispirato alla spontaneità e alla libertà d’azione caratteristici dello sci d’acqua, offre galleggiamento, ottime prestazioni in curva, tenuta ed estremo divertimento.
Il nuovo sci è differente da ogni attrezzo prodotto fino ad oggi: la brevettata forma a “V” ridefinisce infatti le sensazioni della sciata su ogni tipo di neve.
La spatola oversize e l’elevato rocker permettono sia un eccellente galleggiamento in fresca, sia l’adattamento a qualsiasi altro fondo in modo progressivo e sempre prevedibile. Con la coda stretta e il ridotto raggio di curva, il BBS permette infatti un’incredibile tenuta anche sulle nevi più dure. Il risultato è uno sci divertente che riserva performance elevate in qualsiasi condizione.
“Con il BBS c’è sempre da divertirsi,” ha affermato Jean-Yves Couput, Global Brand Manager di Salomon. “Questo è lo sci che contribuisce a creare momenti di sport indimenticabili. Le sensazioni di libertà e avventura offerte dalle più memorabili giornate di sci sono idealmente racchiuse in questa straordinaria innovazione”.
Il BBR è oggetto di presentazione nel corso dello Shape Your Adventure Tour, un circuito nel corso del quale l’atleta Seth Warner promuove l’attrezzo in un vasto numero di località sciistiche degli Stati Uniti.
Salomon lancerà ufficialmente il BBR nel corso dello Ski Industry Association Snow Show in calendario a Denver (USA) dal 27 al 30 gennaio prossimi.
Grande fermento nel mercato tedesco degli sci
Martedì 18 Gennaio 2011 18:49 Redazione
L’Ufficio federale tedesco di statistica ha calcolato, per quanto riguarda l’importazione degli sci alpini, che nel periodo gennaio/settembre 2010 è stato registrato un incremento pari al 7,8%. I 317.000 paia in entrata, per un controvalore di 25,8 milioni di euro, provenivano da: Cina (168.000 paia, valore 10,0 milioni di euro), Austria (41.000 paia, 6,1 milioni di euro) e Slovenia (39.000 paia, 1,5 milioni di euro). L’Ucraina è stata scalzata dal terzo posto, ora è collocata al quarto con 29.000 paia, 3,9 milioni di euro. All’indirizzo
www.destatis.com sono riportati anche i dati riferiti alle esportazioni, secondo i quali nello stesso arco di tempo, la Germania ha esportato 220.000 paia di sci alpini, per un valore quotato 26,9 milioni di euro. Le esportazioni sono scese del 2,0% rispetto all’anno precedente. Tra i paesi acquirenti sci alpini fabbricati in Germania, in testa alla classifica ci sono gli Stati Uniti con 46.000 paia; segue l’Austria con 41.000 e Insieme rappresentano quasi il 60% delle esportazioni. Sorprendente è il caso Russia dove, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le forniture sono quasi triplicate, passando da 2.200 paia a 6.200.
Un paio di sci da 42.000.00 euro? Li produce Bohème in Francia
Giovedì 16 Dicembre 2010 16:54 Redazione
In Francia, a Lumbin (Val d’Isère), un’azienda artigianale, la Bohème, produce sci pregiati che possono valere anche 42.000,00 euro a chi li vuole con l’anima d’oro bianco e titano, tempestati di diamanti e con le spatole di ebano nero. Come quelli, per intenderci, recentemente commissionati a Bohème da un altro fabbricante di sci francese (Lacroix), a sua volta ordinati da un miliardario russo. “La Bohème - afferma il direttore marketing Arnaud Benoist - ha solo tre dipendenti, produce circa 600 paia di sci l’anno, venduti mediamente a 2.000,00 euro”, La clientela è al 50% francese e la rimanente spartita tra Italia e Stati Uniti: gente che ricerca la qualità e al tempo stesso ama distinguersi sulle piste: E anche qualche stravagante, come potremmo definire, chi a Natale ne regalerà un paio di palissandro alla moglie, con la scritta "Stay in love, my love" in bella evidenza.
Tecnica Group accorpa Nordica in un momento difficile
Lunedì 13 Dicembre 2010 16:22 Redazione
Da gennaio 2010 Nordica S.p.A. (sci, scarpe da sci, abbigliamento sportivo) non sarà più un’entità industriale autonoma e indipendente. Anche questo complesso industriale diventa, a tutti gli effetti, proprietà del Tecnica Group, come già lo sono altri marchi riconosciuti importanti in campo internazionale (Tecnica, Blizzard e Think Pink). L’acquisizione di Nordica avviene in un momento difficile. La crisi economica mondiale non sta, infatti, risparmiando nemmeno il Gruppo Tecnica, anch’esso costretto a ricorrere a manovre aziendali straordinarie per ridurre i costi e riorganizzare il lavoro. Tra i provvedimenti in corso d’opera ricordiamo: a) la delocalizzazione in Ungheria, dove la manodopera costo meno, di alcune lavorazioni complementari a quelle che si svolgono negli stabilimenti di Giavera del Montello (TV); b) la decisione. concordata con sindacati e Governo, di chiudere alcuni reparti a Giavera. per mettere 65 dipendenti in cassa integrazione speciale (24 mesi) a partire dal 1 gennaio 2011. L’esigenza del ricorso a questi e ad altri provvedimenti finalizzati a fare quadrare i conti in tempi difficili è motivata anche dal numero di scarpe da sci vendute nel 2010: 1 milione e duecentomila paia, contro il milione e seicentomila paia dell’anno precedente.
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