Allora... Eccomi qui, pronto a "sparare un po' di ...zate"!!!
Ovvero, a cercare di dare due consigli, dal basso della mia ignoranza. Quindi, prendere con le pinze le mie parole e correggere dove opportuno.

Tonio, io sono uno sciatore mediocre che ha iniziato a sciare in quella che, un volta, era l'inizio dell'età pensionabile...

In quello che scrivi, leggo alcuni dei dubbi cha attanagliano anche me. Quindi cerco di spiegarti quello che penso io.
L'esagerazione dei movimenti, o di alcuni di loro, non porta da nessuna parte, se non a peggiorare le cose. Credimi: provato in prima persona.
Alla fine, la naturalezza è la cosa che porta i benefici maggiori. Rendere la sciata "artificiale" con contorsionismi anomali è controproducente, secondo me. Meglio una sciata in derapata naturale che un tentativo di conduzione scimmiottato e grottesco.

Detto ciò, se dici di condurre bene su pendii facili, significa che i movimenti corretti, in bagaglio, li hai già, più o meno. Il problema è che su pendii più ripidi, le velocità raddoppiano, le forze in gioco quadruplicano e quindi si tende ad avere meno coraggio perché ci si sente meno "presenti" sugli sci, meno padroni della situazione, con meno capacità di controllo. Quindi si girano i piedi e si derapa, perché così si rallenta e questo ci rende più confidenti (anche se meno soddisfatti...). Avere il coraggio di attaccare la curva con il giusto anticipo, senza aver fretta di girare gli sci e trovarsi il pendio a favore non è una cosa che s'impara a tavolino. Come si diceva in un famoso film, "bisogna provare, provare, .rovare, ..ovare, ...vare... eee...".
Io sono convinto che le cose vadano affrontate per gradi: sia come pendenze che come tipi di neve. A volte, basta trovare una neve più "facile" che uno stesso pendio che ci pareva ostico, diventa magicamente più abbordabile e, di conseguenza, più divertente. Queste occasioni vanno sfruttate per consolidare quello che si è imparato, cercando di "metabolizzare" le sensazioni, i movimenti, il controllo della sequenza motoria. Questo, secondo me, aiuta a trovare quel feeling che ci serve per gestire, forza, ma allo stesso tempo dolcezza, reattività, ma allo stesso tempo gradualità dei movimenti, equilibrio, ma anche la capicità e la volontà di perderlo in maniera consapevole e controllata, per guadagnarne immediatamente uno nuovo sulla successiva curva...

Quindi, da parte mia, lascia perdere tutti i tentativi di "amplificare", esagerare, schematizzare i movimenti. Scia, divertiti ed ascolta tutte le sensazioni che provi. Quando arrivano quelle giuste, memorizzale e falle tue. Al resto, ci penserà un buon maestro vedendoti di persona quando avrai voglia di fare qualche lezione.

Secondo me si,se ti sei accorto della carenza di questi movimenti;a tale scopo analizza i tuoi filmati ,non fidarti delle sensazioni che hai del corpo perchè ingannano.
Accentuare troppo i movimenti per percepire diverse sensazioni è un rischio se non è fatto nel contesto di un esercizio derivato da una richiesta dell'istruttore
Ricorda che gli automatismi si memorizzano prima su pendenze medie e solo poi sul ripido

Per me fai male è sempre un campo di verifica e di confronto,naturalmente cercando di non ribaltarti

Ciao Andrea, prova a guardare questi video, magari ti tornano utili:
http://www.youtube.com/watch?v=7WHL0G4InJo

Una cosa simile me l'ha detta il maestro cioè che in certi casi è più importante essere naturali e fluidi nella sciata che tentare sempre di condurre, perchè alla fine se hai le basi per farlo sul piano col tempo ti verrà naturale anche sul ripido e comunque non è che se uno derapa scia male dipende come derapa e in che situazione lo fa

dall'alto della mia infinita ignoranza!:

due anni fa a l2a ero una sega ora lo sono a 3/4 grazie a Elena.
sai come ha fatto ad allargarmi la base di appoggio degli sci. Mi ha fatto fare 2 discese ognuna provando per metà ad allargare in maniera esagerata gli sci e l'altra metà a sci uniti.
alla fine mi ha detto: devi sciare come quando pensi di avere le gambe esageratamente aperte.
la sensazione che avevo era di sciare con gli sci estremamente distanziati tra loro, invece poi riguardando i video mi sono reso conto che quella era la posizione giusta. quindi come dice bene lorski spesso le sensazioni che abbiamo differiscono dalla realtà. credo che dovremmo osare di più, nel tuo caso avere più confidenza ad inclinarti, a (passatemi il termine) lasciarti cadere di più all'interno della curva ma controbilanciando col busto in maniera di avere sempre le spalle parallele al terreno. in questo modo riusciresti a sentire maggiormente gli spigoli, rimanere col carico principalmente sull'esterno. poi tutto il resto: in avanti, deformare gli sci, contrastare le forze che ti comprimono ecc. ecc.
credo che fondamentalmente dovremmo avere più fiducia in noi stessi. invece abbiamo una fottuta paura a esagerare certi movimenti che invece facciamo appena.


ciaooooooooo!!!!!!

Pur non entrando nella specifica richiesta di Tonio, c'è da
dire che le "manovre" con atteggiamenti esasperati, che poi
non si utilizzeranno mai più nell'applicazione del gesto corretto,
sono d'uso comune.

Il problema è che devono essere seguiti da chi sa il perchè,
come e per quanto proporli.
Il "bricolage" in questi casi è bandito e se proprio uno deve
esercitarsi col "fai da te" è meglio che esegua all'infinito le
poche (o tante) nozioni che ha già nel proprio bagaglio tecnico.