Premessa: Questa la dovevo a Mark dopo il coccolone di “quel” post di una decina di giorni fa.
Qui uso lo stesso formato che ha usato dani1965 per il test del 150rd in modo che sia più semplice confrontare sensazioni e considerazioni.

Piede: 28.5 effettivo, 100sx-102dx di last, collo altino (specialmente il dx)
Scarpa in test: Head Raptor B2 tacchettato, 28.5 NON allungato (323 mm), plantare di serie (‘na lastra, zero anatomia), strap di serie tipo Booster, fresata sui metatarsi e qua e la per diminuire zone di pressione note, zeppa ribassata (credo un paio di mm).
Sci (marca/modello): Head SuperShape Speed 177cm 2009
Luogo: Les Deux Alpes (FR)
Data: 21-24 giugno 2010
Condizioni test: soleggiato, aria freddina (-6 minima, 0 massima)
Testatore: 186 cm, 88 kg

Lo scarpone è nuovissimo (acquistato da Mark una settimana scarsa prima di sciare). Mai sciato Head prima di questa settimana.

1. Introduzione piede: buonissima per un 150, il piede non è eccessivamente compresso dalle plastiche del collo dello scafo, inoltre sono molto scorrevoli e la scarpetta scivola con agio. L’unico appunto può essere la zeppa: pare carta vetro del 25 (quella che sembra fatta con i cocci di vetro incollati alla carta), la scarpetta non scorre facilmente su di essa rendendo la calzata un filo più complicata se la plastiche non si aprono per il freddo.

2. Avvolgimento piede: eccellente, la scarpetta riempie il giusto e non lascia aree del piede troppo esposte all’appoggio sulle plastiche, lo spazio per le dita è più che sufficiente, nessuna pressione proveniente dall’alto. Si sente chiaramente lo spazio addizionale creato all’interno (all’altezza dell’alluce) ed è il benvenuto. Il tallone è conformato perfettamente per il mio piede (questo è stato molto ben accolto; il precedente scarpone [Atomic RTCS 130] aveva una porzione superiore del tallone troppo rastremata per me).

3. Comfort scarpetta (comodità/temperatura): zero problemi, nemmeno a temperature basse, è la scarpetta race più spessa che io abbia mai visto, c’è molto materiale e la termoformatura le dà una forma eccellente migliorando ancora di più la comodità (relativa, stiamo pur sempre parlando di una scarpa race).

4. Chiusura scarpone: anche qui zero problemi, forse le rastrelliere del gambetto sono piazzate un po’ lasche ma c’è ancora un buco per recuperare chiusura.

5. Efficacia leve chiusura/velcro: nessun punto di pressione particolare. Il similBooster funziona bene. Ci sono due possibili regolazioni: una più elastica e una più rigida. Quella elastica dà una sensazione simile a un Booster medium, quella più rigida è più simile a un Booster WC. Discorso a parte gli SpineFlex: sicuramente efficaci, chiudono con sicurezza, avvolgono maggiormente rispetto a un gancio tradizionale. Però sono più macchinosi, a volte si devono usare due mani per piazzarli o disincastrarli da una posizione strana. Inoltre, quello più alto sullo scafo è montato molto vicino a quello più basso del gambetto; il risultato è che si toccano, sia durante la sciata, sia a scarponi aperti. Meccanicamente nessun problema, sciando non si avverte proprio nulla, ma a volte si è costretti a qualche contorsione in più per riposizionarli.

6. Inclinazione in avanti: nessun commento particolare, sembra quella solita di una scarpa race.

7. Flessibilità: una vite sola (140 di flex), la sensazione è eccezionale, gran tenuta, eccellente ritorno ma non troppo improvviso, ceduta lineare senza grandi variazioni.

8. Tenuta posteriore: usato senza spoiler (che tende a migliorare di molto i recuperi degli arretramenti), ottima tenuta, non troppo dissimile da altri scarponi dello stesso tipo.

9. Tenuta laterale: UNA BOMBA, gli sci girano muovendo le orecchie.

10. Inversione di spigolo/reattività: ottima, dandoci dentro migliora ancora di più.

11. Camminabilità: le camminate sono state brevissime (non più di qualche decina di metri), normale per il tipo di scarpa.

12. Estrazione del piede: credevo di urlare, invece, zero problemi, estrazione veloce e senza difficoltà particolari (qui la ruvidità della zeppa non influisce).

13. Impermeabilità: ho trovato poche gocce d’acqua alla fine della giornata. Ho solo aperto e chiuso il primo giorno, gli altri giorni ho quasi sempre tenuto lo scafo chiuso per l’intera giornata, mentre aprivo solo il gambetto. Data la rigidità delle plastiche è "pericoloso" aprire il primo gancio poichè si crea molto spazio al di sopra del gommino anteriore che chiude lo scafo.

14. Peso scarpone ai piedi: nulla da rilevare. Si avverte maggior sensazione di peso quando sono nella sacca, ma … chi se ne f…

15. Temperatura giorni della prova: da -6° a 0°

16. Considerazioni generali: Mi (ci, anche Mark) aspettavo dolori diffusi e sensazioni di pressione concentrate sui metatarsi e sul collo del piede (mio punto debole) dato che si tratta di uno scarpone nuovo, termoformato solo 3 o 4 volte. Invece, poco sui metatarsi, qualche pressione localizzata sul collo il primo giorno, poi sparita nei giorni successivi (magia, è il primo scarpone con il quale i dolori sul collo scompaiono invece che aggravarsi). Forse quello che mi ha impressionato maggiormente di questa scarpa è la tenuta laterale, mai ma proprio mai provato nulla di simile; dà una sicurezza davvero superiore, non cedono mai, granitici.

Grande merito a Mark che ha saputo consigliarmi le strategie giuste per trasformare uno scarpone come il B2 in una scarpa comoda ma che non ha perso nulla della sua natura. Sono entusiasta della scarpa e del servizio (in effetti avere Mark a disposizione anche durante il test non è comune).
Grazie davvero.

A parte tutto dono contento del risultato degli scarponi di BILL, pero è stato facile per me e sapete perche?? perche Bill ci sa stare negli scarponi e sa soffrire in silenzio con pazienza e parsimonia , per arrivare al risultato dopo un po di sciate che ci si aspettava..
BRAVO!!!!!!!

ole+mark

Seconda puntata.

Il test continua; questa volta a Tignes lo scorso week end. Due giornate di sci spettacolare, freddo e sole al punto giusto. Un lusso in questo ottobre sordo e grigio.

Come vanno i B2? Confermo che sia uno scafo che offre prestazioni superlative. Le sensazioni di tenuta e precisione sono, se possibile, ancora piu' vive della volta precedente.

L'unica modifica rispetto alla precedente esperienza e' il montaggio del booster WC; il gambetto ne ha guadagnato in linearita' della risposta (senza contare che e' enormemente piu' semplice da allacciare del doppio strap di serie).

Ma veniamo ai dettagli (per differenza con la volta scorsa):
Sci (marca/modello): Dynastar 64 184, >21m di raggio (un vecchio GS donna per intenderci), gran tenuta di spigolo
Luogo: Tignes (FR)
Data: 2-3 ottobre 2010
Condizioni test: soleggiato, aria -3 minima, 0 massima (calmo il sabato, ventoso la domenica)

Comfort scarpetta (comodità/temperatura): mah, miglorato direi. Mica me lo aspettavo, non ho fatto termoformature di preparazione alle uscite eppure e' andata meglio. Piede alloggiato bene, nessuna pressione particolare, collo benino (mio punto debole) tutto sommato.

Efficacia leve chiusura: comincio ad adattarmi agli Spineflex, sono sempre piu' pallosetti da posizionare dei ganci tradizionali, a volte si piazzano male nella cremagliera e si rischia di agganciare storto, ma tutto sommato fanno il loro mestiere.

Tenuta laterale: ero gia' entusiasta ora anche di piu'. La velocita' di crociera media e' stata piu' alta della volta scorsa quindi il test e' stato anche piu' probante.

Inversione di spigolo/reattività: con il booster e' migliorata, dandoci dentro sul ripido bisogna dosare bene le pressioni. Il rischio e' di fare le capriole in inversione di spigolo tanto tengono e tanto reagiscono. Volendo cambiare rapidi si puo' ottenere una presa di spigolo prima della massima pendenza fenomenale.

Impermeabilità: ZERO assoluto. Sara' che si sono assestati, sara' che lo scafo non l'ho aperto per due giorni (solo il gambetto), ma quando ho estratto la scarpetta era immacolata.

Considerazioni generali: forse a causa dell'assestamento ho sentito il bisogno del plantare. Fino ad ora avevo continuato a usare quello di serie che ha una anatomicita' molto vicino allo zero. Ora pero' l'appoggio del piede e' sbilanciato troppo in avanti e necessita correzioni. Comiciero' con un trapianto e faro' un paio di tentativi con quell che mi ritrovo proveniente da passate esperienze.

beh...complimenti anche per questo report



Non vedo l'ora di "saggiare" i miei 130RS...

Bravo ancora Bill

Mirco

Più che altro desiderio di non confondere le sensazioni. Per me il plantare non è un accessorio ma è invece una parte integrante dello scarpone per le sensazioni che induce a livello di pianta.
Avevo semplicemente timore di attribuire al plantare percezioni generate da altro. La sensazione di tenuta di spigolo e laterale, per esempio, per il mio piede dipende tanto da quanto il plantare si accoppia bene con la pianta del piede.
Invece, ora so che dipende dallo scafo/scarpetta.

Il successivo esperimento sarà con un plantare scannerizzato sul mio piede, vedremo.

Bill & Raptor B2:

Grande report!

Riesumo questo 3D per la terza puntata (e definitiva, prometto).

Questa volta il test puo' dirsi completato; dall'ultima volta che ho scritto dei B2 sono passati 2 giorni in Senales con la banda + altri circa 20 tra fine settimana e le vacanze di Natale/Capodanno/Epifania.

Veniamo ai dettagli (per differenza con la volta scorsa):
Sci (marca/modello):
Nordica GSR 186, >27m di raggio
Fischer WC GS 188, >27 di raggio
Fischer WC SL 165

Comfort scarpetta: continua a migliorare. In campo libero tengo tutto sulla seconda tacca dei ganci e non apro per tutto il giorno (e' capitato di dimenticarseli chiusi a pranzo, MAI capitato in 40 anni di sci). Ora capisco Dani quando lo diceva (e facevo fatica a crederlo).
Tra i pali da GS e SL ho tenuto a 2-2-3-4 e Booster ben chiuso; una favola, sembra di sciare con i piedi avvitati sulle lamine, troppo bello, basta muovere le dita dei piedi e gli sci vanno dove voglio. Sensazione stupenda.
Il punto di pressione sul collo destro e' andato .. scomparendo. Meglio di cosi'.

Efficacia leve chiusura: gli Spineflex sono sempre un po' macchinosetti, specialmente quando sono da posizionare e ci si trova col fiatone; stare giu' con due mani a girare, spingere, tirare fa' scappare qualche moccolo. C'e' da dire che come chiusura adesso che la scarpetta si e' definitivamente assestata chiudono bene e si sente maggiormente che "avvolgono" invece di schiacciare. Con la scarpetta nuova questo effetto era molto meno sensibile.

Tenuta laterale: ero entusiasta sin dal primo momento, adesso tra i pali ho potuto apprezzarne la graniticita'. Nei tracciati segnati sono una bellezza, consentono di tagliare la neve anche quando si balla la giga.

Inversione di spigolo/reattività: montato il booster WC e continua a fare faville.

Impermeabilità: Sorpresa! Proprio nei giorni in cui tenevo tutto chiuso ho trovato ghiaccio, probabilmente condensa (alcuni giorni ho trovato -15 ventoso). Altri giorni, pur con un continuo apri e chiudi, quasi zero. La condensa pare l'imputato numero 1.

Considerazioni generali: Montato il plantare anatomico che avevo gia' nei Nordica e poi negli Atomic. Non lo levero' piu', lo scarpone e' ancora migliorato con questo plantare che rende il carico sugli sci molto piu' equilibrato (senza contare che sentire l'intero piede appoggiare sullo scarpone mi da una buonissima sensazione di stabilita').
Tutte le fresature e altri piccoli aggiustamenti non necessitano di ritocchi, il piede e' alloggiato bene e "chiuso il giusto".
Ero un po' in apprensione per le temperature che avrebbero pututo constringermi a qualche bestemmia per estrarre la scarpetta dallo scafo a fine giornata; nulla di tutto cio', anche a -15 esce benino (con qualche aiutino, ma nulla di drammatico).

Conclusione: se me lo rubano lo ricompro identico!

Esperimenti futuri:
1 - sono curioso di vedere che succede con angoli di rampa diversi, sperimentero' con le zeppe
2 - da nuovo evevo provato a montare lo spoiler; tolto dopo due discese poiche' l'assetto e' gia' abbastanza inclinato. Ora tra i pali merita un'altra prova.
3 - di serie c'e' anche un sottile spoiler rigido posteriore, proveremo pure quello

EEEEEEVVVVAAAAIIII, DILLO CHIARO E FORTE CHE NON SONO UN EXTRATERRESTRE!!!!

1 - occhio a sperimentare con le zeppe: ora hai uno scafo perfettamente adattato al piede, se sposti quest'ultimo (cambiamento inclinazione all'interno dello scafo) potrebbero insorgere nuove zone di pressione...
2 - é personale: io lo lascio sempre montato, ho un maggior sostegno in caso di arretramento;
3 - spoiler da fissare alla scarpetta/inclinazione: se hai montato solo la prima vite (default di fabbrica) é sufficiente allentarla, spingere il gambetto in avanti e richiuderla bene. Così puoi ottenere variazioni di inclinazione del gambetto a 1° a 3° sia verso l'avanti (maggiormente inclinato) che... al contrario: la scala la trovi sulla barra bianca dove é fissata la vite. Lo spoiler da fissare alla scarpetta é utile per coloro che hanno un polpaccio alto o molto fine: se sei normale lo toglierai dopo 2', ti blocca la circolazione del sangue...

Ciao Dani,
1 - La zeppa attuale e' gia' abbassata (per alloggiare meglio il collo del piede). Ora Mark me ne ha mandata una nuova con la quale posso sperimentare angoli diversi; principalmente sarei curioso di vedere cosa succede ad abbassare un pochino il tallone e quindi chiudere di piu' l'angolo della caviglia. Se non funziona metto quella che monto adesso e torno senza problemi alla situazione corrente.
2 - Appunto; proprio quello che vorrei provare. In campo libero non ne sento un eccessivo bisogno, ma sono curioso di sentire quale differenza faccia in un tracciato.
3 - Ricevuto; anch'io sono scettico su quello rigido.

Confermo!

@Bill: Cos'è quella luce che hai dietro la testa nel tuo avatar?
Forse la striscia luminosa mentre scendi dalla navicella spaziale

Attendo allora tuoi feedback!