Cercherò di essere più schematico possibile:

Io ho il problema del ginocchio valgo e (non so se automaticamente) anche del piede piatto.

Considerato che sono alto 193cm e peso 82/83 Kg con un 45/46 di piede (29,5 scarponi) il problema dell'angolo del ginocchio e del carico eccessivo sia sul ginocchio che sulla caviglia/piede è notevole. (e menomale che sono dimagrito / in forma)

Il piede destro è più piatto del sinistro.

A seguito della frattura al femore dx (12/2005) risolta con una sintesi endomidollare poi rimossa (12/2006) ortopedici, fisioterapisti, tutti, mi hanno consigliato (oltre ad una maggiore "cura" del peso e della forma fisica) di rivolgermi ad esperti del settore per la realizzazione di plantari adeguati. Questo per non gravare eccessivamente sulle articolazioni che, indipendentemente dall'infortunio, comunque sono ancor più stressate nell'attività sportiva dai miei difetti posturali.

Adesso, 10 Kg in meno da allora (e 16 dal post seconda operazione) corro regolarmente dalle 3 alle 6 volte a settimana, alternando sedute di spinning alla corsa sia per "diversificare" la preparazione che per allenarmi quando il tempo proprio non mi consente di correre.
(vorrei anche iniziare a pedalare sul serio ma per altri motivi mi è sempre mancato il tempo libero a disposizione per farlo)

In occasione dell'acquisto degli scarponi da Mark, Atomic Rtcs 130 , nell'autunno 2009, ho fruito anche di qualche ritocco allo scafo ma soprattutto, una precisa regolazione del canting della quale ho beneficiato non poco.
Unico problema, tale regolazione degli scarponi ha accentuato il bisogno di impiegare solette adeguate a compensare il mio "difetto".
Poiché sono "duro come le pine verdi" ho sempre soprasseduto all'inserimento di un plantare specifico negli scarponi.
Ma poiché anche "le pine verdi" prima o poi si aprono, adesso sono a pormi il problema.

Che solette utilizzare?
E qui vengono i miei dubbi e le mie considerazioni:
Le "classiche" reperibili sul mercato, non credo mi possano aiutare più di tanto.
Posso utilizzare solette "ortopediche" o è una bischerata?
Ci sono solette customizzabili che potrei valutare per il mio specifico caso?
Come ho detto vado spesso a correre, potrei eventualmente valutare una soletta polivalente, adatta per diverse attività sportive?

Ovvio poi, che, nel caso di volumi diversi tra vecchia e nuova soletta, per gli scarponi potrebbe essere richiesto un "aggionamento" allo scafo.
(potrei anche decidere di farli direttamente su un nuovo scarpone, però in quel caso, è bene che mi vada a dotare della soletta prima di acquistare la nuova scarpa..)

(pausa per rileggere quanto ho scritto)

Ok, per adesso mi sembra di non dimenticare nulla.. Spero di non essere stato troppo lungo e di non avervi annoiato.
Siccome ho molta fiducia in voi,ho bisogno della vostra massima attenzione e cura e soprattutto di pochi Ot (mi raccomando (sto)Chicco e Marcello!!!! )

Ho una stazza simile ma non ho problemi di ginocchia o schiena che giustifichino sofisticazioni particolari.
Ma per ragioni di efficacia della sciata ho provato valanghe di plantari e mi pare di poter affermare che questo sia un punto cruciale per la salute delle nostre articolazioni e muscolatura cosi' come dell'efficacia tecnica sugli sci.
Proprio per questo motivo vale la pena realizzare plantari specifici e fatti con cognizione di causa.

Per citare la mia esperienza:
- Plantari di serie; servono a poco, sono solitamente sottilissimi, ma se e' vero che servono a poco fannoo ahce poco danno, non inducono problemi particolari.
- Plantari scannerizzati sulla mia pianta; usati con 2 scarponi (Nordica e Atoimic) prima degli attuali (Head). Tutto bene con i precedenti scarponi si adattano male a quelli attuali. Molto "pieni" e duri sotto l'arco plantare, tendon a far scivolare il piede verso l'esterno. Li ho eliminati dai miei scarponi.
- Comformable; quelli con la parte posteriore in simil-carbonio; molto elastici, non inducono appoggi strani dei piedi, anche sooto carico non danno problemi. Sono quelli che uso in questo momento e con i quali mi trovo meglio
- Noene Atlas specifici per lo sci; a dire il vero non ho trovato nessun beneficio, di nessun genere. Non ho sentito particolari vantaggi, mi paiono molto simili a quelli di serie. In compenso nell'ultima sciata prima di toglierli ho sentito dei dolorini alla pianta e sotto l'arco plantare (mai successo con altri plantari). Probabilmente non si adattano bene al mio piede.

Grazie Bill..

probabilmente perchè sono efficaci solo se hai mal di schiena o problemi articolari come nel mio caso alle ginocchia. Ho messo gli Atlas la settimana scorsa dopo averli trovati casualmente in un negozio e con parecchio scetticismo...risultato: mal di schiena scomparso, nessun dolore alle ginocchia dopo la sciata di domenica, un successone.
Sono anche riuscito a scendere dalla macchina dopo tre ore di viaggio senza le solite scene da paralitico con la schiena bloccata...
Per la schiena potrebbe essere anche un caso - magari il mal di schiena si è preso una vacanza...ma le ginocchia sono una costante dolorosissima dopo ogni sciata e l'assenza di dolore ha del miracoloso.
Sicuramente rimarranno nei miei scarponi a lungo...

L'atlas va sostituito al plantare originale e anche correttamente ritagliato altrimenti i volumi nello scarpone cambiano di brutto; in più più che un plantare è una soletta con poca sagomatura anatomica eccetto un arco plantare appena abbozzato per cui occorre fare attenzione ovviamente non sostituisce il sottopiede ortopedico - per quello c'è un'altra soletta Noene sottilissima da mettere appunto sotto il plantare.

E' molto probabile che sia cosi'; grazie al cielo non ho problemi di schiena o di ginocchia. Cosi', non essendoci nulla da correggere a me e' parso null'altro che un plantare: mobido e comodo, non c'e' dubbio, ma nulla di piu'.

Magic.. Avevo letto la storia del tuo recente test.. Ed è proprio anche quel 3d che mi ha fatto nascere l'esigenza di chiedere..

la mia è l'esperienza di una sola giornata, però se la prima impressione è quella buona siamo sulla strada giusta.
Altro sport dove rimedio spesso scoppole alla schiena e alle ginocchia (senza dimenticare le anche...) è il running sia su asfalto che su sentiero...anche qui vorrei fare la prova ma non posso usare le solette degli scarponi perchè sono decisamente più piccole, lunghezza piede 260 equivalente (secondo noene) ad un 40,5 mentre come scarpe da corsa/corsa in montagna ho un 42,5 abbondante...quindi dovrò comprarle nuove e non è chiaro se convenga il plantare completo o il solo strato ammortizzante, ci devo studiare un pò.
Mi sembra aver capito che Mark tratta il marchio, sarebbe interessante anche il suo parere in merito.

Il tuo problemuccio è serio Alessio.

Visto il peso e l'età che avanza direi che il Comformable, come giustamente fa notare Bill, è l'ideale perchè modella e non ha pretese di modificare (cosa che viene bene con un piede "giovane")
Ma qui il tuo problema va un po' oltre del semplice adattamento e soprattutto visto in ottica futura, quindi credo che non servirebbero più di tanto.

Penso che tu abbia bisogno delle cure di un podologo, magari con il supporto di un ortopedico e quindi di plantari molto specifici, che di sicuro non possono essere "trasportati" in altri sport.

Ovviamente quando avrai dei plantari nuovi 99.99 su 100 dovrai riasettare la scarpa.

tornando un attimo a fuoco sul topic e al di là del consiglio di Santo che è quanto di meglio tu possa fare affidandoti ad uno o più specialisti, mi viene da pensare che -forse- la serie di 3-6 corse alla settimana non sia proprio una dose consigliata per chi ha problemi articolari come hai tu, soprattutto in mancanza di una adeguata correzione posturale con plantari appositi e quant'altro sia necessario.
Non so quanto durano le tue sessioni di corsa e se usi scarpe adatte alla tua postura ma se ipotizzo che tu faccia almeno 40-60 min a sessione (da 7 a 12 km a seconda del passo) posso pensare che 3 sessioni siano già un discreto carico, 6 siano invece una bella mazzata per le tue povere articolazioni.

Intendiamoci, personalmente per me dopo una sciata come piacere assoluto (escluso altre amenità chiedere giò... ) c'è solo una bella corsa in riva al mare ma - se lo faccio in maniera seria (almeno un'oretta intorno a 5' 30" al km) sicuramente non riesco a fare 6 sessioni alla settimana, è una dose che neppure le tabelle più dure contemplano a meno che non si abbiano obiettivi ambiziosi e allora si fanno preparazioni specifiche. Per me -parlo di ginocchia, anche e schiena sarebbe un carico troppo elevato.

Meglio solo 3 volte e poi magari nel weekend un lungo tranquillo in montagna, oppure anche alternare delle sessioni di spinning che fanno molto molto meno danni della corsa alle nostre povere articolazioni.

Scusa magari ho frainteso quello che tu hai scritto ma le cartilagini sono sottili e -almeno per me che ho superato gli anta da un pezzo - vale la regola aurea di conservarle il più possibile ed evitare i sovraccarichi intensi affidandosi a tabelle di allenamento umane e aiutandosi con quello che passa la tecnologia, ad esempio nel mio caso la soletta noene è servita sugli sci e mi auguro possa aiutarmi nella corsa ad avere meno stress articolare, nel tuo caso magari ci va anche un buon plantare disegnato da uno specialista.

Grazie ragazzi per i vostri post...

Rispondo in primis a Santo e poi a Magic..

Un problema c'è, ma non è serio! Me lo dicono ortopedici e fisioterapisti. Nel senso, si, ho ginocchio valgo e piede piatto, ma non sono una "papera" né presento particolari difficoltà o grandi rischi. Certo, l'infortunio mi ha un po' "condannato" a non andare in sovrappeso ed a mantenermi allenato se voglio poi fare sport sul serio.. (ma non è grave, anzi!!)
Ma..
Non ho dolori articolari, né altre problematiche varie.
Certo non sono un peso piuma, ma il mio indice IMC per quel che vale è comunque 22, e in estate quando corro un po' di più scende solitamente anche sotto.. A detta degli esperti non avrei difficoltà a salire di chilometraggio negli allenamenti né nel numero degli allenamenti. Ma, nello specifico, non sono un runner e non mi interessa correre la maratona, quindi..

Però attenzione.. Non ho intenzione (perché non è il caso) di mettermi a correggere niente di niente!
Il mio interesse per le solette in questo caso ha, anzi avrebbe, lo scopo di assecondare la mia postura per non ritrovarmi semplicemente "storto" e per evitare di aggravare certi carichi che fanno parte del gioco per le nostre care articolazioni in taluni sport..

Per Magic, intendo ancora una volta precisare che per ora NON ho avuto, grazie al cielo, problemi articolari né fastidi o dolorini strani/sospetti.. Per la corsa, dipende.. Quando corro le mie 3 volte a settimana, di solito è perché lo faccio sul duro (mura urbane di Lucca, bellissimo, tra l'altro..) mentre in estate o con la bella stagione riesco ad andare anche in altri "spot" lungomare su qualche ciclabile/pedonale, e allora aumento le sedute che comunque non superano quasi mai gli 8 / 10km a ritmi che variano dai 4'25 sul duro o su terreno stabile ai 4'30 / 4'35 su fondi meno regolari..

Si tratterebbe quindi, mi ripeto, di cercare di assecondare quella che è la mia postura evitando di "lottare contro" l'attrezzo sfruttandolo ancora un po' di più di quanto faccio adesso..

Grazie ancora dei vostri consigli..

Ciao

Per non ritrovarti "storto" ora e più "storto" in futuro.

Per meglio dire, qualsiasi plantare personalizzato ottimizza solo l'appoggio della pianta del piede, ma in soggetti che rientrano in una certa normalità.
Nel tuo caso mi par di capire che, al di là della situazione attuale che inevitabilmente avrà delle ripercussioni in futuro, appunto anche perchè ti è stato già suggerito da medici, il passo a plantari non solo limitati alla statica personalizzazione della pianta, ma che supportino/interagiscano dinamicamente è necessario.
Per capirci meglio, per esempio può essere che il tuo essere "storto" di oggi sia compensato da una corposa cartilagine, ma è naturale aspettarsi che prima o poi questo "cuscinetto" finisca.
Domanda, hai mai più effettuato una risonanza comparativa dal 2006 ad oggi?

Conosco persone d'altissimo livello sciistico che a seguito di fratture (impressionanti.....) hanno risolto così problemi ben peggiori al tuo. Ma tutto sta nel affidarsi a persone giuste, a trovarle.... (e forse questo è il vero problema).

Ti confermo che i plantari che andrai a fare saranno diversi per quasi ogni tipo di sport.
Esempio: quello per lo sci è più spesso e robusto rispetto a quello per scarpe da running.

Ed a proposito del running........ beh, se è una tua priorità allora non c'è nulla da fare, ma se la priorità è lo sci..... se fossi in te ne farei a meno (soprattutto sul duro) dedicandomi alla bicicletta, lei si che fa bene se ben studiata ergonomicamente (ma questo lo diamo per scontato).

Quoto!
E' una considerazione che viene spesso trascurata ficcando negli scarponi una qualunque "bistecca".
Basta osservare la forma del nostro piede "nature", in piedi e sotto carico: sono DIVERSI!!!
E nello sci "carico" significa il nostro peso su un piede solo moltiplicato (in alcuni casi) per 2. Esempio? Presto fatto: il mio piede destro e' 103 senza carico, 110 a piede solo appoggiato, 112 in piedi, 113 su un piede solo (e probabilmente anche piu' quando il carico sale). E questo per citare un solo parametro ma tutto il piede si deforma secondo la struttura ossea, muscolare, dei tendini e delle cartilagini. Tanto e' vero che scio in uno scarpone con 95 di last senza problemi.

Tutto cio' per sottolineare che i plantari per altri sport sono rischiosi se utilizzati nello sci. Ci possono essere casi fortunati di persone che si sono trovati anche bene ma sono coincidenze fortunate.

wow..
Santo. come sempre è bellissimo confrontarsi con te..
Comunque per evitare fraintendimenti, facciamo attenzione a due cose:
- io non devo sottovalutare il mio "stato" (e non lo faccio).
- tu/voi non dovete interpretare ciò che scrivo come un problema più serio o grave di quello che è.. (a volte non è facile spiegare con le parole..)

Tant'è che il buon Mark, che non è un doc è inteso ma un po' di esperienza e occhio ce l'ha.. Ecco, il nostro Guru, dopo che l'ho informato delle varie vicissitudini che mi riguardano non ha ritenuto necessario prendere "estremi" provvedimenti sulle scarpe, né tantomeno rivolgermi moniti particolari. Ricordo però il suo sorriso quando una volta regolato il canting ho espresso il mio stupore con la sincerità di un bambino..

Tornando al "caso"..
Allora,
eseguo "tagliandi" veri col mio fisioterapista di fiducia abbastanza spesso, (con l'ortopedico più saltuariamente ogni 2 anni circa, stando ai suoi consigli) inoltre, dato che abbiamo un buon rapporto, quasi di amicizia adesso, e dato che il suo studio è a 2 Km da dove lavoro, anche solo per andarlo a salutare, spesso gli capito in ambulatorio.. eh eh eh

Risonanza comparativa no, a dire il vero. (la prossima volta che faccio un tagliando chiedo all'ortopedico il perché..)

Per quanto riguarda i plantari per l'uso "civile" beh, che dire, da con a senza un po' di giovamento lo si nota. Per questo credo che sarebbe il caso di adottare l'uso di plantari anche per lo scarpone.
Però ci tengo ancora a precisare che non sono un extraterrestre del valgismo, non sono a livelli di caso limite, a detta dei docs..

Sulla corsa, il discorso è particolare..
Plantari e running: è un vero casino!! Andate a curiosare sui vari forum se non vi fidate di quanto vi dico io, c'è chi è pro, chi è contro, anche tra medici, esperti del settore, tecnici e fisioterapisti.. Ripeto, un gran casino!!

Per quanto riguarda SE continuare a correre.. Discorso particolare..
La corsa mi è propedeutica per il bilanciamento/equilibrio delle creste iliache e per mantenere sciolta l'articolazione dell'anca destra che è diversa dall'originale perché è da lì che sono "entrati" con la sintesi endomidollare ed è sempre da lì che sono usciti.. Per cui, sagoma della testa del femore "custom"..
Ovviamente fa benissimo anche il movimento "rotondo" della pedalata. Oltre allo stretching, esercizi posturali, etc.
Tutto questo, perché sono un ex atleta di livello medio/alto, e perché lo sport che faccio mi piace farlo in un certo modo..
Se fossi una persona "media" di certe cose neanche se ne parlerebbe, andrei a sciicchiare come fanno molti, portandomi a casa i vari dolori, come fanno molti, etc..

Per la bici, oh, si.. Mi piacerebbe, e forse, questo anno sarà un anno di svolta per me, e potrei anche iniziare.
Ma fino ad oggi, per esigenze lavorative / personali, non ho avuto materialmente il tempo per uscire in bici..


Bill.. Interessante riflessione, la tua, che si sovrappone a quella di Santo con qualche spunto in più..

Poiché mi sembra evidente che nel mio caso una soletta "commerciale" non sarebbe risolutiva a questo punto direi che non mi rimane altro che ricevere qualche consiglio sul dove e chi consultare per un plantare personalizzato adatto ad essere inserto nello scarpone..

Grazie ancora Ragazzi

ah.. se vi viene in mente qualche altra riflessione, sono convinto che non si finisce mai di imparare, anche ciò che riguarda noi stessi..

ciao

Eh no!
Adesso che ti sei esposto in tale maniera vieni qui che ti arrangiamo NOI!!!
Una vite qui, una martellata qua,e cosi' cominciamo a eliminare il valgismo alla radice.
Poi infiliamo una grattuggia nei tuoi scarponi perche lo sciatore ha da soffri'.

Non ti libererai di noi tanto facilmente.

Bill. Non preoccuparti che per quanto riguarda le scarpe qualche grattugia ce l'ho di mio, nel piede..

Ecco, la borsite del calcagno che avevo (ben nutrita dai miei vecchi dobermann) quando sono andato da Mark era notevole..


ciao