mentre i lavori sul famoso impianto di Selva procedono velocemente (smantellate già le due stazioni di monte e di valle), un'imponente frana lunga un chilometro e larga 300 metri si porta via il muro superiore della CIR e un pilastro della cabinovia....fortunatamente il tutto è avvenuto a stagione ferma....





http://www.stol.it/Artikel/Chronik-im-U ... leinen-Cir

VAL GARDENA - FRANA SUL DANTERCEPIES, DIVELTO PILONE CABINOVIA

Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta, ma i danni alle cose sono probabilmente ingenti in seguito alla frana che si è staccata nelle scorse ore dal Picco Cir, proprio sopra la pista da sci e la cabinovia Dantercepies, a Selva Val Gardena. La frana ha portato con sé uno dei pilastri dell'impianto per circa 60 metri, provocando danni anche al sistema di innevamento programmato. Proprio quest'estate è in programma il totale rinnovamento della funivia del Dantercepies che serve una delle piste più entusiasmanti e famose della Val Gardena.


Fonte: http://www.dovesciare.it/news/03/05/201 ... -cabinovia

il problema (secondo me) è che ora andrà rivista la posa dei piloni del nuovo impianto, visto che dovevano passare sul tracciato del vecchio...

vedrai che come al solito ci stupiranno in termini di efficienza...

Il problema non è l'efficienza.
Il problema è che quel versante è ormai da considerare a rischio e quindi, secondo logica e buonsenso, prima di fare l'impianto e riaprire la pista tutta l'area va messa in sicurezza.
Se capitasse un piccolo incidente (un sasso che rotola a valle sfiorando un turista) sarebbe difficile per la società degli impianti non pagare profumatamente il malcapitato.
Staremo a vedere.

Sto cercando di capire a che altezza della cir è avvenuta la frana

anche perchè se fosse accaduto in piena stagione turistica, poteva scapparci il morto, considera che il pilone della cabinovia è finito 60 metri più in basso....

dicono che i piloni erano montati su binari, proprio perchè si conosce la natura del terreno, con i binari si cercava di aggiustare piccoli spostamenti.....il fatto è che non ci si aspettava uno slittamento di quelle proporzione




la frana ha coinvolto tutto il primo muro della pista CIR, che nella realtà dei fatti non esiste più (ed ora Sergio come farà? era il suo preferito ) e marginalmente le piste più in basso bustac e dantercepies....oltre ovviamente alla linea dell'impianto che era senza fune...

Sistemano tutto... ci scommetto.

L'avevo detto Renn che la CIR aveva rotto le palle!

hahahahah...è vero....

ed ora dovrà trovarci un nuovo tormentone....

si cambia tracciato....

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.7030025

video su facebook:

https://www.facebook.com/photo.php?v=10200877913367185



addio cara CIR...non esiste più....



(Manu: ora si può cambiare pista )

L'impianto verrà probabilmente completamente riprogettato su una nuova linea con una stazione intermedia che consentirebbe di aggirare la frana dal basso. Questo è quanto emerso dalla riunione tecnica di ieri e riportato dal Dolomiten.

L'investimento per un impianto di tipo bifune con ampie campate è stato valutato troppo elevato durante la riunione tra protezione civile, ufficio valanghe, geologi, forestali, ufficio trasporti e ufficio parchi, e in ogni caso non garantirebbe una totale sicurezza.
Una stazione intermedia nei pressi del rifugio Panorama consentirebbe di deviare la linea aggirando la frana dal basso. Attualmente i lavori sono stati fermati, sarà necessaria una nuova procedura di approvazione ambientale, ma si confida in una rapida soluzione viste le condizioni di emergenza. [Cit: funiforum]

Che peccato!
La CIR era la pista perfetta per scaldarsi di primo mattino, una tirata da cima a valle.

si può ancora fare....alla partenza ti forniscono il kitesurf...



so' forti 'sti Badioti....

concordo Mi piacevano tanto i cambi di pendenza.

In genere la facevo dopo un paio di nere del ciampinoi, visto che avevo casa di fronte alla partenza dell'impianto, in modo da stare in cima alla danter prima della calca.
Bellissima era la deviazione a destra che poi finiva nel sentiero del bosco che portava alla "risaccia", arrivando dalla cir, su quel cambio di pendenza il salto era bello lunghetto.